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Paolo Mantegazza
Studj sui matrimonj consanguinei

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IV

In questo secolo, troppo tenero amatore dei numeri, si sarebbe subito tentato di

dare un valore a queste autorità, schierate le une contro le altre,

rappresentandolo con un rapporto aritmetico; è certo che per ogni difensore dei

matrimonj consanguinei, noi avremmo più di quattro avversarj. Ma una critica

severa ci obbliga subito a dichiarar falso il criterio dell’autorità e falso

anche il rapporto che tentasse di misurarne il valore; perché molti autori non

fecero che ragionare sui fatti raccolti dagli altri, o conclusero sopra un

numero troppo piccolo di osservazioni, o emancipandosi dai fatti vollero indurre

e prevedere dove soltanto si avrebbe dovuto osservare; e infine molti si

copiarono gli uni gli altri senza critica e ispirati soltanto dalla passione di

un’idea preconcetta.

Veduti insufficienti i codici e le autorità a risolvere il problema, rimaneva

ancora una grandissima speranza che il criterio sperimentale ci avrebbe dato la

luce che invano avevamo cercata negli altri campi; e questa speranza ci sembrava

offerta dalle esperienze sugli animali. Qui non più codici, che limitassero il

matrimonio, non più passioni del cuore che combattessero contro i codici; ma

condizioni cercate e volute dall’uomo; ma una vera creazione di razze e di

indefinita generazione consanguinea.

Nell’opera immortale di Darwin ognuno può trovare una massa di fatti che

provano, come scegliendo a progenitori individui che riunivano uno stesso

carattere, si aveva una prole che lo presentava poi in grado più saliente; e le

colombe ricciute e quelle a salto mortale e le pecore a code adipose, e le

pecore a lana finissima, e i cavalli camminanti all’ambio e i porci mostruosi, e

tanti altri animali singolari per una proprietà utile o bizzarra sono creazioni

dell’uomo ottenuto colla ripetizione dei matrimonj consanguinei.

Gilbert Child ci parla dei celebri tori Comet, Favourite e Sir Samuel, che erano

figli dell’incesto. Baudoin ci racconta di un gregge di 300 montoni d’origine

sassone, che rimonta al 1840, e che prospera colle proprie forze, ma a

detrimento però della sua fecondità.

Marjolin unì due magnifici cani dei Pirenei, fratello e sorella fra essi, e ne

ebbe figli morti.

Bertrand, in un’esperienza di circa 40 anni, unendo cani da caccia in amore

incestuoso ebbe una razza più fina, più intelligente, ma meno robusta. Quei cani

morivano spesso in tenera età, i maschi divenivano presto impotenti e le femmine

cessavano ancor giovani dal concepire. Spesso dovette ricorrere a incrociamenti

per mantener viva la razza.

Anche Chipault ebbe cani paraplegici da un amore incestuoso.

Nell’Istituto agronomico di Grignon, una razza di porci inglesi, in cui le

unioni erano da molto tempo consanguinee, decadde tanto da render necessario

l’innesto di altro sangue.

Magne, direttore della celebre scuola veterinaria di Alfort, e giudice

competentissimo in questa materia, si dichiara avversario dichiarato

dell’incesto fra gli animali. E della stessa sua opinione è il Bourgelat,

fondatore della scuola veterinaria.

Webb, che in Inghilterra riportò sempre il primo premio nei concorsi per le

migliori pecore, per cui credette suo dovere di non concorrere più

nell’avvenire, aveva somma cura di evitare le unioni consanguinee.

Aubé avrebbe trovato che anche negli animali gli amori consanguinei producono

pari danno nella prole, cioè la tubercolosi, la sterilità e l’albinismo. Avendo

egli ottenuto dei figli tra fratelli in conigli macchiati, ebbe sempre nella

quarta o quinta generazione animali albini.

Legrain però, ripetendo con molto acume di critica le esperienze di Aubé, venne

ad un opposto risultato, e potè dimostrare che i conigli albini si possono

ottenere anche riunendo animali di famiglie diverse, purchè si scelgano sempre

conigli di color bianco o molto chiaro; così come si possono conservare

indefinitamente razze nere, anche scegliendo conigli di questo colore benchè

siano fratelli. Così pure potè constatare che alcuni prodotti albini, che

volentieri si vorrebbero attribuire al matrimonio consanguineo, sono invece

frutto di cattive condizioni igieniche e specialmente della mancanza della luce

7

Legrain, contraddicendo l’Aubé, non rimane però padrone del campo; dacchè

abbiamo molti altri fatti che ci dimostrano l’albinismo come il frutto

dell’accoppiamento consanguineo.

Baudoin vedeva dei polli albini ottenuti con questo modo in una razza

intieramente nera.

D’Arrainville otteneva alla Martinica l’albinismo delle tortore coll’unione

consanguinea.

Anche Chipault vedeva gatti albini figli dell’incesto fraterno.

Abbiamo dunque per gli animali, come per gli uomini, avversarj e avvocati del

matrimonio consanguineo, ma i primi sempre in numero molto maggiore dei secondi.

Che i fatti raccolti nel mondo umano e nel mondo delle bestie non fossero ancora

sufficienti a stabilire su questo problema un domma sicuro, ce lo provano i

dubbj e le domande rivolte dai governi e dai congressi alla scienza, perché

questa li rischiarasse e li rassicurasse.

Il Congresso internazionale per il progresso delle scienza sociali tenuto a

Bruxelles e quello tenuto a Gand si occupavano del problema, ma ne giudicavano

ancora immatura la soluzione, e nel 1863, il ministro di agricoltura e commercio

di Francia indirizzava una circolare ai prefetti per conoscere il numero dei

matrimonj consanguinei in tutto l’impero francese. Anch’io mi rivolgeva al

nostro ministro, che reggeva lo stesso portafogli in Italia un anno prima che in

Firenze si riunisse il Congresso internazionale di statistica, e mostrandogli

l’importanza della cosa, lo scongiurava, perché inviasse una circolare ai

sindaci e ai medici condotti, onde mettessero insieme un numero considerevole di

fatti di matrimonj consanguinei; ma S.E. il Ministro, benchè la cosa fosse già

stata fatta in Francia, non credeva opportuno di accondiscendere al mio

desiderio.

Io però aveva fin dal 1865 diretta per conto mio una circolare a tutti i medici

d’Italia per aver fatti che rischiarassero il problema; e andava pubblicando

nell’Igea le osservazioni che i miei colleghi gentilmente m’inviavano. E infine,

non scoraggiato ancora dal silenzio di un’Eccellenza, né dalla scarsa messe

raccolta dai colleghi, nell’ultimo Congresso statistico di Firenze proponeva che

si avessero a raccogliere dati statistici sul numero dei matrimonj consanguinei

nei diversi paesi. Il relatore della Sezione prima, l’illustre Engel, delegato

ufficiale della Prussia, portò le mie proposte in seno dell’Assemblea generale

ed io le sostenni con un discorso brevissimo, tanto aveva paura di aver ragione

e di annoiare il colto pubblico che mi ascoltava. Ed io ebbi ancora l’assenso

del Farr, delegato Inglese, e ottenni con un voto quasi unanime dell’Assemblea

che nel Bollettino di censimento della popolazione si aggiungesse una colonna

per indicare il grado di consanguineità del padre e della madre.

Son queste tutte ottime cose, ma son semi che frutteranno nell’avvenire; ed ora

noi vogliamo sapere qualche cosa che ci illumini nel presente o che almeno ci

rappresenti fedelmente e coscienziosamente lo stato attuale della scienza su

questo grave problema di igiene sociale.

Ora eccovi il materiale greggio da me raccolto e che rappresenta la statistica

più ricca finora di matrimonj consanguinei.

Tabella

 

Numero progress. dei matr.

Nome dell’osser-
vatore

Paese

Grado
di parentela
dei genitori

Innocuità
del
matrimonio

DANNI DEL MATRIMONIO
e
OSSERVAZIONI

1-19

Courtans

Morzines
Alta Savoja.

Diverso grado non indicato

Sei idioti, cinque imbecilli, sei rachitici. — Nevrosi epidemica. — (Igea, vol.1.º pag. 111).

20

Turck

Francia.

Nipote e zia.

Figli sani

Igea 2,25

 

21

"

"

Incesto

Figli sani

 

22-36

Cadiaud

"

Parenti in 3.º e 4.º grado.

Figli sani, id.26

 

37-43

"

"

"

Figli morti in tenera età

44-57

"

"

"

Sterilità.

58-75

"

"

"

Scrofola, sordo-mutezza e idiotismo.

76-77

Balley

Roma

Parentela non qualificata

Sordo-mutezza.

78

"

"

Fratelli di padre e madre

Quattro figli nati morti, un quinto sordo-muto, un sesto nano, un settimo sano fino agli 11 anni.

79-112

Liebreich

Germania

Par. non qual.

Sordo-mutezza e retinite pigmentosa.

113-232

Devay

"

"

21 sterilità, 17 volte mostruosità, 82 piede equino

233-249

Howe

Inghilterra

"

95 figli, di cui 37 sani, 44 idioti, 12 scrofolosi, 1 sordo e nano.

250-276

Bemill

"

"

192 figli, di cui 58 morirono nei primi anni, 23 erano scrofolosi, 4 epilettici, 2 pazzi, 2 sordi, 2 idioti, 2 ciechi, 5 albini.

277-326

?

Widah, Regno di Dahomey

Frat. e sorelle. Incesti diversi

Degenerazione profonda ed estinzione prossima della razza. (Igea, vol. 3.º pag. 60).

327

Lombroso

Italia.

Zio e nipote.

Sterilità.

328

"

"

"

3 figli gozzuti, dei quali 2 cretini ed epilettici, una intelligente.

329

"

"

Primi cugini

Sterilità.

330

"

"

Zio e nipote, padre epilett. mad. ner.e ist.

 

Un figlio epilettico, uno cretino.

331

Sargenti

"

Primi cugini, madre scrofol.

Figli sani ma in piccola statura.

 

332

"

"

Zio e nipote.

"

 

333

"

"

Primi cugini.

Figlia sana.

 

334

"

"

"

Figli sani.

 

335

"

"

"  tubercol.

6 figli tubercolosi, 5 già morti.

336

Lombroso

Quistella

Primi cugini

Figli sani.

 

337

"

Introbbio

"

Sterilità.

338

"

"

"

4 figli morti precocemente, 2 tisici.

339

"

"

"

Figli sani.

 

340-344

Voisin

Batz, Francia

"

"

 

345-375

"

"

Secondi cug.

"

 

376-385

"

"

Quarti cugini.

"

 

386

Dobell

Inghilterra

Primi cug. con mani mostr.

Figli sani e non mostruosi.

 

387

Moretti

Premenno (Lago Magg.)

Zio e nipote.

Sterilità.

388

"

"

Primi cugini.

Figli sani.

 

389

"

"

"

"

 

390

"

Cannero

"scrofolosi

Figli scrofolosi, uno rachitico.

391

"

"

Scrofolosi

Figli scrofolosi.

392

"

"

Uno zoppo, l’altro scrofoloso

Un figlio nato morto, un figlio sano.

393

"

"

Secondo cugini.

Una figlia scrofolosa.

394

De Orchi

Como

Primi cugini madre tubercol.

Sette figli sani, tre morti immaturamente o imbecilli o paralitici.

395

Longhi

Lombardia

Primi cugini

Due aborti nel quarto mese di gestazione, quattro parti immaturi di feti morti, due figli morti prima del cinque anni.

396

"

"

"

 

Primo parto, due feti gemelli mostruosi, secondo parto due gemelli che morirono prima dei cinque mesi; poi sei figli sani.

397

Mantegazza

"

"

Figli scrofolosi.

398

"

"

"

Due maschi e tre femmine, tra questi due maschi sono sani, gli altri tutti sempre malaticci, una figlia morta all’età di 10 anni, scrofolosa e piccolissima.

399

"

"

"  padre tuber.

Tre figli sani, una figlia imbecille e rachitica.

400

"

"

"

Figli sani.

 

401

"

"

"

Una figlia scrofolosa, due aborti.

402

"

"

"

Figliuolanz. dis.

 

403-411

Mitchell

Scozia

Cugini

Figli sani.

 

412-419

"

"

"

Sterilità.

420-448

"

"

"

Posterità malata di tisi, idiozia, mania, rachitide, ecc.

449

Demeva

Porto Mauriz.

Primi cugini

Figli scrofolosi.

450

"

"

"

Figli scrofolosi, gracili o tubercolosi.

451

"

"

"

Due figli mostruosi e morti in tenera età.

452

Mantegazza

Salta, Repub. Argentina

Zio e nipote.

Dieci parti, dei quali sei aborti e due figli morti in tenera età.

453

"

"

Primi cugini.

Due figli cretinosi.

454

"

"

Zio e nipote.

Cinque aborti, cinque figli sani ed uno paralitico.

455

"

"

Cugini primi.

Molti aborti, quattro figli robusti.

456

"

"

" per varie gener.

Molti sordo-muti, molti imbecilli.

457

"

Entrerios

Primi cugini

Due figli nati morti, un figlio epilettico.

458

Demeva

Oneglia

"

Figli sani.

Sterilità.

459

"

"

"

 

460

"

Pantarina

"

Unico figlio gracilissimo, morto di sei mesi.

461

"

Moltado infer.

"

Quattro figli morti di tisi.

462

"

Pieve di Teco

Primi cugini

Figli scrofolosi e di piccola statura.

463

"

"

"

Figli scrofolosi e rachitici.

464

"

"

Secondi cugini

Sterilità.

465

De Orchi

Lombardia

Primi cugini

Due figli epilettici.

466

Demeva

Liguria

"

Uno scrofoloso, uno albino e una figlia cretinosa.

467

"

"

Zio e nipote

Un sordo-muto e due gemelli morti dopo pochi giorni di vita.

468

Robolotti

Cremona

Primi cugini

Figli sani.

 

469

"

"

"

 

470

"

"

"

 

471

"

"

Zio e nipote.

Figli mediocri.

 

472

"

"

"

Molti figli scrofolosi.

473

"

"

"

Figli sani.

 

474

"

"

Primi cugini

Molti figli e sani

 

475-477

"

"

"

Pochi figli e morti giovani.

478

"

"

Fratello e sorel. di stesso padre madre tubercol.

Sei figli, 2 morti giovani e tubercolosi, 3 maritate. Una sterile, una tubercolosa con 3 figli morti giovani, la terza tubercolosa con figli robusti, un maschio tisico con figli tubercolosi e malconci.

479

Liberali

Treviso

Primi cugini

Due figli tubercolosi, uno sano.

480

"

"

Secondi cugini.

Figli sani.

 

481

"

"

Terzi cugini.

"

 

482

"

"

Quarti cugini.

"

 

483

"

"

Terzi cug., ma la madre è prole d’unione consanguinea e leggermente rachitica

Cinque aborti, una figlia morta neonata.

484

"

"

Secondi cugini

Figli sani

 

485

"

"

"

"

 

486

"

"

Terzi cugini

"

 

487

"

"

Secondi cugini.

"

 

488

"

"

"

"

 

489

"

"

"

"

 

490

"

"

Primi cugini.

"

 

491

"

"

" ma con parentela bilaterale.

4 figli sani.

Due figli morti quasi subito dopo la nascita.

492

Lombroso

Lombardia

Primi cugini

5 figli, 1 epilettico e morto di tisi, 1 a 4 anni di tifo, 1 di 6 anni d’aspetto tuberc., 1 robusto idrocefalico, 1 idiota e tub.

493

Mantegazza

Pavia

"

Sterilità.

494

"

Genova

Zio e nipote.

Quattro aborti, due figli sani, una bambina sorda.

495

Lombroso

Prov. di Pavia

Primi cugini.

Due aborti, due figli idrocefalici, uno morto per croup, sei sani.

496

"

"

"

Sette morti giovanissimi, cinque sani.

497

"

"

"

Tredici morti giovanissimi, cinque alquanto scrofolosi.

498

"

"

Zio e nipote

Figli sani.

 

499

"

"

"

Due figli morti giovanissimi, uno sano.

500

"

Pavia

Primi cugini

Sterilità.

501

Mantegazza

Bergamo

" moglie sana, marito alquanto scrofoloso.

Un aborto, due figli morti in tenerissima età, un figlio sano, una figlia assai scrofolosa e malaticcia.

502

"

Udine

Primi cugini.

Sterilità.

503

Bizzozero

Milano

" sani; nessun sordomuto nella famiglia

Due figli sani, un sordo-muto.

504

Lombroso

Verona

Terzi cugini

Due figli sordo-muti.

505

"

"

Primi cugini.

Due figli sordo-muti.

506

"

Tor. dei Bardi

"

 

Quattro figli sordo-muti.

507

Mantegazza

Milano

Zio e nipote sani, agiati, figli di fratelli

Cinque figli ancora in tenera età e sani.

 

508

"

Canobbio Lago Maggior.

Primi cug. sani. Nessun caso di epilessia in famiglia.

 

Due figli sani, un epilettico.

509

Zaniboni

Trentino

Primi cug. sani

Sterilità.

510

"

"

"

Sterilità. Rimasto vedovo il marito sposa a sessant’anni una signora che lo fa padre ogni anno.

511

"

"

"

Quattro figli allattati dalla madre, morti tutti scrofolosi e rachitici nel primo anno di vita. Due altri figli allattati da una buona nutrice, poco sani, ma vivi.

512

"

"

"

Molti figli tutti scrofolosi e rachitici.

 

 




7 Legrain, Recherches critiques et experimentales relatives aux mariages consanguins. Bullet. de l’Acad. de méd. de Belgique. N. 3.






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