Capitolo
1 I | avvocato Lorenzo da Garbagnate: disse chiaro e tondo che noi non
2 I | Siete un benedetto uomo! - disse il figlio levando le spalle
3 I | E non si potrebbe, - disse, - cercare un campione anche
4 II | fermandogli la mano: - Oibò, gli disse, ti pare? vorremo noi esser
5 II | figliolo, ieri a dì basso, - disse uno della folla.~- Ma ha
6 II | il libro de' vangeli, e disse all'ancella: - Va un po'
7 III | Ohe! Lorenzino, - gli disse, - anche tu a Bellano?~-
8 III | somigli tanto sua madre? - disse il giovane.~- Tutta lei,
9 III | che chiasso è codesto? - disse il Cavaliere fermandosi
10 III | la Rondinella; - no, - disse un altro, - canta piuttosto
11 III | una zaffatina all'udienza, disse:~- Che il gufo abbia ad
12 III | Canterò qualche altra cosa, - disse il Tremacoldo, - e chinata
13 III | sala l'avvocato Garbagnate, disse alla figlia: - Vengo tosto; -
14 IV | monastero, rivolto al giudice, disse con voce chiara che fu intesa
15 IV | giudice prese la parola e disse: - Le due parti hanno offerti
16 IV | Sta ben attenta adesso, - disse qui il conte Oldrado alla
17 IV | ci fosse l'interdetto, - disse il Conte ad Ottorino, -
18 IV | presentando le sue armi a Lupo, disse: - Ricevi il bastone e lo
19 IV | giudice si alzò in piedi e disse: - Il vostro curato non
20 IV | accostato:~- Senti, - gli disse, - guardati bene dal combattere
21 IV | fiato, mise un respirone e disse: - Già, la sete dà buon
22 IV | una spalla: - Ohe! - gli disse, - vòltati in qua, tu mi
23 IV | dell'acqua santa, - gli disse.~- Nelle pile della chiesa
24 IV | quegli ghignando fece e disse tutto che gli veniva imposto.~-
25 IV | proveccio del cherico, - disse da ultimo il buffone al
26 IV | poca brigata.~- Senti, - disse allora al Tremacoldo uno
27 V | nuvoletta sopra val Menagio, disse: - Vuol far temporale: su,
28 V | che rispondeva a poppa, disse: - Michele, perchè non andar
29 V | tenevasi sulle ginocchia, e disse con una viva commozione: -
30 V | esitato fra sè stesso, Lupo disse ai compagni: - Qui convien
31 V | fra le mani, lo guardò, e disse: - È il suo, - quindi lo
32 VI | io. Lasciami con lei, - disse quindi all'ancella che era
33 VI | rispondi con tanto dispetto? - disse la madre con voce risentita:
34 VI | Marina gonfiata stasera! - disse l'ancella fra sè, ed obbedì.~
35 VI | tutto sarà in pronto, - le disse; - andiamo.~- Io non son
36 VI | fece più presso a Bice e le disse tutto agitato: - Per pietà,
37 VII | piedi, come pentito, e mi disse: - Va' dentro tu e dille
38 VII | riavuta: - Sono qui -, le disse, - per mantenere la mia
39 VII | una mano sulla spalla, mi disse: - Via, Marianna, lasciala
40 VII | trovar suo padre. Forse nol disse che per farle paura affin
41 VII | nessuna forza. - Via -, disse con un sorriso gelato e
42 VII | risposta le stese la mano, e disse: - Dunque andiamo -. Ma
43 VII | proprio precipitarmi? -, gli disse, - ebbene, verrò -. Inginocchiossi
44 VII | orazione, poi si levò, e mi disse a me: - Dirai a mia madre... -,
45 VII | interrompendo la sua storia, disse alla figlia: - Il resto
46 VII | per la povera Ermelinda, - disse Marianna rimettendosi in
47 VII | avrebbe sposato mai; e ne disse tante di lui e della sua
48 VII | una gran festa e infine disse di Marco, che le avea mandato
49 VII | mano.~- Gli sta bene, - disse ancora Lauretta, - ci ho
