Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alessandro Tassoni
La secchia rapita

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


111-ascos | asine-campa | campe-corsa | corse-ermes | ermin-glori | gobba-lavat | lavor-nazio | ndl-pivia | pizzi-rimon | rimor-senig | sensi-tagli | talch-vivia | vivon-zuffa

                                                     grassetto = Testo principale
     Stanza, Verso                                   grigio = Testo di commento
3508 Int | guerra, si conserva tuttavia ndl' archivio della Catedrale 3509 Note | cominciasse un'altra guerra da sé. Neanco il Tasso descrive ciò che 3510 8, 55| questa piaggia erbosa~amor, necessità guida e fortuna.~Tu non 3511 11, 3 | solennemente~e aggiugne che se 'l nega, ei se ne mente;~ ~ 3512 8, 28| furo ad armarsi allor negligenti,~ch'eran le guerre già tutte 3513 5, 45| viene,~furore è il mio, non nego il mio difetto,~ma mi traesti 3514 12, 50| Fra tanti poltronzon j n'è neguno~ch'apa ardimento de vegnir 3515 | nello 3516 6, 3 | d'Adriano intorno~cader nembi di razzi in ogni parte,~ 3517 11, 41| a i Frangipani~signor di Nemi e a i loro amici Ursini,~ 3518 6, 45| innanzi;~che l'è rott'ol nemig, valent soldati:~feghe sbità 3519 2, 66| foce in mare,~si fe' da le Nereidi a la Gorgona~portar, e quindi 3520 7, 17| terra~il conte a quella nespola brumesta;~strinse le ciglia, 3521 | nessun 3522 | nessuno 3523 3, 47| gente~che suol de l'uve far nettare a Giove,~ dove è il 3524 7, 12| fa ingoiar dodici denti netti.~ ~ 3525 3, 63| vicino,~che le selve del crin nevose e folte~servon di scopa 3526 3, 49| struggere il giel di que' nevosi monti;~Gommola e Palaveggio 3527 1, 1 | che mi raggiri entro lo 'ngegno~l'orribil guerra e gl'accidenti 3528 7, 20| netto;~la gamba manca a Niccolin Bonleo~troncò dove finía 3529 3, 61| 61~Panfilo Sassi e Niccolò Adelardi~co' Frignanesi 3530 1, 3 | romana avea perduto~l'antico nido, e rotto il fiero artiglio~ 3531 9, 46| 46~Ninfeggiò prima e passeggiò pian piano,~ 3532 Note | vicino a quei tempi; e i suoi nipoti furono poi signori di Bologna, 3533 | nisi 3534 7, 28| guerra e buon soldato~e nissuno mai piú l'avea ammazzato.~ ~ 3535 | Niuna 3536 | niuno 3537 Note | Caisotto nell'istorie di Nizza.~ ~S. 30a, v. 1 .~Corleto 3538 3, 28| l Decoro~nel ballar la nizzarda e la canaria~e nel tagliar 3539 Note | d'un vescovo per altro di nobilissima famiglia e molto sua amorevole, 3540 2, 25| qual si voglia altro animal nocivo~tal la gente del Potta altera 3541 12, 9 | L'accortezza e 'l saver nocque a l'ardire~che gli affissò 3542 5, 27| 27~Nocquegli ancora i' esser padovano~ 3543 5, 47| discioglia~e mi leghi in piú nodi e m'incateni;~tu sarai refrigerio 3544 10, 40| quand'ei non fosse stato~in nodo marital congiunto e stretto:~ 3545 Note | nave d'Argo e l'arca di Noè.~ ~S. 48a, v. 3~Chi desidera 3546 Note | quattordici, e quell'istesse che nomina il poeta, da Perugia in 3547 11, 49| possiam noi per tale ancora~nominarlo a le genti in campo e fuora?~ ~ 3548 2, 15| morto Pansa, e dal dolore~nominata da' suoi fu Grevalcore.~ ~ 3549 Note | quelle che seguono:~Christi nomine repetito, etc.~Dicimus, 3550 3, 30| di Grevalcore~ch'Augusto nominò dal cor giocondo~quel 3551 9, 54| affrontò col mostro,~(che tal nomossi il cavalier romano),~e gli 3552 3, 78| la fruttifera e feconda~Nonantola venuti, e dal vicino~contado 3553 12, 10| 10~Ei nondimen scusandosi dicea~che pugnar 3554 1, 19| Barbarossa arse Milano,~mio nonno guadagnò quest'armi in guerra;~ 3555 9, 8 | vergogna insano;~ride la corte, Norandin si strugge,~ma il buon Martan 3556 11, 14| onde mandò per Mortalin notaio,~che venne con la carta 3557 5, 45| preso mi tiene?~Ma tu forse notasti il mio furore~dissimulando 3558 1, 47| voi, disse il Foschiera,~notate la consegna che v'è fatta. -~ 3559 7, 58| piú cupa e piú profonda~notavano pedoni e cavalieri;~tutta 3560 Note | v. 5~Introduce personaggi noti a molti e aggiustati all' 3561 Note | convertito in cervo da Diana è notissima a tutti~ ~S. 4a, v. 8.~I 3562 Note | altri cosí fatti sono nomi notissimi tra i vecchi di Bologna.~ ~ 3563 7, 7 | che dietro a lui come a notturna luce~sconvolto avean tutto 3564 9, 57| luna,~a suon di trombe con nov'armi elette~anch'egli fe' 3565 4, 48| avean quivi una chiesetta nova~certi frati di quei dal 3566 12, 24| ribelli a la gran Madre,~e novamente a l'empio Federico~congiunti 3567 | nove 3568 3, 19| spiedi,~cento a cavallo e novecento a piedi.