[In svizzeri crescono i turbamenti.
Zuinglio è morto in battaglia]
Tra tanto le cose restavano piene di
sospezzioni, onde le diffidenzie tra l'una parte e l'altra piú tosto
crescevano. Et occorse questo anno anco ne' svizzeri un notabile evento, il
quale fu causa di componer le cose tra loro: imperoché, quantonque la
controversia nata per causa della religione tra quei di Zurich, Berna e Basilea
da una parte contra i cantoni pontificii fosse stata piú volte per
interposizione di diversi sopita per allora, gli animi però restavano
essulcerati, e nascendo quotidianamente qualche nuova occasione di disgusti,
spesso le controversie si rinovavano. Questo anno furono grandissime, avendo
tentato quei di Zurich e di Berna d'impedir le vettovaglie a cinque cantoni,
perilché l'una parte e l'altra s'armarono. Nel campo de' zuricani uscí con loro
Zuinglio, se ben da molti amici essortato a rimaner a casa e lasciar ch'un
altro andasse a quel carico; il che egli non volse a nissun modo, per non parer
che solo nella Chiesa dasse animo al popolo e gli mancasse in occasione
pericolosa. Vennero a giornata alli 11 ottobre, nella quale quei di Zurich ebbero
il peggio e restò anco Zuinglio morto; di che ebbero piú allegrezza i catolici
che della vittoria, anzi, per questo fecero diversi insulti et ignominie a quel
cadavero, e quella morte fu potissima causa che, per interposizione d'altri, di
nuovo s'accommodarono insieme, ritenendo tutte due le parti la propria
religione; tenendo per fermo i cinque cantoni catolici che, levato di mezo
quello che stimavano con le sue prediche esser stato autore della mutazione di
religione nel paese, tutti dovessero ritornar alla vecchia; nella qual speranza
si confermarono tanto piú, perché Ecolampadio, ministro in Basilea, unanime con
Zuinglio, morí pochi giorni doppo per afflizzione d'animo contratta per la
perdita dell'amico, attribuendo i catolici l'una e l'altra morte alla divina
providenza che, compassionando la nazione elvetica, avesse puniti e levati i
ministri della discordia. E certamente è pio e religioso pensiero l'attribuir
alla divina providenza la disposizione d'ogni evenimento; ma il determinar a
che fine siano da quella somma sapienza gli eventi inviati è poco lontano dalla
prosonzione. Gli uomini tanto strettamente e religiosamente sposano l'opinioni
proprie, che si persuadono quelle esser altretanto amate e favorite da Dio come
da loro. Ma le cose succedute ne' seguenti tempi hanno mostrato che, doppo la
morte di questi due, li cantoni chiamati evangelici hanno fatto maggior
progresso nella dottrina da loro ricevuta: argomento manifesto che da piú alta
causa venne che dall'opera di Zuinglio.
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