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Francesco Maria Piave
Simon Boccanegra

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  • ATTO SECONDO
    • Scena nona. Doge, Gabriele ed Amelia
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Scena nona. Doge, Gabriele ed Amelia

 

AMELIA:

Insensato! Vecchio inerme il tuo braccio colpisce!

 

GABRIELE:

Tua difesa mio sdegno raccende.

 

AMELIA:

Santo, il giuro, è l'amor che ci unisce,

Né alle nostre speranze contende.

 

GABRIELE:

Che favelli?...

 

DOGE (destandosi):

 Ah!...

 

AMELIA:

Nascondi il pugnale,

Vien... ch'ei t'oda...

 

GABRIELE:

Prostrarmi al suo piede?

 

DOGE (entra improvvisamente fra loro, dicendo a Gabriele):

Ecco il petto... colpisci, sleale!

 

GABRIELE:

Sangue il sangue d'Adorno ti chiede.

 

DOGE:

E fia ver?... chi t'aprì queste porte?

 

AMELIA:

Non io.

 

GABRIELE:

Niun quest'arcano saprà.

 

DOGE:

Il dirai fra tormenti...

 

GABRIELE:

La morte,

Tuoi supplizi non temo.

 

AMELIA:

Ah pietà!

 

DOGE:

Ah quel padre tu ben vendicasti,

Che da me contristato già fu...

Un celeste tesor m'involasti...

La mia figlia...

 

GABRIELE:

Suo padre sei tu!!!

Perdono, Amelia - Indomito

Geloso amor fu il mio...

Doge, il velame squarciasi...

Un assassin son io..

Dammi la morte; il ciglio

A te non oso alzar.

 

AMELIA:

(Madre, che dall'empireo

Proteggi la tua figlia,

Del genitor all'anima

Meco pietà consiglia...

Ei si rendea colpevole

Solo per troppo amor)

 

DOGE:

(Deggio salvarlo e stendere

La mano all'inimico?

Sì - pace splenda ai Liguri,

Si plachi l'odio antico;

Sia d'amistanze italiche

Il mio sepolcro altar)

 

CORO (interno):

All'armi, all'armi, o Liguri,

Patrio dover v'appella -

Scoppiò dell'ira il folgore;

E notte di procella.

Le guelfe spade cingano

Di tirannia lo spalto -

Del coronato veglio,

Su, alla magion, l'assalto.

 

AMELIA (corre alpoggiolo):

Quai gridi?...

 

GABRIELE:

I tuoi nemici..

 

DOGE:

Il so.

 

AMELIA:

S'addensa

Il popolo.

 

DOGE (a Gabriele):

T'unisci a' tuoi...

 

GABRIELE:

Che pugni

Contro dite?... mai più.

 

DOGE:

Dunque messaggio.

Ti reca lor di pace,

E il sole di domani

Non sorga a rischiarar fraterne stragi.

 

GABRIELE:

Teco a pugnar ritorno,

Se la clemenza tua non li disarmi.

 

DOGE (accennando Amelia):

Sarà costei tuo premio.

 

GABRIELE E AMELIA:

O inaspettata gioia!

 

AMELIA:

O padre!

 

DOGE E GABRIELE (snudando le spade):

All'armi!


 




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