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Congregazione per l'Educazione Cattolica; Congregazione per il Clero Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti IntraText CT - Lettura del testo |
67. La cura e l'impegno personale nella formazione permanente sono segni inequivocabili di una risposta coerente alla vocazione divina, di un amore sincero alla Chiesa e di una preoccupazione pastorale autentica nei confronti dei fedeli cristiani e di tutti gli uomini. Si può estendere ai diaconi quanto affermato per i presbiteri: « La formazione permanente si presenta come un mezzo necessario ... per raggiungere il fine della sua vocazione, che è il servizio di Dio e del suo popolo ». (203)
La formazione permanente è veramente un'esigenza, che si pone in continuità con la formazione iniziale, con la quale condivide ragioni di finalità e di significato e, nei confronti della quale, compie una funzione di integrazione, di custodia e di approfondimento.
L'essenziale disponibilità del diacono nei confronti degli altri costituisce una espressione pratica della configurazione sacramentale a Cristo Servo, ricevuta mediante l'Ordine sacro e impressa nell'anima con il carattere: è un traguardo e un richiamo permanente per il ministero e la vita dei diaconi. In tale prospettiva, la formazione permanente non può ridursi ad un semplice impegno di completamento culturale o pratico per un maggiore o un migliore fare. La formazione permanente non deve aspirare soltanto a garantire l'aggiornamento, ma deve tendere a facilitare una progressiva conformazione pratica dell'intera esistenza del diacono con Cristo che tutti ama e tutti serve.