50 VII | assassinare una povera creatura! - disse ancora Lauretta; e reso
51 VIII | invitandolo a sedersi, e gli disse: - Un momento e son da te; -
52 VIII | ritirare: - No, no, - gli disse, - andate pure innanzi,
53 VIII | segretario uscì, e Marco disse ad Ottorino con un sorriso: -
54 VIII | modo saremo ribenedetti, - disse Marco.~- Sì, ma ci scomunicherà
55 VIII | dicesse da senno.~- Io, - disse alla fine il giovane, -
56 VIII | che ebbe la sua disgrazia, disse al Conte che avea una lettera
57 VIII | rimettersi in cammino, ella disse alla madre, accennando i
58 IX | noia, da quella vessazione, disse al marito: - Noi altre donne
59 IX | in tempo d'interdetto? - disse il Conte; ma lo disse sotto
60 IX | disse il Conte; ma lo disse sotto voce, che non sapendo
61 IX | durante l'interdetto; ma poi disse tra sè stessa: - Alla fine
62 IX | raccogliendo la celata; e gli disse: - Non volete tener la lingua
63 IX | e di quel di più che mi disse a bocca il messo, io non
64 IX | qualcuno che ne gli avvisi, - disse il giovane.~- Per carità,
65 IX | Ottorino, senza dargli ascolto, disse al suo scudiere: - Conviene
66 X | cortesemente: - Già tornato? - gli disse, - e così, come vanno le
67 X | rumore fu quieto, Marco disse alla fanciulla: - Bellissima
68 X | padre di lei: - Presto, - le disse, - staccati di dosso qualche
69 X | arrestò. - E le soscrizioni? - disse più d'uno: - vediamo, vediamo.~-
70 X | e di giostre, è vero? - disse con quell'interrogare che
71 X | allegò vari casi, infine ne disse tante e tante da passar
72 X | Senti un po' qui, - le disse con un volto ridente tra
73 X | che cessasse la burla: poi disse ad Ottorino con un sorriso: -
74 X | la mano della madre, gli disse: - Domani verrete, è vero?~-
75 XI | Caro quel bamboccino! - disse Lodrisio sogghignando.~-
76 XI | Marco fece un sorriso, e poi disse: - Sai che cosa m'era venuto
77 XI | parleremo con più agio, - disse Marco, - mi pare anche a
78 XI | proposito di Firenze, - disse Marco per troncare il discorso, -
79 XI | risolutamente su i due piedi, e disse ad alta voce, quasi imponesse
80 XI | rannuvolandosi tosto, gli disse con un'aria di scherno mal
81 XI | ombrosa. - Poveretto me! -, disse in cuor suo, - non l'ho
82 XI | fuori.~- Ch'ei venga, - disse il padrone; e il giovane
83 XI | Senti, cugino, - gli disse dopo un pezzo: - io debbo
84 XI | con codesti preamboli? - disse bruscamente Marco tagliandogli
85 XI | bestia vuol morirgli sopra -, disse fra sè la vecchia, che gli
86 XI | gli toccò una spalla; e disse: - Michele, via, mangiate
87 XI | di poco prima; ma poi non disse altro che questo: - Ebbene,
88 XII | fare in due contro tanti? - disse il barcaiuolo.~- Non siamo
89 XII | Non pensate a me, - gli disse tosto: - l'angelo custode
90 XII | per lui.~- Alla peggio, - disse il soldato in cuor suo, -
91 XII | Eccoti il Bellebuono, - disse a Michele l'uomo che l'avea
92 XII | posta sul pendio, e Michele disse: - È questa.~- Tu Ribaldo,
93 XII | altri andiamo.~- Sentite, - disse il barcaiuolo al capo che
94 XII | dato quell'ordine, e lo disse con voce alta in modo da
95 XII | venga anch'io con voi, - disse il Limontino al capo, -
96 XII | in custodia: - Sicchè, - disse, la mia promessa io l'ho
97 XII | lance che andavano innanzi e disse: - Sentite; qui il vostro
98 XII | Michele: - To' qui, Ribaldo, - disse a mezza voce ai soldati, -
99 XII | braccio.~- Maladetta! - disse un terzo, - noi soldati
100 XII | in piedi, il Vinciguerra disse al barcaiuolo: - Or va,
101 XII | che seppe migliori, gli disse che ormai poteva tornarsene
102 XII | de' miei.~- Perdonatemi, - disse tosto l'abate accorgendosi
103 XII | sì, la solita canzone, - disse Marco interrompendolo: -
104 XIII | Sentite, Ottorino, - disse il Conte balbettando: -
105 XIII | dimenticando ogni riguardo, disse per disteso tutto il fatto
106 XIII | suo paese e per voi? - gli disse Ermelinda.~- Santo Dio!
107 XIII | del Conte. - Come? - gli disse: - non siete voi l'amico
108 XIII | quietatevi.~- Avete sentito? - disse allora Marianna, - il padrone
109 XIII | rispettoso: - Tocca a voi, - gli disse, - a salvarlo; a voi che
110 XIII | e: - Non dubitare, - gli disse ancora, - farò tutto quello
111 XIV | Finalmente si fece coraggio, e disse qualche parola intorno alla
112 XIV | me.~- Oh! state sicuro, - disse il Conte, - che per causa
113 XIV | fece tutta rossa, e non disse parola.~- Ho visto che l'
114 XIV | Sì, è vero, lo conosco, - disse la fanciulla, abbassando
115 XIV | che ve l'avea condotta, disse singhiozzando: - Una vostra
116 XIV | fatela avere all'abate, - disse, - e Lupo vi sarà restituito.~-
117 XIV | che avete risparmiato, - disse la fanciulla - di tante
118 XIV | per andarsene.~- Bice! - disse Marco, e le accennò che
119 XIV | fieramente.~- Di Ottorino, - disse Bice, facendosi in un tratto
120 XV | alla porta della sua casa, disse alla figliuola: - Dà qua
121 XV | lettera di Marco:~- Questa, - disse, - è la grazia del vostro
122 XV | Dàlla qui a me la lettera, - disse il cavaliere ad Ambrogio, -
123 XV | con un bicchier di vino, - disse il condannato, e versandone
124 XV | porse l'altro al compagno e disse: - alla salute di Marco!~-
125 XV | rimettendosi tosto: - Veggo, - disse, - che non ho tempo da perdere:
126 XV | per amor mio.~- Ascolta, - disse il Vinciguerra, - io non
127 XV | una mano sulla spalla, e disse: - So che me li profferisci
128 XV | Un tuo fratello? - disse il Vinciguerra, - bene,
129 XV | notte in Romagna.~- Bravo! - disse Lupo, - accetto il baratto;
130 XV | con una faccia serena gli disse: - Siamo a tempo?~In quella
131 XV | su quest'ultimo punto, - disse Lupo tosto che la commozione
132 XV | monaco si fece innanzi e disse a Lupo: - Dice il vero vostro
133 XV | venuti qui Ottorino ed io, - disse il falconiere, - con una
134 XV | Una lettera di Marco? - disse Lupo, - Viva Marco! - e
135 XV | render grazia all'Abate? - disse il monaco a Lupo. - Questi
136 XV | facendole un saluto colla mano, disse ad alta voce: - Addio, gioia
137 XV | cominciavano a rendergli, disse a Lupo: - Bisognerà che
138 XV | notte per la Toscana, - gli disse Ottorino.~- Oh! me ne duole
139 XV | il capo tutto malcontento disse in cuor suo: - Se neppur
140 XV | Milano, il giovane cavaliere disse a Lupo: - Fra un paio d'
141 XV | a poter render grazie? - disse il figlio del falconiere;
142 XV | trionfo - Basta, basta, - disse a Lupo ritraendo le mani, -
143 XVI | l'altro:~- No, no, - gli disse, - non vi sconciate, maestro,
144 XVI | Scusatemi, se v'ho scioperato, - disse quel dalla schiavina e tirò
145 XVI | di dentro e di fuori, poi disse:~- È delle fabbriche d'Inghilterra:
146 XVI | folla; allora l'armaiuolo disse all'altro: - Gli è per qualcuno