~ ~ 3569 11, 42| ricominciâr le risa e le novelle.~ ~ 3570 10, 9 | per incitar il Principe novello~di Taranto ad armar gente 3571 8, 32| e Cartura,~le Tombelle, Noventa e Villatora,~ed altre terre 3572 Note | tratta delle curiosità e novità che sono nella gran città 3573 4, 17| fulminata e rotta~fosse dal novo sol l'aria già nera.~Ed 3574 9, 69| piè percosse~la terra e 'ntorno il pian tutto si scosse:~ ~ 3575 10, 42| favella:~- Conte, tu se' nu Papa, e t'aio detto~che 3576 Note | scappezzone o scappellotto su la nuca; e in cambio d'arderli facevano 3577 1, 55| un paggio armato~la spada nuda e la rotella bianca,~e avea 3578 11, 33| fronte, armato il petto,~nude le mani, e sopra un bianco 3579 8, 39| che scopano del fiume i nudi margini.~ ~ 3580 10, 27| di madri diverse, e fur nudriti~per alcun tempo in differenti 3581 12, 31| deve minor lode esser a nui,~il conservar la libertade 3582 9, 11| ricoperse ogni cosa un nuvol denso,~e balenò improviso, 3583 Note | della Secchia alla quale è obbligato, e che questa è un'altra 3584 10, 33| padre~e di nostro fratel l'obbrobrio indegno,~armando in terra 3585 7, 13| testa a Gabrio Calcagnino;~Obizo Angiari e Baldovin Falletta~ 3586 12, 24| ben voi per retto e per oblico~foste sempre ribelli a la 3587 Note | teneri et obligatos seu obligatam esse extrahere videlicet 3588 Note | communitatem Reggii teneri et obligatos seu obligatam esse extrahere 3589 6, 67| che 'l ciel avea posto in oblio,~e l'appetito sol tenea 3590 Note | nuova, arricchito per strada obliqua, che fa del cavalierazzo 3591 Note | Florentinisque faerunt in obsidionem Bazani et ceperunt castrum 3592 5, 32| riportò per mar guanti d'Ocagna.~ ~ 3593 12, 17| decessori~data lor poca occasion di farlo,~essendo i Modanesi 3594 2, 40| cappello di Giove e con gli occhiali~seguiva indi Mercurio, e 3595 11, 57| mia con l'armatura.~Non occorre a far qui l'anima fiera~ 3596 2, 27| Federico in Alemagna~quant'era occorso e di suo aiuto il chiese;~ 3597 8, 55| de la notte bruna~pensa occultar l'ardor ch'io ti rivelo,~ 3598 8, 71| il pennecchio, ché volea occultarlo,~e dipinse il bel volto 3599 8, 22| poco a poco alzato~s'è per occulte vie con cauto ingegno.~Tesoriero 3600 Note | vi sono degli artificii occulti, i quali si tacciono per 3601 12, 31| antica,~ch'a gli altri l'occupar gli stati altrui~e la fede 3602 11, 46| l'alloggio per forza ivi occupasse~ne l'albergo real d'un mio 3603 5, 39| 39~Occupata di fresco avea Ferrara~Salinguerra, 3604 3, 20| Stellata e 'l Bonden poscia occupati,~e 'l transito al Final 3605 Note | comune di Modana, e gli occupò la terra del Finale, e gli 3606 6, 2 | figliol di Giove~divise l'Oceàn dal nostro mare,~se l'uno 3607 10, 10| l'aquila del gran re de l'Oceàno.~ ~ 3608 3, 10| canto~i pronepoti lor n'odano il vanto.~ ~ 3609 7, 37| affrettate, o dei, de gli odii il tempo~ch'ancor verrà 3610 Note | quanto il nome di satira sia odioso in questi tempi e sospetto . 3611 Int | diletta molto piú dell'Odissea d'Omero per la quantità 3612 Note | che poi per esser cosa odorosa andarono in fumo. E realmente 3613 10 | veleno, e sé stesso incauto offende.~Fugge la moglie al campo, 3614 Note | quali si tacciono per non offendere.~ ~S. 75a, v. 1.~Fu verissimo 3615 Note | nel generale, tanto meno offendono i particolari; e però fu 3616 2, 13| terzo giorno;~e la terra offeria di Grevalcore~se la Secchia 3617 2, 18| e principale~vi manda ad offerir la patria mia~se quella 3618 2, 6 | riscatto~de' morti nostri, e ad offerirvi pace:~ma vogliam quella 3619 2, 9 | ma quella pace che voi ci offerite~col patto della Secchia, 3620 4, 52| che con nuova gente ei s'offeriva~di tornare in soccorso in 3621 3, 52| di sue vittorie il premio offerse:~or additando il suo pensier 3622 10, 45| Sigonio, e in pagamento~offertogli in buon dato oro ed argento,~ ~ 3623 10, 23| chiede perdon de l'impensate offese;~e fa partendo in Africa 3624 3, 75| poteano i men cauti esser offesi.~Il Re seimila fanti ghibellini,~ 3625 2, 19| 19~Mentre vi s'offre la fortuna in questo.~di 3626 11, 60| furbacciotto, spia. -~Titta aveva offuscati i sentimenti,~e a gran fatica 3627 6, 3 | 3~Offuscò il cielo, a i rai del sol 3628 11, 48| topo caduto in mezzo a l'oglio.~ ~ 3629 | Oh 3630 | Oimé 3631 6, 45| Innanz, innanzi;~che l'è rott'ol nemig, valent soldati:~feghe 3632 2, 54| stese lo scettro e disse: - Olà, canaglia!~ ~ 3633 3, 61| con l'uno è Sassorosso, Olina e Acquaro;~Roccascaglia 3634 12, 30| arrabbiati:~che fra gli oltraggi quei sono i peggiori~che 3635 6, 9 | bocca~Brandano appunto ad oltraggiar quel forte,~quando il ferro 3636 7, 62| in Modana arrestò tema d'oltraggio,~e cento de le sue di piú 3637 11, 56| furiando si scoperse,~e l'oltraggiò con villanie diverse.~ ~ 3638 1, 23| Petronia gente,~ch'era un omaccio assai polputo e grosso,~ 3639 9, 9 | erbetta,~e la riva di mirti ombrata intorno.~Smontâr molti guerrier 3640 4, 34| dovea quindi fuggire~tra l'ombre de la notte o pur morire.~ ~ 3641 2, 57| fuggir de la notte umida ombrosa~fatto avean Marte e 'l giovane 3642 Note | questo cieco a cantare all'omerica.~ ~S. 51a, v. 4.~Le compagne 3643 3, 17| feccia e 'l lezzo~d'ogn'omicida rio, d'ogni ladrone;~quel 3644 | omnem 3645 | omni 3646 | omnia 3647 8, 24| 24~Le bandiere d'Onara e di Romano,~quelle di Cittadella 3648 8, 20| Tergola e 'l Muson fremendo ondeggia.~ ~ 3649 5, 37| ornata gía.~Fiammeggia l'oro, ondeggiano i cimieri,~passano i fanti 3650 8, 38| di color di fiamma viva;~ondeggiava su l'elmo il gran cimiero,~ 3651 9, 3 | impero~in esser valorosa onesta e bella,~sfida a colpi di 3652 8, 52| e si fermò guardando.~L'onestà virginal frenò l'ardire:~ 3653 5, 5 | mostrandogli le parti poco oneste:~ed egli tosto gli aggiustò 3654 1, 58| cura~fra i paterni ricordi onesti e santi,~se 'n dito anella 3655 4, 67| e riposar le genti feo,~onorando quel sacrato al Santo~ 3656 2, 50| fra maschere e tornei per onorarmi,~ch'ha si dolce liquor, 3657 1, 37| eran dorati e belli,~per onorarsen poi; ma veramente~fu peccato 3658 7, 65| riviera.~Quivi a Tognon, che l'onorate spoglie~avea tratte a Engheram 3659 Note | Quinto, essendo stato molto onorato da quei cittadini nel giugnere 3660 9, 65| di san Gemignano,~e Papa Onorio l'avea benedetta,~e finse 3661 4, 66| e che si fu avveduto~con onta sua che le picchiate ladre~ 3662 7, 70| Perinto a piedi e sol gli s'opponía,~ma come vide tante genti 3663 6, 25| ma non gli giova alzaroppor lo scudo,~ché 'l brando 3664 Note | sono lontanissimi e cadono opportunamente come questo, parturiscono 3665 1, 21| schiere.~Gherardo in tanto in opportuno punto~era correndo a la 3666 Note | Marte è mirata d'aspetto opposto o quadrato da quella di 3667 4, 13| fretta,~che vada a liberar l'oppressa rocca~e a far su quegli 3668 12, 67| i primi in su l'entrata oppressi.~ ~ 3669 9, 27| mirando ciò che l'inimico oprasse,~e vide due, vestiti a bruno 3670 12, 8 | vestito,~tutto di seta e d'òr di piú colori:~ond'al primo 3671 7, 34| vi restâr morti e Cittolo Oradino,~e prigioni Binciucco Signorello~ 3672 5, 26| singular tosco e latino,~grand'orator, filosofo morale,~e tutto 3673 Note | natural talento. Ennio, Orazio e Torquato Tasso non sapeano 3674 Note | messer Botticella degli Orciolini.~ ~CANTO QUARTO~ ~S. 2a, 3675 3, 44| guida, e ne l'insegna un orco spande.~Baiamonte con lui 3676 5, 50| venieno i Forlivesi~da gli Ordelaffi in servitú ridotti;~Scarpetta 3677 Note | Pietro Pagano d'Imola e gli Ordelafi di Forlí e Forlimpopoli. 3678 12, 47| preparar feano in disparte~ordigni da trattar notturno assalto,~ 3679 12, 18| costanza e 'l valor, servía d'ordigno~per accendere i cor d'odio 3680 3, 10| 10~con ordin che dovesse il giorno sesto~ 3681 12, 40| finestre un porco cotto,~ordinando che 'l de la vittoria~ 3682 4, 1 | riva,~si fermò il campo e s'ordinâr le schiere;~ne gli usberghi 3683 8, 44| trinciere~gli ambasciatori, e l'ordinate schiere.~ ~ 3684 12, 44| suo domino;~come gli avea ordinato il Papa stesso~con un breve, 3685 8, 14| 14~Dieci schiere ordinò, ciascuna d'esse~di ducento 3686 9, 12| nobil lin, di cui già tele ordiva~l'antica età d'incombustibil 3687 5, 5 | un certo Bastian da Sant'Oreste,~sbracato, lo schernía 3688 12, 16| ore ingannava, e al fresco orezzo~la venuta del Nunzio attendea; 3689 7, 11| con un uncino~Archimede d'Orfeo Cavallerino.~ ~ 3690 10, 16| 16~Onde orgoglioso, e come invidia il muove,~ 3691 8, 21| e Mirano,~Strà, la Mira, Oriago, il Dolo e Fiesso,~Arin, 3692 2, 38| tamburi a un tempo e gli oricalchi~de l'apparir del Re diedero 3693 Note | aver significato che 1' originale è in casa de' signori Pii 3694 10, 52| i medici correan con gli orinali~per veder di che sorte era 3695 6, 12| improviso.