[Pace di religione confermata in
Germania. Il papa afflitto per la pace di Cambrai, per la quale il concilio era
di nuovo procurato]
Un altro accidente occorse: che nella
dieta in Augusta celebrata, veduti gl'atti del colloquio l'anno inanzi
disciolto senza frutto, e non lasciata speranza che per quella via si potesse
far cosa buona, Ferdinando propose di procurar che il concilio generale fosse
rimesso in piedi, essortando tutti a sottoporsi a' decreti di quello, come
rimedio unico di rimover le differenze; al che i protestanti risposero che
consentirebbono in un concilio convocato non dal papa, ma dall'imperatore in
Germania, dove il papa non preseda, ma stia sottomesso al giudicio, e relasci
il giuramento a' vescovi e teologi, et abbiano in quello voto anco li
protestanti e tutto sia regolato secondo la Scrittura Santa e siano
reessaminate le cose fatte in Trento: il che, se dal papa non si possi ottener,
si confermi la pace della religione secondo la convenzione di Possau, avendo
con esperienza troppo manifesta conosciuto che da alcun concilio ponteficio non
si può cavar alcun bene. Ma l'imperatore, conoscendo la difficoltà d'ottener
dal papa le proposte, et essergli levato il modo di negoziar con lui per la
controversia della renoncia di Carlo e sua successione, confermò l'accordo di
Possau e li recessi delle diete fatte dopo.
Il pontefice, avendo troncato il modo di trattar
con Ferdinando e con la Germania, non seppe che dir a questo; avendo però
dispiacere maggiore del raggionamento tenuto del concilio che della libertà
concessa per il recesso, risoluto di non voler concilio fuori di Roma per
qualonque causa potesse avvenire. Per il qual rispetto anco un terzo successo
non fu men grave: cioè la pace fatta in Cambrai a' 3 aprile tra i re di Francia
e di Spagna, molto ben stabilita co' matrimonii della figlia di Enrico nel re
di Spagna e della sorella nel duca di Savoia; nella qual pace tra gl'altri
capitoli era convenuto che ambidue i re si dassero la fede d'adoperarsi
concordemente, acciò fosse celebrato il concilio e riformata la Chiesa e
composte le differenze della religione. Considerava il pontefice quanto fosse speciosa
quel titolo di riforma et il nome di concilio; come era perduta l'Inghilterra e
la Germania tutta, parte per i protestanti, e parte per la discordia sua con
Ferdinando; questi 2 re uniti, e ciascuno d'essi offeso gravamente da lui: lo
spagnuolo di fatti e di parole, et il francese di parole almeno; non restargli
alcuno a chi potesse aver rifugio. Considerava i cardinali esser tutti sazii
del governo suo, i popoli suoi poco ben affetti per l'incommodità della guerra
e delle gravezze. Questi pensieri afflissero il vecchio pontefice in maniera
che era poco atto all'essercizio del suo carico: non poteva tenerli concistori
con la solita frequenza e, quando gli teneva, consumava il piú del tempo in
parlar dell'Inquisizione et in essortar a favorirla, per esser unica via
d'estinguer le eresie.
