[Morte di Mantova, et intenzioni degli
altri legati]
Il secondo di marzo il cardinale di
Mantova, dopo esser stato pochi giorni ammalato, passò ad altra vita, che fu
causa di molte mutazioni nel concilio. I legati espedirono immediate aviso al
pontefice, al quale Seripando, che restava primo legato, oltra la lettera
commune, scrisse in particolare che averebbe caro che Sua Santità mandasse un
legato suo superiore, che avesse cura del concilio o veramente lo levasse lui,
e pure quando lo volesse lasciar primo legato, giudicava necessario che si
fidasse che egl'averebbe operato secondo che il signor Iddio lo inspirasse;
altrimenti meglio sarebbe assolutamente levarlo. Varmiense ancora scrisse a
parte che la chiesa sua aveva gran bisogno della presenza del pastore, e vi si
introduceva la communione del calice et altri notabili abusi, ricchiedendo
licenza d'andar per provedervi, e che vi era bisogno generalmente in tutta
Polonia di persona che contenesse il rimanente di quei popoli in obedienza; che
egli porterebbe maggior servizio alla Sede apostolica in quelle bande, che
stando in concilio. Ma Simoneta, desideroso che la somma di giudicar il
concilio restasse a lui et avendo speranza di condurlo bene, con sodisfazzione
del pontefice et onor proprio, considerando che Seripando era saziato di quel
negozio e poco inclinato a volerlo guidare, e che varmiense era semplice
persona, disposta a lasciarsi regger, mise in considerazione al pontefice che,
ritrovandosi le cose del concilio in poco buon stato, ogni novità gl'averebbe
dato maggior crollo, e però giudicava che si dovesse seguir senza mandar altri
legati, promettendo buona riuscita.
In quei giorni gionse aviso da Roma che,
dovendosi proporre in rota una causa del vescovo di Segovia, fu ricusato di
riceverla, e da uno degl'auditori fu detto al procurator del vescovo che il suo
principale era sospetto d'eresia; il che mise gran moto, non solo ne'
spagnuoli, ma in tutti gl'oltramontani, querelandosi essi che in Roma si
levassero calunnie e note sinistre contra quelli che non aderivano in tutto e
per tutto alle loro voglie.
|