Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

IntraText CT - Lettura del testo

  • Libro settimo
    • [Il papa crea nuovi cardinali, e forma de' canoni dell'instituzione de' vescovi e della podestà del papa]
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

[Il papa crea nuovi cardinali, e forma de' canoni dell'instituzione de' vescovi e della podestà del papa]

Ma in Roma arrivò il primo di genaro Vintimiglia, fatto il viaggio in 7 giorni. Presentò al pontefice le lettere et espose la sua credenza, e diede conto de' pensieri e varii fini che erano in concilio e degl'umori diversi, e del modo come pareva a' legati et agl'altri buoni servitori di Sua Santità che dovessero pigliare e maneggiare le difficoltà. Tenne il pontefice congregazione il terzo giorno, diede conto della relazione di Vintimiglia, mostrò sodisfazzione della diligenza e prudenti azzioni de' legati, e lodò la buona volontà di Lorena, et ordinò che si consultasse sopra il capo dell'instituzione de' vescovi, che stringeva allora principalmente. Il giorno 6, anniversario della coronazione sua, tenne un'altra congregazione, nella quale publicò cardinali Ferdinando de Medici e Federico Gonzaga: quello per consolar il padre della miserabil morte d'un altro figliuolo cardinale, e questo per gratificar il legato Mantova e gl'altri della casa strettamente seco congionti, per il matrimonio d'un nipote del legato e della sorella del cardinale Borromeo; non intermettendo però il pontefice d'intervenir alle consulte delle cose conciliari, nelle quali, dopo longa discussione, fu risoluto di scriver a' legati che il canone dell'instituzione de' vescovi fosse formato con dire che li vescovi tengono nella Chiesa luogo principale dependente dal romano pontefice, e che da lui sono assonti in partem sollicitudinis. E nel canone che della potestà del papa era introdotto, si dicesse che egli ha autorità di pascer e regger la Chiesa universale, in luogo di Cristo, dal quale gli è stata communicata tutta l'autorità come vicario generale; ma nel decreto della dottrina estendessero le parole del concilio fiorentino, le quali sono che la Santa Sede apostolica et il romano pontefice ha il primato in tutto 'l mondo et è successore di san Pietro, prencipe degl'apostoli, e vero vicario di Cristo, capo di tutte le chiese, padre e maestro di tutti li cristiani, al qual in san Pietro da Cristo nostro Signore è stata data piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale; soggiongendo che non si dipartissero da quella forma, quale teneva certo che sarebbe ricevuta, perché, essendo tolta di peso d'un concilio generale, chi vorrà opporsi si mostrerà scismatico et incorrerà nelle censure; le quali per divina providenza essendo sempre state punite ne' contumaci con maggior essaltazione della Sede apostolica, confidava che dalla Maestà Sua divina e da' buoni catolici la causa della Chiesa non sarebbe abbandonata, e fra tanto sarebbe ritornato il Vintimiglia, che in breve averebbe spedito con piú ampie instruzzioni. Deliberò di trasferirsi a Bologna per esser vicino e poter abbraciar le occasioni di finir o trasferir il concilio, le quali, prima che gl'avisi giongessero a Roma, svanivano. Fece formar una bolla che, occorrendo la morte sua mentre fosse assente, l'elezzione si facesse in Roma dal collegio de' cardinali.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License