Ma i 2 re non convennero insieme
nell'accordo di procurar il concilio per alcuna mala volontà, o per interessi
d'alcuno d'essi contra il pontefice, né contra il ponteficato, ma per trovar
rimedio alle nuove dottrine, le quali nelli Stati loro facevano grandissimi
progressi et erano prontamente udite e ricevute dagl'uomini conscienziati; e,
quel che piú a' re importava, i malcontenti e desiderosi di nuovità
s'appigliavano a quella parte, e sotto pretesto di religione intraprendevano
quotidianamente qualche tentativi, cosí ne' Paesi Bassi, come nella Francia,
essendo i popoli molto amatori della libertà et avendo per la prossimità di
Germania gran commercio con quella. Per le qual cause ne' principii de' moti
passò anco qualche semenza, la qual per proibir che non prendesse radice, e
l'imperatore Carlo V ne' paesi suoi, et il re di Francia nel suo regno fecero
molti editti, e commandarono diverse essecuzioni, come di sopra a' tempi suoi è
stato detto. Ma poiché il numero de' protestanti crebbe in Germania e
gl'evangelici moltiplicarono ne' svizzeri e la separazione prese piede in
Inghilterra, per le guerre piú volte eccitate tra l'imperatore et il re, l'una
e l'altra parte fu constretta condur soldati tedeschi, svizzeri et inglesi, i
quali ne' loro quartieri predicando e professando publicamente la rinovata
religione, con l'essempio et altre maniere furono causa che s'appigliasse anco
in molti del popolo. È ben certa cosa che constrinse l'imperatore Carlo a
tentar d'introdur l'Inquisizione spagnuola, vedendo che gl'altri rimedii non
profitavano, se ben per le cause già narrate fu anco costretto in parte
desistere. Et il re Enrico di Francia concesse anco a' vescovi l'autorità di
punire gl'eretici, cosa in quel regno non accostumata. E con tutto che il
numero ne' Paesi Bassi, tra impiccati, decapitati, sepolti vivi et abbruggiati
dal primo editto di Carlo sino a questo tempo della pace aggiongesse a 50000,
et in Francia fosse fatto morire qualche notabil summa, con tutto ciò in questo
tempo le cose si trovavano nell'un e l'altro luogo in peggior stato che mai; sí
che constrinsero i re a pensar concordamente a trovarci rimedio, facendone
massime grand'instanza dal canto de' francesi il cardinale di Lorena, e dal
canto de' spagnuoli il Granvela, vescovo d'Arras, i quali, essendo stati in
Cambrai a trattar la pace dall'ottobre sino all'aprile insieme con gl'altri
deputati da' re, negoziarono particolarmente tra loro i modi come quella
dottrina si potesse estirpare, e furono poi anco grandi istromenti di tutto
quello che seguí nell'uno e l'altro Stato. Allegavano essi l'aver contrattato e
promessosi insieme scambievole assistenza in quest'opera, il zelo della
religione et il servizio de' loro prencipi; ma l'universal voleva che la vera causa
fosse ambizione e dissegno d'arrichir delle spoglie de' condannati.
Il re di Spagna, fatta la pace, per
incomminciar a dar qualche ordine, non potendo introdur apertamente
l'Inquisizione, pensò di farlo obliquamente per mezo de' vescovi. Ma ritrovandosi
tutti i Paesi Bassi con doi soli vescovati, Cambrai et Utrech, e del rimanente
il clero soggetto a' vescovi di Germania e Francia, e quei 2 vescovati ancora
sudditi ad arcivescovi forestieri, a' quali non si potevano negare le
appellazioni, onde era impossibile che per mezzo di questi potesse esseguir la
sua intenzione, giudicò ben levar tutti i suoi dalle soggezzioni de' vescovi
non sudditi a sé et instituir in quelle regioni tre arcivescovati, Malines,
Cambrai et Utrech; et erigere in vescovato Anversa, Bosseduc, Gand, Bruges,
Ipre, Sant'Umar, Namur, Harlem, Middleburg, Levarda, Groninga, Roremonda e
Deventer, applicando a questi per entrate alcune ricche abbazie; e tutto ciò
fece approvar per una bolla del papa, data il medesimo anno sotto il 19 maggio.
Il che quando fu risaputo, se ben preso pretesto che per il passato la
infrequenza degl'abitatori in quei [luoghi] non ricercava maggior numero de
vescovi, ma ora la moltitudine degl'uomini e la degnità delle città ricchiedere
che siano onorati con titoli ecclesiastici, nondimeno s'accorse la nobiltà et
il popolo che questa era un'arte d'introdur l'Inquisizione, e si confermarono
veduta la bolla del papa: il qual secondo l'uso romano di stipular sempre la
sua potenza overo utilità, portava per causa della nuova instituzione che quel
paese era tutto circondato et assediato da schismatici inubedienti a lui, capo
della Chiesa, onde eravi gran pericolo della fede per le fraudi et insidie
degl'eretici, quando non vi fossero posti nuovi e buoni guardiani. Questa
occorrenza fece restringer insieme quei nobili, e pensar ad ovviare prima che
la forza prendesse piede. Perilché deliberarono di non pagar il tributo, se non
erano levati dal paese i soldati spagnuoli, e comminciarono ad inclinar
maggiormente alla nuova opinione e favorirla: il che fu poi causa degl'altri
avvenimenti turbulenti che si diranno.
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