~Io dismontai per orinare in fretta,~e 'l fellon che 3696 4, 30| Uccise dopo questi Alceo d'Ormondo~protonotario e camerier 3697 6, 56| prenda; e mentre i prieghi orna e rinforza,~ecco torna Perinto 3698 6, 6 | che gite armati sol per ornamento,~ove sono le spade, ove 3699 11, 51| bellezze e i fregi degni~ch'ornan colei ch'idolatrando adori;~ 3700 9, 24| e sella e fren di perle ornati e d'auro:~ma l'uno e l'altro 3701 10, 19| venti e 'l mar con voci orrende,~risonano percosse ambe 3702 7, 35| spavento~messa gli avea l'orrida barba al mento.~ ~ 3703 1, 27| ne l'acqua fresca, e fu l'orrore~de l'acqua ch'abborriva, 3704 11, 47| campo se ne gía sbuffando orrori~con sembianze superbe e 3705 3, 58| e parte mazze~e pelli d'orsi in cambio di corazze.~ ~ 3706 8, 32| Candiana,~San Gregorio, Sant'Orsola e Cartura,~le Tombelle, 3707 2, 11| bravo come un paladino.~Orsú ripigliarem, ch'io me n' 3708 4, 30| Rubiera ad ingrassar quegli orti.~ ~ 3709 2, 57| plettro e di cantar non osa:~mormora sol fra sé detti 3710 Note | non si poteva dichiarare l'oscenità, né con piú acutezza schernire 3711 10, 45| ringrazia la donna, e cauta osserva~gli andamenti del conte 3712 10, 29| 29~Sospettonne osservando i gesti e i visi~il padre, 3713 6, 33| divide e la cotenna e l'osso,~la faccia, il petto, e 3714 6, 69| piede.~Perinto, poi ch'a Ostasio da Polenta,~che tra' primi 3715 Note | conosciuti da tutti gli osti e bettolieri.~ ~S. 70a, 3716 10, 21| 21~Già s'ascondeva d'Ostia il lido basso,~e 'l Porto 3717 12, 45| a non mutar consiglio~s'ostinaron via piú ne la contesa~i 3718 2 | vano:~onde con fieri ed ostinati cori~s'armano quinci e quindi 3719 9, 54| d'altro che di perle e d'ostro~ricamato il vestito a piena 3720 5, 13| cima del gran naso a un'otta~con un filo d'acciar fatto 3721 Note | romanesca, come di sopra a ottave 42. Ma qui è contrasegno 3722 12, 2 | Legato il Cardinale~messer Ottavian de gli Ubaldini,~uomo ch' 3723 12, 29| altri avanza,~né possiamo ottener come figlioli~nel paterno 3724 2, 65| fanti e cavalli,~benedicendo ottobre e San Martino,~e sperando 3725 3, 73| Soraggio e di Sillano~da Otton Campora l'una era guidata,~ 3726 Note | non l'hanno né tonde né ovate, come anche si dice de' 3727 5, 10| il discendente del famoso Ovidio.~ ~ 3728 Note | una mano di scapigliati oziosi, che, non sapendo che farsi, 3729 5, 34| e le fritelle.~Sei mila pacchiarotti a piè reggea~Marion di Marmotta 3730 2, 1 | entrâr due Ambasciatori~con pacifici aspetti e modi umani;~e 3731 Note | rime burlesche in lingua padovana di Menone e Begotto sono 3732 8, 70| i servi a quelle voci~il padrone, e ad aprir corser veloci.~ ~ 3733 2, 29| e con decoro~seguivano i padroni a concistoro.~ ~ 3734 3, 71| l'Apennino~e discese al Padul giú dal Frignano;~era con 3735 Note | casa d'un cardinale suo paesano senza essere invitato, e 3736 10, 45| il medico Sigonio, e in pagamento~offertogli in buon dato 3737 3, 48| contra 'l Moro~fe' del sangue pagan strage e ruina;~sparsa di 3738 3, 58| insegna:~Gualtier figliuol di Paganel Cortese~l'avea dipinta d' 3739 5, 50| gl'Imolesi~che da Pietro Pagani eran condotti:~mille e cento 3740 Note | Cesena, come anco Pietro Pagano d'Imola e gli Ordelafi di 3741 7, 47| forbendo il viso,~tu me la pagherai Romagnoletto. -~E in questo 3742 9, 41| forse avverrà ch'ancor tu paghi il fio~per altre mani, e 3743 3, 52| mostrava nel cor la bianca paglia.~ ~ 3744 3, 52| 52~Di Bianca Pagliarola innamorato~fatte avea già 3745 Note | nelle provincie del Turco, e pagò il titolo, chi dice una 3746 2, 58| la Diva ne volle solo un paio,~che d'altro forse avea 3747 9, 45| come un vento,~teso ch'un pal di dietro aver parea:~fu 3748 7, 41| schiena~dinanzi a i nuovi Paladin di Francia;~e Castiglion 3749 Note | S. 32a, v. 1.~A' veri paladini della poltroneria non bastano 3750 3, 66| signor di quella terra:~Palagano e Moccogno e Castrignano~ 3751 12, 67| parti e cento~acceso fu ne' palancati il foco:~crebbe la fiamma 3752 12, 48| nominato Sprangon da la Palata.~ ~ 3753 3, 49| nevosi monti;~Gommola e Palaveggio a la famosa~donna del seggio 3754 12, 64| collo a una mammella~Ridolfo Paleotti uscí di sella.~ ~ 3755 9, 30| l mio disegno a tutti ho palesato:~ ch'io non son tenuto 3756 11, 2 | tutto il campo allor si fe' palese~quel ch'era prima occulto 3757 3, 48| un tempo guerreggiando in Palestina~contra 'l campo d'Egitto 3758 7, 35| Vi s'abbatté il dottor da Palestrina,~e fu storpiato anch'ei 3759 7, 46| cavalier Vaino,~ch'ucciso avea Pallamidon fornaio~che mangiava la 3760 11, 41| e cortese~Sforza gentil Pallavicin Marchese;~ ~ 3761 Note | quello del marchese Sforza Pallavicino. E l'altro, che stimava 3762 2, 3 | vecchio ranticoso, affumicato,~pallido e vizzo che parea l'inedia~ 3763 11, 48| 48~Qual leggiero pallon di vento pregno~per le strade 3764 3, 23| ritratto avea un gonfietto da pallone~Bagarotto, figliol di Rarabone.~ ~ 3765 9, 53| appresso,~balestrava col cul pallotte a lesso.~ ~ 3766 10, 25| disparte~vede Ponzia diserta e Palmarola,~che furon già de la città 3767 9, 67| piú d'ogn'altra avea~due palmi, e una pantera in su l'elmetto:~ 3768 Note | possessioni a Grevalcore terra palustre; dove, alle prime rane che 3769 2, 16| già stagni e valli ime e palustri,~or son campagne arate e 3770 10, 7 | burbanza.~Già l'ariento del palvese terso~non mi brocciò a pugnar 3771 7, 73| spinse il destriero;~e di Panago al conte e a Boniforte~signor 3772 4, 13| aprir, che si levò da la panchetta~e saltò in mezzo il conte 3773 3, 68| armati e gianettoni,~di panciere e di targhe eran costoro,~ 3774 3, 56| un sanguinaccio,~spiega Pancin Grassetti, e quattrocento~ 3775 3, 74| avea la quinta~guidata da Pandolfo Bellincino,~ove in campo 3776 7, 28| ammazzò col brando Ercol Pandone~che se l'ebbe per male in 3777 6, 33| a Braganosso~figliuol di Pandragon Caccianemico~l'elmo divide 3778 1, 45| Scarabocchio, figliol di Pandragone,~Petronio Orso e Ruffin 3779 3, 61| 61~Panfilo Sassi e Niccolò Adelardi~ 3780 1, 23| tutti a la coda?~Passadi panirun pieni di broda. -~ ~ 3781 10, 69| 69~Come panno di grana in bigio tinto~ 3782 8, 16| seconda,~terra di rane e di pantan feconda,~ ~ 3783 12, 49| dicea:~- O Pavanazzi da la panza tesa,~quando volidi uscir 3784 3, 21| Roncaglia ha l'altro e di Panzano:~il destrier che portò Bellorofonte~ 3785 5, 7 | Sandrin Pedoca e Battistin Panzetta~e Luca Ponticel gli furo 3786 9, 43| 43~Restar gli scudi, e Paolo e Sagramoro~ne gli orli 3787 9, 49| saluti, a gli sguardi, e paoneggia;~e fatta c'ha di sé pomposa 3788 4, 30| camerier d'onore~ne la corte papal, capo del mondo~e di piú 3789 12, 43| il disprezzar l'autorità papale. -~Cosí disse, e non pur 3790 3, 64| e cappelline in testa e pappafichi.~ ~ 3791 12, 51| rampicone,~e sopra la celata un pappafico;~ne la manca una targa di 3792 4, 30| da San Secondo~che de le pappardelle era inventore~morto lasciò 3793 8, 15| tingea di minio tolto in paradiso:~ ~ 3794 5, 9 | abbraccia,~lascia la ronca, e al paragon si strigne:~l'uno di qua, 3795 Note | serenissimo elettor di Colonia, paragonò questo luogo con quelli 3796 12, 21| castel per alloggiarlo~con paramenti di tabbí vermiglio:~corsesi 3797 1, 10| senza muraglia allor né parapetto,~e la fossa in piú luoghi 3798 11, 11| in ogni parte,~e modi da parar securi e destri;~indi rivide 3799 10, 74| piú bello,~e che l'avrian parato e ben fornito;~onde a la 3800 2, 36| cucina~di Giove, andò le Parche ad iscusare~che facevano 3801 8, 34| armi e ne la sopraveste~un pardo d'oro e 'l campo avea celeste.~ ~ 3802 1, 54| mule afflitte e grame,~che pareano il ritratto de la fame.~ ~ 3803 8, 49| 49~E talor pareggiando a l'amorosa~bocca o peonia 3804 11, 18| ché tu svergogni tutto il parentato.~Noi spartiremo e ti daremo 3805 10, 40| non aver trovato~chi piú paresse a lei degno suggetto~de 3806 2, 39| ch'un imbriaco svizzero paría,~di quei che con villan 3807 10, 74| 74~ch'era pariente de gliu Papa, e ch'era~baron 3808 Note | giostre e bagordi. E quivi parimenti sono trebbiani dolcissimi 3809 10, 41| sé con la corona in mano~parlando, a passo or lento, ora veloce.~ 3810 Note | estinta.~ ~S. 52a, v. 7. ~Parlano questi due ciascuno nel 3811 12, 27| autorità ch'avuta avea,~cosí parlò dal luogo ove sedea:~ ~ 3812 11, 53| E già di rimirar la Fama parmi~trombeggiando volar di terra 3813 2, 27| a la campagna~col popol parmigian, col cremonese,~scrisse 3814 3 | stendardi,~Tedeschi, Cremonesi e Parmigiani.~Passa il Re con piú popoli 3815 1, 5 | gli annali scritto è di Parnaso.~ ~ 3816 Note | misura. Ma questa pur anco parrà ad alcuno invenzione del 3817 3, 75| lui,~svevi e tedeschi e parteggiani sui.~ ~ 3818 6, 73| avea col dio di Cinto,~e si partía de la battaglia vinto;~ ~ 3819 Note | ben bevuto: e 'l Tasso in particulare soleva dire che la malvagia 3820 3, 44| sue bande,~ducento fur con partigiane in spalla;~e la bandiera 3821 7, 17| rispose Salinguerra,~io non partirò mai, s'ella non resta. -~ 3822 9, 42| 42~De l'isola partissi in questo dire,~e ne lo 3823 2, 9 | conviene aggiustar pria le partite~con cui voi dite che ve 3824 Int | azioni eroiche sogliono partorire.~Or questa nuova strada, 3825 Note | opportunamente come questo, parturiscono anch'essi il ridiculo.~ ~ 3826 12, 79| l'ho saputa raccontare.~Paruta vi sar?ia d'altra maniera~ 3827 10, 7 | per desianza;~ma di vostra parvenza il bel chiarore,~sol per 3828 Note | di Vergilio; ma non gli parvero da competere: ma io so che ' 3829 Note | campo da un suo padrino parziale.~ ~S. 41a, v. 1.~Nol poteva 3830 1, 5 | con la Chiesa unite~che le pascea di speme e di promesse:~ 3831 6, 29| carroccio assai vicini~stavan pascendo in un pratello ameno;~quando 3832 6, 22| parea di Sant'Antonio,~né pasceva il crudel biadafieno,~ 3833 6, 41| le braccia il prende,~e Pasotto Fantucci e Francalosso~e 3834 1, 53| piviale~ch'usava il di Pasqua e di Natale.~ ~ 3835 7, 11| 11~Manfredi a Pasqualin di Pocointesta~tagliò d' 3836 8, 40| architetto maggior mastro Pasquino~fe' molte botti empier di 3837 1, 23| restar tutti a la coda?~Passadi panirun pieni di broda. -~ ~ 3838 2, 37| e i chiavistelli d'oro;~passan gli Dei da la superba corte~ 3839 5, 39| lui la man sospesa;~lasciò passarlo e poi segnò la croce:~ma 3840 1, 7 | del Panaro usciro armati,~passaro il fiume a guazzo, e la 3841 8, 53| Sentí per gli occhi al cor passarsi un foco~che d'un dolce desio 3842 1, 48| quella Secchia da un baiocco.~Passata a Calatran fu la lorica~ 3843 Int | acquistar fama in poesia, ma per passatempo e per curiosità di vedere 3844 4, 22| 22~Passavan cheti e taciturni avanti~ 3845 11, 39| riportar ne le sue tende,~passeggia il campo a suon di trombe, 3846 2, 63| 63~Poscia che passeggiata a parte a parte~ebber gli 3847 9, 46| 46~Ninfeggiò prima e passeggiò pian piano,~poi maneggiò 3848 Int | dell'armature incantate.~Ma passiamo alle dichiarazioni del Salviani. 3849 8, 56| face~del sol s'impronta, pastorello indegno~son io, disse il 3850 12, 30| in lupi si trasformano i pastori,~gli agnelli diverran cani 3851 3, 6 | segno de l'Imperio e la patente,~onde fu fatto entrar subitamente.~ ~ 3852 3, 36| era venuto,~de le genti paterne avea l'onore~e 'l governo 3853 1, 58| peccati, e ponea cura~fra i paterni ricordi onesti e santi,~ 3854 4, 20| 20~Io la perfidia lor patir non posso,~e vengo a vendicarla 3855 5, 36| strade alpestre e sconce~non patisser di fame i lor soldati:~ma 3856 8, 23| Ezzelin l'ha fatto duce~del patrimonio suo, ch'egli conduce.~ ~ 3857 Note | che quelli solamente che patteggiati uscirono di Rubiera avessero 3858 Int | Bisquadro, di A. Tassoni]~PAULINO CASTELVECCHIO ~Al LETTORI. ~ 3859 Note | et vulneratus est dominus Paulus Traversarus de Ravenna, 3860 12, 49| i nemici egli dicea:~- O Pavanazzi da la panza tesa,~quando 3861 6, 32| ché 'l magnanimo cor nulla paventa.~ ~ 3862 8, 55| disse, e dormigliosa,~che paventi? che miri? I' son la Luna~ 3863 3, 13| famosi:~dipinto avea un pavon ne la bandiera~con ricami 3864 4, 61| se non ritraea la turba pazza~in dietro il piede e non 3865 3, 54| mirto e aneto~il signor di Pazzan dietro gli fue,~che pretendea 3866 7, 29| Aveva in tanto Alessio di Pazzano~il buon Omero Tortora assalito,~ 3867 1, 56| correan tutte a gara come pazze~a la vicina porta di San 3868 7, 24| entro vi lassa,~Pippo de' Pazzi e Cecco Pucci ei fere,~Beco 3869 Note | v. 1.~Questi è figurato pe 'l conte Lorenzo Scotti 3870 1, 58| agonizzanti,~gli assolvea da' peccati, e ponea cura~fra i paterni 3871 4, 59| scura~rallumò con facelle e pece ardente;~e le sbarre piantò 3872 4, 3 | un privilegio in foglio pecorino,~che vi ridona il territorio 3873 6, 73| a l'ammalato,~ritirò il pede e si converse in vento,~ 3874 Note | Mutinensibus, in itinere pedestri, equestri et navali, in 3875 5, 7 | 7~Sandrin Pedoca e Battistin Panzetta~e Luca 3876 12, 30| gli oltraggi quei sono i peggiori~che ci fanno color ch'abbiamo 3877 11, 51| compagnie d'ufficio, i censi e i pegni~che per lei festi già su 3878 3, 62| fonte a destra,~Redonelato e Pelago e la Pieve~e Sant'Andrea 3879 4, 68| le schiere amiche.~Trenta peli di rabbia allor strapposse~ 3880 1, 63| cavalier che di passi~né pellegrin di conto, il qual non voglia~ 3881 2, 61| contesta.~Vedendo quella gente pellegrina,~ognuno a gara ne facea 3882 11, 45| tanti,~e fa voto d'andar pellegrinando~a Roma a visitar que' luoghi 3883 7, 25| anzi, come fu noto a i pellegrini~fregi il Duara e a la pomposa 3884 3, 62| indomita e silvestra;~San Pellegrino, e giú fino a Pianoro~tutto 3885 3, 58| spalla, e parte mazze~e pelli d'orsi in cambio di corazze.~ ~ 3886 7, 13| 13~Giannotto Pellicciar con un'accetta~spaccò la 3887 3, 64| i giacchi e le rotelle:~pelliccioni di lupi e di cinghiali~eran 3888 7, 11| Piero Simon di Gasparin Pendaso.~Contra Manfredi con la 3889 11, 44| collo, e sciolta s'era~e pendea giú per fino a la cintura.~ 3890 Int | istorici, e alcune Croniche in penna della città di Modana, d' 3891 2, 59| fianco,~e nel cappello un pennacchietto bianco.~ ~ 3892 2, 33| e nel cappello avea un pennacchio rosso.~ ~ 3893 10, 39| e tiratosi in fronte un pennacchione,~l'era gita a incontrar 3894 3, 60| bianche e un gran cimier di penne.~ ~ 3895 8, 71| tanti signori,~trasse il pennecchio, ché volea occultarlo,~e 3896 11, 21| pittrice già de l'oriente~pennelleggiando il ciel de' suoi colori~ 3897 6, 11| tale al risalir giusto a pennello~tutto in un tempo e non 3898 10, 70| ingrata schiava e spasmo e peno;~e a lei di me non cal, 3899 12, 9 | proprio male,~e in cambio di pensare a la vendetta,~correre il 3900 9, 47| cavalier de l'isola ristette~pensoso un poco, e favellò co' sui,~ 3901 2, 11| io vi protesto~che ve ne pentirete assai ben presto. -~ ~ 3902 10, 48| un tempo stesso~scuote la peparola ch'avea appresso.~ ~ 3903 10, 48| disciolto,~fingendo che sia pepe, e a un tempo stesso~scuote 3904 7, 34| 34~ché Betto e Vico e Peppe e Ciancio e Lello~e Tile 3905 6, 38| 38~Da mille lance il Re percosso e cinto~e da mille spuntoni 3906 5, 17| una bipenne il duro legno~percuote, e risonar fa l'alte porte;~ 3907 1, 14| esporre a battaglia, acciò perdente~non resti, mentre siam cosí 3908 Note | pancia, non si curano di perder l'onore.~ ~S. 46a, v. 3.~ 3909 11, 7 | scaltro e scorto~che non perdesse in paragone il vanto.~Uccellava 3910 6, 54| e noi facciam dimora,~e perdiamo la vita inutilmente.~Deh 3911 7, 28| 28~Il capitan Paulucci a Perdigone,~fratel di Bosio che 'l 3912 11, 45| Titta e a la moglier sua perdonando~si scorda i falli lor 3913 10, 34| o la cintura~a chiedermi perdono e a consegnarmi~il mio fratello 3914 10, 13| Umbrone ove sboccando ei père~e l'isola del Giglio a mezzogiorno;~ 3915 5, 19| le catene~a trattener le peregrine squadre~ch'inondano a diluvio, 3916 Int | verità.~L'impresa è una e perfetta, cioè con principio, mezzo 3917 Note | quella che lo faceva comporre perfettamente.~ ~S. 32a, v. 1.~A' veri 3918 12, 38| garavelle,~e cinquanta spongate perfettissime,~e cento salcicciotti e 3919 Note | I vini di Sassuolo sono perfettissimi.~ ~S. 48a, v. 1.~Quei della 3920 12, 19| diverse sorte,~di trebbian perfettissimo un quartaro,~e in sei canestre 3921 4, 20| 20~Io la perfidia lor patir non posso,~e vengo 3922 5, 28| Alpi a un ponte rotto,~il perfido caval per certe coste~lasciò 3923 Note | del vino non istimano i pericoli o non gli conoscono.~ ~S. 3924 2, 46| turbato o rio?~Chi è nato a perigliar, viva in periglio:~viva 3925 10, 54| era la calca,~ch'ebbe a perirvi il medico Cavalca.~ ~ 3926 7, 64| mano,~il fortissimo eroe periva forse:~ma non uscl però 3927 8, 33| suoi non poca parte,~ché Pernumia e Terralba ei signoreggia~ 3928 7, 14| e Gotifredi~Gualengui e Perondel di Boccanera;~e 'l Rosso 3929 2, 17| abitatrici,~fanvi col canto lor perpetua state;~i regni de l'Aurora 3930 2, 16| vene,~ma vi son fondi di perpetui umori~che sogliono abitar 3931 Note | ciurmatori i filosofi greci, che persuasero al popolo che ogni pianeta 3932 Note | Questi professava di parlar peruginissimamente secondo il volgare del popolo, 3933 Note | trivella: col motto: Avia pervia.~ ~S. 12a, v 5.~Questo non 3934 Note | Rebuelta de rio, gananza de pescador.~ ~S. 5a v. 4~Questa è moneta 3935 2, 25| 25~Qual resta il pescator che ne la tana~mette la 3936 2, 34| amore~che lo tratti cosí da pescatore.~ ~ 3937 Note | distinguendo ben dal fico il pesco, ~scusavanlo col dir: gli 3938 10, 60| né distinguendo ben dal pèsco il fico,~dicevano di lui 3939 11, 57| ciera:~- Voi siete un uom di pessima natura,~a tener l'ira una 3940 6, 47| primo suon de la nemica pesta~il popolo del mar le spalle 3941 1, 31| testaccia riccia~con una pestarola da salciccia.~ ~ 3942 Note | Augusto: Domi quoque non nisi petasatus sub dio spatiabatur. Augusto 3943 2, 45| Sorrise il vecchio, e tirò un peto, e disse:~- Potta, i' credea 3944 3, 44| sono trecento, e Uberto Petrezzano~gli guida, e ne l'insegna 3945 1, 23| 23~Il capitan de la Petronia gente,~ch'era un omaccio 3946 5, 56| battaglion dopo costoro~de' Petronici fanti e l'apparecchio:~eran 3947 Note | Bolognesi sono chiamati Petronii e i Modanesi Gemignani per 3948 1, 1 | ch'infiammò già ne' fieri petti umani~un'infelice e vil 3949 9, 49| folleggia:~va tronfio e pettoruto, e bada intento~a i saluti, 3950 Note | illa in tristitiam, hæc in petulantiam excedat, etc. ~ ~ ~CANTO 3951 7, 19| tagliate~e piastre rotte e pezze insanguinate.