XXIV
I MAGGIORI PITTORI DA
GIOTTO IN POI
LAURO
Voglio che
sappiate ch'oggidì vi sono de' valenti pittori. Lasciamo il Peruggino, Giotto
fiorentino, Rafaello d'Urbino, Leonardo Vinci, Andrea Mantegna, Giovan Bellino,
Alberto Duro, Georgione, l'altro Peruggino, Ambrosio mellanese, Giacobo Palma,
il Pordonone, Sebastiano, Perin del Vago, il Parmeggiano, messer Bernardo
Grimani, e altri che sono morti, ma diciamo del nostro Andrea del Sarto, di
Giacobo di Pontormo, di Bronzino, Georgino aretino, il Sodoma, don Giulio
miniator, Giovan Gierolomo brescian, Giacobo Tintore, Paris, Dominico
Campagnolla, Stefano dell'Argine giovane padoano, Giosefo il Moro, Camillo,
Vitruvio, e altri poi, come Bonifacio, Giovan Pietro Silvio, Francesco
furlivese, Pomponio. Non vi pongo Michel Angelo, né Tiziano, perché questi duo li
tengo come dèi e come capi de' pittori, e questo lo dico veramente senza
passione alcuna.
FABIO
Per lo vero
cotesti e gli altri sono sofficienti, e mertano esser nominati pittori, ma se
Bronzino seguita all'ascendere, egli verrà un eccellentissimo maestro, e
ardisco ch'el mi par el più bel coloritore che dipinga a' giorni nostri.
LAURO
Bronzino è un
perito maestro, e mi piace molto il suo fare, e li son anco parzial per le
virtù sue, ma a me più sodisfa Tiziano, e se Tiziano e Michiel Angelo fussero
un corpo solo, over al disegno di Michiel Angelo aggiontovi il colore di
Tiziano, se gli potrebbe dir lo dio della pittura, sì come parimenti sono
ancora dèi propri, e chi tiene altra openione è eretico fetidissimo.
FABIO
Così tengo io
veramente.
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