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Libro, Capitolo
1 I, VI | dicesse; il qual súbito rispose: - A voi tocca, signora, 2 I, VII | Gran cosa è pur, - rispose il signor Gaspar, - che 3 I, VII | giochi. - Cosí faremo, - rispose la signora Emilia; ed imponendo 4 I, XII | gioco nostro per ora -. Rispose la signora Duchessa: - Piacemi -. 5 I, XII | ingiuria a chi si sia -. Rispose la signora Duchessa: - Fate 6 I, XIII | gioco saria freddo -. Súbito rispose il Conte: - Signora, non 7 I, XIII | improviso è difficil cosa -. Rispose il Conte: - Io non voglio 8 I, XVI | Ludovico, - Non nego io, - rispose, - che ancora negli omini 9 I, XVII | adunque il mestier vostro?”, rispose con un mal viso: “Il combattere”; 10 I, XVIII | XVIII~ ~- Ed io, - rispose allora il signor Gaspar, - 11 I, XVIII | avete da insegnar voi -. Rispose il Conte: - Tra gli antichi 12 I, XVIII | domandato perché piangeva, rispose, “Perch'io non ne ho ancor 13 I, XXI | signor Gaspar Pallavicino. Rispose messer Cesare: - Dui fratelli 14 I, XXIII | ma ancor dell'altrui -. Rispose allora messer Cesare: - 15 I, XXIII | chi falliva. - Signora, - rispose messer Cesare, - io fin 16 I, XXIII | Dite ciò che vi piace, - rispose, - Ché, con licenzia però 17 I, XXVII | altro, tuttavia danza -. Rispose allor il Conte: - Poiché 18 I, XXVIII | sprezzata. - Eccovi adunque, - rispose il Conte, - che in questo 19 I, XXIX | dalle moderne. - Non so, - rispose il Conte, - che grazia o 20 I, XXXI | parlare che dello scrivere -. Rispose il Magnifico: - Anzi a cortegian 21 I, XXXI | Io già l'ho detto, - rispose il Conte; - ma, parlandosi 22 I, XXXI | altri lochi della Italia -. Rispose allor messer Bernardo: - 23 I, XXXII | toscano o come si voglia -. Rispose il Conte: - Io già, Signora, 24 I, XXXIV | da ognuno sarà inteso, - rispose il Conte, - perché la facilità 25 I, XXXVII | dell'una e dell'altra, - rispose il Conte, - estimo che la 26 I, XXXVII | come si parla. - Dunque, - rispose messer Federico, - gli antichi 27 I, XXXVII | imitasse? - Un altro, - rispose messer Federico, - piú antico 28 I, XXXVII | al mondo? - Io nol so, - rispose messer Federico; ma creder 29 I, XXXVII | noi non sappiam di cui -. Rispose il Conte: - Creder si po 30 I, XXXVIII| Allora messer Federico rispose: lo voglio pur ancor dir 31 I, XXXVIII| bontà di questa lingua? Rispose messer Federico: - Nel servar 32 I, XXXVIII| parole. Dalle parole, - rispose messer Federico. - Adunque, - 33 I, XXXVIII| medesima significazione? - Rispose messer Federico: - Le medesime 34 I, XXXVIII| e tolte diversamente -. Rispose il Conte: - E se d'un libro 35 I, XXXIX | queste poche parole -. Rispose ridendo la signora Emilia: - 36 I, XL | XL.~ ~- Signora, - rispose il Conte, - il filo mi par 37 I, XL | Anzi molto a proposito, - rispose il Conte; - perché questi 38 I, XLII | Iuliano, - Voi dite il vero, rispose, - che questo errore già 39 I, XLIV | questi studi copioso e, come rispose Aristippo a quel tiranno, 40 I, XLV | XLV.~ ~Rispose quivi messer Pietro Bembo: - 41 I, XLV | quella delle arme al corpo -. Rispose allor il Conte: - Anzi all' 42 I, XLVI | XLVI.