Capitolo
1 III | rilievo e il motto alle sue figure, il ch'è impossibil a noi.
2 III | opera, e far che tutte le figure della tavola fuggano, scurzano
3 III | pittura, ch'ha distanzia, le figure paiono più graziose, gli
4 III | di gran maestri, dove le figure sono tanto disordinate ch'
5 V | V~LE PROPORZIONI DELLE FIGURE~ ~LAURO~E si sia; piacciavi
6 V | intendere le porzioni delle figure, come le si denno compartire,
7 V | che di rado ci occorre far figure tanto semplici, ritte e
8 V | moventi e pronti, dove le figure in più parti fuggano, scurzando,
9 V | antichi scultori faceano figure di dieci pezzi, e poi le
10 XI | qual accennò esservi certe figure, e Zeusi, suo concorrente,
11 XI | Zeusi dannato che formava le figure curve con i capi troppo
12 XIII | profillare, contornare le figure, e darle chiari e scuri
13 XIV | facciate di Santo Zago, le figure delle quali sono senza significato
14 XIV | soggetti agli atti delle figure, e che tutte attendano alla
15 XIV | fine; che l'abitudini delle figure siano varie e graziose;
16 XIV | spiccate; ornar l'opere con figure, animali, paesi, prospettive;
17 XIV | il riporvi quelle istesse figure e atti; far nell'opere figure
18 XIV | figure e atti; far nell'opere figure grandi, per ch'in esse si
19 XIV | persone, perch'in vero tante figure anzi si può dir confusione
20 XIV | soggetto s'includi in poche figure, ornando con varie spoglie,
21 XV | grande importanza nelle figure, e mal può oprare un pittore
22 XVI | vago per far a tutte le figure le guancie rosate e capegli
23 XX | disegnare li contorni delle figure semplici, le distanzie,
24 XXI | oblique, cioè far guardar le figure all'in sù e all'in giù;
25 XXII | che sono descritte delle figure, come la simolata Pazzia
26 XXVI | dànno il rilevo alle sue figure formate nella superficie
27 XXVII| proprj errori, dipignendo le figure nane e mostruose; e anco
28 XXVII| facile adito di formare le figure perfette, traendo l'essemplo
29 XXVII| altro modo; eccellente nelle figure, dotto nelli paesi, e pratico
30 XXVII| altre pitture che nel far figure a imitazione del naturale,
31 XXVII| giudicare gli abiti delle figure, disse Apelle: «Fratello,
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