AMELIA:
Insensato! Vecchio
inerme il tuo braccio colpisce!
GABRIELE:
Tua difesa mio
sdegno raccende.
AMELIA:
Santo, il giuro, è
l'amor che ci unisce,
Né alle nostre
speranze contende.
GABRIELE:
Che favelli?...
DOGE (destandosi):
Ah!...
AMELIA:
Nascondi il
pugnale,
Vien... ch'ei
t'oda...
GABRIELE:
Prostrarmi al suo
piede?
DOGE (entra improvvisamente fra loro, dicendo a
Gabriele):
Ecco il petto...
colpisci, sleale!
GABRIELE:
Sangue il sangue
d'Adorno ti chiede.
DOGE:
E fia ver?... chi
t'aprì queste porte?
AMELIA:
Non io.
GABRIELE:
Niun quest'arcano
saprà.
DOGE:
Il dirai fra
tormenti...
GABRIELE:
La morte,
Tuoi supplizi non
temo.
AMELIA:
Ah pietà!
DOGE:
Ah quel padre tu
ben vendicasti,
Che da me
contristato già fu...
Un celeste tesor
m'involasti...
La mia figlia...
GABRIELE:
Suo padre sei
tu!!!
Perdono, Amelia -
Indomito
Geloso amor fu il
mio...
Doge, il velame
squarciasi...
Un assassin son
io..
Dammi la morte; il
ciglio
A te non oso
alzar.
AMELIA:
(Madre, che
dall'empireo
Proteggi la tua
figlia,
Del genitor
all'anima
Meco pietà
consiglia...
Ei si rendea
colpevole
Solo per troppo
amor)
DOGE:
(Deggio salvarlo e
stendere
La mano
all'inimico?
Sì - pace splenda
ai Liguri,
Si plachi l'odio
antico;
Sia d'amistanze
italiche
Il mio sepolcro
altar)
CORO (interno):
All'armi,
all'armi, o Liguri,
Patrio dover
v'appella -
Scoppiò dell'ira
il folgore;
E notte di
procella.
Le guelfe spade
cingano
Di tirannia lo
spalto -
Del coronato
veglio,
Su, alla magion,
l'assalto.
AMELIA (corre alpoggiolo):
Quai gridi?...
GABRIELE:
I tuoi nemici..
DOGE:
Il so.
AMELIA:
S'addensa
Il popolo.
DOGE (a Gabriele):
T'unisci a'
tuoi...
GABRIELE:
Che pugni
Contro dite?...
mai più.
DOGE:
Dunque messaggio.
Ti reca lor di
pace,
E il sole di
domani
Non sorga a
rischiarar fraterne stragi.
GABRIELE:
Teco a pugnar
ritorno,
Se la clemenza tua
non li disarmi.
DOGE (accennando Amelia):
Sarà costei tuo
premio.
GABRIELE E AMELIA:
O inaspettata
gioia!
AMELIA:
O padre!
DOGE E GABRIELE (snudando le spade):
All'armi!
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