~ ~Rispose allora il Conte: - Io biasmo 43 I, XLVI | bastanza. - Anzi troppo, - rispose il signor Ludovico Pio; - 44 I, XLVI | ve ne hanno da essere -. Rispose Pietro da Napoli: - A questo 45 I, XLVII | la morte. - Non dite, - rispose il Conte; - perch'io v'entrarò 46 I, L | artificio che la statuaria? - Rispose Ioan Cristoforo: - Io, Signora, 47 I, L | dura è assai piú vaga -. Rispose allor Ioan Cristoforo: - 48 I, LIII | poco fa avete nominato -. Rispose il Conte: - Questo piacer 49 I, LIII | pur causa del piacere -. Rispose il Conte: - Molte altre 50 I, LIV | stessi e me di tal piacere -. Rispose allor il conte Ludovico: - 51 I, LV | promessa? - disse il Conte. Rispose il Magnifico: - Di dechiararci 52 I, LV | da pagar tanto debito, - rispose il Conte, - se le fatiche 53 I, LV | seguitasse insin al fine -. Rispose la signora Emilia: - Fate 54 II, VI | me non par gran cosa, - rispose l'Unico; - e credo che basti 55 II, X | Quel ballar nel sole, - rispose messer Federico, a me non 56 II, XIII | operarla. - Bella musica, - rispose messer Federico, - parmi 57 II, XIV | XIV.~ ~Rispose allora il Magnifico: - Non 58 II, XIV | lasciargli. - Meglio è adunque, - rispose quivi il signor Morello 59 II, XV | favole? - E questo ancor, - rispose messer Federico. - Ma ogni 60 II, XVII | non avessi che dire? - rispose messer Federico. Disse la 61 II, XVII | cortegiania? - Ormai, - rispose messer Federico, - tanto 62 II, XVIII | Voi vi ingannate assai, - rispose messer Federico; - perché 63 II, XXI | Questo non dite già, - rispose messer Federico; - anzi 64 II, XXI | sé valore e modestia -. Rispose il Calmeta: - Guardate i 65 II, XXII | XXII.~ ~Rispose allor messer Federico: - 66 II, XXII | camino. - Non dite cosí, - rispose allor messer Federico, - 67 II, XXII | Bisogna pregar Dio, - rispose il Calmeta, - che ce gli 68 II, XXIII | di farla? - Voi dovete, - rispose messer Federico, - ubidire 69 II, XXIII | male, e pur non sono -. Rispose allor il signor Gaspar Pallavicino: - 70 II, XXIV | messer Federico. - Questo, - rispose il signor Gasparo: - Vorrei 71 II, XXIV | me pare esser meglio? - Rispose allora messer Federico: - 72 II, XXVII | scema mai riputazione -. Rispose messer Federico: - Voi dite 73 II, XXVII | vanno tutti. - Adunque, - rispose la signora Duchessa ridendo, - 74 II, XXVIII | l monaco. - Non dico io, rispose messer Federico, - che per 75 II, XXVIII | che cose trovate voi, - rispose il signor Gasparo, - sopra 76 II, XXIX | della medesima condizione -. Rispose allor messer Pietro Bembo: - 77 II, XXXI | Come per transito? - rispose messer Federico. - Vorreste 78 II, XXXI | questo? - A bastanza parmi, - rispose el signor Gasparo. - Pur 79 II, XXXI | fastidio. - A me pare, - rispose messer Federico, - che noi 80 II, XXXI | disse il signor Gasparo. Rispose allor messer Federico ridendo: - 81 II, XXXI | argomento d'avarizia -. Rispose il signor Gasparo: - E che 82 II, XXXI | laudevole che la eccellenzia -. Rispose il signor Gasparo: - Molti 83 II, XXXI | altre cose. - Credete, - rispose messer Federico, - che gran 84 II, XXXIII | so come questo giovi, - rispose messer Bernardo Bibiena; - 85 II, XXXV | XXXV.~ ~Or quivi ridendo rispose il signor Gasparo Pallavicino: - 86 II, XXXV | dite, signor Gasparo, - rispose, - che le donne siano cosí 87 II, XXXVII | il signor Ludovico Pio. Rispose messer Federico: - Fatevele 88 II, XXXVII | forse gli è intravenuto -. Rispose il marchese Febus: - Io 89 II, XXXVII | Franzesi. - Non dico io, - rispose messer Federico, - che ancor 90 II, XXXIX | sapere. - Non dico io, - rispose messer Federico, - che ' 91 II, XL | XL.~ ~Rispose allor il signor Gaspar Pallavicino: - 92 II, XLII | cortegiano. - Signor mio, - rispose allor messer Federico, - 93 II, XLIII | Allor il signor Prefetto rispose: - Voi negate che nelle 94 II, XLIII | Queste regule, Signor mio, - rispose messer Federico, - son tanto 95 II, XLIV | ciò che m'abbia a dire -. Rispose il conte Ludovico: - A me 96 II, XLIV | dir qualche altra cosa -. Rispose ridendo messer Bernardo: - 97 II, XLVII | van le domandi mercede”. Rispose un dei dui: “Questa non 98 II, XLVII | con molta importunità”. Rispose l'altro: “Anzi è un avvertirlo 99 II, L | che consistono in vicio -. Rispose messer Bernardo: - In vicio 100 II, LI | discreti figlioli. E padre gli rispose: “Signor mio, voi non avete 101 II, LI | senza altro impedimento”. Rispose il duca Federico, non senza 102 II, LI | non vi si potesse, né mai rispose altro se non: “Fatela tanto 103 II, LII | Non dite, di grazia, - rispose messer Pietro, - che io 104 II, LIII | senza farne vendetta? - Rispose, pur ridendo, messer Bernardo: 105 II, LIV | cosí mal contenta; ed essa rispose: “Io pensava ad una cosa, 106 II, LV | suggiunse la signora Duchessa -. Rispose il Magnifico Iuliano, ridendo: - 107 II, LVIII | allor messer Annibal súbito rispose: “E come po egli esser dotto, 108 II, LX | detto: “Che bai tu?”, súbito rispose: “Perché veggo un ladro”. 109 II, LX | davanti”. Galeotto súbito rispose: “Cosí si fa in terra de' 110 II, LXI | essendogli domandato come stava, rispose: “Pensalo tu, ché Furiarum 111 II, LXI | rationem villicationis tuae? - rispose allor súbito messer Marc' 112 II, LXII | vescovato di Caglio, il Papa gli rispose: “Non sai tu che "caglio" 113 II, LXII | lassare?”, disse il Papa. Rispose il Proto: “Io lasserò l' 114 II, LXII | accusarsi si lauda”; a cui rispose messer Camillo: “Anzi si 115 II, LXIII | sero”; e 'l Beroaldo súbito rispose: “Tibi malum cito”. Essendo 116 II, LXIII | domandar da bere: “Vino”; rispose Diego, “Y no lo conocistes”, 117 II, LXIII | è involta nei travagli?” Rispose il Beroaldo: “Per tre conti 118 II, LXIV | tue facultà?”, “Allor”, rispose, “che tu di robar quelle 119 II, LXV | senza pensarvi, súbito gli rispose: “E tu da mia parte dirai 120 II, LXV | forsi passerò per buono”. Rispose allor messer Camillo: “Quelli 121 II, LXV | mentre era duca d'Orliens, rispose che non toccava al re di 122 II, LXVI | e l'anima dai teologi -. Rispose allor il Magnifico Iuliano: - 123 II, LXVII | figliolo. - Io non lo so - rispose messer Bernardo. Disse il 124 II, LXVII | domandato perché piangeva rispose, perché dubitava che suo 125 II, LXVIII | tolto la lor protezione. Rispose súbito il Fiorentino: “Siena 126 II, LXX | solleticasti”. E medesimamente rispose ad un altro sciocco, il 127 II, LXXIV | fuggito dal stato di Fiorenza. Rispose il signor Ottaviano: “Io 128 II, LXXV | di tal modo intendo che rispose il signor Duca nostro a 129 II, LXXV | ricuperar San Leo”. Allor rispose el signor Duca: “Non ti 130 II, LXXV | morto trovato l'aveva, gli rispose che si provederia. Il fastidioso 131 II, LXXV | strada, una sua fante gli rispose che egli non era in casa: 132 II, LXXV | alta voce esso medesimo rispose che non era in casa. Allora 133 II, LXXV | Come? non conosco io”, rispose, “la voce tua?” Disse Scipione: “ 134 II, LXXVI | la vita. Di questo modo rispose ancor Rafaello pittore a 135 II, LXXVII | essa, poi disse: “Guarda”. Rispose Catone: “Hai tu altro in 136 II, LXXVII | che ha detto l'Alamanni”. Rispose l'Alamanni: “Oh, io non 137 II, LXXVIII| questi dui?” “Signora”, rispose Alonso, “parmi che questa 138 II, LXXVIII| suo officio, Cosimo gli rispose: “Vesti di rosato, e parla 139 II, LXXVIII| essendone il Conte addimandato, rispose: “Véstiti da dottore, o 140 II, LXXX | legni sono in Schiavonia”; rispose maestro Marc'Antonio: “E 141 II, LXXXII | messa piú presto di lui, mi rispose: “Non è possibile”; ed accostatomisi 142 II, LXXXII | quantità di fiorin d'oro, gli rispose: “Non crediate da mo inanzi 143 II, LXXXII | veritevoli”. Di questa sorte rispose ancor il Papa al Vescovo 144 II, LXXXII | Papa, “Lasciategli dire”, rispose, “ché son ribaldi; non dubitate, 145 II, LXXXIV | camin vostro. - Anzi, - rispose messer Federico, - a cosí 146 II, LXXXV | le volete voi nominare? - Rispose messer Bernardo: - Non vorrei 147 II, LXXXV | largamente i burlatori -. Rispose messer Bernardo: - Né ancor 148 II, LXXXVI | veder le carte senza lume?” Rispose uno delli dui: “Tu dèi aver 149 II, XC | ringrazino da vantaggio? - Rispose allor messer Bernardo: - 150 II, XCII | questo non mi dolgo io, - rispose il signor Ottaviano, - anzi 151 II, XCII | Io non son lor nemico, - rispose il signor Gasparo, - ma 152 II, XCIV | messer Bernardo, - In vero, - rispose, - grande escusazione d' 153 II, XCV | Gaspar, - Io non nego, - rispose, - che la intenzione, le 154 II, XCVI | XCVI.~ ~Rispose il signor Gaspar: - Io non 155 II, XCVI | mostrano il contrario -. Rispose allora messer Bernardo: - 156 II, XCVII | Non vi verrà fatto, - rispose la signora Emilia; - ché, 157 II, XCVIII | Iuliano, - Signora mia, - rispose, parmi che voi facciate 158 II, XCVIII | virtuose come gli omini -. Rispose la signora Emilia: - Anzi 159 II, XCIX | credete voi, Frigio? - disse. Rispose il Frigio: - Io ho compassione 160 II, XCIX | servizio mi vergogno -. Rispose la signora Emilia pur ridendo: - 161 II, C | C.~ ~- Signora mia, - rispose il Magnifico, - io non so 162 II, C | si cerca. - Io spero, - rispose la signora Duchessa, - che ' 163 III, II | estimaremo che ne siate geloso -. Rispose il Magnifico: - Signora, 164 III, II | mi avea posto in animo, - rispose messer Federico, - non è 165 III, II | disse la signora Duchessa. Rispose messer Federico: - io m' 166 III, III | farci uscir di proposito -. Rispose il Frigio: - Certo è che 167 III, III | sète in grande errore, - rispose messer Cesare Gonzaga; - 168 III, VIII | VIII.