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Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

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  • Libro quarto
    • [Congregazione per trattar del matrimonio. Lamenti de' protestanti della precipitazione del concilio]
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[Congregazione per trattar del matrimonio. Lamenti de' protestanti della precipitazione del concilio]

Ma i presidenti, per esseguir quanto era decretato di essaminar la materia del matrimonio, fatta congregazione generale et eletti deputati, diedero fuori 33 articoli in quella materia, per esser discussi da' teologi, et ordinarono anco che i deputati formassero i canoni, secondo che i particolari s'andavano ventilando; si fecero alquante congregazioni e furono anco formati sino 6 canoni. Ma avendo i protestanti fatto indoglienza con gl'ambasciatori imperiali, dicendo che ben gli davano speranza che col tempo potessero ottener revisione delle cose decise, ma tuttavia quella co' fatti gli era levata, perché con tutto ciò si caminava inanzi a nuove decisioni, mentre che i suoi erano aspettati, gl'ambasciatori imperiali non potero ottener da' presidenti che si fermassero le azzioni, le quali essi affrettavano con ogni sollecitudine a fine che overo i protestanti restassero d'andar a Trento, overo, andando, ritrovassero tutto deciso; che quanto alla dimanda di reessaminar le cose, erano già risoluti il papa, tutta la corte e tutti i prelati di negarla constantemente. Pensavano anco che piú apparentemente si negarebbe la revisione di molte cose che di poche. Ma l'imperatore, a fini del quale molto importava ridur i protestanti in Trento e niente gli toccava il reessaminar o no, avisato dagl'ambasciatori delle querele de' protestanti e dell'impedimento che si opponeva alla loro andata al concilio, mandò persona a Trento con commissione di passar anco a Roma, per far ufficio che si differisca ogni azzione per pochi giorni, mostrando che quella fretta precipitava le materie, rendeva sospetto a' protestanti e difficoltava la ridozzione loro; et ordinò che a' suoi fosse commandato di fermar le trattazioni et a' ponteficii, quando le persuasioni non giovassero, si passasse alle protestazioni. Questa risoluzione dell'imperatore significata in Trento fu causa che si fece una congregazione generale e, proposta questa considerazione, fu deliberato sopraseder da ogni azzione conciliare, a beneplacito però della sinodo.

 

 




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