147 XVI | dava.~- Addio Tremacoldo, - disse il nostro scudiere, quando
148 XVI | Questa per prova, - gli disse: - ficca il calcio qua dentro, -
149 XVI | la lancia in resta, - gli disse allora Lupo che gli stava
150 XVI | rinnegato.~- Tremacoldo, - gli disse allora uno dei giudici della
151 XVI | colpo, si mise di mezzo e disse: - Il Tremacoldo ha ragione:
152 XVI | all'orecchio del nipote, disse: - Buon per noi che gli
153 XVI | quale egli sedeva, e gli disse: - Senti, Lampugnano, va
154 XVI | usate ai cantori: insomma ne disse tante e tante che fu troppo.~
155 XVI | Ho sentito più volte, - disse il Vicario, - rammentar
156 XVI | mano, temprò le corde, e disse: - Trovo il suono e il motto; -
157 XVI | lui rivolta:~«Scostati, - disse, - e ascolta:~ ~«In me un'
158 XVII | averlo colmato di lodi, gli disse: - So che la vostra cortesia
159 XVII | allestiti i due cavalli, gli disse all'orecchio, che dovesse
160 XVII | assestata come un guanto, - disse il Birago ad un suo garzone,
161 XVII | maggiori.~- Guarda, guarda! - disse il Birago accennandolo alla
162 XVII | fuori un altro uncino, e gli disse che la promessa era di non
163 XVIII | tiratolo in un canto gli disse che il Vicario Imperiale
164 XIX | volta di Roma. - Va bene, - disse Marco, e il ragazzo uscì.~
165 XIX | Lodrisio, e manco a te, - disse Marco con volto severo. -
166 XIX | suo soldo.~- Non è vero! - disse Marco risolutamente.~- Pure
167 XIX | apparecchiarvi; e poi gli disse: - Quanto ad Ottorino tengo
168 XIX | padre...~- Impedirle, - disse Marco.~- Ma come? perchè
169 XIX | capito: e sono a casa -, disse allora in cuor suo il mariuolo:
170 XX | malinconico, e accennando l'altro, disse:~- Senti, tedesco, come
171 XX | parere di aver dormito, disse con una sua voce squarciata
172 XX | so dov'ei sia.~- Lupo? - disse il curato, - l'abbiam veduto
173 XX | ma non volle entrare, chè disse essergli stato inibito da
174 XX | La chiesa di San Marco, - disse il Conte, - sì, sì, lasciate
175 XX | volesse da lui. - Tutto sta, - disse, - che i nostri montanari
176 XXI | di cavalli.~- Diavolo! - disse Lupo, - par che sia un carro.~-
177 XXI | Il segnale è quello; - disse sommessamente il figlio
178 XXI | Solo? a quest'ora? - disse Lodrisio, - e così, com'
179 XXII | parentado si stringa, - disse Lodrisio.~- È subito detto; -
180 XXII | facendo il dover suo, - disse Lupo; - Il Signore lo riposi; -
181 XXII | mano che tenea la sua, e le disse un'altra volta: - Addio,
182 XXIII | fermata da farsi a Gallarate. Disse dunque al corriere che aspettasse,
183 XXIII | cosa a Bice.~- È Marco, - disse questa spaventandosi, -
184 XXIII | tempo!~- Senti, cuor mio, - disse Ottorino prendendole una
185 XXIII | braccio dello sposo, gli disse: - Ah Ottorino, voi non
186 XXIII | Tornerete tosto, è vero? - gli disse Bice per ultimo.~- Fra un
187 XXIII | ancora.~- Sentite, - le disse finalmente il fratello di
188 XXIII | profondamente innanzi a Bice, le disse che veniva dal Seprio, dove
189 XXIII | gridare, un menar di colpi, disse allo scudiere di suo padre
190 XXIV | cenno affermativo del capo, disse: - Entrate. - Le imposte
191 XXIV | accetto a lui.~- Levatevi, - disse allora Bice.~Il Pelagrua
192 XXIV | che non se ne parli più, - disse la sposa di Ottorino con
193 XXIV | giungere.~- Se sapeste, - disse allora il Pelagrua con una
