Stanza, Verso

 1  2     |     monte e 'l piano.~Chiamano Giove a concilio i Dei minori,~
 2  2,  28|      arrivò in corte,~ed al re Giove fe' sapere i mali~che d'
 3  2,  28| Secchia era per trar la sorte.~Giove, che molto amico era a i
 4  2,  36|     sovrastante a la cucina~di Giove, andò le Parche ad iscusare~
 5  2,  40|             40~Col cappello di Giove e con gli occhiali~seguiva
 6  2,  41|                41~Venne al fin Giove in abito reale~con quelle
 7  2,  45|                  45~Qui tacque Giove, e 'l guardo a un tempo
 8  2,  53|   letto avrai per ricrearte?~E Giove stesso accorderassi teco~
 9  2,  54|     ben io di starti quatto. -~Giove che vide accesa una battaglia,~
10  3,  47|    suol de l'uve far nettare a Giove,~là dove è il dí piú bello
11  6,  2 |      stretto ove il figliol di Giove~divise l'Oceàn dal nostro
12  7,  36|        Potteschi Alcide matto;~Giove sta in mezzo, e con real
13 10,  16|       te la figlia del superno Giove~non tocca di condur: mia
14 12,  32|     questo monsignor che fa da Giove~co i fulmini ch'avventa
15 Note   | menanti d'ltalia alla corte di Giove.~ ~S. 35a, v. 4.~Intende