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Francesco Maria Piave
Simon Boccanegra

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  • ATTO PRIMO
    • Scena decima. Doge, Consiglieri, Consoli del mare, Paolo e Pietro, un Araldo
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Scena decima. Doge, Consiglieri, Consoli del mare, Paolo e Pietro, un Araldo

 

Sala del Consiglio nel Palazzo degli Abati.

Il Doge seduto sul seggio ducale; da un lato, dodici Consiglieri nobili; dall'altro lato, dodici Consiglieri popolani. Seduti a parte, quattro Consoli del mare e i Connestabili Paolo e Pietro stanno sugli ultimi seggi dei popolani. Un Araldo.

 

DOGE:

Messeri, il re di Tartaria vi porge

Pegni di pace e ricchi doni e annunzia

schiuso l'Eusin alle liguri prore.

Acconsentite?

 

TUTTI:

Sì.

 

DOGE:

Ma d'altro voto

Più generoso io vi richiedo.

 

ALCUNI:

Parla.

 

DOGE:

La stessa voce che tuonò su Rienzi;

Vaticinio di gloria e poi di morte,

Or su Genova tuona. - Ecco un messaggio

(Mostrando uno scritto)

Del romito di Sorga, ei per Venezia

Supplica pace...

 

PAOLO (interrompendolo):

Attenda alle sue rime

Il cantor della bionda Avignonese.

 

TUTTI (ferocemente):

Guerra a Venezia!

 

DOGE:

E con quest'urlo atroce

Fra due liti d'Italia erge Caino

La sua clava cruenta! - Adria e Liguria

Hanno patria comune.

 

TUTTI:

È nostra patria

Genova.

(Tumulto lontano)

 

PIETRO:

Qual clamor!

 

ALCUNI:

D'onde tai grida?

 

PAOLO (balzando e dopo essere accorso al verone):

Dalla piazza de' Fieschi.

 

TUTTI (alzandosi):

Una sommossa!

 

PAOLO (sempre alla finestra, lo ha raggiunto Pietro):

Ecco una turba di fuggenti.

 

DOGE:

Ascolta.

(Il tumulto si fa più forte)

 

PAOLO (origliando):

Si sperdon le parole...

 

VOCI INTERNE:

Morte!

 

TUTTI:

Morte!

 

PAOLO, PIETRO:

È lui?

 

DOGE (che ha udito ed è presso al verone):

Chi?

 

PIETRO:

Guarda.

 

DOGE (guardando):

Ciel! Gabriele Adorno

Dalla plebe assalito... accanto ad esso

Combatte un Guelfo. A me un araldo.

 

PIETRO (sommesso):

(Paolo,

Fuggi o sei côlto).

 

DOGE (guardando Paolo che s'avvia):

Consoli del mare,

Custodite le soglie! Olà, chi fugge

È un traditor.

(Paolo confuso s'arresta)

 

VOCI (in piazza):

Morte ai patrizi!

CONSIGLIERI NOBILI (sguainando le spade):

All'armi!

 

VOCI (in piazza):

Viva il popolo!

 

CONSIGLIERI POPOLANI (sguainando le spade):

Evviva!

 

DOGE:

E che? voi pure?

Voi; qui!! vi provocate?

 

VOCI (in piazza):

Morte al Doge.

 

DOGE:

(ergendosi con possente alterezza; sara giunto l'araldo):

Morte al Doge? sta ben. - Tu, araldo, schiudi

Le porte del palagio e annuncia al volgo

Gentilesco e plebeo ch'io non lo temo

Che le minaccie udii, che qui li attendo...

Nelle guaine i brandi.

(Ai Consiglieri che ubbidiscono)

 

VOCI (in piazza):

Armi! saccheggio!

Fuoco alle case!

 

ALTRE VOCI:

Ai trabocchi!

 

ALTRE

Alla gogna!

 

DOGE:

Squilla la tromba dell'araldo... ei parla...

(Una tromba lontana. Tutti stanno attenti origliando. Silenzio)

Tutto è silenzio....

 

UNO SCOPPIO DI GRIDA:

Evviva!

 

VOCI:(più vicine):

Evviva il Doge!

 

DOGE:

Ecco le plebi!

 





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