~ ~Rispose il Magnifico: - Poich'io 169 III, X | in cucina o a filare -. Rispose il Magnifico, pur ridendo: - 170 III, XVI | XVI.~ ~Rispose súbito il Magnifico Iuliano: - 171 III, XVII | questo nome, Signora, - rispose il signor Gaspar, - ché 172 III, XVIII | XVIII.~ ~- Ancor volete, - rispose il Magnifico Iuliano, - 173 III, XIX | oggidí al mondo si sentono -. Rispose il Magnifico Iuliano: - 174 III, XX | non parlate de' frati, - rispose la signora Emilia; - ch' 175 III, XXII | XXII.~ ~- Veramente, - rispose il Magnifico Iuliano, - 176 III, XXII | inimicissimi. - Dite almen, - rispose la signora Emilia, - come 177 III, XXIV | Magnifico Iuliano, - Piacemi, - rispose. - Or io voglio dirvi d' 178 III, XXV | le parole della moglie -. Rispose il Magnifico Iuliano: - 179 III, XXV | inferno. - Non credete voi, - rispose il signor Gasparo, - che 180 III, XXV | Anzi in contrario, - rispose il Magnifico; - e se ben 181 III, XXV | suo marito? - Io non so, - rispose il signor Gaspar, - chi 182 III, XXV | Né io, - disse il Frigio. Rispose il Magnifico: - Uditelo; 183 III, XXVI | ebbe alquanto contradetto, rispose in ultimo esser contenta. 184 III, XXVI | che vi par di questa? - Rispose il Frigio: - Parmi che voi 185 III, XXVIII | marito tornava a casa? - Rispose il Magnifico: - Perché il 186 III, XXVIII | state causa di tanti beni -. Rispose il Magnifico: - Io la allego 187 III, XXIX | XXIX.~ ~Rispose il Magnifico: - Or uditelo. 188 III, XXXI | alla grandezza di Roma? - Rispose il signor Gasparo: - In 189 III, XXXI | non fussero destrutti -. Rispose il Magnifico Iuliano: - 190 III, XXXIII | darete licenzia di tacere -. Rispose il signor Gasparo: - Bisogneravi 191 III, XXXV | regina Isabella di Spagna? - Rispose il signor Gasparo: - Il 192 III, XXXV | regno di Castiglia. - Anzi, rispose il signor Gaspar, - penso 193 III, XXXVII | XXXVII.~ ~- Non dite cosí, - rispose allora ridendo il Frigio, - 194 III, XXXVIII| il Magnifico, - Questi, - rispose, - veramente sono belli 195 III, XXXIX | XXXIX.~ ~- Ed io, - rispose ridendo il signor Gasparo, - 196 III, XL | Anzi ve ne priego, - rispose il signor Magnifico; - ché 197 III, XLI | fui vicino alla morte -. Rispose il signor Gasparo: - Non 198 III, XLV | Io stesso l'ho veduto, - rispose messer Cesare, - e però 199 III, XLVI | continenzia simile a questo -. Rispose messer Cesare: - Non vi 200 III, XLVI | per una notte ed esso le rispose che non comprava cosí caro 201 III, XLVII | siano al mondo oggidí -. Rispose messer Cesare: - Io non 202 III, XLIX | voi, Frigio. - Non già, - rispose il Frigio; - ma una non 203 III, LII | della donna di palazzo -. Rispose il signor Gasparo: - Io 204 III, LII | ritroverà qualche altra -. Rispose il Magnifico: - In vero, 205 III, LIV | dell'amore mostratole -. Rispose ridendo il Magnifico: - 206 III, LV | insegnate loro ancora di piú -. Rispose il