Sala del Consiglio nel Palazzo degli Abati.
Il Doge seduto sul seggio ducale; da un lato, dodici
Consiglieri nobili; dall'altro lato, dodici Consiglieri popolani. Seduti a
parte, quattro Consoli del mare e i Connestabili Paolo e Pietro stanno sugli
ultimi seggi dei popolani. Un Araldo.
DOGE:
Messeri, il re di
Tartaria vi porge
Pegni di pace e
ricchi doni e annunzia
schiuso l'Eusin
alle liguri prore.
Acconsentite?
TUTTI:
Sì.
DOGE:
Ma d'altro voto
Più generoso io vi
richiedo.
ALCUNI:
Parla.
DOGE:
La stessa voce che
tuonò su Rienzi;
Vaticinio di
gloria e poi di morte,
Or su Genova
tuona. - Ecco un messaggio
(Mostrando uno scritto)
Del romito di
Sorga, ei per Venezia
Supplica pace...
PAOLO (interrompendolo):
Attenda alle sue
rime
Il cantor della
bionda Avignonese.
TUTTI (ferocemente):
Guerra a Venezia!
DOGE:
E con quest'urlo
atroce
Fra due liti
d'Italia erge Caino
La sua clava
cruenta! - Adria e Liguria
Hanno patria
comune.
TUTTI:
È nostra patria
Genova.
(Tumulto lontano)
PIETRO:
Qual clamor!
ALCUNI:
D'onde tai grida?
PAOLO (balzando e dopo essere accorso al verone):
Dalla piazza de'
Fieschi.
TUTTI (alzandosi):
Una sommossa!
PAOLO (sempre alla finestra, lo ha raggiunto
Pietro):
Ecco una turba di
fuggenti.
DOGE:
Ascolta.
(Il tumulto si fa più forte)
PAOLO (origliando):
Si sperdon le parole...
VOCI INTERNE:
Morte!
TUTTI:
Morte!
PAOLO, PIETRO:
È lui?
DOGE (che ha udito ed è presso al verone):
Chi?
PIETRO:
Guarda.
DOGE (guardando):
Ciel! Gabriele
Adorno
Dalla plebe
assalito... accanto ad esso
Combatte un Guelfo.
A me un araldo.
PIETRO (sommesso):
(Paolo,
Fuggi o sei
côlto).
DOGE (guardando Paolo che s'avvia):
Consoli del mare,
Custodite le
soglie! Olà, chi fugge
È un traditor.
(Paolo confuso s'arresta)
VOCI (in piazza):
Morte ai patrizi!
CONSIGLIERI NOBILI
(sguainando le spade):
All'armi!
VOCI (in piazza):
Viva il popolo!
CONSIGLIERI
POPOLANI (sguainando le spade):
Evviva!
DOGE:
E che? voi pure?
Voi; qui!! vi
provocate?
VOCI (in piazza):
Morte al Doge.
DOGE:
(ergendosi con possente alterezza; sara giunto l'araldo):
Morte al Doge? sta
ben. - Tu, araldo, schiudi
Le porte del
palagio e annuncia al volgo
Gentilesco e
plebeo ch'io non lo temo
Che le minaccie
udii, che qui li attendo...
Nelle guaine i
brandi.
(Ai Consiglieri che ubbidiscono)
VOCI (in piazza):
Armi! saccheggio!
Fuoco alle case!
ALTRE VOCI:
Ai trabocchi!
ALTRE
Alla gogna!
DOGE:
Squilla la tromba
dell'araldo... ei parla...
(Una tromba lontana. Tutti stanno attenti origliando.
Silenzio)
Tutto è
silenzio....
UNO SCOPPIO DI
GRIDA:
Evviva!
VOCI:(più vicine):
Evviva il Doge!
DOGE:
Ecco le plebi!
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