Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Paolo Sarpi
Istoria del Concilio tridentino

IntraText CT - Lettura del testo

  • Libro primo
    • [Poco gusto d'esso noncio]
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

[Poco gusto d'esso noncio]

Il noncio non restò sodisfatto di questa risposta e venne in risoluzione di replicare. E prima, quanto alla causa, perché non si fosse esseguita la sentenza del papa e l'editto dell'imperatore contra Lutero, disse non sodisfare la ragione allegata che si fosse restato per fugir i scandali, non convenendo tolerar il male acciò ne venga il bene e dovendo tenere piú conto della salute dell'anime che della tranquillità mondana. Aggionse che non si dovevano scusar i seguaci di Lutero colli scandali e gravami della corte romana, perché, se ben fossero veri, non però si doveano partire dall'unità catolica, ma piú tosto sopportar pazientissimamente ogni male. Onde li pregava per l'essecuzione della sentenza e dell'editto inanzi che la dieta si finisse; e se la Germania era in alcun conto gravata dalla corte romana, la Sede apostolica sarebbe pronta di sollevarla, e se vi fossero discordie tra gli ecclesiastici et i prencipi secolari, il pontefice le componerebbe et estinguerebbe. Quanto alle annate, altro non diceva per allora, poiché opportunamente Sua Santità avrebbe dato risposta. Ma quanto alla domanda del concilio, replicò che sperava non dover dispiacer a Sua Santità se l'avessero domandato con parole piú convenienti e però ricercava che fossero levate tutte quelle che potessero dar qualche ombra alla Beatitudine Sua: come quelle parole che il concilio fosse convocato col consenso della Maestà Cesarea, e quelle altre che il concilio fosse celebrato piú in una città che in un'altra, perché, se non si levavano, pareva che volessero legar le mani alla Santità Sua, cosa che non averebbe fatto buon effetto. Quanto a predicatori, ricercò che si osservasse il decreto del pontefice che per l'avvenire nissuno potesse predicar, se la dottrina sua non fosse essaminata dal vescovo. Quanto agli stampatori e divulgatori de' libri, replicò che in nissun modo gli piaceva la risposta; che dovessero esseguir la sentenza del papa e dell'imperatore, che i libri si abbrugiassero e fossero puniti i divulgatori d'essi, instando et avvertendo che in questo stava il tutto. E quanto ai libri da stamparsi, si dovesse servare il moderno concilio lateranense. Ma quanto ai preti maritati, la risposta non gli sarebbe dispiaciuta, s'ella non avesse avuto un aculeo alla coda, mentre si diceva che, se commetteranno qualche sceleratezza, saranno puniti dai prencipi o potestà. Perché questo sarebbe contra la libertà ecclesiastica, e si metterebbe la falce nel campo d'altri, e si toccarebbono quelli che sono riservati a Cristo. Conciosiacosa che non dovevano i prencipi presumer di creder che per l'apostasia si divolvessero alla loro giurisdizzione, né potessero esser castigati da loro degli altri delitti; imperoché restando in loro il carattere e l'ordine, sono sempre sotto la potestà della Chiesa; né possono far altro i prencipi che denonciarli a loro vescovi e superiori, che li castighino. Concludendo in fine, ricercarli ad aver sopra le suddette cose piú matura deliberazione e dar risposta megliore, piú chiara, piú sana e meglio consultata.

Nella dieta non fu gratamente veduta la replica del noncio, e communemente tra quei prencipi si diceva il noncio aver una misura del bene e del male per sola rilazione all'utilità della corte e non alla necessità della Germania; la conservazione dell'unità catolica dover maggiormente muovere a far il bene, facile da essequire, che a sopportar il male, difficile a tolerare. E nondimeno il noncio ricercava che la Germania sopportasse pazientissimamente le oppressioni inferitegli dalla corte romana, non volendo essa piegarsi pur un poco al bene, anzi piú tosto a desister dal male, se non colle sole promesse. Et averebbe mostrato troppo vivo senso quando fosse restata offesa dalla domanda del concilio tanto modesta e necessaria. E dopo longa discussione fu risoluto di commun parere di non far altra risposta, ma aspettar quello che il pontefice risolvesse sopra la già data.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License