Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

IntraText CT - Lettura del testo

  • Libro sesto
    • [Disgusti de' francesi in concilio]
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

[Disgusti de' francesi in concilio]

Agl'ambasciatori francesi parve sempre dimorar nel concilio con poca riputazione rispetto agl'altri; ma uscito il decreto sopradetto, maggiormente entrarono in gelosia, poiché de' teologi s'aveva a far menzione quali di qual re erano, cosa che da' prelati non si faceva, e per Francia alcuno non era per intervenire. Dubitavano anco che con questo potesse nascer qualche pregiudicio alle prerogative del regno: però allora immediate e dopo ancora con altre occasioni avisarono in Francia che la disputa passerebbe tra soli italiani, spagnuoli e portughesi; che Francia non averebbe parte, se Sua Maestà non avesse fatto accelerar alcun prelato o dottore, e massime dovendosi trattar materie cosí importanti come gl'articoli proposti contenevano. Il che anco servirebbe per poter procacciar d'ottenere o impedire le cose secondo il desiderio di Sua Maestà et il contenuto nella instruzzion loro. Che sino a quell'ora non avevano proposto alcuno degl'articoli di riforma per rispetto che non avendo voti da sostenergli, non sarebbe stato tenuto conto delle loro remostranze. Che il concilio non vuol ascoltar cosa che pregiudichi all'utile overo autorità della corte, trovandosi il papa patrone delle proposizioni, avendosi da principio statuito e successivamente osservato che non possi esser alcuna cosa proposta se non da' legati, e non meno delle deliberazioni, per li molti prelati pensionarii et altri disposti a sua divozione, et essendo risoluto che il concilio non si meschi in riformare la corte, ma riservare a lui tutto quel negozio, et i spagnuoli, che mostravano gran zelo alla riforma, essendo rafrediti e storditi per la correzzione ricevuta dal loro re, né essendovi speranza, stando le cose in questo termine, d'ottener altro che quello che a Sua Santità piacerà, poiché nissuna instanza fatta da tutti gl'ambasciatori e prencipi che sono in Trento ha potuto impetrar che si tratti una buona riforma della disciplina ecclesiastica, con tutto che a' legati sono stati presentati gl'articoli conforme non solo all'uso della primitiva Chiesa, ma anco a' decreti de' medesimi pontefici. Ma in luogo di quella, mettono avanti punti della dottrina controversi al presente, con tutto che gli era stato mostrato ciò esser superfluo, attesa l'assenza de' protestanti; e se pur propongono qualche cosa che tocchi i costumi, è di pochissima importanza e di nissun frutto.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License