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Achille Torelli I mariti IntraText CT - Lettura del testo |
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SCENA SETTIMA Il duchino, Di Riverbella dalla comune, e detti. IL DUCHINO (da dentro) Ma non fare il prezioso, vieni avanti, perdinci! EMMA (alla Gioiosi) Volevi ringraziare mio fratello? Eccolo. LA GIOIOSI Capita proprio a tempo! IL DUCHINO (in iscena) Bella ragione! Che biglietto di visita!... Figuratevi che vi conduco un disertore, che avendo già mandato per la posta il suo biglietto di visita pel Capodanno, non vuol farla da contadino venendo di persona... (Saluta Rita) Baronessa... RITA (a mezza voce, fra la Gioiosi ed Emma) (È sempre cosí! Sempre i mariti che conducono gli innamorati dalle mogli! - Essi ce li mettono vicino, ce ne decantano tutte le qualità possibili e immaginabili, e poi la colpa è nostra!) LA GIOIOSI Con chi l'hai tu? (A Rita). LA GIOIOSI Se parla per non farsi capire, allora... IL BARONE (sottovoce ad Alfredo) (Ma che animale anfibio sei tu? - Mi hai fatto fare una di quelle figure con tua moglie!...) IL DUCHINO (Io! Per cosa?) IL BARONE (T'è morto il bambino e non me n'hai detto niente...) IL DUCHINO (Ah!... cosa vuoi; - non ci ho pensato). - (S'avvede della Gioiosi) Oh, la signora Gioiosi... Mille perdoni; non l'avevo veduta. (Divorandola cogli occhi) (Come è bella stamane! Io me ne struggo!) LA GIOIOSI Sapete, duchino? - M'avete fatto fare un bell'affare. Davvero, davvero! IL DUCHINO Perché? LA GIOIOSI M'avete fatto comprare un cavallo che non ha coda... IL DUCHINO Delcaro...! Non ha coda? Se l'aveva! - Gliel'ho vista io! LA GIOIOSI L'aveva finta, appiccicata; e non ve ne siete accorto per nulla. - Il piú bel fiocco di crini gli è caduto in piena passeggiata, e non gli è rimasto che un mozzicone indecente. - Siamo a tale che non c'è da fidarsi neanche piú sulla sincerità di una coda! IL DUCHINO Dopo i vostri chignons, sfido io! - È una cosa che mi fa dare di volta il cervello! - LA GIOIOSI Vengo. RITA (al barone) M'accompagnate? IL BARONE Se son qui per questo... RITA (lo fissa stupita) Ma... vi sentite bene? RITA (da sé) (Che, che! - Troppa premura!) IL BARONE (sottovoce al duchino) (A sette ore da lei...) IL DUCHINO (Dalla tua o dalla mia?) IL BARONE (Dalla mia; ma ci sarà anche la tua; non balla nessuna delle due stasera). IL DUCHINO (Di Capodanno mio padre vuole che si stia tutti in casa... Auff!) IL BARONE (Tenta di venire; addio) (da il braccio a Rita). IL DUCHINO (da sé astraendosi) (Quella maledetta coda...) LA GIOIOSI (al duchino) A voi non do la mano; non la meritate... IL DUCHINO (astratto) Arrivederci, baronessa... cioè... signora Gioiosi. - Scusate, ma quella maledetta coda mi funesta; non mi è mai successo un caso simile... LA GIOIOSI (a Emma) Addio, gioia! - (A Giulia) Addio, bellezza! - (A Sofia) Addio, amore! - (A Rita) Vai pure, che vengo... Oh! il mio fazzoletto; che ne ho fatto? - (Emma lo raccoglie da terra e glielo dà) Ancora un bacio... Sposa Fabio; vedilo che viene. - Va là, non te ne pentirai, te lo dico io! - Addio... Arrivederci... (Va via dalla comune preceduta dal barone e da Rita).
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