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Paolo Pino
Dialogo di pittura

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


aband-contr | conum-grati | grazi-paris | parla-silvi | simil-zucca

                                                     grassetto = Testo principale
     Capitolo                                        grigio = Testo di commento
2005 XXVI | separato da un verde, e simil cose; e se voleste dire 2006 XV | loro, cioè redurli alla similitudine delle cose proprie, come 2007 XXVI | dilettevole, perché più integra similtudine alle cose, e anco con più 2008 XXII | descritte delle figure, come la simolata Pazzia d'Ulisse dipinta 2009 Intro | virtù, inchinato a terra con sincero affetto, questa mia pittura 2010 XXVII | figliuolo della musica, sirocchia dell'arte nostra. Costui 2011 XXVII | parti. Li conviene esser sitibondo d'onore, acciò che con dilettazione 2012 XVIII | passano la superfizie della smaltatura e rimangono sì picciolmente 2013 XXVII | per mangiare, ma si cibi sobriamente per sostentazione propria; 2014 VIII | Severo, ambi imperatori; Socrate, Platone e Pirro, filosofi 2015 Congedo| dire.~ ~FABIO~Se non vi soddisfate di quanto ho detto, sopplite 2016 IV | amplo e morbido, le poppe sode e divise; le braccia ispedite; 2017 XXIV | le virtù sue, ma a me più sodisfa Tiziano, e se Tiziano e 2018 XXIII | cose laudevoli, egli si sodisfà, o bene o male, che le sue 2019 XXVII | ardisco formare un pittore che sodisfaccia a tutti li pittori, m'espono 2020 XXVI | rilevo, e non solamente sodisfacciamo al vedere, ma anco al tatto, 2021 XIV | di poca auttorità, pur mi sodisfacio in due parte: prima, che 2022 IV | istesso.~ ~FABIO~Volendo sodisfar a voi nel mio ragionamento, 2023 Congedo| LAURO~Ora mi chiamo da voi sodisfattissimo, né voglio altrimenti fastidirvi 2024 XXVI | beltade.~ ~LAURO~Voi m'avete sodisfatto benissimo, e se la memoria 2025 I | una bella femina a nostra sodisfazione, volendo imitar quelle linee, 2026 IV | il corpo poco rilevato e sodo; le coscie affusate e marmoree.~ ~ 2027 XXIV | Bronzino, Georgino aretino, il Sodoma, don Giulio miniator, Giovan 2028 XXIV | cotesti e gli altri sono sofficienti, e mertano esser nominati 2029 XIV | altri, accomodando bene li soggetti agli atti delle figure, 2030 Intro | scienze, non gli studj, ma sol la natura m'ha dato quanto 2031 XII | FABIO~Come, fatica? Anzi, solazzo! ch'avendo la mia dilettazione 2032 XXI | ritrasse a tal che li suoi soldati, riguardando nel ritratto, 2033 XVII | sino al fine dell'altra. Solleciti chi può, e peggio, ch'alcune 2034 V | distanzia ch'è dal calcagno alla somità, o collo del piede, è anco 2035 XVI | pittor vago?~ ~FABIO~Mi piace sommamente, e dicovi che la vaghezza 2036 I | FABIO~Lauro mio, voi sommergete la perspicacia del vostro 2037 X | sino in vita d'Alessandro, soperbamente gli domandò chi l'avesse 2038 Intro | ignoranza di noi pittori giacer sopita e negletta dal mondo, e 2039 I | donne raccolta insieme non sopplirebbe per formar una bella femina 2040 XVII | un'opera, che li danari soppliscano sino al fine dell'altra. 