[Si tiene congregazione per cose
preparatorie]
Il 3 maggio, essendo già arrivati 10
vescovi, fecero congregazione per stabilire le cose preambule; nella quale
intimarono publicamente la commissione del pontefice d'aprire il concilio,
aggiongendo che aspettavano a determinare il giorno, quando ne fosse data parte
all'imperatore. Si passò la congregazione per la gran parte in cose
ceremoniali: che i legati, se ben d'ordine diverso, essendo un vescovo, l'altro
prete, et il terzo diacono, dovessero nondimeno avere i paramenti conformi,
portando tutti tre ugualmente piviali, sí come l'ufficio et autorità loro era
uguale in una legazione et una presidenza; che il luogo delle sessioni dovesse
esser adobbato di panni arazzi, acciò non paresse un consesso di mecanici.
Proposero se si dovevano fare sedie per il pontefice e per l'imperatore, le
quali dovessero esser ornate e restar vacue; si trattò se a don Diego se avesse
a dare un luogo piú onorato degli altri oratori. Si considerò che i vescovi di
Germania, i quali sono anco prencipi d'Imperio, pretendono dovere precedere
tutti gli altri prelati, anco arcivescovi, allegando che nelle diete non solo
cosí si osserva, ma anco che i vescovi non prencipi stanno con la berretta in
mano inanzi loro. Si ebbe in considerazione che l'anno inanzi in quella stessa
città fu disparere sopra ciò, ritrovandosi insieme ad una messa il vescovo
Heicstatense e gli arcivescovi di Corfú et Otranto. Si allegò anco da alcuni
che nella capella ponteficia i vescovi, che sono oratori de duchi et altri
prencipi, precedono gli arcivescovi, onde maggiormente le persone medesme de'
prencipi debbono precedergli. E sopra questo fu concluso di non risolver cosa
alcuna, sino che il concilio non fosse piú frequente, per veder anco come
l'intendono quei di Francia e quei di Spagna. Fu ordinato di rinovare il
decreto di Basilea e di Giulio II nel lateranense, che a nissuno pregiudichi
sedere fuori di luogo suo. Fu commendata la risoluzione d'aspettar gli avisi
del Farnese a determinare il giorno dell'apertura, con molta satisfazzione di
don Diego; mostrarono quei pochi vescovi molta divozione et ubedienza al
pontefice, sí come fece anco dopo il vescovo di Vercelli, che gionse il dí
medesimo, finita la congregazione, insieme col cardinal Polo, terzo legato.
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