Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

IntraText CT - Lettura del testo

  • Libro settimo
    • [Diversi giudicii sul detto discorso]
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

[Diversi giudicii sul detto discorso]

Non fu in questo concilio discorso piú lodato e biasmato secondo il diverso affetto degl'audienti: da' ponteficii era predicato per il piú dotto, risoluto e fondato; dagl'altri notato per adulatorio, e da altri anco per eretico; e molti si lasciavano intender d'esser offesi per l'aspra censura da lui usata, et aver animo nelle seguenti congregazioni con ogni occasione d'arguirlo e notarlo d'ignoranza e temerità. Et il vescovo di Parigi, che era indisposto in casa nel tempo che sarebbe toccato a lui di votare, diceva ad ogni uno che, quando si fosse fatta congregazione, voleva dir il parer suo contra quella dottrina senza rispetto, la qual inaudita ne' passati secoli, era stata inventata già 50 anni dal Gaetano per guadagnar un capello; che dalla Sorbona fu in quei tempi censurata; che in luogo del regno celeste, che cosí è chiamata la Chiesa, fa non un regno, ma una tirannide temporale; che leva alla Chiesa il titolo di sposa di Cristo e la fa serva prostituta ad un uomo. Vuole un solo vescovo instituito da Cristo e gl'altri vescovi non aver potestà se non dependente da quello, che tanto è quanto a dire che un solo sia vescovo e gl'altri suoi vicarii, amovibili a beneplacito. Che egli voleva eccitare tutto 'l concilio a pensare come l'autorità episcopale, tanto abbassata, si possi tener viva che non vadi afatto in niente, perché ogni nuova congregazione de regolari che nasce gli qualche notabil crollo. I vescovi aver tenuto l'autorità sua intiera sino al 1050: allora, per opera delle congregazioni cluniacense e cisterciense et altre in quel secolo nate, esser dato un notabil colpo, essendo per opera di quelli ridotte in Roma molte delle fonzioni proprie et essenziali a' vescovi. Ma dopo il 1200, nati li mendicanti, esser stato levato quasi tutto l'essercizio della autorità episcopale e dato a loro per privilegio; ora questa nuova congregazione l'altro nata, che non è ben né secolareregolare, come 8 anni prima l'università di Parigi aveva molto ben avvertito, e conosciutola pericolosa nelle cose della fede, pertorbatrice della pace della Chiesa e destruttiva del monacato, per superar li suoi precessori, tenta di levar a fatto la giurisdizzione episcopale col negarla data da Dio, ma voler che sia riconosciuta precaria dagl'uomini. Queste cose a diversi dal vescovo replicate mossero molti altri a pensarvi, che prima non vi attendevano. Ma fra quelli che qualche gusto dell'istoria sentivano, non meno si parlava di quell'osservazione «sacro praesente concilio», la qual appariva in tutti i testi canonici, [ma] per non esser stata avvertita era a tutti nuova, e chi approvava l'interpretazione del giesuita, chi interpretava in senso contrario a lui, che il concilio avesse ricusato d'approvare quella sentenza; altri per diversa via procedendo, discorrevano che, trattandosi in quell'occasione di cosa temporale e contenzioni mondane, può esser che il negozio passasse in uno o in un altro modo, ma non bisognava da questo tirare consequenza che convenisse l'istesso fare trattando materia di fede o de riti ecclesiastici, massime osservato che nel primo concilio degl'apostoli, che doverebbe esser norma et essemplare, il decreto non fu fatto né da Pietro in presenza del Concilio, né da lui con approbazione, ma fu intitolata l'epistola co' nomi di tre gradi intervenienti in quella congregazione, apostoli, vecchi e fratelli, e Pietro restò inclusò in quel primo senza prerogativa. Essempio che per l'antichità et autorità divina debbe levar il credito a tutti quelli che da tempi seguenti, eziandio da tutti insieme, possono esser dedutti. E per qualche giorno in tutto Trento quel raggionamento del giesuita, per i sopradetti et altri ponti, somministrò materia a molti discorsi, e per ogni luogo d'altro non si parlava.

I legati sentivano dispiacere che quel rimedio, applicato da loro per medicina, partorisse effetto contrario, vedendo che doveva esser causa di far allongar i voti nelle congregazioni, né sapevano come impedirgli; perché avendo quel padre parlato 2 ore e piú, non si vedeva come interrompere chi gli volesse contradire, e massime a propria difesa; et intendendo che egli distendeva il suo discorso per darlo fuori, lo chiamarono e gli proibirono che non lo communicasse con alcuno, per non dar occasione ad altri di scrivere in contrario; avendo inanzi gl'occhi il male che seguí per aver il Catarino dato fuori il voto suo della residenza, di dove riuscí tutto 'l male che ancora continuava piú ingagliardito. Ma egli non si poté contenere di darne copia ad alcuni, cosí stimando d'onorare et obligare li ponteficii alla società sua nascente, come anco per moderare in scrittura alcuni particolari detti troppo petulantemente in voce. Molti si accinsero per scriver in contrario e durò questo moto sin tanto che la venuta de' francesi fece andar in oblivione questa differenza, con introdurne di piú considerabili et importanti.

Si frequentavano tuttavia li consegli de' ponteficii contra i spagnuoli, e le prattiche appresso i prelati che stimavano poter guadagnare, et opportunamente s'offerí a' legati un dottor spagnuolo, cognominato Zanel, che gli propose modi di metter li prelati di quella nazione in difesa e dargli altro che pensare, e gli presentò 13 capi di riforma che gli toccavano molto al vivo; non però se ne poté cavar il frutto aspettato, perché quelle riforme ricercavano altre parimente toccanti la corte, quali fecero desister dal proseguir inanzi, per non far secondo il proverbio, di perder doi occhi per privar d'uno l'avversario. Le prattiche furono tanto scoperte che in un convito di molti prelati, in casa degl'ambasciatori francesi, essendo introdotto raggionamento della consuetudine de' concilii vecchi, non servata in questo, che li presidenti del concilio e gl'ambasciatori de' prencipi dicevano il voto loro, rispose Lansac, tutt'ad alta voce, che li legati dicevano «vota auricularia», e fu benissimo inteso da tutti che inferiva delle prattiche.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License