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Achille Torelli I mariti IntraText CT - Lettura del testo |
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SCENA QUARTA Felice, la Gioiosi, e detti. FELICE (annunziando) La signora Gioiosi. EMMA Oh, Melia! Come sei bella!... (si baciano). LA GIOIOSI La mia Emma. - A te, Giulia, un bacio. - Carina la mia Sofia. - I miei rispetti alla mamma duchessa (s'aggiusta i capelli). LA DUCHESSA (freddamente) Grazie (legge i biglietti). LA GIOIOSI (speditamente) Figurati! Ho fatto in quattr'ore dodici visite; alle amiche a cui non ho voluto mandare i miei biglietti, cioè dalle mie compagne di convento... Tanti auguri pel Capodanno. - A proposito: il duca? LA GIOIOSI Me ne informo perché so che soffre di gotta come mio marito... Vi avverto che non posso restar molto... figuratevi se mi dispiace: ma non avrei potuto neanche venire; - però dalle vere amiche, coûte que coûte, vado sempre di persona e non mando mai biglietti di visita... Ah, sono stata dalla Leonora; come s'è impinguata!... Dio! se la vedeste... EMMA Peccato, era cosí bella... LA GIOIOSI Ah, vi annunzio una visita: usciva da mia cognata quando entrava da lei la Rita che ha sposato il barone d'Isola... LA GIOIOSI Tanti? Io non lo sapeva; sapeva che Rita aveva rifiutato Fabio Regoli, ma poi c'eravamo perdute di vista. Aveva una toletta, un incanto; gliela vedrete or ora che verrà, perché m'ha detto che verrebbe da voi. - Ho anche vista la sua pariglia inglese alla porta; non vale la mia, ma... via, si può dir bella. LA GIOIOSI Sai, ha i suoi malanni; esce poco; ma è cosí un buon uomo... (seguita a bassa voce). LA DUCHESSA (da sé) (A miei tempi un buon uomo significava... un buon uomo; oggi vale un imbecille. Siamo in piena corruzione!) EMMA Ah! ti ha accompagnata qui Ernesto di Rogheredi? LA GIOIOSI Mio cugino... Ma non ha potuto salire perché alle tre doveva andare con gli altri del reggimento ad augurare il buon Capodanno al generale... LA DUCHESSA (da sé) (Se non ci venisse piú, costei, mi farebbe un vero regalo!) LA GIOIOSI (a Sofia) Ah sai... sono arrabbiatissima col duchino tuo marito. Sai quella cavalla che m'ha fatta comperare la settimana passata? Lo dico sottovoce, perché muoio di vergogna... (seguita sottovoce; Giulia, Sofia e Emma ridono). LA DUCHESSA (da sé) (Ammogliarsi a settant'anni con quella donna imbottita d'argento vivo... Oh, i miei tempi! Ma già, anche ai miei tempi le conseguenze sarebbero state le medesime). (Si leva) - Permetta, signora Gioiosi, sono rientrata or ora e mi sento stanca. (Da sé) (Capirà!) LA GIOIOSI Ma s'accomodi, s'accomodi, duchessa... LA DUCHESSA (da sé, andando via) (Pare che non abbia capito...) LA GIOIOSI (ad Emma) E tu? È vero che ti mariti? Sta zitta, che mi han detto persino chi sposi; aspetta, che me lo ricordi: ho tante cose pel capo... Figuratevi che la sarta m'ha sciupata la stoffa d'abito che era un incanto: ci ha fatto cadere il lume sopra, lavorandoci di notte... Una stupida! - Aspetta che m'è venuto a mente: sposi Fabio Regoli. EMMA La mamma e il babbo vogliono che lo sposi, ma io... LA GIOIOSI Ma tira via! È ricco, è un bell'uomo; o che vuoi di piú? Ormai sei la sola non maritata delle tue compagne di convento! - Prender marito, cara mia, è una necessità; non foss'altro che per poter ricevere, uscir sole, scrivere, rispondere a chi ci pare e piace! E poi, al marito si fa fare quello che si vuole; io, per esempio, con due carezze, metto il mio a letto e me ne vado al teatro...
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