Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Francesco Maria Piave Traviata IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
Scena sesta. Violetta, Alfredo e Annina
VIOLETTA: (Andando verso l'uscio) Alfredo!
(Alfredo comparisce pallido per la commozione, ed ambedue, gettandosi le braccia al collo, esclamano:)
VIOLETTA: Amato Alfredo!
ALFREDO: Mia Violetta! Colpevol sono... so tutto, o cara.
VIOLETTA: Io so che alfine reso mi sei!
ALFREDO: Da questo palpito s'io t'ami impara, Senza te esistere più non potrei.
VIOLETTA: Ah, s'anco in vita m'hai ritrovata, Credi che uccidere non può il dolor.
ALFREDO: Scorda l'affanno, donna adorata, A me perdona e al genitor.
VIOLETTA: Ch'io ti perdoni? la rea son io: Ma solo amore tal mi rendé.
A DUE: Null'uomo o demone, angelo mio, Mai più staccarti potrà da me. Parigi, o cara/o noi lasceremo, La vita uniti trascorreremo: De' corsi affanni compenso avrai, La mia/tua salute rifiorirà. Sospiro e luce tu mi sarai, Tutto il futuro ne arriderà.
VIOLETTA: Ah, non più, a un tempio Alfredo, andiamo, Del tuo ritorno grazie rendiamo (Vacilla)
ALFREDO: Tu impallidisci
VIOLETTA: È nulla, sai! Gioia improvvisa non entra mai Senza turbarlo in mesto core (Si abbandona come sfinita sopra una sedia col capo cadente all'indietro)
ALFREDO: (spaventato, sorreggendola) Gran Dio! Violetta!
VIOLETTA: (sforzandosi) È il mio malore Fu debolezza! ora son forte (sforzandosi) Vedi? sorrido
ALFREDO: (desolato) (Ahi, cruda sorte!)
VIOLETTA: Fu nulla Annina, dammi a vestire.
ALFREDO: Adesso? Attendi
VIOLETTA: (alzandosi) No voglio uscire. (Annina le presenta una veste ch'ella fa per indossare e impedita dalla debolezza, esclama:) Gran Dio! non posso! (Getta con dispetto la veste e ricade sulla sedia)
ALFREDO: (ad Annina) (Cielo! che vedo!) Va pel dottor
VIOLETTA: (ad Annina) Digli che Alfredo È ritornato all'amor mio Digli che vivere ancor vogl'io
(Annina parte)
(ad Alfredo) Ma se tornando non m'hai salvato, A niuno in terra salvarmi è dato. (sorgendo impetuosa) Gran Dio! morir sì giovane, Io che penato ho tanto! Morir sì presso a tergere Il mio sì lungo pianto! Ah, dunque fu delirio La cruda mia speranza; Invano di costanza Armato avrò il mio cor! Alfredo! oh, il crudo termine Serbato al nostro amor!
ALFREDO: Oh mio sospiro, oh palpito, Diletto del cor mio! Le mie colle tue lagrime Confondere degg'io Ma più che mai, deh, credilo, M'è d'uopo di costanza, Ah! tutto alla speranza Non chiudere il tuo cor. Violetta mia, deh, calmati, M'uccide il tuo dolor. (Violetta s'abbatte sul canapé)
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |