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Alessandro Tassoni
La secchia rapita

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


111-ascos | asine-campa | campe-corsa | corse-ermes | ermin-glori | gobba-lavat | lavor-nazio | ndl-pivia | pizzi-rimon | rimor-senig | sensi-tagli | talch-vivia | vivon-zuffa

                                                     grassetto = Testo principale
     Stanza, Verso                                   grigio = Testo di commento
1 | 111 2 Note | regno d'ltalia sotto l'anno 1152 e in altri autori ancora, 3 Note | Veggasi il Biondo sotto l'anno 1218, nel quale seguí la battaglia 4 Note | sono le seguenti: De anno 1247 die 4 octobris Bononienses 5 Note | de Cremona... Et de anno 1248 inter Bononienses et Mutinenses 6 Note | sentenza data in Rubiera l'anno 1255 alli 20 di febbraro, regnando 7 Note | quei Toscani, che l'anno 1613 passarono in aiuto de' Mantuani 8 Int | etc. ~ ~[dall'edizione del 1624 a firma Il Bisquadro, di 9 | 37a 10 Note | furono vicendevoli.~ ~S. 56a, v. 4.~Il conte Romeo Pepoli 11 Note | inferiore e di poco polso.~ ~S. 58a, vv. 6-8.~Questi versi dicevano 12 Note | sente del moderno.~ ~S. 59a, v. 1.~Allude al conte Fabio 13 Note | eziandio quei versi dell'ottava 62a:~ ~Sotto la porta stava 14 Note | l'ho potuta sapere.~ ~S. 69a, v. 7.~Questi sono i nomi 15 | 6a 16 Note | osti e bettolieri.~ ~S. 70a, v. 4.~Chi vuol sapere chi 17 Note | poveri sono sprezzati.~ ~S. 71a, v. 8. ~Vedi Livio, ché ' 18 Note | d'animo molto vile.~ ~S. 72a, v. 5.~Le prodezze di don 19 | 73a 20 Note | per non offendere.~ ~S. 75a, v. 1.~Fu verissimo che 21 Note | Barisoni di Padova.~ ~S. 79a, v. 8.~In Lombardia per 22 | 80 23 Note | formare questo episodio.~ ~S. 80a, v. 5.~Per questo fu finto 24 | 81 25 Note | Melindo non l'avea.~ ~S. 81a, v. 5.~Il maggior segno 26 | 82 27 | 9a 28 11, 26| splendore~ogn'intelletto abbaglia, arde ogni core:~ ~ 29 11, 44| fin di che maniera~s'era abbagliato, l'ha per sua ventura,~e 30 6, 52| precipitoso a dargli aíta~abbandonando i suoi, che mal condotti~ 31 7, 51| periglio~fuggirsi e la cittade abbandonare;~altri dicean ch'era da 32 12, 69| di Castelfranco a i muri abbandonati:~e si riparan quivi, e quivi 33 4, 29| vin si ritraea:~e lieta abbandonava il corpo grasso,~credendo 34 6, 11| rassembrasse il conte a l'abbassarsi,~e tale al risalir giusto 35 9, 38| guerrier, con l'aste c'hanno~abbassate, a ferir gli elmi lucenti.~ 36 12, 73| gusto espresso~di vedergli abbassato il superciglio,~mostrò dolersi 37 Int | de' Canti sono del signore Abbate Albertino Barisoni, come 38 Note | ogni fedel cristiano ~Che s'abbatte a passar per quella via.~ ~ 39 7, 35| 35~Vi s'abbatté il dottor da Palestrina,~ 40 11, 4 | qual si voglia appello~d'abbattimento o giusto o temerario~sottoporsi 41 9, 81| giubilo fu volto~de gli abbattuti il mal concetto sdegno.~ 42 8, 71| volto in que' colori~ch'abbelliscon la rosa, e fe' chiamare~ 43 11, 21| il ciel de' suoi colori~abbelliva le strade ad nascente,~ 44 Note | con timidità, si sogliono abbeverar di buon vino. Gli spiriti 45 6, 37| incontra, uomini ed armi abbica.~Or quinci, or quindi si 46 1, 27| fu l'orrore~de l'acqua ch'abborriva, in su quel passo,~de l' 47 1, 59| Subito il Potta il corse ad abbracciare~dicendogli: - Ben venga 48 8, 71| servidori;~tutta lieta venía per abbracciarlo,~ma vedendo con lui tanti 49 3, 25| Corsero l'uno e l'altro ad abbracciarsi,~ch'erano stati amici a 50 8, 54| ratto surgea,~s'ella non l'abbracciava e nol tenea.~ ~ 51 1, 12| pianelle.~Scriveano i Modanesi abbreviato~Pottà per Potestà su le 52 4, 24| colpo sopramano~che gli abbruciò la barba e 'l viso cosse,~ 53 Note | Niuna cosa vien istimata piú abile a muovere il riso che gli 54 2, 16| perpetui umori~che sogliono abitar pesci canori.~ ~ 55 Note | Boionia, dai Galli Boi, che abitarono quivi.~ ~S. 41a, v. 4.~Manfredi 56 2, 17| e del prato e de l'onda abitatrici,~fanvi col canto lor perpetua 57 Note | iudex quietamus liberamus et absolutos, quietos et liberatos esse 58 7, 13| Pinzetta~ammaccò la visiera ad Acarino~nato del seme altier di 59 Note | Questo fu accidente vero, accaduto al signor Ippolito Livizzani 60 2, 13| Fu il dottor Baldi molto accarezzato~e a le spese del publico 61 2, 33| Saturno, ch'era vecchio e accatarrato~e s'avea messo dianzi un 62 8, 63| voce minacciosa e altera,~- Accecato de gli occhi e de la mente,~ 63 7, 74| le lampade del ciel tutte accendea,~e giú in terra a' mortali 64 9, 23| tornò a le torce spente e l'accendeo;~tacque il tremito e 'l 65 12, 18| valor, servía d'ordigno~per accendere i cor d'odio maligno.