Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Achille Torelli I mariti IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
SCENA QUARTA Il servo, detta, poi Fabio. RITA Passi subito (va allo specchio del caminetto per aggiustarsi i capelli. Entra Fabio) Buona sera Regoli, e vostra moglie? RITA Oh, oh! non accompagnate vostra moglie? - Ch'io sappia, è la prima volta!... FABIO Certo! - Non c'entravo - sono quattro in carrozza: lei, il duca, la duchessa e Giulia - a meno che non fossi montato a cassetta col cocchiere... RITA Mi torna conto che non l'abbiate fatto e siate qui prima di loro... Volevo dirvi... Volete incaricarvi d'una mia faccenda? FABIO Vi pare! Comandate... Ma, scusate, siete talmente pallida che... Vi sentite male? RITA No... Nulla! - Nulla mi fa piú senso! - Se un giorno fui tanto nemica di me stessa da preferire il barone a voi... Via! (sorride con sarcasmo). Chi è causa del suo mal pianga se stesso! E oggi bisogna rassegnarsi che tutt'al piú siate il mio avvocato... Il vostro amor proprio ne dev'essere lusingato... Non è vero? FABIO Certo... ma... che cosa avete? Siete piú scoraggita che commossa. RITA Sí! quello scoraggimento in cui sarebbe ogni donna che non sentisse intorno a sé ed in se stessa piú nulla di vivo... Per me tutto è sfiorato... anzi tutto distrutto: la mia pace, la mia poesia, il mio cuore. - Sorrido ancora, ma è per forza di galvanismo. M'è sin passata la voglia di fingere, per non far capire al mondo i dispiaceri, le miserie, le bassezze del mio stato coniugale. - Non mi dispero, vedete, ma è la noia che mi sopraffà, il disgusto di tutto, la vecchiaia! - Mi sento vecchia... Non sorridete! tanto vecchia che mi stupisco, allo specchio, di non vedermi ancora i capelli bianchi. - Veggo la mia gioventú lontana, lontana... attraverso una nebbia... Ah!... (si copre il viso con le mani). FABIO Baronessa!... (Per confortarla). RITA Ah, il tempo ha fatte le vostre vendette, Fabio, e come! FABIO Non ho mai desiderato che le facesse... FABIO Andiamo, via!... è un momento di sconforto che passerà... Ammetto che fuori di voi possiate trovar molte cose brutte, ma in voi, il vostro cuore... RITA Oh!... venga un Nazareno ad evocare questo Lazzaro dalla tomba! RITA (con disprezzo) Oh! lui... FABIO Che possa essere un altro non lo penserete, spero!... RITA E chi lo sa? Per me la colpa non ha ancora le attrattive che v'ha trovate l'Amelia Gioiosi. - Io posso darvi parola che sono ancora una donna onesta; - ma il barone oh! il barone... se la cosa c'è nel mondo ideale, se basta il pensiero, il barone è già da gran tempo un marito tradito... (Atto di rimprovero di Fabio). Credetemi, Fabio, io era nata per essere una buona moglie! - In qualche momento che io dimentico di essergli moglie, non so, torno giovane; - rifluisce la vita nelle mie vene - torno felice, sorridente! - E la memoria mi ripete qualche fisionomia che incontrai quando ero fanciulla; - qualche parola che mi venne detta; - qualche sguardo che mi fissava... Oh! allora io respiro: è proprio la felicità... (Atto di rimprovero di Fabio). Mi contento di sognarla; si può pretendere di meno? - Volete che vi dica di piú? - Ho cominciato a transigere: - non mi sembra piú colpevole d'aver un altro nel pensiero... un altro che non sia mio marito! - (Atto di maggior rimprovero di Fabio). Abbiate compassione di me! - Che volete che faccia? Sento il bisogno di amare e di essere amata; - ci ho messo tutta la mia buona volontà col barone, ma che posso fare di piú? - Saranno giuste, sante queste leggi che legano due esseri per tutta la vita; ma il supplizio di un vivo incatenato per tutta la vita ad un cadavere, pesa anch'esso nella bilancia! FABIO Ma... mia buona amica... RITA Sí... sí... capisco tutto quello che volete dire: l'eroismo del sacrificio, il sublime del dovere! - Belle cose, ma non mi convincono. Sono una povera donna, io! Ho bisogno di amare ed essere amata... e tutte le vostre ragioni se ne vanno all'aria! FABIO Il vostro stato, Rita, mi mette in gran pensiero. - Rita... sentite un amico, un fratello... RITA Lasciate là questa parola, Fabio... Dite soltanto amico, se volete; ma l'altra di fratello... non posso soffrirla... Esclude tutto... È troppo ed è poco... E non posso sentirmela dire... particolarmente da voi... (si abbandona leggermente verso di lui). FABIO Allora ne dirò un'altra: Vostra figlia! RITA (richiamata alla sua dignità; dopo pausa) Grazie... Era difatti la parola che ci voleva!... (Si leva da sedere calma e sorridente e riprende il suo tuono naturale). Vi aveva detto di una mia faccenda... Vorrei farvi vedere il mio contratto di nozze e il testamento di mio padre... Anzi, li aveva tirati fuori per questo... Vogliamo andare nel mio salottino?...
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |