Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

IntraText CT - Lettura del testo

  • Libro secondo
    • [Cesare gionge in dieta, e 'l Farnese legato preme al concilio contra le opposizioni de' protestanti]
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

[Cesare gionge in dieta, e 'l Farnese legato preme al concilio contra le opposizioni de' protestanti]

Ma in Germania a' 16 di maggio gionse in Vormazia l'imperatore, et il giorno seguente vi arrivò il cardinal Farnese, il qual trattò con lui e col re de' Romani a parte; espose le sue commissioni, particolarmente nel fatto del concilio, facendo sapere che il pontefice aveva dato facoltà a' legati d'aprirlo; il che aspettavano di fare dopo che avessero inteso da esso lo stato delle cose della dieta. Considerò all'imperatore che non bisognava avere alcun rispetto alle opposizioni fatte da' protestanti, poiché l'impedimento da loro posto non era nuovo e non anteveduto dal giorno, che si comminciò a parlare di concilio; doversi tener per certo che, avendo essi scosso il giogo dell'obedienza, fondamento principale della religione cristiana, e proceduto in tanto empie e scelerate innovazioni contro il rito osservato per centenara d'anni con l'approbazione di tanti celeberrimi concilii, con la medesima animosità ricalcitrarebbono contra il concilio che s'incomminciava, quantonque legitimo, generale e cristiano, essendo certi di dover essere condannati da quello. Però altro non rimaneva se non che la Maestà Sua o con l'autorità gli inducesse, o con le forze gli constringesse ad ubedire. Il che quando non si facesse, e per loro rispetto si desistesse da procedere inanzi alla condannazione loro, overo dopo condannati non fossero costretti a deporre i loro errori, si mostraria a tutto 'l mondo che gli eretici commandano, et il papa con l'imperatore ubediscono. Che come la Sua Santità lodava usare prima la via della dolcezza, cosí riputava necessario mostrare con effetti che, dopo quella, sarebbe seguita la forza armata. Gli offerí per questo effetto concessione di valersi di parte delle entrate ecclesiastiche di Spagna e vendere vassellaggi di quelle chiese, di sovvenirlo de dannari proprii e di mandargli d'Italia in aiuto 12000 fanti e 500 cavalli pagati, e far opera che dagli altri prencipi d'Italia fossero parimente mandati altri aiuti, e mentre facesse quella guerra, procedere con arme spirituali e temporali contra qualonque tentasse molestare i Stati suoi. Espose anco Farnese all'imperatore il tentativo del vicerè di Napoli di volere mandare quattro procuratori per nome di tutti i vescovi del regno, con mostrargli che questo non eraraggionevole, né legitimo modo, né sarebbe stato con reputazione del concilio; che se vescovi tanto vicini, in numero cosí grande, avessero potuto scusarsi con la missione di quattro, molto piú l'averebbe fatto la Francia e la Spagna, e s'averebbe fatto un concilio generale con 20 vescovi. E pregò l'imperatore a non tolerare un tentativo cosí contrario all'autorità del papa et alla dignità del concilio, del quale è protettore, pregandolo a darci rimedio opportuno. Trattò anco il cardinale sopra la promessa fatta per nome di Sua Maestà nella proposta mandata alla dieta, cioè che per terminare le discordie della religione, caso che il concilio non facesse progresso, si farebbe un'altra dieta; e gli pose in considerazione che, non restando dalla Santità Sua, né da' suoi legati e ministri, né dalla corte romana che il concilio non si celebri e non faccia progresso, non poteva in alcun modo nel recesso intimare altra dieta sotto questo colore; et inculcò grandissimamente questo ponto, perché ne aveva strettissima commissione da Roma, e perché il cardinale del Monte, uomo molto libero, non solo glie ne fece instanza a bocca, ma anco gli scrisse per nome proprio e de' colleghi dopo che partí da Trento con apertissime parole, che questo era un capo importantissimo, al quale doveva sempre tenere fissa la mira e non se ne scordare in tutta la sua negoziazione, avvertendo ben di non ammettere coperta alcuna, perché questo solo partorirebbe ogni altro buon appontamento. E che quanto a lui, raccordarebbe a Sua Beatitudine che elegesse piú presto d'abandonare la Sede e rendere a san Pietro le chiavi, che comportare che la potestà secolare arrogasse a sé l'autorità di terminare le cause della religione, con pretesto e colore che l'ecclesiastico avesse mancato del debito suo nel celebrar concilio, o in altro.

Intorno al tentativo del vicerè, disse l'imperatore che il motivo non veniva da altronde che da proprio e spontaneo moto, e che quando non avesse avuto urgente raggione si sarebbe rimosso. Sopra l'aprire del concilio non gli diede risoluta risposta, ma, parlando variamente, ora disse che sarebbe stato ben incomminciarlo in luogo piú opportuno, ora che era necessario inanzi l'apertura fare diverse provisioni: onde il cardinale chiaramente vedeva che mirava a tenere la cosa cosí in sospeso e non far altro, per governarsi secondo i successi o aprendolo, o dissolvendolo. Al non intimare altra dieta per trattare della religione diede risposta generale et inconcludente, che averebbe sempre fatto, quanto fosse possibile, la stima debita dell'autorità ponteficia. Ma alla proposta di fare la guerra a' luterani rispose essere ottimo il conseglio del pontefice, e la via da lui proposta unica; la quale era risoluto d'abbracciare, procedendo però con la debita cauzione, concludendo prima la tregua co' turchi, che col mezo del re di Francia sollecitamente e secretissimamente trattava, e con avvertenza che, essendo il numero et il poter de' protestanti grande et insuperabile, se non si divideranno tra loro o non saranno sprovistamente soprapresi, la guerra sarebbe riuscita molto ambigua e pericolosa. Che il disegno era da tenersi secretissimo, sin che l'opportunità apparisse, la quale scoprendosi, egli averebbe mandato a trattare col pontefice: tra tanto accettava le oblazioni fattegli.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License