~ ~ 66 Note | tralasciano, bastandoci avere accennata qui la sostanza del fatto. 67 7, 8 | squadron ch'intorno avea,~gli accennava col brando e gli dicea:~ ~ 68 9, 18| la canora tromba il moto accenne;~ed ecco suona, e come fiamma 69 11, 47| superbe e dispettose;~quando accertato fu che la ferita~del conte 70 Note | mostrando di volerli arder vivi, accesero in piazza un gran foco; 71 7, 13| Giannotto Pellicciar con un'accetta~spaccò la testa a Gabrio 72 9, 4 | 4~Accettâr la disfida i giostratori,~ 73 12, 59| universal de la canaglia:~e fu accettata la disfida altiera~da i 74 3, 58| e parte al tergo appese~accette avean da far nel bosco legna,~ 75 5, 13| a un'otta~con un filo d'acciar fatto rovente~gli fe' attaccare 76 1, 1 | ngegno~l'orribil guerra e gl'accidenti strani,~tu che sai poetar 77 Note | cieco: onde finge che fosse acciecato in questa guerra.~ ~S. 21a, 78 12, 46| avendo i Padovani in campo accolti~senza segno di tromba e 79 4, 13| dicendo: - V'andrò io, chi m'accompagna? -~ ~ 80 8, 75| signorile e accorta~gli andò ad accompagnar fino a la porta.~ ~ 81 4, 51| Padre, dicea, vi voglio accompagnare,~datemi una gonella da converso. -~ 82 9, 60| 60~Da molti lumi intanto accompagnata,~de l'isola era uscita una 83 Note | finalmente vogliono anch'essere accompagnati da cinquanta difensori.~ ~ 84 4, 15| tedescheria,~e ch'era un accoppiar co' gatti i cani~se gli 85 Note | 34a,v. 1.~Nomi perugini accorciati.~ ~S. 34a, v. 8.~Questi 86 10, 68| 68~Con lei s'accorda, e trova acqua stillata~ 87 2, 53| ricrearte?~E Giove stesso accorderassi teco~nel vituperio di sua 88 12, 1 | al Nunzio che trattasse accordo.~ ~ 89 8, 46| conquiso.~L'arpa al canto accordò subitamente;~e poiché fu 90 4, 37| suoi trova l'entrata;~né s'accorge che lascia la sua schiera~ 91 3, 54| poesia,~né il meschin s'accorgea ch'era pazzia.~ ~ 92 8, 48| guancie in nembo d'oro;~v'accorrean gli Amoretti, e dal bel 93 11, 37| voce fioca, aita presta. -~Accorrono a quel suon cento persone,~ 94 11, 44| del conte e la paura.~Egli accortosi al fin di che maniera~s' 95 6 | Canto sesto~ARGOMENTO~S'accozzano i due campi, e Salinguerra~ 96 Int | bisogno d'esser lodato per accreditarsi, perciò che quale egli sia 97 9, 17| grazia in lui quell'abito accrescea.~Salutò intorno ognun con 98 2, 34| madre ne sospira e geme,~ed accusa il fratel di poco amore~ 99 8, 59| diva l'uno e l'altro sole,~accusando le stelle e gli elementi,~ 100 2, 60| con falso indizio~non gli accusasse quivi al Malefizio.~ ~ 101 10, 65| quel che gli fa saper l'accusatore.~Giura Titta che questa 102 8, 37| Bachiglione~Begotto e 'l volto e l'acerbette pome,~e dove la sampogna 103 7, 30| O tu che godi or del mio acerbo fato,~sappi che morirai 104 1, 30| su 'l Xanto il furibondo Achille~fe' del sangue troian crescer 105 3, 61| uno è Sassorosso, Olina e Acquaro;~Roccascaglia con l'altro 106 Note | governator di Milano per veder d'acquetar que' popoli; e salvò la 107 3, 27| scioperato:~la fama non s'acquista a vagheggiare~un viso di 108 Int | sua gioventú) non fu per acquistar fama in poesia, ma per passatempo 109 Note | Ezzelino tiranno di Padova ad acquistare il dominio di Ferrara, perché 110 1, 50| sublime~sopra una lancia l'acquistata Secchia,~ché presentarla 111 9, 60| due paggi in sella,~e gli acquistati scudi appresentolle,~e in 112 5, 32| occidente a piú sublimi acquisti,~fra i monti Pirenei passò 113 9, 41| tuo poco onore,~del mal acquisto; or qui ti resta intanto~ 114 Note | et Francisco Regino etc.~Actum in Castro Herberiæ etc.~ 115 Note | Genovesi che abbiano le teste acute, perché molti di loro l' 116 Note | dichiarare l'oscenità, né con piú acutezza schernire il gentilesimo. 117 3, 55| rampiconi armati e pali acuti.~ ~ 118 4, 7 | intorno fur cinte le fosse,~e adattate le macchine da offesa:~al 119 1, 21| torta in su 'l tagliere?~Adattatevi in fila, uomini inetti,~ 120 6, 16| un popone~il mondo: ora v'addiaccia il sollione? -~ ~ 121 6, 28| giubbone,~pregando in vano e addimandando aiuto;~e da l'impeto fier 122 9, 29| ecco lo scudo e piú non t'addimando. -~ ~ 123 7, 57| 57~Stette sospesa e addimandò del conte,~ma il conte avea 124 3, 52| vittorie il premio offerse:~or additando il suo pensier celato~un 125 Note | di Marc'Antonio, pare che additi le valli di Grevalcore; 126 11, 20| core~e destò la vergogna addormentata:~e cominciaro in lui viltà 127 3, 72| per some in su le some addormentati.~ ~ 128 3, 67| Valentino,~avea dipinto addormentato Amore,~e Medola reggea, 129 3, 61| Panfilo Sassi e Niccolò Adelardi~co' Frignanesi lor seguiro 130 8, 17| Castelbaldo, a cui tributa rena~l'Adige che fa quindi il suo cammino.~ 131 6, 14| conte rispondea: - Non v'adirate,~ché 'l dissi per provar 132 4, 49| Cominciò il frate a dir che Dio adirato~volea il popol reggiano 133 8, 64| che il tuo canto~ritrovi adito piú per queste porte,~cantami 134 10, 10| sponda,~dov'oggi il mare adombra il monte e 'l piano~l'aquila 135 12, 11| santo,~il Marino il suo Adon lasciava in bando,~e l'Ariosto 136 11, 25| viene~e 'l coraggio gli adoppia e la baldanza,~che con dolci 137 Note | 1.~A Modana si fanno e s'adoprano le maschere piú che in città 138 11, 51| ornan colei ch'idolatrando adori;~le compagnie d'ufficio, 139 Note | armacollo fregiata di perle, per adornare il dono che finsero i poeti 140 Note | oggidí le strade ne sono meno adorne, ma non però in tutto prive. 141 8, 53| s'incoronò la fronte e adornò il seno,~che tutti fur per 142 Note | metter prigione insieme con l'adultero, ch'era persona assai vile.~ ~ ~ 143 Note | le tavoloccie e la sera s'adunano a disciplinarsi a calzoni 144 11, 7 | diporto~spesso n'avea qualche adunata a cantO;~ma con modi 145 4, 40| braccialetti e le gambiere;~s'affaccia a la finestra; e guarda 146 8, 70| al fine in capo a un'ora~affacciatasi a certe balestriere,~e spinto 147 11, 55| caricò la sua balestra,~e s'affacciò di sopra a una finestra.~ ~ 148 4, 60| a un tempo stesso~de gli affamati il grido e le percosse:~ 149 7, 19| chiusa la strada e che s'affanna in vano,~urta fremendo di 150 11, 12| dovea,~volgendo il conte l'affannata mente~al periglio mortal 151 11, 58| fatto.~Or, Titta mio, voi v'affannate in vano,~ch'io non ho tolto 152 10, 48| per l'istessa scala~tutto affannato e conturbato in volto:~e 153 6, 55| fiera tempesta;~ma se l'affanno d'un destrier già morto~ 154 Note | significa uomini di mal affare: è propria de' Bolognesi.~ ~ 155 6, 43| indomito Re, poiché comprese~d'affaticarsi indarno, al fin si rese.~ ~ 156 8, 6 | animi incerti e i corpi affaticati,~quando dal suon de' minacciosi 157 1, 57| gelatine~al famoso drappello affaticato~che venía con la Secchia; 158 10, 6 | momento a intenerir l'amata,~s'affaticava in trovar voci elette~di 159 12, 20| città se 'n venne:~la qual s'affaticò con ogni onore~di trarre 160 | affatto 161 7, 11| Mozzarel Tomaso;~quand'ecco l'afferrò con un uncino~Archimede 162 Note | il ritratto d'un zerbino affettato romanesco, nato di casa 163 6, 16| con alte imaginate prove~affettavate quie come un popone~il mondo: 164 1, 21| Cosí frenando i temerari affetti~distingueva in un tratto 165 Note | poteva chiamar gente piú sua affezionata e divota, né invitarla in 166 Note | esser oste e l'esser guerzo, affina la tristizia a ventiquattro 167 10, 3 | begli occhi suoi tutto s'affisa,~or ne gli atti leggiadri, 168 2, 24| rubò su le sue porte. -~Affisso il foglio, subito riprese~ 169 12, 9 | nocque a l'ardire~che gli affissò la mente al proprio male,~ 170 11, 52| ché spoglia chi per lui s'affligge e suda,~e lo fa vago sol 171 1, 54| schiera~sopra certe lor mule afflitte e grame,~che pareano il 172 Note | del cavallo e ferito, s'affogò in una fossa.~ ~S. 64a, 173 Note | cagione che'l senato romano affrettasse il soccorso.~ ~S. 67a, v. 174 7, 37| lanterna il gran Motore:~- Non affrettate, o dei, de gli odii il tempo~ 175 5, 12| corron ne la belletta ad affrontarsi~con dispettosi grifi e torti 176 7, 55| sbarrâr le strade e gli affumati chiassi,~e i portici d'antica 177 8, 19| conduce.~L'aria e la terra affumicata e nera~di sulfureo color 178 2, 3 | 3~Un vecchio ranticoso, affumicato,~pallido e vizzo che parea 179 Note | chiama senza fede, perché gli africani hanno sempre avuto per uso 180 Note | signor Guglielmo Moons, agente del serenissimo elettor 181 7, 26| canaglia maledetta:~che malann'aggia il temerario instinto,~Perugini, 182 8, 57| fior che langue allor ch'aggiaccia~si lasciava cader ne le 183 9, 44| divenuto era signore;~e per aggiugner gloria al figlio altiero,~ 184 Int | saggio. Intanto, com'è facile aggiugnere alle cose trovate, potrà 185 4, 55| non si serra;~perché vi aggiugnerò pene piú gravi,~come son 186 5, 25| di crudel contesa,~per aggiungere a' suoi fede e valore,~spedí 187 Note | suol essere astutissima: aggiuntovi poi l'esser oste e l'esser 188 Note | indiavolate e traverse, che sempre aggiustano tutte le faccende loro a 189 2, 9 | po' intricata:~e conviene aggiustar pria le partite~con cui 190 Note | personaggi noti a molti e aggiustati all'azioni che lor fa fare. 191 5, 5 | oneste:~ed egli tosto gli aggiustò un quadrello~nel foro a 192 Note | Bolognesi non sono stati aggravati dal poeta, come forse taluno 193 8, 25| cui la donna sua Cipada agguaglia~e i monti di Cucagna e i 194 9, 73| come d'Orlando:~eroe non l'agguagliòpaladino,~e sol cedé 195 8, 45| ogni parte:~ma lasciar gli aghi e fêr venir in tanto~il 196 3, 28| talento,~a cui cedean l'Agilità e 'l Decoro~nel ballar la 197 10, 61| ora:~ond'ebbero gli amanti agio a diletto~di star anch'essi 198 12, 30| trasformano i pastori,~gli agnelli diverran cani arrabbiati:~ 199 1, 58| gía confortando ancor gli agonizzanti,~gli assolvea da' peccati, 200 5, 26| tutto a mente avea sant'Agostino:~ma il Papa non lo fece 201 4, 35| nemicizia avea col sol d'agosto~e l'altro rincaría le calde 202 3, 68| tacconi,~che parea il campo d'Agramante moro~che in zoccoli marciasse 203 Note | combattendo quel paladino col re Agricane, e vedendo quel barbaro 204 9, 44| dato~in Campo Merlo a far l'agricoltore,~e 'l grano e le misure 205 11, 29| empio e fellon ne' propri aguati,~e non che di pugnar con 206 12, 52| dileggiollo assai,~chiamandolo aguzzin di Rodomonte,~stronzo d' 207 3, 57| Taddeo Sertorio, di Castel d'Aiano~conte e fratel di Monaca 208 2, 31| a destra mano~un mazzo d'aironi a la bizzarra,~e legata 209 6, 52| corse precipitoso a dargli aíta~abbandonando i suoi, che 210 6, 16| cotestui,~che fuor de gli aitri a battagliar si muove?~Spignete 211 1, 46| altra il brando afferra;~l'aiutano i compagni e fangli sponda~ 212 Note | guerra i Fiorentini anch'essi aiutarono i Bolognesi: e il commessario 213 Note | l'istorie del Biondo, fu aiutato da Ezzelino tiranno di Padova 214 4, 15| mandar contra i Reggiani~gli aiuti che da Parma in campo avía~ 215 10, 57| facendo a quel puzzo il popol ala,~il portâr due facchini 216 3, 43| Il Cavalier un elefante alato~ha nell'insegna: e Guido 217 4, 28| avría bevuta la città d'Albano,~né mai chiedeva a Dio nel 218 3, 29| un altro lato~Villavara, Albareto e Navicelli;~eran trecento 219 1, 45| dalla Ragazza~e Vianese Albergati e Andrea Griffone~venían 220 4, 37| ultima bandiera~Forcierolo Alberghetti avea fermata,~come che cinta 221 Note | Vignolæ et cum eis fait Comes Albertus de Mangona, etc.~Eodem tempore 222 4, 31| 31~Prospero d'Albinea, Feltrin Casola,~Marco Denaglia, 223 9, 4 | pensier di dover co' novi albori~del già cadente sol trovarsi 224 4, 30| 30~Uccise dopo questi Alceo d'Ormondo~protonotario e 225 4, 24| Anselmo Arlotto,~grande alchimista e in medicina dotto.~ ~ 226 3, 21| 21~Alderan Cimicelli e Grazio Monte~ 227 3, 21| alto, Grazio, e un argano Alderano~ne le bandiere lor spiegano 228 1, 47| 47~Lotto Aldrovandi e Campanon Ringhiera~gridavano 229 7, 44| Marte da lunge e drizza l'ale~dov'ei combatte e l'ambasciata 230 1, 5 | e favorite~da l'imperio aleman per suo interesse;~part' 231 Note | v. 7.~Veramente Appiano Alessandrino, descrivendo il luogo dove 232 2, 2 | ambasciatori ad onorare~Alessandro Fallopia e Gaspar Prato,~ 233 12, 6 | Bianchini~su 'l ponte uccise e Alfeo degli Erculani;~su la riva 234 5, 6 | scala, di man trasse a l'alfiere~l'insegna, e 'n tanto i 235 1, 8 | selvoso Apennin la schiena algente;~Apennin ch'ivi tanto a 236 2, 34| ciel notar non teme:~nudo, algoso e fangoso era il meschino,~ 237 2, 28| tanto al ciel battendo l'ali~con gli avisi d'Italia arrivò 238 1, 43| e Rolandino~Savignani e Aliprando d'Arrigozzo~de' Denti da 239 4, 41| avea l'usbergo, e subito s'allaccia~l'elmo con piume candide 240 11, 44| 44~ch'allacciava da collo, e sciolta s'era~ 241 2, 39| guarito intieramente,~per allargare innanzi al Re la via~menava 242 7, 69| 69~Indi allargati in su la destra mano~correano 243 11, 14| né prendesse il dolore alleggiamento,~chiamò gli amici e i servidori 244 6, 69| Perduto il capitan, l'impeto allenta~la gente sua che 'l disvantaggio 245 7, 7 | Voluce~si fece incontro, essi allentâr fra tanto~l'impeto loro: 246 5, 17| e le bandelle sono~tutte allentate, e ne rimbomba il suono.~ ~ 247 2, 17| 17~Le Sirene de' fossi, allettatrici~del sonno, di color vari 248 | alli 249 1, 23| Perché non seguitadi alliegramente?~Avídi pora di saltar un 250 8, 73| l'orizonte,~disse ch'ivi alloggiar volea la sera.~La bella 251 12, 21| Preparossi il castel per alloggiarlo~con paramenti di tabbí vermiglio:~ 252 Note | volesse o no, ch'egli 1'alloggiasse; perciò che non bastarono 253 8, 45| Menârgli a spasso poi dove alloggiate~Renoppia le sue donne avea 254 Note | speculativi che qui il poeta alluda alla cacciata di qualche 255 Note | lanugine per le vene,simile all'allume di piuma che non si consuma 256 2, 17| state;~i regni de l'Aurora almi e felici~paiono questi; 257 3, 62| il girar di quella parte alpestra~dove sparge il Dragone arena 258 5, 36| acciò per quelle strade alpestre e sconce~non patisser di 259 7, 38| 38~Vedete dove d'alpestri monti~risonar fanno il cavernoso 260 6, 48| Guglielmo Sterlin, nato in Alsaccia,~tronca d'un man rovescio 261 6, 18| splende~d'oro e di piume alteramente adorno:~cinto è de' suo' 262 2, 22| scusò che non avea~ordine d'alterar la sua proposta,~ma che 263 10, 65| con un color di sandali alterato,~e di leardo il fa sauro 264 Note | Aldobrandino da Este per l'alterigia sua, s'elessero per signor 265 8, 46| col moto de la man ceffi alternando~incominciò cosí tenoreggiando.~ ~ 266 1, 4 | sciolta~ruminava sedendo alti disegni,~e gran parte di 267 | altrettanti 268 | altrimenti 269 | altrove 270 10, 37| immortal sua prima riede;~e alzandosi ne l'aria, al giovinetto~ 271 6, 65| sua man spiega l'insegna.~Alzano i Ravignani allor le grida,~ 272 8, 2 | 2~e quinci e quindi alzaro incontro al ponte~gli eserciti 273 8, 4 | le sbarre a tempo e loco alzasse,~de le spoglie de' vinti 274 5, 15| tutto rivolto a la bandiera alzata,~e la vicina porta abbandonata.~ ~ 275 9, 15| pelo ubero,~che curvettando alzava da l'arena~al tocco de lo 276 9, 59| giostra.~Diede lo scudo e alzossi la visiera,~e si fermò nella 277 7, 66| Semidea,~e in una gamba amaramente il punge.~Strinse l'asta 278 4, 10| converse tutto il dolce in amarezza:~venne correndo un messo 279 10, 70| pregala conte mio che voglia amarmi. -~ ~ 280 11, 54| anch'ei per compagnia;~ma l'amaro dal cor non si divide,~ché 281 5, 46| sinistrando il caro pegno amato~che da nobil petto in 282 6, 52| capitan de' Soraggini,~ch'amava Ernesto piú de la sua vita,~ 283 2, 9 | or qui venite,~la vostra ambascieria fia consolata;~ma quella 284 8, 18| Conti,~gemelli e dal tiranno ambiduo amati,~da la Creola e da' 285 Note | cartapecora vecchia, veggendo l'ambizione degl'ltaliani, dava loro 286 2, 26| 26~Ma come ambiziosa per natura,~dissimulando 287 Note | meliori modo etc.~Præsentibus ambobus prædictis procuratoribus 288 10, 56| 56~Ma poiché l'ambracane uscí del vaso~e 'l suo tristo 289 4, 68| gran periglio de le schiere amiche.~Trenta peli di rabbia allor 290 Note | cum suo carroccio et cum amicis suis Faventinis, Imolensibus, 291 7, 13| di mazza Anteo Pinzetta~ammaccò la visiera ad Acarino~nato 292 2, 62| garzone~esser a far da donna ammaestrato.~Cosí alle volte ancor fuor 293 11, 30| armi e piume nere e neri ammanti~in campo era comparso, accompagnato~ 294 1, 37| ma veramente~fu peccato ammazzar nobil gente.~ ~ 295 7, 72| e Beltramo Baroccio avea ammazzati.~Gherardo con la mazza apre 296 8, 74| Mettiti giuso, o ch'io t'ammazzo.~ ~ 297 8, 61| conosco il mio fallo, e farne ammenda~vorrei poter; ma il ciel 298 Note | persone sacre non si può ammettere in buona politica, perché 299 11, 28| solleva al suo fattore,~e ammira in voi di quella man celeste~ 300 Note | bresciano quando le genti s'ammogliano, non le vogliono se non 301 12 | Petroni entro le tende,~e ammolliscono il cor duro ostinato.~S' 302 4, 52| se 'l nemico altier non s'ammolliva,~tentato avría di rimaner 303 8, 47| ardori~gli gían temprando e amoreggiando intorno,~quivi discesi i 304 Note | nobilissima famiglia e molto sua amorevole, non ostante che avesse 305 3, 1 | argento:~quando la Dea con amorose larve~ad Enzio re nel fin 306 10, 72| immoto e stupefatto~a gli amorosi baci i lumi intenti,~e gli 307 10, 19| guerra~l'ondoso scotitor de l'ampia terra.~ ~ 308 10, 10| e quindi l'Elba passa~d'ampie vene di ferro ognor feconda;~ 309 2, 43| e la terra si scosse e l'ampio seno~de l'oceano a' suoi 310 | an 311 Note | amante.~ ~S. 65a, v. 7.~Gli anacronismi, quando sono lontanissimi 312 Note | non pecca in altro che in anacronismo. L'accidente occorse a questo 313 7, 43| le impone, o mia diletta ancella,~e di' a Marte che ceda 314 6, 39| colpi orrendi~Petronio ed Andalò de' Carisendi.~ ~ 315 4, 41| e monta sopra un nobile andaluzzo.~Gli portava dinanzi una 316 1, 57| venía con la Secchia; e cosí andando~giunsero a la Fossalta ragionando.~ ~ 317 5, 11| quivi caddero entrambo, e andaro al fondo,~e d'abito mutati 318 8, 66| le poste allora allora,~e andarsene a chiarir senza dimora.~ ~ 319 4, 50| allora,~lasciasser l'armi e andassero a lor posta.~Alcuni non 320 12, 12| egli sarebbe ad incontrarlo andato~prima ch'ei fesse a Modana 321 12, 1 | 1~Le cose de la guerra andavan zoppe,~i Bolognesi richiedean 322 10, 34| Io, se non fossi donna, andrei con questa~mano a spianar 323 2, 6 | audace:~perché altramente andría ogni cosa in zero,~e ci 324 1, 58| onesti e santi,~se 'n dito anella avean per aventura,~o ne 325 8, 49| amorosa~bocca o peonia o anemone vermiglio,~e a la pulita 326 3, 54| cimiero di lauro e mirto e aneto~il signor di Pazzan dietro 327 Note | Uccise d'an gran taglio Angel Rasello. Et era un ritratto 328 9, 58| parean scesi dal cielo angeli veri,~e come i visi ancor 329 12, 6 | Lapo Bianchetti e Romulo Angelini,~Gabrio Caprari e Barnaba 330 7, 13| Gabrio Calcagnino;~Obizo Angiari e Baldovin Falletta~uccisi 331 4, 42| aspra ventura,~onde pieno d'angoscia e di dispetto~sospirò forte 332 8, 26| Are, Cona, Tribano e l'Anguillara,~quei di Sarmasa e di Castel 333 1, 17| intelletto.~Maccabrun da l'Anguille in que' commenti~che fece 334 2, 25| rana~o qual si voglia altro animal nocivo~tal la gente del 335 Note | cotto con altri diversi animali vivi; ma essi nondimeno 336 Note | tutti i mezzi che possano animare un cuor vile.~ ~S. 22a, 337 Note | corrono al palio; i quali, per animarli maggiormente acciò che non 338 6, 19| imperio di Germania fiore,~anime eccelse, eccovi l'ora e ' 339 6, 65| allor le grida,~e 'l seguono animosi ove gli guida.~ ~ 340 4, 25| incominciâr la guerra.~L'animoso Foresto avea un destriero~ 341 11, 32| di foco ardente:~sbuffa, anitrisce, il fren morde, e la terra~ 342 1, 44| e saltellante,~e la fune annodata in quella mena,~e l'acqua 343 2, 31| mezzo ispano:~parte il crine annodato e parte sciolto~portava, 344 4, 47| la rocca serrata avean l'annona~i terrazzani al primo suo 345 Note | pochi; ma i Grisolfi sono annullati.~ ~S. 76a, v. 3.~È fama 346 7, 31| io le ti lasso~con questi annunzi tuoi sciaurati e rii,~o 347 4, 19| aspettando che 'l messo annunzio porti~che si sian quelli 348 7, 33| a la pedestre~sudando e ansando e con la man mancina~dimenando 349 4, 24| col braghiero in due pezzi Anselmo Arlotto,~grande alchimista 350 Note | Ercole fin sotto il polo antartico: onde a riguardo del mare 351 9, 18| e scheggie volâr le sode antenne,~gittò faville l'uno e l' 352 7, 59| Antonio Porti,~e ferito Antenor di Scalabrino:~ma il superbo 353 12, 50| rintuzzar quel fiero~da l'antenoree tende uscí un guerriero.~ ~ 354 7, 13| Porrino;~con un colpo di mazza Anteo Pinzetta~ammaccò la visiera 355 Int | l'imperatore Adriano che anteponeva Ennio a Virgilio e Celio 356 Int | veduti ingegni che hanno anteposto il Morgante del Pulci alla 357 Note | e il manico di ferro. È anticaglia degna d'esser veduta, come 358 Note | Roma tra le sue curiose anticaglie. È pietra venata con certa 359 1, 39| altro ferito~la progenie antichissima de' Boi,~e si vide ridotta 360 Note | modanese.~ ~S 55a, v. 5.~L'antichità di Modana si conosce dalle 361 6, 21| Ghiselli e Lippo Ghiselliero~e Antonel Ghisellardi in terra lassa,~ 362 10, 21| lido basso,~e 'l Porto d'Anzio di lontan surgea,~quando 363 12, 50| poltronzon j n'è neguno~ch'apa ardimento de vegnir qua 364 8, 5 | insulto~trasser le spade e apersero il cammino~dove piú il ponte 365 4, 67| quel sacrato al Santo~Apostolo divin Bartolomeo;~e de le 366 Note | del suo saper par che s'appaghi.~ ~S. 60a, v. 1.~La plebe 367 6, 4 | risonar le valli.~Piú non appar da lato alcuno il passo,~ 368 5, 24| 24~Poscia che gli apparecchi e la contesa~di Bologna 369 12, 14| su 'l verde lito~vivande apparecchiâr laute e gustose,~ed egli 370 11, 19| dicea~che stava per servirlo apparecchiata,~e accompagnarlo in campo; 371 8, 4 | le spoglie de' vinti in apparenza~di Ferraresi armâr la prima 372 3, 11| un istante;~e 'l primo ch'apparisse a la campagna~fu il conte 373 9, 12| mezzo de la fiamma ecco appariva~mirabilmente un padiglion 374 9, 5 | nel fiume una gran nave apparse,~che venía giú per l'onde 375 9 | tutti i cavalieri a giostra appella.~Su l'isola incantata il 376 11, 4 | potere in qual si voglia appello~d'abbattimento o giusto 377 5, 44| aurea catena a cui la spada appende;~la va mirando il misero, 378 6, 1 | e le balze tremâr de l'Appennino.