194 XXIV | temperato di riverenza, e poi le disse:~- Sentite, una giornata
195 XXIV | sposo prima di partire, - disse Bice.~Il Pelagrua si accostò
196 XXIV | Senti, Mastino, - gli disse, - qui madonna ti domanda
197 XXIV | qualche cosa del suo sposo, disse al castellano: - Via, cercate
198 XXIV | fidato a cavallo, - gli disse: - egli portetà a Castel
199 XXV | consolazione.~- Ben arrivata, - disse finalmente, come potè riavere
200 XXV | da un paggetto, che gli disse: - La dama chiede di voi.~-
201 XXV | miei nobili confratelli, - disse colui, - non che abbia grandigie
202 XXV | Il padrone non c'è, - gli disse bruscamente il castellano, -
203 XXV | buon pensiero: - Chi sa, - disse, - che fra tanta gente ch'
204 XXV | entriamo qua dentro, - disse premurosamente il Conte,
205 XXV | tremare.~- Sta a vedere -, disse il giullare in cuor suo, -
206 XXV | battersela; ma poi: - No, - disse, - il Tremacoldo può portar
207 XXV | offerta de' suoi buoni uffici, disse al Tremacoldo:~- E non sarebbe
208 XXV | vostro zio.~- Appunto, - disse il Tremacoldo, - par proprio
209 XXV | mano sulla spalla, e gli disse: - Senti, Tremacoldo, in
210 XXV | ai suoi ospiti.~- A me, - disse il Tremacoldo, - tocca al
211 XXV | l'un l'altro, e vi fu chi disse a voce spiegata: - Tal e
212 XXV | dirimpetto:~- A proposito, - disse, - che è avvenuto di quei
213 XXV | cantare.~- Ho capito -, disse il Tremacoldo in cuor suo,
214 XXV | ordita Dio manda il filo, - disse il buffone congedandosi.~
215 XXV | altro.~- Ohe! amico! - gli disse con un vocione da toro lo
216 XXV | Senti, gioia mia cara, - gli disse, - il giuoco non corre pari;
217 XXV | galante.~- È vero, è vero, - disse l'un dei capi, - venga un
218 XXV | Come va questa faccenda? -, disse fra sè, - l'ho messo fuori
219 XXVI | camere, e: - Senti, - gli disse, - io ho un incarico molto
220 XXVI | Marco una mia lettera, - disse Ermelinda.~- Ed è qui tutto? -
221 XXVI | To', la lettera è qui, - disse la Contessa, - capisco anch'
222 XXVI | Addio, mio buon Lupo, - disse la Contessa. - Il Signore
223 XXVI | condizione che di viaggiatore, disse alcune parole all'orecchio
224 XXVI | capo levando le spalle, e disse:~- Il solito; cogli Alamanni
225 XXVI | che stiate sopra di me, - disse il castellano; - se la lettera
226 XXVI | ammorbato da Fariseo! - disse Lodrisio misurandogli per
227 XXVI | venire a una conclusione, - disse Lodrisio, - ch'or ve n'ha
228 XXVII | XXVII~ ~- È il Tremacoldo, - disse Bice tutta animata, appena
229 XXVII | e si tacque.~- Come? - disse Lauretta tutta agitata, -
230 XXVII | dell'anima mia.~- Ohimè! - disse l'ancella sempre più sbigottita, -
231 XXVII | Non ti mover di qui, - le disse sommessamente, - non voglio
232 XXVII | padrona.~- Rispondigli, - le disse questa sotto voce, - che
233 XXVII | tranquilla e severa maestà, disse a quel primo:~- Castellano,
234 XXVII | istante era pure sincera, le disse balbettando:~- Perdonatemi,
235 XXVII | Senti, sennino mio, - le disse, - ti pare che tornino bene
236 XXVII | bene...~- Pel mio bene? - disse la fanciulla, - andate,
237 XXVII | cameretta qui presso, - disse il taverniere, e, presa
238 XXVII | gran dimestichezza, e gli disse:~- Jacopotto, siam due uomini
239 XXVII | si volse a Lupo, e gli disse - Vengo subito; - quindi,
240 XXVII | castrato, e: - Guarda, - disse, - che fior di roba profumata! -
