[Cesare stabilisce l'Inquisizione ne'
Paesi Bassi]
Carlo, inanzi che de' Paesi Bassi
partisse, fece publicare lo stabilimento dell'Inquisizione in quei Stati, per
il quale si commossero di tal maniera i mercanti tedeschi et inglesi, che in
grandissimo numero si trovavano in quelle regioni, et ebbero ricorso alla
regina Maria et a' magistrati, dimandando mitigazione dell'editto, altramente
protestando di voler partire. Perilché quelli che dovevano esseguire l'editto
et instituire l'Inquisizione, trovarono impedimento quasi per tutto, onde fu
sforzata la regina Maria per questa causa andar a trovar Cesare, che era in
Augusta per celebrare la dieta, accioché quella regione frequentissima non si
disertasse e nascesse qualche notabilissima sedizione. Cesare con gran difficoltà
si lasciò persuader; pur in fine si contentò di levar il nome d'Inquisizione,
che era odioso, e di revocare tutto quello che toccava i forestieri
nell'editto, restando però fermo quello che apparteneva a' naturali del luogo.
Fece l'imperatore opera col pontefice, con sue lettere et ufficii
dell'ambasciatore, che si riassumesse il concilio di Trento, pregandolo d'una
precisa risposta, non come quella che diede al d'Avila, né meno con l'ambiguità
usata nel trattar col cardinale Pacceco; ma si lasciasse intendere le
capitulazioni che ricercava, acciò esso potesse risolvere se doveva trattar di
rimediare a' mali di Germania con quella medicina, overo pensar ad altri
rimedii, essendo impossibile continuare piú in quello stato.
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