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Francesco Maria Piave Simon Boccanegra IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena terza. Il Doge: lo precede il Capitano con un trombettiere, Fiesco in disparte
CAPITANO (al verone): Cittadini! per ordine del Doge S'estinguano le faci e non s'offenda Col clamor del trionfo i prodi estinti. (Esce seguito dal trombettiere)
DOGE: M'ardon le tempia... un'atra vampa sento Serpeggiar per le vene... Ah! ch'io respiri L'aura beata del libero cielo! Oh refrigerio!... la marina brezza!... Il mare!... il mare!... quale in rimirarlo Di glorie e di sublimi rapimenti Mi si affaccian ricordi! - Il mare!... il mare!... Perché in suo grembo non trovai la tomba?...
FIESCO (avvicinandosi): Era meglio per te!
DOGE: Chi osò inoltrarsi?...
FIESCO: Chi te non teme...
DOGE (verso la destra chiamando): Guardie?
FIESCO: Invan le appelli... Non son qui i sgherri tuoi - M'ucciderai, ma pria m'odi...
DOGE: Che vuoi?
(I lumi della città e del porto cominciano a spegnersi)
FIESCO: Delle faci festanti al barlume Cifre arcane, funebri vedrai -Tua sentenza la mano del nume Sopra queste pareti vergò. Di tua stella s'eclissano i rai; La tua porpora in brani già cade; Vincitor fra le larve morrai Cui la tomba tua scure negò.
DOGE: Quale accento?
FIESCO: Lo udisti un'altra volta.
DOGE: Fia ver? - Risorgon dalle tombe i morti?
FIESCO: Non mi ravvisi tu?
DOGE: Fiesco!...
FIESCO: Simone, I morti ti salutano!
DOGE: Gran Dio!... Compiuto alfin di quest'alma è il desio!
FIESCO: Come fantasima Fiesco t'appar, Antico oltraggio A vendicar.
DOGE: Di pace nunzio Fiesco sarà, Suggella un angelo Nostra amistà.
FIESCO: Che dici?
DOGE: Un tempo il tuo perdon m'offristi...
FIESCO: Io?
DOGE: Se a te l'orfanella concedea Che perduta per sempre allor piangea, In Amelia Grimaldi a me fu resa, E il nome porta della madre estinta.
FIESCO: Cielo!... perché mi splende il ver sì tardi?
DOGE: Piangi?... Perché da me volgi gli sguardi?...
FIESCO: Piango, perché mi parla In te del ciel la voce; Sento rampogna atroce Fin nella tua pietà.
DOGE: Vien, ch'io ti stringa al petto, O padre di Maria; Balsamo all'alma mia Il tuo perdon sarà.
FIESCO: Ahimè! morte sovrasta... un traditore Il velen t'apprestò.
DOGE: Tutto favella, Il sento, a me d'eternità...
FIESCO: Crudele Fato!
DOGE: Ella vien...
FIESCO: Maria...
DOGE: Taci, non dirle... Anco una volta benedirla voglio.
(S'abbandona sopra un seggiolone)
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