~ ~ 379 3, 58| quattrocento, e parte al tergo appese~accette avean da far nel 380 9, 54| cotte ne l'inchiostro,~e appestavano un miglio di lontano.~Titta 381 10, 54| s'egli in piazza resta,~appesterà questa città in poche ore. -~ 382 Note | S. 15a, v. 7.~Veramente Appiano Alessandrino, descrivendo 383 5, 20| fracassa:~fugge il vinto e s'appiatta, o l'armi cede~e s'inginocchia 384 Note | alla sua natura. E Marte applaude alla sua risposta, per esser 385 Note | sogliono per l'ordinario applicarsi a cosí fatti lavori.~ ~S. 386 10, 50| trassero per udir ciò ch'egli apporta.~Egli cinto d'un largo e 387 7, 12| movea guerra;~e Archimede l'apposta e l'arronciglia~e 'l fa 388 5, 16| emulo ardor ch'a gli animi s'apprende;~onde Folco, Attolino e 389 9, 47| ritornando, fôro~lance piú sode appresentate loro.~ ~ 390 9, 60| e gli acquistati scudi appresentolle,~e in nome del guerrier 391 1, 19| la mano,~se 'l nemico s'appressa a questa terra,~speriam 392 2, 21| che venne, il cambio fu approvato,~e disser che la Secchia 393 8, 51| sole,~a la scena del mondo aprendo il velo~le campagne mirò 394 5, 23| per le piagge d'Elicona apriche,~tu dimmi i nomi e la possanza 395 6, 45| raggirarsi per que' campi aprichi~cercando di salvar la pancia 396 6, 7 | mi segua appresso.~Ecco v'apro il sentiero; ora vedrassi~ 397 2, 37| De la reggia del ciel s'apron le porte,~stridon le spranghe 398 4, 68| che non ha tante mosche Apuglia o spiche;~e lo prega d'aiuto, 399 5, 64| sopravesta bianca e ricamata~d'aquile d'oro il Re, con un cimiero~ 400 2, 55| il fulmine tosto. - E l'Aquilone~il fulmine arrecògli in 401 9, 2 | leggiera,~che portava due araldi in su la sponda.~Giunti 402 2, 16| palustri,~or son campagne arate e piagge amene;~non han 403 Note | iubemus et condemnamus et ut arbiter arbitramur et sententiatum 404 Note | condemnamus et ut arbiter arbitramur et sententiatum esse volumus 405 Note | consiglio imitato in Petronio Arbitro, dove i consiglieri contendono 406 Note | dopo la nave d'Argo e l'arca di Noè.~ ~S. 48a, v. 3~Chi 407 1, 16| Renoppia bella~cacciatrice ed arciera a l'armi avezza;~Renoppia 408 3, 50| succinte in gonna e faretrate arciere,~calavano con lor dal monte 409 3, 37| zagaglie in mano~e mille fanti arcieri ei conducea,~ch'avean con 410 9, 68| Pur si ristrigne ne gli arcioni, e abbassa~la lancia in 411 Note | Bologna, e la venderono all'arcivescovo Giovanni Visconti per ducento 412 8, 14| fer dal piano a gli ultimi arconcelli~l'alta torre tremar de gli 413 8, 37| 37~Valmarana, Arcugnan, Pilla e Fimone,~Sacco e 414 12, 47| in varie guise ad arte~ch'ardean ne l'acqua e su 'l terreno 415 Note | seguente, mostrando di volerli arder vivi, accesero in piazza 416 Note | su la nuca; e in cambio d'arderli facevano loro degli soffioni 417 Note | facevano loro degli soffioni e ardevano loro la barba, e poi li 418 10, 16| caccierò nel centro dove~non ardirai mai piú d'alzar la testa.~ 419 12, 52| guai.~Volgendo Lemizzon l'ardita fronte~rispose: - Al cospettazzo, 420 1, 14| Egli dicea: - Va' figlio arditamente,~frena l'orgoglio di que' 421 10, 12| va l'inargentate sponde.~Ardon d'amore i pesci, e la vicina~ 422 8, 47| aura e 'l ciel gli estivi ardori~gli gían temprando e amoreggiando 423 8, 26| seco Conselve e Bovolenta,~Are, Cona, Tribano e l'Anguillara,~ 424 3, 21| già in alto, Grazio, e un argano Alderano~ne le bandiere 425 5, 40| suoi;~Lugo, Bagnacavallo, Argenta e Massa,~Cotognola e Barbian 426 10, 13| dirupata e ruinosa sede~monte Argentaro in mezzo a l'onde vede.~ ~ 427 10, 15| superbo e fiero:~vede l'argentea vela, e come il punge~un 428 4, 2 | ringhiera,~montato sopra un argine eminente~che divideva i 429 12, 47| non trovaron mai le genti argoliche.~ ~ 430 6, 53| temprato~per man del saggio Argon, l'avrebbe estinto,~ma di 431 10, 7 | amorosa e la burbanza.~Già l'ariento del palvese terso~non mi 432 5, 17| porte;~mettono gli altri un ariete a segno,~e 'l sospingon 433 Note | Imolensibus, Forliviensibus, Ariminensibus, Pisauriensibus, Fanensibus, 434 8, 21| Oriago, il Dolo e Fiesso,~Arin, Caltana, Melareo, Stigliano,~ 435 1, 48| di Sadocco,~né combattuta Aristoclèa pudica,~al par di quella 436 12, 52| e che dirai~burto porco arlevò col pan de sorgo,~se te 437 4, 24| braghiero in due pezzi Anselmo Arlotto,~grande alchimista e in 438 Note | benda bianca che portava armacollo fregiata di perle, per adornare 439 10, 33| fratel l'obbrobrio indegno,~armando in terra e in mar diverse 440 8, 4 | in apparenza~di Ferraresi armâr la prima classe;~e acciò 441 Note | legge, che le città che s'armarono in favore de' Bolognesi 442 5, 24| quattordici città seco ad armarse.