Capitolo
1 I | usato dalla natura nelle opere sue; né può il pittore circonscrivere
2 II | qual essa natura imprime l'opere sue. E per non incorrere
3 II | nell'arte, quanto si può, l'opere sue lo riducono tra la speme
4 II | mai più si compiaceno nell'opere sue. Vedete messer Gierolimo
5 II | ispesa la vita sua in poche opere e con poco preggio del nome
6 III | termine e regimine di tutte l'opere nostre; da questo punto
7 III | e perciò debbeno le loro opere esser piene d'errori. Sin
8 XIV | integre e spiccate; ornar l'opere con figure, animali, paesi,
9 XIV | figure e atti; far nell'opere figure grandi, per ch'in
10 XIV | proporzione del vivo; e in tutte l'opere vostre fateli intervenire
11 XIV | bizzarri e gai, dando all'opere tal venustà e gravità, che
12 XV | fimbrie tanto. A ridurre l'opere a fine il maestro deve usarvi
13 XV | gloria fusse equale all'opere, et entrato in casa sua,
14 XVI | vaghezza è il condimento dell'opere nostre, non però intendo
15 XVII | ricercare e perficere l'opere sue, la qual cosa è molto
16 XVIII| molto più eterne sono l'opere sue di quelle altrimenti
17 XVIII| che vi esorto a procurar l'opere di muro, e più ne' luochi
18 XXI | aggiunse più porzione all'opere ch'Eumaro, e anco ritrovò
19 XXI | cominciorono a donar l'opere sue, istimando ciascun,
20 XXIII| bene o male, che le sue opere siano, ne rimanghi memoria
21 XXV | tempo in tal cosa, perché l'opere loro ne rendono più chiara
22 XXVI | nostri inferiori, sian pur l'opere sue più che le nostre eterne.~ ~
23 XXVI | nostre eterne.~ ~FABIO~Che l'opere scolpite siano più delle
24 XXVII| grazioso per parteciparne con l'opere sue. Bisogna ch'il nostro
25 XXVII| aggiognere perfezione nell'opere, se gli accresce disgrazia.
26 XXVII| candido tutte le vite e opere de' più chiari pittori.
27 XXVII| facendo con la maraviglia dell'opere sue ampla strada alla sua
28 XXVII| ampiezza di promissione a far l'opere, perché queste sono l'armi
29 XXVII| farsi ritrarre e far altre opere. Non sia il pittore dispettoso
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