Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Francesco Maria Piave
Traviata

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO PRIMO
    • Scena seconda. Coro, Violetta, Barone, Flora, Marchese, il Visconte Gastone de Letorières, Alfredo Germont. Servi affaccendati intorno alla mensa
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena seconda. Coro, Violetta, Barone, Flora, Marchese, il Visconte Gastone de Letorières, Alfredo Germont. Servi affaccendati intorno alla mensa

 

GASTONE: (entrando con Alfredo)

In Alfredo Germont, o signora,

Ecco un altro che molto vi onora;

Pochi amici a lui simili sono.

 

VIOLETTA: ( la mano ad Alfredo, che gliela bacia)

Mio Visconte, merce' di tal dono.

 

MARCHESE:

Caro Alfredo

 

ALFREDO:

Marchese

(Si stringono la mano)

 

GASTONE: (ad Alfredo)

T'ho detto:

L'amistà qui s'intreccia al diletto.

 

(I servi frattanto avranno imbandito le vivande)

 

VIOLETTA: (ai servi)

Pronto è il tutto?

(Un servo accenna di sì)

Miei cari sedete:

È al convito che s'apre ogni cor.

 

TUTTI:

Ben diceste le cure segrete

Fuga sempre l'amico licor.

 

(Siedono in modo che Violetta resti tra Alfredo e Gastone, di fronte vi sarà Flora, tra il Marchese ed il Barone, gli altri siedono a piacere. V'ha un momento di silenzio; frattanto passano i piatti, e Violetta e Gastone parlano sottovoce tra loro, poi:)

 

GASTONE: (piano, a Violetta)

Sempre Alfredo a voi pensa.

 

VIOLETTA:

Scherzate?

 

GASTONE:

Egra foste, e ogni con affanno

Qui volò, di voi chiese.

 

VIOLETTA:

Cessate.

Nulla son io per lui.

 

GASTONE:

Non v'inganno.

 

VIOLETTA: (ad Alfredo)

Vero è dunque? onde è ciò?

Nol comprendo.

 

ALFREDO: (sospirando)

Si, egli è ver.

 

VIOLETTA: (ad Alfredo)

Le mie grazie vi rendo.

Voi Barone, feste altrettanto

 

BARONE:

Vi conosco da un anno soltanto.

 

VIOLETTA:

Ed ei solo da qualche minuto.

 

FLORA: (piano al Barone)

Meglio fora se aveste taciuto.

 

BARONE: (piano a Flora)

Mi è increscioso quel giovin

 

FLORA:

Perché?

A me invece simpatico egli è.

 

GASTONE: (ad Alfredo)

E tu dunque non apri più bocca?

 

MARCHESE: (a Violetta)

È a madama che scuoterlo tocca

 

VIOLETTA: (Mesce ad Alfredo)

Sarò l'Ebe che versa.

 

ALFREDO: (con galanteria)

E ch'io bramo

immortal come quella.

 

TUTTI:

Beviamo.

 

GASTONE:

O barone, né un verso, né un viva

Troverete in quest'ora giuliva?

(Il Barone accenna di no)

Dunque a te

(ad Alfredo)

 

TUTTI:

Sì, sì, un brindisi.

 

ALFREDO:

L'estro

Non m'arride

 

GASTONE:

E non se' tu maestro?

 

ALFREDO: (a Violetta)

Vi fia grato?

 

VIOLETTA:

Sì.

 

ALFREDO: (S'alza)

Sì? L'ho già in cor.

 

MARCHESE:

Dunque attenti

 

TUTTI:

Sì, attenti al cantor.

 

ALFREDO:

Libiam ne' lieti calici

Che la bellezza infiora,

E la fuggevol ora

S'inebri a voluttà.

Libiam ne' dolci fremiti

Che suscita l'amore,

Poiché quell'occhio al core

(indicando Violetta)

Onnipotente va.

Libiamo, amor fra i calici

Più caldi baci avrà.

 

TUTTI:

Libiamo, amor fra i calici

Più caldi baci avrà.

 

VIOLETTA: (S'alza)

Tra voi saprò dividere

Il tempo mio giocondo;

Tutto è follia nel mondo

Ciò che non è piacer.

Godiam, fugace e rapido

È il gaudio dell'amore;

È un fior che nasce e muore,

Né più si può goder.

Godiam c'invita un fervido

Accento lusinghier.

 

TUTTI:

Godiam la tazza e il cantico

La notte abbella e il riso;

In questo paradiso

Ne scopra il nuovo .

 

VIOLETTA: (ad Alfredo)

La vita è nel tripudio.

 

ALFREDO: (a Violetta)

Quando non s'ami ancora.

 

VIOLETTA: (ad Alfredo)

Nol dite a chi l'ignora.

 

ALFREDO: (a Violetta)

È il mio destin così

 

TUTTI:

Godiam la tazza e il cantico

La notte abbella e il riso;

In questo paradiso

Ne scopra il nuovo .

(S'ode musica dal'altra sala)

Che è ciò?

 

VIOLETTA:

Non gradireste ora le danze?

 

TUTTI:

Oh, il gentil pensier! tutti accettiamo.

 

VIOLETTA:

Usciamo dunque

(S'avviano alla porta di mezzo, ma Violetta è colta da subito pallore)

Ohimé!

 

TUTTI:

Che avete?

 

VIOLETTA:

Nulla,

Nulla.

 

TUTTI:

Che mai v'arresta

 

VIOLETTA:

Usciamo

(Fa qualche passo, ma è obbligata a nuovamente fermarsi e sedere)

Oh Dio!

 

TUTTI:

Ancora!

 

ALFREDO:

Voi soffrite?

 

TUTTI:

O ciel! ch'è questo?

 

VIOLETTA:

Un tremito che provo. Or passate

(indica l'altra sala)

Tra poco anch'io sarò

 

TUTTI:

Come bramate

(Tutti passano all'altra sala, meno Alfredo che resta indietro)

 





Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License