[I prelati germani richiedono riforma
nelle degradazioni]
I prelati germani proposero che le leggi
delle degradazioni fossero moderate, come quelle che erano fatte intolerabili e
porgevano molta occasione di querimonia in Germania, poiché, essendo una pura
ceremonia che impedisce la giustizia, et avendo chiesta la moderazione sino dal
1522, nel trigesimoprimo delli 100 gravami, il veder che si perseveri
nell'abuso ad altri genera scandolo, ad altri è materia di detrazzione. Antico
uso della Chiesa fu che dovendo ritornare alcuna persona ecclesiastica allo
stato secolare, accioché non apparisca che i deputati al ministerio della
Chiesa servissero a cose mondane, costumavano i vescovi di levargli il grado
ecclesiastico, ad essempio della milizia che, per tenersi in onorevolezza, non
concedeva che un soldato ritornasse alle fazzioni civili o fosse al giudice
civile sottoposto, se prima non era spogliato del grado militare, che per ciò
fu detto degradazione, con levargli la cintura et arme, come con quelle era
stato creato soldato. Perilché, quando alcun chierico, o per propria volontà, o
per leggi, doveva ritornare alle fazzioni secolari, overo per delitti esser
sottoposto a quel foro, i vescovi gli levavano il grado con quelle stesse
ceremonie con quali era stato investito, spogliandolo degli abiti e levandogli
di mano gli istromenti con l'assignazione de' quali era deputato al ministerio;
vestitolo prima a ponto, come se fosse in atto di ministrare nel suo carico, e
spogliandolo con incomminciare da quello che fu ultimo nell'ordinazione e con
parole contrarie a quelle che nella promozione sono usate. E questo era cosa
assai quotidiana in quei primi tempi dopo Constantino per 300 anni. Ma intorno
il 600 fu introdotto di non permettere a' chierici di ordine sacro di poter
tornar al secolo, et agli altri concesso che lo potessero fare a suo piacere;
onde pian piano la degradazione de' minori andò in total desuetudine e quella
de' maggiori si restrinse solo quando dovevano esser sottoposti al foro. E
Giustiniano, regolando i giudicii de chierici, dopo aver ordinato che ne'
delitti ecclesiastici fossero dal vescovo castigati, e ne' delitti secolari,
che esso chiamò civili, fossero puniti dal giudice publico, aggionse che però
la pena non s'esseguisse prima che il reo fosse spogliato del sacerdozio dal
vescovo. E dopoi che a' vescovi furono concessi i giudicii criminali sopra i
chierici, la degradazione restò solo in caso dove la pena dovesse esser di
morte, la qual, per degnità dell'ordine suo, gl'ecclesiastici non averebbono
voluto che mai fosse inserita; ma ne' casi d'essorbitante sceleratezza non
pareva che senza scandalo si potesse negare; però, quello che non si poteva al
diretto, trovarono modo di indirettamente effettuare, con dire esser ben giusto
punir le sceleratezze de' chierici con la meritata morte, ma che era necessaria
prima la degradazione, e con farla cosí difficile con circonstanze di
solennità, che pochissime volte si potesse metter in prattica, operavano che
poche volte fosse effettuata: dovendo anco questo servire a maggior riverenza
dell'ordine clericale, nel sangue del quale la giustizia non poteva metter mano
senza tanta solennità precedente. Per questa causa non fu concesso che da'
vescovi si facesse se non in publico con le vesti sacre e, quello che piú
importava, con assistenza di 12 vescovi nella degradazione d'un vescovo, di 6
in quella d'un prete, di tre per un diacono, i quali con paramenti ponteficali
fossero presenti; e parendo cosa ardua che al vescovo, quale senza compagnia
diede il grado, non sia concesso al solo far mostra di levarlo, papa Innocenzio
III levò la maraviglia con una massima che non ha maggior probabilità, dicendo
che gli edificii temporali con difficoltà sono fabricati e con facilità
destrutti, ma gli spirituali, in contrario, con facilità edificati e destrutti
con difficoltà. Il volgo teneva la degradazione per una cosa necessaria e,
quando accadeva, vi concorreva con indicibile frequenza. Gli uomini dotti
conoscono il fondo, perché avendo statuito che nella collazione dell'ordine
s'imprima un segno, chiamato carattere nell'anima, il quale sia impossibile
scancellare e però non levandosi con la degradazione, quella resta una pura
ceremonia fatta per riputazione. In Germania, per la rarità de' vescovi, non si
poteva fare senza una spesa immensa a ridur in un luogo un tanto numero. E quei
prelati tedeschi che in concilio erano per la maggior parte prencipi,
conoscevano piú di tutti quanto fosse necessario per essempio castigare nella
vita la sceleratezza de' preti; onde facevano instanza che se vi provedesse. Fu
assai discusso questo particolare et in fine risoluto di non mutar la ceremonia
in alcun conto, ma trovar temperamento che la difficoltà e la spesa fossero
moderate
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