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Congregazione per l'Educazione Cattolica; Congregazione per il Clero
Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti

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Fraternità sacramentale

6. I diaconi, in virtù dell'ordine ricevuto, sono uniti tra loro da fraternità sacramentale. Essi operano tutti per la stessa causa: l'edificazione del Corpo di Cristo, sotto l'autorità del Vescovo, in comunione con il Sommo Pontefice.(10) Ciascun diacono si senta legato ai confratelli con il vincolo della carità, della preghiera, dell'obbedienza attorno al proprio Vescovo, dello zelo ministeriale e della collaborazione.

È bene che i diaconi, con l'assenso del Vescovo e in presenza del Vescovo stesso o del suo delegato, si riuniscano periodicamente per verificare l'esercizio del proprio ministero, scambiarsi esperienze, proseguire la formazione, stimolarsi vicendevolmente nella fedeltà.

I suddetti incontri fra diaconi permanenti possono costituire un punto di riferimento anche per i candidati all'ordinazione diaconale.

Spetta al Vescovo del luogo alimentare nei diaconi operanti in diocesi uno « spirito di comunione », evitando il formarsi di quel « corporativismo », che influì nella scomparsa del diaconato permanente nei secoli passati.




10) Cf Conc. Ecum. Vat. II, Decr. Christus Dominus, n. 15; Paolo VI, Lett. ap. Sacrum Diaconatus Ordinem, 23: l.c., 702.






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