Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

IntraText CT - Lettura del testo

  • Libro primo
    • [I protestanti chiedono daddovero il concilio]
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

[I protestanti chiedono daddovero il concilio]

Ma i protestanti da quelle lettere presero essi ancora occasione di scrivere medesimamente ai re e prencipi; e l'anno seguente nel mese di febraro, per nome commune di tutti, formarono una lettera a ciascuno di questo tenore: essere nota alle Maestà loro la vecchia querimonia fatta dalli uomini pii contra i vizii ecclesiastici, notati da Giovanni Gersone, Nicolò Clemangis et altri in Francia, e da Giovanni Colletto in Inghilterra, e da altri altrove; il che anco era avvenuto in questi prossimi anni in Germania, nata occasione per il detestabile et infame guadagno che alcuni monachi facevano publicando indulgenze. E da questo passando a narrar tutte le cose doppo successe sino all'ultima dieta, seguirono dicendo che i loro avversarii erano intenti ad eccitar Cesare et altri re contra loro, usando varie calunnie, le quali come hanno ributtate nella Germania, cosí piú facilmente le confuterebbono in un concilio generale di tutto 'l mondo, al quale si rimetteranno, purché sia tale che in lui non abbiano luogo i pregiudicii et affetti. Che tra le calonnie date loro questa è la principale, che dannino i magistrati e sminuiscano la dignità delle leggi; il che non solo non è vero, ma, come hanno mostrato nella dieta d'Augusta, la loro dottrina onora i magistrati, defende il valor delle leggi piú che sia stato mai fatto nelle altre età, insegnando a' magistrati che lo stato loro e quel genere di vita è gratissimo a Dio, e predicando a' popoli che sono tenuti a prestar onore et obedienza al magistrato per commandamento di Dio, il quale non lascierà senza punizione i disubedienti, poiché il magistrato ha il governo per ordinazione divina. Che hanno voluto scriver queste cose ad essi re e prencipi di tanta autorità per scolparsi appresso loro, pregandogli a non dar fede alle calonnie e servar il loro giudicio intiero, sino che gli imputati abbiano luogo di scolparsi publicamente. E per ciò vogliono pregare Cesare che per utilità della Chiesa congreghi quanto prima un concilio pio, libero, in Germania, e non voglia procedere con la forza sino che la cosa non sia disputata e definita legitimamente.

Rispose il re di Francia con lettere molto ufficiose, in sostanza rendendo grazie della communicazione d'un affare di tanto momento: mostrò essergli stato molto grato intender la loro discolpazione, approvar l'instanza che i vizii siano emendati, nel che troveranno congionta anco la volontà sua con la loro; la ricchiesta del concilio esser giusta e santa, anzi necessaria, non solo per i bisogni di Germania, ma per tutta la Chiesa; non essere cosa onesta venir alle armi dove si può con la trattazione metter fine alle controversie. Del medesimo tenore furono anco le lettere del re d'Inghilterra, oltre che in particolare si dicchiarò desiderare esso ancora il concilio e volersi interporre con Carlo per trovar modo di concordia.

Andata per tutta Germania la notizia del decreto imperiale, immediate fu dato principio ad accusar nella camera di Spira quelli che seguivano la nuova religione, da chi per zelo e da altri per vendetta di proprie inimicizie e da alcuni ancora per occupar i beni delli avversarii; furono fatte molte sentenze, molte dicchiarazioni e molte confiscazioni contra prencipi, città e privati, e nissuna ebbe luogo, se non qualcuna contra quelli privati, i beni de' quali erano nel dominio de' catolici. Dalli altri le sentenze erano sprezzate con gran diminuzione non solo della riputazione della camera, ma anco di quella di Cesare; il quale si avvide presto che la medicina non era appropriata al male, che quotidianamente andava facendosi maggiore. Perché i prencipi e città protestanti, oltre il tener poco conto de' giudicii camerali, si erano ristretti tra loro e preparati alla difesa e fortificatisi anco con le intelligenze forestiere, che caminando le cose inanzi, si vedeva nascere una guerra pericolosa per ambe le parti, et in qualunque modo l'essito succedesse, perniziosa alla Germania. Per il che concesse che alcuni prencipi si interponessero e trovassero modo di concordia. Per questo effetto anco si negoziarono molti capi e condizioni di convenzione per tutto questo anno del 1531, e per dargli qualche conclusione fu ordinata una dieta in Ratisbona per l'anno seguente.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License