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Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

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  • Libro primo
    • [Nella dieta di Spira i catolici procacciano metter dissensione e diffidenza nella parte avversa; poi si fa decreto d'accomodamento]
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[Nella dieta di Spira i catolici procacciano metter dissensione e diffidenza nella parte avversa; poi si fa decreto d'accomodamento]

Nel convento si trattò prima della religione, et i catolici pensarono di metter dissensione tra li avversarii, divisi in 2 openioni, seguitando alcuni la dottrina di Lutero et altri quella di Zuinglio, se il lantgravio di Assia, persona prudente et avveduta, non avesse ovviato al pericolo, mostrando che la differenzia non era di momento e dando speranza che s'averebbe facilmente concordato, e mostrando il danno che sarebbe nato dalla divisione e l'avvantaggio che averebbono avuto gli avversarii. Doppo longa disputa nella dieta per trovar qualche forma di composizione, finalmente si fece il decreto: che essendo stato con sinistre interpretazioni storto il decreto dell'anterior convento di Spira a defender ogni absurdità d'openioni, e pertanto essendo necessario ora dichiararlo, ordinavano che chi aveva osservato l'editto cesareo di Vormazia dovesse continuare nell'osservazione, costringendo anco a ciò il popolo fino al concilio, il quale Cesare dava certa speranza che dovesse esser presto convocato, e chi aveva mutato dottrina e non poteva retirarsi senza pericolo di sedizione si fermasse in quello che era fatto non innovando altro di piú sino al tempo del concilio; che la messa non fosse levata, né meno postole impedimento in nissun luogo dove fosse introdotta la nuova dottrina; che l'anabatesmo fosse sotto pena capitale, secondo l'editto publicato dall'imperatore, il qual ratificavano; e che circa le prediche e stampe fossero servati i decreti delle 2 ultime diete di Norimberga, cioè che i predicatori siano circonspetti, si guardino dall'offender alcuno con parole, non diano occasione al popolo di sollevarsi contra il magistrato, non propongano dogmi nuovi overo poco fondati nelle Sacre lettere, ma predichino l'Evangelio secondo l'interpretazione approvata dalla Chiesa, senza toccar altre cose che sono in disputa, aspettando la determinazione del concilio, dove sarà il tutto legitimamente deciso.

 

 




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