2041 Congedo| soddisfate di quanto ho detto, sopplite da voi stesso, e io starò 2042 II | vergini, la beltà delle quali soppliva all'integrità della sua 2043 XXVII | ritraggendo una donna, e sopragionta la madre di lei disse: « 2044 X | Costui cominciò una Venere, e sopragionto dalla crudel morte, lasciò 2045 XVII | il vero: io vi tengo per sospetto, e perch'io sono di natura 2046 III | piede, sopra qual egli si sostenta e possa, e variando converrebbe 2047 XXVII | si cibi sobriamente per sostentazione propria; schiffasi d'usar 2048 XVIII | a' miei giorni), cavando sotterra, scoperte alcune stanze 2049 XXIII | vituperio di noi, che morir e sotterrarsi col nome? cosa propria agli 2050 IV | insieme; con i capelli lunghi, sottili e aurei; le guancie uguali; 2051 III | e istendetegli un velo sottilissimo dinanzi, sì che la forma 2052 XXVII | guarnito.~ ~LAURO~Mi fate sovenir d'Alberto, Duro alemano, 2053 VI | DELLA PITTURA~ ~LAURO~Mi soviene, che l'altro giorno diceste 2054 | sovra 2055 V | cominciando dalla legatura della spalla, e continuando fin alla 2056 XII | temendo che voi recusaste di sparger così dolce semente nel mio 2057 I | intratenuto tutto oggi dal spasso e dalla piacevolezza?~ ~ 2058 II | opere sue lo riducono tra la speme delle lodi e il timor del 2059 II | con quelle fatiche ch'egli spende per acquistarlo.~ ~LAURO~ 2060 XX | colori. Altro non si può sperare dalla pittura; ma, se l' 2061 I | compagnia d'angeli?~ ~FABIO~Spettacolo veramente divino.~ ~LAURO~ 2062 II | è bellezza, in ciascuna spezie creata, ch'una commensurazione 2063 XXVI | fortuitamente occorre che la se spezzi, quella si può aiutare con 2064 IX | DELLA PITTURA~ ~LAURO~Mi spiace udir ragguagliar le femine 2065 II | tal mala impressione, che spiacendogli una figura, una mano fatta 2066 XIV | esse si vedano integre e spiccate; ornar l'opere con figure, 2067 XIII | rilevo al tutto, e quest'è lo spirto della pittura.~ ~ ~ 2068 XVII | signori veneziani mi paiono splendidi e parziali agli vertuosi.~ ~ ~ 2069 X | X~ANTICHI SPLENDORI DELLA PITTURA~ ~FABIO~Codesto 2070 XIV | figure, ornando con varie spoglie, panni, legami, nodi, freggi, 2071 XXVI | con li piedi nelle istreme sponde d'una fonte limpida e chiara, 2072 XIV | del bene, e si burla del sporzionato e goffo.~ ~LAURO~Quanto 2073 I | esser questo? un qualche sposalizio, o pur come banchetto?~ ~ 2074 Intro | compassione che biasimo, spronato da un non so che d'amore 2075 I | FABIO~Buona vita, Lauro mio, sprucciato e galante.~ ~LAURO~Ben venuto 2076 XV | pittore senza una sicura e stabil mano, e quello assicurarsi 2077 XXVII | acuta, la mano sicura e stabile, l'intelletto libero senza 2078 VI | rappresentazione della fredda e umida stagion del verno. Con tal arte 2079 Intro | contadino, che nella nuova stagione con primizie di fiori le 2080 XVIII | sotterra, scoperte alcune stanze ornate di belle pitture 2081 | Starà 2082 | stare 2083 | starò 2084 | State 2085 XXII | scena per la quantità delle statoe et eccellenza delle pitture, 2086 XXVII | preposito ch'il pittore sia di statura picciola o difforme, che 2087 | stavo 2088 XXIV | Paris, Dominico Campagnolla, Stefano dell'Argine giovane padoano, 2089 | stessi 2090 | stia 2091 Intro | di quella candidezza di stile che richiederebbe. Laonde 2092 XXVII | amicizia di tutti. Non accaderà stimolar gli uomi con disegni, o 2093 XI | gloria acquistata per l'uve, stimolava Parasio che facesse scoprire 2094 | Sto 2095 V | concavo, over bocca del stomaco, vi è la terzia; da indi 2096 XX | che questa pittura è sì strano diavolo che non si lascia 2097 XV | freggi differenti, riccami, stratagli, franze, profili e gemme, 2098 XVIII | con colori e con alcune strazie bollite in diversi succi. 2099 X | accampato a Rodi e, per la strenua difesa dei Rodiani, deliberato 2100 XXVI | quella si può aiutare con stucchi usati da loro. Ma più chiaro, 2101 VIII | mano manca. Furono pittori studiosissimi Nerone Valentiano, Alessandro 2102 Intro | non le scienze, non gli studj, ma sol la natura m'ha dato 2103 XIV | li circostanti, perché si stupisce del bene, e si burla del 2104 | su 2105 X | per esser tanto i baleni subiti. Dipinse Apelle un cavallo 2106 XVIII | strazie bollite in diversi succi. Cotesto è lo dipignere 2107 XXVII | li drappi lerci e camise succide, come guataro; ma sia delicato 2108 XII | intender che cosa è pittura, succintamente, però, e in modo forse non 2109 Intro | ancor che menomo tra gli sudditi suoi, e a modo di benigno 2110 | sul 2111 XIV | atto dell'istoria che si suol dipignere, il che fa la 2112 IX | IX~SUPREMAZIA DELLA PITTURA~ ~LAURO~Mi 2113 XXI | Egizj dicendo che tal arte suscitò da loro. Il ch'è falso. 2114 IV | della verità, indagando svelorno molti suoi segreti, e no 2115 IV | di me.~ ~LAURO~Vi passate tacitamente, perché non entri in cognizione 2116 XV | rimesso, e che non dividano e tagliano una dall'altra; è anco da 2117 XXVI | poco a poco tanto scemata e tagliata dal maestro, ch'egli ritrova 2118 | tale 2119 X | una figura di Bacco cento talenti, che valevano cento ducati 2120 XXVII | alcuno per men precio d'uno talento attico all'anno, che valeva 2121 VIII | fecero profitto, tra le quali Tamarete, la qual dipinse una Diana 2122 XXVI | sodisfacciamo al vedere, ma anco al tatto, e per ciò quel giovane 2123 X | FABIO~Vi fu uno pittore tebano detto Aristide, il qual 2124 XVIII | XVIII~LE VARIE TECNICHE PITTORICHE~ ~LAURO~Non ponete 2125 XXVII | specchio, (come usano li Tedeschi) è molto al proposito. Ma 2126 XXVII | acquista un nome di troppo tedioso, e vien aborrito da ognuno, 2127 XVIII | materia incorruttibile, e la tella e tavole sono debili e fragili.~ ~ 2128 XXVI | pittura, per esser di legni e telle, ma tal cosa non si contiene 2129 XI | del vero, gli augelli lo temerebbono». Fu Zeusi dannato che formava 2130 XV | oriente, per esser l'aria più temperata e gli venti di quello men 2131 IV | umori superficiali siano temperati di modo che da loro si causi 2132 XI | dal mondo. Non so dove a' tempi nostri si trovasse un pittore 2133 XVIII | ch'ancor egli vidde ne' tempj d'Ardea, i quali erano stati 2134 V | fabricar città, torri, templi, navi e altre macchine da 2135 III | tanto disordinate ch'una tende all'oriente, l'altra all' 2136 XI | Zeusi fece un fanciullo che teneva pur uve in un piatto, alle 2137 XXVII | arte, perché li bastava il tenir le sue tavole in precio, 2138 XI | pittura, e per lungo spazio li tennero un certo riparo. Il medesimo 2139 IX | vista l'imperfezion loro, tentano (istraendosi dal suo proprio) 2140 XXVII | però s'un altro suo rivale tentasse d'abbatterlo. In questo 2141 XI | infiammatosi d'una Elena dipinta, tentò più meggi per portarsela 2142 VII | intelligenti nell'arte nostra teoricamente senza l'operare.~ ~LAURO~ 2143 III | egli non può uscire delli termini della sua porzione. Che 2144 XXVII | integrità degli altri pittori, e terrete per impossibile che gli 2145 VI | lo grave della fatica, il terribile della paura, la proprietà 2146 Intro | giudicato e reprobato, mi terrò degno d'oscurarmi con la 2147 V | misura si divide in tre, un terzo della qual è dalla barba 2148 V | la faccia, che porta del Tesauro nostro, cioè quella distanzia 2149 XXVII | essendo ricchi d'un tal tesoro che la morte sola ce lo 2150 XXV | loro ne rendono più chiara testimonianza. Attendete pure a fornire 2151 XIV | LAURO~A questo vi dò per testimonio le facciate di Santo Zago, 2152 XXVII | laboriosità corporale, ma tien l'uomo quieto e malancolico, 2153 XXIV | ancora dèi propri, e chi tiene altra openione è eretico 2154 XXII | da Eupompo, la Minerva di Timante, il Satiro di Micone, e 2155 II | la speme delle lodi e il timor del biasimo, e alcune fiate 2156 X | vero simili, ch'imprimeva timore ne' riguardanti, come cosa 2157 XVIII | perfezione, e meglio unir una tinta con l'altra. Arte che non 2158 XXIV | Gierolomo brescian, Giacobo Tintore, Paris, Dominico Campagnolla, 2159 IX | arte si denigri, e che si tiri la specie feminile fuori 2160 XIII | col lapis nero e biaca, toccar d'acquaticie, trattegiar 2161 IV | retta.~ ~LAURO~E voi non toccate del riverso~ ~FABIO~A voi 2162 XXVII | di maniera ch'una figura, tolta in displicenza nella prima 2163 III | sta in piedi, sforciassi, torgassi, quanto più può, sempre 2164 XVIII | Non è ancor ora di cena da tornarsi a casa.~ ~LAURO~Dico, tornate 2165 XV | tal segno ti ricerca"». Tornato Protogene, veduta la linea 2166 Congedo| io starò a udire.~ ~LAURO~Torniamo pur a rallegrarsi nella 2167 V | invenzione, fabricar città, torri, templi, navi e altre macchine 2168 XXIII | risibile.~ ~FABIO~Avete il torto a dannare le cose laudevoli, 2169 XXVII | mai fusse pittore privo totalmente di virtù, dico oltre la 2170 XXVII | formare le figure perfette, traendo l'essemplo da se stesso. 2171 V | alle finestre, non da altro traendole che dalla forma dell'uomo. 2172 V | perciò è credibile che l'uomo traessi le cose artificiali da l' 2173 XXVI | limpida e chiara, nella qual transverberava tutta la figura in scurzo 2174 VIII | bei colori in opera per trarre i quattrini, io non intendo 2175 I | pare che queste madonne trarrebbon Marte di grembo dalla sua 2176 XVII | utile.~ ~LAURO~E quando ne trarressimo li danari? La povertà è 2177 XXII | anni prima che la fusse traslata in Grecia. Vero è che ella 2178 III | sì che la forma di colui traspari ispedita, poi imitatelo 2179 VIII | Plinio nel principio, dove tratta di pittura, dice che l'arte 2180 XXVII | opera nel suo idioma che trattava anco di pittura, la qual 2181 XIII | biaca, toccar d'acquaticie, trattegiar di penna, ma lo chiaro e 2182 XXVI | e con l'artificio loro tratto dal vivo la fanno parer 2183 X | palagio, alla qual risposta trattosi Apelle da mensa senza altro 2184 I | invitati a un dolcissimo trebbio, dove vi seranno venticinque 2185 IV | l'età non aggiugnia alli trentacinque anni, ma più partecipi dell' 2186 V | medesimamente si la forma triangolare.~ ~LAURO~In vero l'uomo 2187 XXVII | risecca la perfezion nostra, e troncasi la libertà con l'amor del 2188 XII | da se stessa nei marmi e tronchi diverse forme figurate, 2189 XVIII | colori, e per quanto si trova scritto hanno più di duo 2190 IV | cosa, ma impossibil è poi trovare il vero nel proprio intrinseco 2191 XI | dove a' tempi nostri si trovasse un pittore che, con una 2192 V | dell'uomo. Fu dall'uomo trovata la forma sferica, over il 2193 XXVI | Dio, e verissima.~ ~FABIO~Trovate voi un scultore che divegni 2194 XXI | profili, i quali furono trovati da Filocle egizio, over 2195 X | figura imperfetta, né mai fu trovato pittore che ardisse di finirla, 2196 X | Tolomeo un convitto, al qual trovatosi Apelle, e venendo veduto 2197 V | antichi architetti edificatori trovorono, nell'invenzione, fabricar 2198 XIV | porta l'istoria, fuggendo il tumultuare, ben mi piace che la dechiarazione 2199 | tuoi 2200 VIII | poeta nipote d'Ennio poeta; Turpillo, cavallier romano, il qual 2201 | tutt' 2202 Intro | scrittore di ciascuna facultà l'udi' in diverse essemplarità 2203 IX | PITTURA~ ~LAURO~Mi spiace udir ragguagliar le femine con 2204 XXVI | intender un punto forse non più udito, ma tal cosa non ve la dico 2205 VII | che non è fuor del proprio ufficio intelettivo, perché gli 2206 V | dito indice più verso l'ugnia, insino all'istremità del 2207 XXVII | perfettamente, qualificato ugual al merito e grandezza dell' 2208 IV | sottili e aurei; le guancie uguali; la bocca retta; le labra 2209 XXII | come la simolata Pazzia d'Ulisse dipinta da Androgide, la 2210 II | tempo fu proviggionato dall'ultimo duca di Melano~ ~FABIO~Uomini 2211 XXI | ma quant'all'invenzione umana, vi sono diverse openioni 2212 V | sappiate ch'in un corpo umano, che sia integro, vi sono 2213 VI | rappresentazione della fredda e umida stagion del verno. Con tal 2214 XXVII | per adequar questa nostra umidità) dipignere una cosa possibil 2215 Intro | Serenità alla cui bona grazia umilmente mi raccomando.~ALLI LETTORI~ 2216 I | Ben sapete, che quanto all'umor di noi pittori, la bellezza 2217 IV | propria porzione; che gli umori superficiali siano temperati 2218 V | faccie, non eccedendo l'undecima a questo modo. Prima dalla 2219 XI | che, gridando, con l'ali e ungnie difformò tutta la pittura, 2220 XVIII | maggior perfezione, e meglio unir una tinta con l'altra. Arte 2221 V | migliore, è anco più lodabile unirsi alle misure che confidarsi 2222 III | meglio intesi e le tinte s'uniscono più, e tutta l'opera par 2223 XXVII | figliuol della pittura, ha unito e raccolto in un suo libro 2224 XXVII | intelligenzia sua s'istendi nell'universale per riuscire in tutte l' 2225 XXVII | Non accaderà stimolar gli uomi con disegni, o con ampiezza 2226 XXIV | Giotto fiorentino, Rafaello d'Urbino, Leonardo Vinci, Andrea 2227 XXVII | ma sia delicato e netto, usando cose odorose, come confortatrici 2228 XV | opere a fine il maestro deve usarvi diligenzia non estrema. 2229 XVII | all'ispender tempo, anzi usavano gli antichi (e si dovrebbe 2230 XXIII | la vita mia, che non più uscirà opera di mia mano senza 2231 III | possibile, egli non può uscire delli termini della sua 2232 XXII | riporre ne' luochi publici. Usorono i Romani ne' giuochi loro 2233 | V 2234 XXVI | perfezione; ma lo scultore va retrogradando alla rebuffa 2235 I | lascive blandizie. Sono vaghissime, e vestono più leggiadramente 2236 VII | senza l'operare.~ ~LAURO~Che val tal virtù non la facendo 2237 XXIV | sappiate ch'oggidì vi sono de' valenti pittori. Lasciamo il Peruggino, 2238 VIII | pittori studiosissimi Nerone Valentiano, Alessandro Severo, ambi 2239 XXVII | talento attico all'anno, che valeva più di sei cento scudi delli 2240 X | Bacco cento talenti, che valevano cento ducati l'uno, e un' 2241 XI | scemasse l'umore, o mi farrei vallente pittore, o mi morrei sul 2242 X | sesterzj (li quali sono di valore di due libre e mezza d'oro 2243 V | cosa alcuna frustra o vana. Eccovi la grandezza dell' 2244 XV | delle cose proprie, come il variar delle carni corrispondenti 2245 XXVII | arei a male~ ~FABIO~Sono varj li giudicj umani, diverse 2246 XXIII | una vertuosa memoria? che varrebbero le virtù? perché ci diede 2247 XIV | nelle tavole intervenire vecchi, giovani, fanciulli, donne, 2248 XIII | ben il proprio, come un vecchio, un giovene, un fanciullo, 2249 XIV | maggior numero di esse si vedano integre e spiccate; ornar 2250 III | imitatelo in un quadro: vederete ch'il vivo e il dipinto 2251 XXVI | altra parte, nel qual si vedeva tutto l'altro lato del san 2252 XVIII | altrimenti fatte, e noi vediamo antichissime pitture in 2253 XIX | che sono imperfettamente vedute da noi. La seconda perché 2254 XXIII | Oh, ben fortunati uomini veduti da pochi e celebrati da 2255 XXVII | sono inconsiderati e troppo veementi. Non sia grande in estremo, 2256 XIV | panni, legami, nodi, freggi, veli, armature, e altri ornamenti 2257 XXIII | rivoluzione delle sorti e dalla velocità del tempo, mercé degli scrittori, 2258 XXVI | propria differenzia del veluto o del panno di lana, e però 2259 XVII | Perché se fusse posto a vender un quadro di Tiziano, direbbeno 2260 XVI | a mal partito, se non si vendessero belli colori, il che mi 2261 X | detto Aristide, il qual vendete una figura di Bacco cento 2262 X | qualche virtù, rivocata la vendita, fece riporre la figura 2263 XV | ch'insino quelli che li vendono sanno il modo di porli in 2264 | venendo 2265 XVII | perché tutti questi signori veneziani mi paiono splendidi e parziali 2266 I | FABIO~Voi parlate come veneziano, non già come pittore.~ ~ 2267 XXVII | questo caso voglio che lui venghi al duello della concorrenza, 2268 | vengon 2269 | venire 2270 | venivano 2271 | Venne 2272 I | trebbio, dove vi seranno venticinque matrone, tutte leggiadre, 2273 | venuto 2274 XXVI | verde farà ben tutte le cose verdi, ma non darà la propria 2275 VIII | Calisso, l'altra Zizena, vergine olimpia, né di minor ingeniosità 2276 II | giovinette della città cinque vergini, la beltà delle quali soppliva 2277 XXVI | bella sottilità, per Dio, e verissima.~ ~FABIO~Trovate voi un 2278 XIX | ragionamento è stato bellissimo e veritevole, ma non trovo aver conseguito 2279 VI | fredda e umida stagion del verno. Con tal arte si sono ingannati 2280 | verrà 2281 | verso 2282 XXIII | uomini, che lasciar di sé una vertuosa memoria? che varrebbero 2283 XXVII | riuscir raro nell'arte, è anco vertuosissimo, et è quello che, come vero 2284 XXVII | acquistar utile e onore. Vesti onoratamente; né mai stia 2285 XXI | trovò la via di far le vestimenta e altri panni con la proprietà 2286 XVI | aria serena, la terra tutta vestita d'un bel verde, ma la vera 2287 XIV | fanciulli, donne, nudi, vestiti, in piedi, distesi, sedenti, 2288 VIII | se la sapeva - gli era vetata lo isercitarla. Fu anco 2289 XVIII | modi in carte, in cera, in vetro e cuoi, ma coteste sono 2290 XXVI | pietra, e la siegue con tanti vezzi e con tal diligenza che 2291 XVIII | ammiranda ch'ancor egli vidde ne' tempj d'Ardea, i quali 2292 XXVII | dottissimo, della cui mano vidi già alcune aurore con rifletti 2293 | viene 2294 | VII 2295 | VIII 2296 XXVII | vita, non pratichi persone vili, ignoranti o precipitose, 2297 XXVII | mercato, cosa veramente vilissima e mecanica, e anco disconvenevole 2298 XI | arte con la qual egli si vince, ch'ingannar gli augelli, 2299 X | da lodare in Alessandro, vincendo (a mal grado del senso) 2300 XXIII | vi faccio fede che mi vincereste, tanto le ragioni vostre 2301 XXIV | Rafaello d'Urbino, Leonardo Vinci, Andrea Mantegna, Giovan 2302 XXVII | che debilita le potenzie virili, avilisce l'animo, causa 2303 XXIII | celebri al mondo con tal vìrtù che vi degni d'esser 2304 II | posso negar la risposta come virtuosa e propria a noi. Tal cognizione 2305 XV | celeberrimo, andò a Rodi per visitarlo desideroso di sapere se 2306 XV | pittura proprio soggetto visivo. Il colorire consiste in 2307 XXVII | imperò che sempre gli uomini vissero sott'un ordine di religione, 2308 XXII | portata in Italia dopo la vittoria di Marcello in Cicilia, 2309 XXII | Romani facevano dipignere le vittorie loro nelle scudi, sì come 2310 XXIII | immortali. E che maggior vituperio di noi, che morir e sotterrarsi 2311 IX | esser commodo delle cose al viver nostro necessarie, e prima 2312 XXVII | alli polli, che nascono, vivono e muoiono nel pollaio, ma 2313 XXVII | un avaro, un crudele, un vizioso, e tutte l'altre proprietà 2314 XXVII | aborrisca il pittore tutti li vizj, come l'avarizia - parte 2315 | vogliamo 2316 I | maggior venustà che qual si voglian donne del mondo.~ ~LAURO~ 2317 | voler 2318 | volesse 2319 | voleste 2320 | Voleva 2321 | volevo 2322 XXVII | lingua latina, e ami lo volgare, per lo mezzo delle quali 2323 XXVII | trae le persone da quella volontà di farsi ritrarre e far 2324 XXVII | la più perfetta, come già volse far Giacopo Palma con Tiziano 2325 V | proporzionata e giusta, e volsero costoro che l'uomo fusse 2326 | voluto 2327 | vorranno 2328 XXVI | il capo, over un braccio, vorreste voi per ciò imputar il maestro? 2329 | vorrete 2330 Intro | agghirlanda, sperando per lo puro voto seminare la gratitudine 2331 XXVII | proprietà della lor natura (come vuoleno gli astronomi). Però, s' 2332 | X 2333 | XI 2334 | XII 2335 | XIII 2336 | XIV 2337 | XIX 2338 | XV 2339 | XVI 2340 | XVII 2341 | XVIII 2342 XX | XX~LA PREDISPOSIZIONE ALLA 2343 XXI | XXI~I PRIMORDI DELLA PITTURA~ ~ 2344 XXII | XXII~ANTICHITÀ DELLA PITTURA~ ~ 2345 XXIII | XXIII~IMPORTANZA DEL CARTIGLIO~ ~ 2346 XXIV | XXIV~I MAGGIORI PITTORI DA GIOTTO 2347 XXV | XXV~INTERMEZZO~ ~LAURO~Non getiam 2348 XXVI | XXVI~PARAGONE FRA PITTURA E SCULTURA~ ~ 2349 XXVII | XXVII~IL PITTORE PERFETTO~ ~LAURO~ 2350 XIV | testimonio le facciate di Santo Zago, le figure delle quali sono 2351 VIII | Irene, e Calisso, l'altra Zizena, vergine olimpia, né di 2352 II | scappar la memoria dalla zucca. Ditemi: se ciascun ha naturalmente


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