Natale
Natale, dolce nome; tenero, insistente richiamo delle false immagini di
bene, che andiamo seguendo, a Gesù, al Bene in cui solamente si quieta l'anima;
tenero, insistente richiamo alla semplice fede
della infanzia nostra, alla memoria dei cari che ne la insegnarono e son
partiti, tranquilli in essa, fidando per essa di rivederci; tenero insistente
richiamo al focolare presso cui meglio si ama, meglio si gode, e meglio, anche,
si soffre; e richiamo alla pace, alla unione dei cuori nel Nome del Santo,
Non vi ha giorno che sia tutto un'aurora come il giorno di Natale. Se
coloro che così non pensano avessero occhi per vedere e intelletto per
intendere, conoscerebbero come il Natale di Cristo sia l'aurora della civiltà
presente, di quella giustizia che forse professano di onorare e servire.
Andiamo nelle Chiese a pregare il Re della luce anche per essi, a chieder
luce, luce, sempre maggior luce dalla stella
in cui la sapienza orientale seppe leggere il disegno divino della Redenzione;
luce sulle vie della Scienza, luce sulle vie dell'Arte, luce sulle vie di chi
lavora per la giustizia, per la libertà, per la fraternità umana.
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