~Tremò l'Imperio e invigorí 443 9, 5 | fiero suon trecento schiere armârse~quinci e quindi confuse 444 8, 28| Paluello instupidite~furo ad armarsi allor negligenti,~ch' 445 3, 75| quindi anch'essi i Fiorentini~armatisi in favor de' Bolognesi~costeggiando 446 Int | che trovano anch'essi dell'armature incantate.~Ma passiamo alle 447 4, 53| Guido Canossa,~e non prese arme, fuor ch'una squarcina~che 448 4, 5 | ricche campagne e questi armenti;~la salciccia, i capponi 449 2, 19| durare a la campagna~che s'armerà con noi tutta Romagna. -~ ~ 450 11, 11| che l'aria teme,~non l'armerían cento arsenali insieme.~ ~ 451 Note | descrive ciò che avvenisse d'Armida e d'Erminia dopo la presa 452 9, 13| misto suon di guerra e d'armonia.~Il lume ritornò, ch'era 453 4, 7 | l'inimico a pena a tempo armosse,~per correr de le mura a 454 12, 48| tutto coperto di ferrati arnesi,~un fanton di statura esterminata~ 455 8, 33| signoreggia~e 'l bel colle d'Arquà poco in disparte,~che quinci 456 12, 30| gli agnelli diverran cani arrabbiati:~che fra gli oltraggi quei 457 9, 51| 51~Di terra si levò tutto arrabbiato;~trasse la spada e sbudellò 458 4, 7 | colpo d'un trabucco vasto~fu arrandellato un asino col basto.~ ~ 459 9, 22| spento lume~lui col cavallo arrandellò nel fiume;~ ~ 460 1, 3 | vermiglio;~e liete, in cambio d'arrecarle aiuto,~l'italiche città 461 2, 55| E l'Aquilone~il fulmine arrecògli in questo dire.~Vulcan tratto 462 11, 15| van desio~a dispensar gli arredi suoi da guerra,~lasciò la 463 3, 72| Simon Bertacchi.~Quivi l'arredo regio è tutto quanto,~quivi 464 3, 72| che 'l vin di Lucca avea arrestati,~per some in su le some 465 7, 62| schiera fiorita~ch'in Modana arrestò tema d'oltraggio,~e cento 466 4, 60| l rauco suono e l'impeto arrestosse:~Gherardo avea per fianco 467 6, 50| scherma non s'intende,~s'arretra come il suon del ferro sente;~ 468 Note | romanesco, nato di casa nuova, arricchito per strada obliqua, che 469 2, 7 | banca un Rarabone~Dal Tasso, arridottor cavato a sorte:~per sopra 470 1, 43| Savignani e Aliprando d'Arrigozzo~de' Denti da Balugola e 471 Note | Forno fu veramente uomo arrischiato e bravo ma in ultimo essendosi 472 3, 78| 78~Non si fermò ne l'arrivare al ponte~il Potta, ma passò 473 11, 13| sagrestano~di Sant'Ambrogio v'arrivaro a un tratto;~e 'l provido 474 7, 43| ceda a la contesa~fin ch'arrivi Gherardo e sua sorella~a 475 7, 12| Archimede l'apposta e l'arronciglia~e 'l fa cader d'arcion col 476 7, 25| e a la pomposa vesta,~l'arroncigliâr con piú di cento uncini~ 477 4, 35| l'altro rincaría le calde arrosto.~ ~ 478 11, 11| teme,~non l'armerían cento arsenali insieme.~ ~ 479 9, 8 | 8~Avea l'egregio artefice ritratto~in esso la battaglia 480 9, 62| meco il vostro guerrier l'arti sue getta,~ch'io non fui 481 Note | piú di loro vi sono degli artificii occulti, i quali si tacciono 482 Int | fosse stata temperata con artificio tale che dalla loro scambievole 483 Note | un'oca, massimamente gli artigiani e la plebe.~- FINE -~ 484 3, 56| d'un asino su un pero,~e Artimedor Masetti è il condottiero.~ ~ 485 Note | 12a, v. 5~Questo è il lino asbestino, di cui favella Plinio. 486 6, 15| ferito nel braccio e ne l'ascella~il transporta su i fior 487 12, 5 | Su la torre vicina armata ascese,~che fu di Sant'Ambrogio 488 7, 46| dal vóto ch'avea d'ir ad Ascesi~lo sciolse e di vestirsi 489 6, 48| Ridolfo d'Augusta e Giorgio d'Ascia~feriti di due punte in terra 490 10, 32| era restato,~le lagrime asciugando: - Or, disse, a voi~che 491 2, 16| agricoltori industri~tutte asciugate ancor le natíe vene,~ma 492 8, 36| e faceto e con le guance asciutte,~solito sempre a dar la 493 Note | passa a guazzo co' piedi asciutti.~ ~S. 16a, v. 1.~Questo 494 Note | delle persone eminenti s'ascoltano con gusto, perché servono 495 12, 79| mi siete stati intenti ad ascoltare,~crediate che l'istoria 496 2, 2 | l'ordine ch'avean fosse ascoltato.~Cominciò il campanaccio 497 8, 64| 64~E se vuoi ch'io t'ascolti e che il tuo canto~ritrovi 498 10, 12| Fortuna d'amor passa e s'asconde.~L'ondeggiar de la placida 499 10, 21| 21~Già s'ascondeva d'Ostia il lido basso,~e ' 500 2, 20| urtare in qualche pietra ascosa,~fecero al Baldi dir, ch'


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