Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Congregazione per l'Educazione Cattolica; Congregazione per il Clero
Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

4

FORMAZIONE PERMANENTE DEL DIACONO

Caratteristiche

63. La formazione permanente dei diaconi è un'esigenza umana, che si pone in continuità con la chiamata soprannaturale per servire ministerialmente la Chiesa e con l'iniziale formazione al ministero, al punto da considerare i due momenti come appartenenti all'unico organico percorso di vita cristiana e diaconale. (194) Infatti, « per chi riceve il diaconato vi è un obbligo di formazione dottrinale permanente, che perfezioni e attualizzi sempre più quella richiesta prima dell'ordinazione », (195) in modo che la vocazione « al » diaconato continui e si riesprima come vocazione « nel » diaconato, attraverso la periodica rinnovazione del « sì, lo voglio » pronunciato il giorno dell'ordinazione.

Deve essere dunque considerata — sia da parte della Chiesa, che la impartisce, sia da parte dei diaconi, che la ricevono — come un mutuo diritto-dovere fondato sulla verità dell'impegno vocazionale assunto.

Il fatto di dover continuare sempre ad offrire e ricevere l'adeguata formazione integrale costituisce, per i Vescovi e per i diaconi, un obbligo non trascurabile.

Le caratteristiche di obbligatorietà, globalità, interdisciplinarietà, profondità, scientificità e propedeuticità alla vita apostolica di tale formazione permanente sono costantemente richiamate dalla normativa ecclesiastica (196) e sono ancor più necessarie se la formazione iniziale non fosse stata conseguita secondo il modello ordinario.

Tale formazione assume i caratteri della « fedeltà » a Cristo e alla Chiesa e della « continua conversione », frutto della grazia sacramentale vissuta nella dinamica della carità pastorale propria di ogni articolazione del ministero ordinato. Essa si configura come scelta fondamentale, che esige di riaffermarsi e di riesprimersi lungo gli anni del diaconato permanente, attraverso una lunga serie di risposte coerenti, radicate e vivificate dal « sì » iniziale. (197)




194) Giovanni Paolo II, Esort. Ap. Post-sinodale Pastores dabo vobis, n. 42.



195) Giovanni Paolo II, Catechesi nell'Udienza generale (20 ottobre 1993), n. 4: Insegnamenti, XVI, 2 (1993), p. 1056.



196) Cf Paolo VI, Lett. ap. Sacrum Diaconatus Ordinem, II, 8-10; III, 14-15: l.c., 699-701; Lett. ap. Ad pascendum, VII: l.c., 540; C.I.C., can. 236, can. 1027, can. 1032, § 3.



197) Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Pastores dabo vobis, 70: l.c., 780.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License