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Francesco Maria Piave
Macbeth

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  • ATTO TERZO
    • Scena seconda. Macbeth e Streghe
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Scena seconda. Macbeth e Streghe

 

Macbeth: (sull'ingresso, parlando ad alcuno de'suoi)

Finché appelli, silenti m'attendete.

(Si avanza verso le Streghe)

Che fate voi, misteriose donne?

 

Streghe: (con solennità)

Un'opra senza nome.

 

MACBETH:

Per quest'opra infernal io vi scongiuro!

Ch'io sappia il mio destin, se cielo e terra

Dovessero innovar l'antica guerra.

 

Streghe:

Dalle incognite posse udire lo vuoi,

Cui ministre obbediam, ovver da noi?

 

MACBETH:

Evocatele pur, se del futuro

Mi possono chiarir l'enigma oscuro.

 

Streghe:

Dalle basse e dall'alte regioni,

Spirti erranti, salite, scendete!

 

(Scoppia un fulmine e sorge da terra un capo coperto d'elmo)

 

MACBETH:

Dimmi, o spirto...

 

Streghe:

T'ha letto nel cuore;

Taci, e n'odi le voci segrete.

 

Apparizione:

O Macbetto! Macbetto! Macbetto!

Da Macduff ti guarda prudente.

 

MACBETH:

Tu m'afforzi l'ascolto sospetto!

Solo un motto...

(L'apparizione sparisce)

 

Streghe:

Richieste non vuole.

Ecco un altro di lui più possente.

(Tuono: apparisce un fanciullo insanguinato)

Taci, e n'odi le occulte parole.

 

Apparizione:

O Macbetto! Macbetto! Macbetto!

Esser puoi sanguinario, feroce:

Nessun nato di donna ti nuoce.

(Sparisce)

 

MACBETH:

O Macduffo, tua vita perdono...

(feroce)

No!... morrai! sul regale mio petto

Doppio usbergo sarà la tua morte!

(Tuoni e lampi: sorge un fanciullo coronato che porta un arboscello)

Ma che avvisa quel lampo, quel tuono?...

Un fanciullo col serto dei Re!

 

Streghe:

Taci, ed odi.

 

Apparizione:

Sta' d'animo forte:

Glorioso, invincibil sarai

Fin che il bosco di Birna vedrai

Ravviarsi, e venir con te.

(Sparisce)

 

MACBETH:

Lieto augurio! Per magica possa

Selva alcuna giammai non fu mossa.

(alle Streghe)

Or mi dite: salire al mio soglio

La progenie di Banco dovrà?

 

Streghe:

Non cercarlo!

 

MACBETH:

Lo voglio! lo voglio,

o su di voi la mia spada cadrà!

(La caldaia cala sotterra)

La caldaia è sparita! perché?

(suono sotterraneo di cornamusa)

Qual concento! Parlate! Che v'è?

 

Streghe:

I. Apparite!

II. Apparite!

III. Apparite!

 

TUTTE:

Poi qual nebbia di nuovo sparite.

 

(Otto Re passano l'uno dopo l'altro. Da ultimo viene Banco con uno specchio in mano)

 

Macbeth: (al primo)

Fuggi, regal fantasima,

Che Banco a me rammenti!

La tua corona è folgore,

Gli occhi mi fai roventi!

(al secondo)

Via, spaventosa immagine,

Che il crin di bende hai cinto!

(agli altri)

Ed altri ancor ne sorgono?...

Un terzo?... un quarto?... un quinto?

O mio terror!... dell'ultimo

Splende uno specchio in mano.

E nuovi Re s'attergano

Dentro al cristallo arcano...

È Banco, ahi, vista orribile!

Ridendo a me li addita?

Muori, fatal progenie!

(Trae la spada, s'avventa sugli spettri, poi s'arresta)

Ah, che non hai tu vita!

(alle Streghe)

Vivran costor?

 

Streghe:

Vivranno.

 

MACBETH:

Oh me perduto!

(Perde i sensi)

 

Streghe:

Ei svenne!... Aerei spirti,

Ridonate la mente al Re svenuto!

 





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