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Paolo Mantegazza
Studj sui matrimonj consanguinei

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VI

Per quanto si assottigli il valore delle nostre cifre con una logica critica ed

esigente, pur salta all’occhio di tutti che i matrimonj consanguinei sono più

spesso dannosi che innocenti; e basterebbe a provarlo il gran numero di fatti,

in cui genitori sanissimi generano una cattiva prole o non ne generano punto,

sol perché son parenti. Dove le cifre non bastano, convien raccogliere da molte

parti gli elementi per risolvere il problema, e guai a noi se gli uomini per

vivere, per governarsi e per incivilirsi avessero dovuto aspettare di avere in

mano formole matematiche inappuntabili, Noi saremmo ancora di certo alla carne

cruda e alle vergini foreste del selvaggio.

Vi è un fatto eloquentissimo e che governa con legge eterna la meno governabile

in apparenza delle passioni umane, ed è questo che l’amore sceglie i tipi più

diversi, perché si fondano insieme nel mistero dell’amplesso, e in ogni tempo e

in ogni paese vediamo il biondo che cerca il nero, e le forme snelle e sparute

che s’appoggiano sopra le tornite colonne di carni rotondette; e vediamo ogni

giorno l’ingegno che si marita alla bellezza, la forza alla grazia, l’ira alla

pace, il bruno al bianco, il senso al sentimento. E noi in questo non siamo che

inconsci sacerdoti di una religione che fu fatta prima di noi e fu scritta fin

nelle viscere dell’eterna natura: dacchè fin da padre a figlia e da madre a

figlio l’amore trasfonde la vita da un sesso all’altro; sicchè la donna

trasporta indefinitamente i germi del bene e del male in altra famiglia, e così

come gli uomini di genio ebbero quasi tutti dalla madre la scintilla creatrice

(e lo proverò presto con molte cifre), così alla lor volta gli uomini grandi,

innamorandosi più spesso del bello che del buono e del vero, interrompono

bruscamente la genealogia dell’ingegno, che eternandosi in una stessa famiglia

si farebbe tirannia pericolosa e tramandano invece alle figlie un germe, che

piccino o robusto andrà pur sempre a germogliare in altra terra e sotto altro

cielo.

La ripugnanza ai matrimonj consanguinei esiste dunque anche in natura, e, per

quanto possano avvenire inconsci incesti tra fratello e sorella, riesce pur

sempre rarissima eccezione il vedere unite in matrimonio due persone che per

lineamenti, e costituzione e forma di ingegno ci sembrano più fratelli che

sposi.

Le osservazioni e le esperienze fatte sugli animali e raccolte sia a difendere

che a combattere le unioni consanguinee, mostrano però una cosa sola, che cioè

le forme analoghe e le analoghe disposizioni si esagerano quando vengono a

fondersi nell’unica coppa dell’amore; per cui anche nell’uomo è assai probabile

che il bene e il male si raddoppiino e si moltiplichino, quando vengono messi

assieme per riaccendere la fiaccola della vita. E siccome di donne e di uomini

perfettamente sani e che vivono i cento anni voluti invano dal Flourens esiste

appena la stampa come fenomeno mostruoso, così noi abbiamo tutti un organo

debole dalla nascita e un sistema disposto ad ammalare e a farci morire assai

prima di quei cento anni. E queste disposizioni e queste debolezze e questi

germi morbosi sono assai più probabilmente eguali nel fratello e nella sorella,

nel padre e nella figlia e molto analoghi nel cugino e nella zia, e così via via

in tutta la catena di quegli uomini che si chiamano parenti, perché hanno

un’onda comune di sangue che le affratella.

Noi tutti, dobbiamo pur confessarlo, siamo in grado diverso o scrofolosi, o

nevrosici, o disposti ad ammalare di cancro o di tubercolosi o di degenerazione

grassa delle arterie; ma se queste disposizioni, che pur son sempre gli

atteggiamenti dell’organismo, son leggiere o non trovano terreno per attecchire,

vengono ad abortire; mentre invece, versando il loro seme comune nella coppa

d’amore dalle due fonti dei sessi, possono moltiplicarsi in diversa misura e dar

luogo a scrofolosi, a nevrosici, a epilettici, a cancerosi, essendo i genitori

in apparenza sani e robusti.

Su questa moltiplicazione dei germi morbosi fatta per via del matrimonio, noi

abbiamo in questi ultimi tempi alcuni bellissimi esperimenti fatti nei conigli

dal Legrain.

 

 

 




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