241 XXVII | dopo di che quest'ultimo disse a voce spiegata: - Adesso
242 XXVII | armeggi hanno costoro? -, disse fra sè il Limontino, un
243 XXVII | bizzarro che Dio ne guardi: disse di voler dormire nella stalla,
244 XXVII | sordo e breve nitrito, e disse tra sè: - Il meglio sarebbe
245 XXVIII| rispondeva colui.~- A me, a me, - disse allora l'ostiere, - tenetelo
246 XXVIII| Tu va all'inferno! - disse Lupo vedendolo cader per
247 XXVIII| gittandoglielo per terra, gli disse: - Non per te, briccone,
248 XXVIII| Palazzo della Signoria? -, disse Lupo in cuor suo: - se non
249 XXIX | Lucca. – Venga tosto, - disse Marco, credendo che fosse
250 XXIX | sulla bocca!~- Senti, - disse il Visconte abbassando la
251 XXIX | scoperta: - Come mai? -, disse in cuor suo, - come mai
252 XXX | occhi rivolti verso terra disse:~- Siete voi?~Era quel dolce
253 XXX | Io buono? io generoso? - disse poi con voce soffocata: -
254 XXX | poveretta.~- Ascoltatemi, - disse allora il Visconte abbassando
255 XXX | stava aspettando, e gli disse: - Verrai meco a Rosate. -
256 XXX | afferrollo per un braccio, e disse:~- Qua quella lettera!~Il
257 XXX | una fante ad aprirgli, le disse che volea parlar subito
258 XXX | Leggete questa lettera, - le disse Marco presentandole il foglio
259 XXX | lui che gliel'avea porta, disse con un torrente di lagrime: -
260 XXX | braccia della fantesca, e disse a Marco: - Venite con me. -
261 XXX | una muraglia di contro, disse: - È là dentro in compagnia
262 XXX | Andiamo subito a trovarla, - disse Marco, e già metteva il
263 XXX | Rivolse gli occhi al cielo, e disse: - Signore! sono nelle vostre
264 XXX | Ed io ve lo credo, - disse Marco. - Buona donna, rassicuratevi,
265 XXX | confortata, mezzo paurosa, disse dell'uscio che avea trovato
266 XXX | quale lo aveva lasciato, e disse a voce bassa: - Nessuno.~
267 XXX | rivoltosi alla donna, le disse: - State di buon animo,
268 XXXI | desolatamente il capo, e disse in cuor suo: - Ecco adempite
269 XXXI | chiamar la madre di Bice, - disse poscia alla castellana, -
270 XXXI | tempo come smemorata, e poi disse:~- Sei tu, Lauretta?~- Sì,
271 XXXI | è qui anche tuo padre? - disse Ermelinda, tosto che si
272 XXXI | abbracciandole il capo, le disse tutto intenerito: - Tu stai
273 XXXI | Signore ce l'avrà serbato, - disse Ermelinda. - A quel che
274 XXXI | Ermelinda. - A quel che mi disse la castellana, egli debb'
275 XXXI | d'ogni enormità non sua; disse del profondo dolore di lui
276 XXXI | Senti, figlia mia, - le disse il padre, - Ottorino non
277 XXXI | Via, offritelo a Lui, - disse il pio monaco, - offritelo
278 XXXI | Sei qui con me, - le disse: - sei colla tua cara Bice. -
279 XXXI | profondendo.~Verso un'ora di sole disse di sentirsi stanca e di
280 XXXI | disperavano:~- Di che piangete? - disse, - ecco, ch'io sono ancora
281 XXXI | Che?... Ottorino?... - disse l'agonizzante facendo un
282 XXXI | Ottorino, il quale baciollo e disse: - Verrà meco nel sepolcro.~-
283 XXXI | curvandosi sulla moribonda le disse sottovoce: - Pregate anche
284 XXXII | guardando in silenzio, e gli disse:~- Perchè l'hai abbandonata?...~-
285 XXXII | plico tal quale stava, e gli disse: - Sono le tue lettere state
286 XXXII | tranquillamente, a quel che disse dappoi un suo famigliare,
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