[Vana pompa di ubedienza renduta al
papa da un patriarca d'Oriente]
Vedendo il pontefice che per l'alienazione
della Germania la riputazione della sua Sede si diminuiva appresso a' popoli
della sua obedienza, immitando Eugenio IV, che sostentò la riputazione che gli
levava il concilio di Basilea con un'apparenza de' greci et un'ombra d'armeni,
et il fresco essempio di Paolo III suo precessore, il quale nel tempo che
bollivano le contenzioni tra lui e l'imperatore per la traslazione del concilio
a Bologna, che gli davano molto carico appresso a' popoli, con molte ceremonie
ricevette un certo Stefano con nome di patriarca dell'Armenia Maggiore, con un
arcivescovo e 2 vescovi venuti a riconoscerlo per vicario di Cristo, universale
maestro della Chiesa, e rendergli obedienza, con questi essempii Giulio, con
molta solennità publica, ricevette un certo Simon Sultakam, eletto patriarca de
tutti i popoli che sono tra l'Eufrate e l'India, e mandato da quelle chiese per
esser confermato dal papa, successore di Pietro e vicario di Cristo. Lo fece
ordinar vescovo, e con le sue mani in consistorio gli diede il pallio
patriarcale, e lo rimandò a casa, acciò la chiesa non patisse nella sua
assenza, accompagnato da alcuni religiosi intendenti della lingua siriaca. Da
che nacque che non solo per Roma, ma per tutta Italia non si parlava se non dell'immenso
numero de cristiani che in quelle parti sono, e dell'aummento grande che la
Sede apostolica fatto aveva. Particolarmente si discorreva di gran numero di
chiese nella città di Muzal, che dicevano esser l'antica Assur sopra il fiume
Tigri, oltra il quale poco distante ponevano de là dal fiume l'antica Ninive,
celebre per la predica di Iona. Sotto la giurisdizione ponevano Babilonia,
Tauris et Arbela, famosa per il conflitto tra Dario et Alessandro, con molte
regioni della Assiria e Persia. Trovavano anco le antiche città nominate nella
Scrittura, et Ecbatana, dagl'altri autori Seleucia, e Nisibi. Narravasi come
questo, eletto da tutti i vescovi, fu mandato al pontefice per la conferma,
accompagnato da 70 sino in Gierusalem, e de là in oltra da tre di loro, uno de
quali era morto e l'altro restato in viaggio infermo, et il terzo, per nome
Calesi, con lui gionto a Roma. Le qual cose tutte poste in stampa erano lette
con gran curiosità. Ricevette anco il papa un altro Marderio, assirio iacobita,
mandato dal patriarca antiocheno a riconoscer la Sede apostolica e dargli
obedienza e far la professione della fede romana; ma il mondo, saziato di quel
primo, poco si curò saper le cose di questo secondo.
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