[Dissegno dell'autore]
Il proponimento mio è di scrivere
l'istoria del concilio tridentino, perché, quantonque molti celebri istorici
del secol nostro nelli loro scritti n'abbiano toccato qualche particolar
successo, e Giovanni Sleidano, diligentissimo autore, abbia con esquisita
diligenza narrate le cause antecedenti, nondimeno, poste tutte queste cose
insieme, non sarebbono bastanti ad un'intiera narrazione.
Io subito ch'ebbi gusto delle cose umane,
fui preso da gran curiosità di saperne l'intiero, e dopo, l'aver letto con
diligenza quello che trovai scritto e li publici documenti usciti in stampa o
divulgati a penna, mi diedi a ricercar nelle reliquie de' scritti de prelati et
altri nel concilio intervenuti, le memorie da loro lasciate e li voti o pareri
detti in publico, conservati dagli autori proprii o da altri, e le lettere
d'avisi da quella città scritte, non tralasciando fatica o diligenza, onde ho
avuto grazia di vedere sino qualche registro intiero di note e lettere di
persone ch'ebbero gran parte in quei maneggi. Avendo adunque tante cose
raccolte, che mi possono somministrar assai abondante materia per la narrazione
del progresso, vengo in risoluzione di ordinarla.
Racconterò le cause e li maneggi d'una
convocazione ecclesiastica, nel corso di 22 anni per diversi fini e con varii
mezi da chi procacciata e sollecitata, da chi impedita e differita, e per altri
anni 18 ora adunata, ora disciolta, sempre
celebrata con varii fini, e che ha sortita forma e compimento tutto contrario
al dissegno di chi l'ha procurata et al timore di chi con ogni studio l'ha
disturbata: chiaro documento di rasignare li pensieri in Dio e non fidarsi
della prudenza umana.
Imperoché questo concilio, desiderato e
procurato dagli uomini pii per riunire la Chiesa che comminciava a dividersi,
ha cosí stabilito lo schisma et ostinate le parti, che ha fatto le discordie
irreconciliabili; e maneggiato da li prencipi per riforma dell'ordine
ecclesiastico, ha causato la maggior deformazione che sia mai stata da che vive
il nome cristiano, e dalli vescovi sperato per racquistar l'autorità
episcopale, passata in gran parte nel solo pontefice romano, l'ha fatta loro
perdere tutta intieramente, riducendoli a maggior servitú; nel contrario temuto
e sfugito dalla corte di Roma come efficace mezo per moderare l'essorbitante
potenza, da piccioli principii pervenuta con varii progressi ad un eccesso
illimitato, gliel'ha talmente stabilita e confermata sopra la parte restatagli
soggetta, che non fu mai tanta, né cosí ben radicata.
Non sarà perciò inconveniente chiamarlo la
Illiade del secol nostro, nella esplicazione della quale seguirò drittamente la
verità, non essendo io posseduto da passione che mi possi far deviare. E chi mi
osserverà in alcuni tempi abondare, in altri andar ristretto, si ricordi che
non tutti i campi sono di ugual fertilità, né tutti li grani meritano d'esser
conservati, e di quelli che il mietitore vorrebbe tenerne conto, qualche spica
anco sfugge la presa della mano o il filo della falce, cosí comportando la
condizione d'ogni mietitura, che resti anco parte per rispigolare.
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