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Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

IntraText CT - Lettura del testo

  • Libro sesto
    • [Perdono generale e salvocondotto]
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[Perdono generale e salvocondotto]

Ma intorno al terzo articolo d'invitata penitenzia con promessa di clemenzia e con cessione di salvocondotto, varie opinioni erano anco tra i legati medesimi. Il Mantova sentiva un perdono generale, dicendo che con quello s'averebbe guadagnato gran numero di persone, et esser rimedio usato da tutti i prencipi nelle sedizioni o ribellioni che non hanno forza di opprimere, conceder perdono a chi depone le armi, che cosí li meno colpevoli si ritirano e gl'altri restano piú deboli; e quando ben vi fosse speranza d'acquistarne pochi, doversi far anco per un solo, e se ben non s'acquistasse alcuno, però esser gran guadagno l'aver usato e mostrato la clemenza. Per l'altra parte il legato Simoneta diceva che era un metter in pericolo di rovinar degl'altri, perché molti s'inducono a trascorrere dove veggono il perdono facile; che d'altro canto il rigore, se ben è duro a chi lo sente, tiene innumerabili in officio. Per mostrar la clemenza, esser assai usarla con chi la ricchiede; il trarla dietro a chi non la dimanda et a chi la ricusa rallenta la custodia che ciascun tiene di se stesso: sarà stimato un leggier delitto l'eresia, quando si vegga d'averne cosí facilmente perdono. In queste 2 opinioni erano i prelati divisi, e da quelli che non lodavano il salvocondotto era detto che nel primo concilio non fu dato ad alcuno, e sarebbe stato fatto, quando fosse necessario o conveniente; che pur quello concilio fu retto da un papa prudentissimo e da legati principali del collegio; nel secondo per ciò fu dato, perché fu ricchiesto da Maurizio, duca di Sassonia, e da altri protestanti, e l'imperatore l'addimandò per loro; però con raggione fu concesso: adesso che nissun l'addimanda, anzi che la Germania ad alta voce dice e protesta che non conosce questo concilio per legitimo, a che dargli salvocondotto, se non per dar loro materia di qualche sinistra interpretazione? I prelati spagnuoli non consentivano in modo alcuno ad un salvocondotto generale, per il pregiudicio che si sarebbe fatto all'Inquisizione di Spagna, poiché, stante quello, averebbe ciascuno potuto dicchiararsi per protestante e mettersi in punto per il viaggio, senza poter esser arrestato dall'Inquisizione. L'istesso consideravano i legati che avvenir potrebbe all'Inquisizione di Roma e d'Italia. Tutte le cose considerate, pareva, quanto all'Indice, che bastasse al presente far deputati, e con una particola del decreto, far intender agl'interessati che sarebbono ascoltati, et invitar al concilio tutti; e quanto al salvocondotto, per le difficoltà che s'attraversano, rimetter a pensarvi meglio.

 

 




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