~ ~ 3952 9, 71| alto tuo valore,~cosí ti piaccia ancor farlo avisato~del 3953 2, 22| se 'l partito a la città piacea,~avrebbe rimandato un messo 3954 9, 29| tanto~la giostra, a tuo piacer pugna e contendi;~pur ch' 3955 12, 37| giostre e feste e musiche e piaceri:~il terzo se n'andò verso 3956 Note | scrittura, ~le starne gli piacevano e i capretti, ~e in cambio 3957 Int | strada, come si vede, è piaciuta comunemente. All'autore 3958 1, 9 | giri che mutar sempre le piacque,~divora i liti, e d'infeconde 3959 6, 53| In arrivando il ritrovò piagato~nel destro fianco e da la 3960 2, 56| del marito,~mentre questi piagnea, s'involò tosto:~e dietro 3961 1, 10| fossa in piú luoghi era piana,~che s'entrava ed usciva 3962 3, 62| Pellegrino, e giú fino a Pianoro~tutto il girar di quella 3963 8, 10| suo rimosse~le sbarre che piantate avea la sera,~e i suoi raccolse, 3964 2, 23| la porta di sua mano~avea piantato già san Gemignano.~ ~ 3965 4, 59| pece ardente;~e le sbarre piantò subitamente.~ ~ 3966 6, 61| ferir mira~dove s'apre la piastra e si congiugne.~Perinto 3967 7, 19| al ciel membra tagliate~e piastre rotte e pezze insanguinate.~ ~ 3968 1, 13| allor Potta, e decideva i piati.~Fanti e cavalli in tanto 3969 7, 18| spada a cerco e a chi di piatto,~a chi coglie di taglio, 3970 Note | prima con un poco piú di piccante: De l'uno e l'altro esercito 3971 3, 33| avea Galvano;~l'altro di picche avea numero eguale:~l'impresa 3972 Note | strebbiatrici, insolenti, picchiapetti.~ ~S. 36a, v. 8.~È galanteria, 3973 4, 66| avveduto~con onta sua che le picchiate ladre~a tutti fatte avean 3974 6, 67| dediti al gioco e a far volar piccioni,~che triganieri fur cognominati,~ 3975 12, 51| Lemizio fu nomato o Lemizzone,~piccolo e grosso e di costumi antico,~ 3976 3, 38| era venuto~di Prendiparte Pichi il figlio armato~col fior 3977 3, 13| schiera,~mangiati da la fame e pidocchiosi;~ma egli dicea ch'eran duo 3978 Note | d'aver usato pietose per pie e l'altro d'aver usato il 3979 7, 9 | ognor di Principi novelli~or piega al Papa e ne la vana mente~ 3980 6, 34| falsar la buona spada,~ma piegò il cavaliero in su la sella,~ 3981 6, 58| il morto destrier tutto piegosse.~Lo sguardo allor drizzando 3982 9, 48| tronchi a salutar le stelle:~piegossi l'uno e l'altro cavaliero~ 3983 1, 23| la coda?~Passadi panirun pieni di broda. -~ ~ 3984 8, 68| stavano ballando a suon di piffero.~ ~ 3985 4, 3 | portiamo a canto~non ne pigliamo noi possesso in tanto.~ ~ 3986 10, 73| grave querela scritta,~fe' pigliarlo anche lui subitamente,~e 3987 5, 30| trinciava certe benedizioni,~che pigliavano un miglio di paese.~Quando 3988 7, 51| dicean ch'era da dar di piglio~a tutto quel che si potea 3989 8, 37| 37~Valmarana, Arcugnan, Pilla e Fimone,~Sacco e Spianzana 3990 6, 16| sui,~e grida loro: - Ah pinchelloni, e dove~vi rinculate voi 3991 8, 58| strigne l'edera torta il pino ombroso;~come strigneansi 3992 7, 13| un colpo di mazza Anteo Pinzetta~ammaccò la visiera ad Acarino~ 3993 10, 10| Faleria in parte bassa~vede, e Piombino in su la manca sponda,~dov' 3994 12, 7 | lo fece cader nel fiume a piombo.~ ~ 3995 2, 23| affisse al tronco d'un antico pioppo~che dinanzi a la porta di 3996 7, 24| memorabil segno entro vi lassa,~Pippo de' Pazzi e Cecco Pucci 3997 7, 34| Binciucco Signorello~e Mede di Pippon Montomelino:~e Fulvio Gelomia 3998 3, 28| spiegâr, Fredo e Cognento,~Piramo e Tisbe morti a piè del 3999 5, 32| sublimi acquisti,~fra i monti Pirenei passò in Ispagna,~e riportò 4000 Note | in Toscana il soccorso di Pisa.~ ~S. 30a, v. 3.~È opinione 4001 3, 7 | di vassalli~sovra 'l lito pisan fanti e cavalli.~ ~ 4002 3, 75| fanti ghibellini,~sardi, pisani, liguri e lucchesi~e due 4003 Note | Forliviensibus, Ariminensibus, Pisauriensibus, Fanensibus, Mediolanensibus, 4004 2, 40| dispensavale poscia a due pitali~che ne' suoi gabinetti il 4005 11, 21| 21~E la pittrice già de l'oriente~pennelleggiando 4006 10, 57| che fu, sopra una scala~da piuoli assai lunga egli fu posto,~ 4007 1, 53| si fe' porre intorno il piviale~ch'usava il di Pasqua


111-ascos | asine-campa | campe-corsa | corse-ermes | ermin-glori | gobba-lavat | lavor-nazio | ndl-pivia | pizzi-rimon | rimor-senig | sensi-tagli | talch-vivia | vivon-zuffa

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License