Stanza, Verso
1 1, 47| Fatevi innanzi voi, disse il Foschiera,~notate la
2 2, 7 | il volto e si rivolse e disse:~ ~
3 2, 10| piè levato,~- Figlio è, disse, d'un becco, e se ne mente~
4 2, 11| bolognino. -~- Cappita! disse il cavalier Campeggio,~voi
5 2, 44| 44~- Or, disse, una maggior se n'apparecchia~
6 2, 45| vecchio, e tirò un peto, e disse:~- Potta, i' credea che
7 2, 47| campagne. -~- Cavalier, disse Palla, il tuo valore~san
8 2, 49| quel parlar si levò Febo e disse:~- Vergine bella, i' verrò
9 2, 51| ella avea d'andar desio,~disse: - A la fè, che vo' venir
10 2, 53| Vulcan ch'era in disparte;~e disse: - Empio sicario, adunque
11 2, 54| battaglia,~stese lo scettro e disse: - Olà, canaglia!~ ~
12 2, 66| Parma e di Cremona;~Venere disse che volea tentare~di far
13 3, 2 | Federico, onor de l'armi, disse,~l'italiche città vanno
14 3, 26| diletti.~Sorrise Bagarotto e disse: - Frate,~tu sciorini ogni
15 4, 14| Maravigliando il Re si volse e disse:~- Chi è costui sí ardito
16 4, 14| ch'ei no 'l sentisse,~e disse: - Questi è un matto glorioso. -~
17 4, 34| 34~Cosí disse, e correndo in ver la porta~
18 4, 52| 52~e rivoltato a' suoi disse ch'ei giva~a procurar anch'
19 4, 54| furor quand'udí questo~e disse al frate: - Padre, io vi
20 6, 58| ginocchia Jaconía levosse,~e disse: - Ah non voler perir tu
21 6, 64| superbo grido:~- Tornate, disse, indietro, o ch'io v'uccido. -~ ~
22 7, 31| Col mal augurio tuo, disse, ti resta,~e va' giú a profetar
23 7, 43| 43~Cosí disse, e chiamando Iride bella~
24 7, 47| assaggiò l'elmetto.~- Ah! disse il Potta allor forbendo
25 7, 52| appresso a Carlo Fiordibelli,~e disse: - Senza pane e senza vino~
26 7, 54| a quel parlar sorrise~e disse rivoltato a que' prudenti:~-
27 8, 55| 55~Anima bella, disse, e dormigliosa,~che paventi?
28 8, 56| pastorello indegno~son io, disse il garzon: ma se ti piace~
29 8, 63| mente,~brutta effigie, gli disse, anima nera,~va', canta
30 8, 70| un muso di lucerta fuora,~disse: Chi bussa là? Non c'è messere.~
31 8, 73| l'imbrunir de l'orizonte,~disse ch'ivi alloggiar volea la
32 8, 74| Lucrezia che facea schiamazzo~disse: Mettiti giuso, o ch'io
33 9, 26| Zaccaria~che gli sedea vicin, disse: - Messere,~quest'è certo
34 9, 28| e a quel de la riviera~disse con voce e con sembianza
35 9, 41| 41~Levossi e disse: - Ecco lo scudo mio,~ch'
36 9, 51| isola voltato,~- Ti sarà, disse, d'aspettar mestiero,~ch'
37 9, 52| Sorrise il giostratore, e disse: - Questo~teco giostrando
38 9, 62| sdegnosetta:~- Ruffianella mia, disse, a l'aria, a i venti~meco
39 9, 75| fermando il piede: - A voi, disse, ritorno~per sodisfare a
40 9, 81| facea segno~- Tu menti, disse, menzognier villano,~e te
41 10, 22| mordendosi il dito irata disse:~ ~
42 10, 32| lagrime asciugando: - Or, disse, a voi~che mio padre in
43 10, 41| mezza voce~- Frate, gli disse, per uscir di doglie~io
44 10, 54| ciel, che cosa è questa?~disse un barbier quando sentí
45 11, 14| i servidori al letto,~e disse che volea far testamento;~
46 11, 56| l'uscio era ben chiuso,~disse che se trattar seco volea,~
47 11, 62| tu disprezzi la vittoria, disse,~che puoi tu dir s'ella
48 12, 42| mutar d'opinione:~- Dunque, disse sdegnato, i nostri amici~
49 12, 43| l'autorità papale. -~Cosí disse, e non pur fuor de le porte~
50 12, 58| Lemizzon chiarí colui;~e disse: - O Bolognesi, oggi la
51 12, 74| Quivi accolto in Senato ei disse: - Amici,~io torno a voi
52 Note | Luna.~ ~S. 44a, v. 2.~Dante disse [Inf. XVIII, 61]: Tra Savna
53 Note | dio Febo. Un altro poeta disse:~ ~Modana e una città di
54 Note | poco dianzi. Il Petrarca disse par dianzi, che fu quasi
55 Note | chiamando un suo uomo di casa, disse: Mira come questi marrani
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