Magnifico: - Io ho detto 207 III, LVI | donne amate. Di questo, - rispose il Magnifico, - non la voglio 208 III, LVI | onestà che tanto l'importa -. Rispose allora messer Federico ridendo: - 209 III, LVI | amando altri che il marito, - rispose il Magnifico. - Pur, perché 210 III, LVII | mia donna di palazzo, - rispose il signor Magnifico, non 211 III, LVIII | eguale al cortegiano -. Rispose la signora Emilia: - Io 212 III, LXI | disse, - signor Unico -. Rispose l'Unico: - Parmi che la 213 III, LXI | l'insegnate. - Signora, - rispose l'Unico, io non saprei dar 214 III, LXII | LXII.~ ~Rispose allor la signora Emilia: - 215 III, LXIII | Dite pur, signor Unico, - rispose la signora Emilia, - che 216 III, LXIII | che voi avete allegata -. Rispose la signora Emilia: - Quello 217 III, LXIII | A voi sta di farlo, - rispose la signora Emilia.~ ~ ~ 218 III, LXIV | quello che loro si domanda -. Rispose il Magnifico Iuliano: - 219 III, LXVII | LXVII.~ ~Rispose il conte Ludovico: - Talor 220 III, LXVII | talor non nòce, ma giova -. Rispose il Magnifico: - Gli amori 221 III, LXIX | LXIX.~ ~Rispose il Magnifico: - Credo che 222 III, LXX | miglior modo da ruinarlo -. Rispose ridendo il signor Magnifico: 223 III, LXXI | acquistar grazia con donne -. Rispose messer Cesare Gonzaga: Né 224 III, LXXI | per onore degli omini -. Rispose la signora Duchessa: - Dite 225 III, LXXII | LXXII.~ ~Rispose ridendo messer Cesare: - 226 III, LXXII | Pur bisogna scoprirli, - rispose il signor Gasparo, - per 227 III, LXXII | secreti gli amori suoi -. Rispose il Magnifico: - A me par 228 III, LXXII | scriverlo in su la tavola -. Rispose il Magnifico ridendo: - 229 III, LXXIV | che questa. - E quale? - rispose il Magnifico. Suggiunse 230 III, LXXVI | Non mi date questo nome, - rispose il signor Ottaviano, - perch' 231 III, LXXVII | LXXVII.~ ~- Certo è, - rispose il signor Ottaviano, - che 232 IV, III | Terminato non è già, - rispose la signora Duchessa; - perch' 233 IV, XIV | XIV.~ ~Rispose allor il signor Gasparo: - 234 IV, XVI | XVI.~ ~Rispose il signor Ottaviano: - In 235 IV, XVII | dapocagine degl'inimici -. Rispose il signor Ottaviano: - Ben 236 IV, XVIII | populi o tra' soldati -. Rispose il signor Ottaviano: - Io 237 IV, XIX | d'una bona republica? - Rispose il signor Ottaviano: - lo 238 IV, XXII | adunque a commandare? - Rispose il signor Ottaviano: - Di 239 IV, XXV | appartenga al principe? - Rispose il signor Ottaviano ridendo: - 240 IV, XXV | fine della cortegiania -. Rispose il signor Ottaviano: - Non 241 IV, XXVIII | le oneste nella pace -. Rispose il signor Ottaviano: - Tutte 242 IV, XXX | dell'anima. - Dimandatene, - rispose il signor Ottaviano ridendo, - 243 IV, XXX | prosperosi e gagliardi -. Rispose il signor Gaspar: - Quello 244 IV, XXX | mal delle donne. - Io, - rispose il signor Gaspar, - mi presumo 245 IV, XXX | pochi ch'io ho detti, - rispose il signor Ottaviano, - forse 246 IV, XXXI | XXXI.~ ~Rispose il signor Ottaviano: - Molte 247 IV, XXXV | loco son pochi li boni -. Rispose il signor Ottaviano: - Se 248 IV, XXXVII | XXXVII.~ ~Rispose allor il signor Ottaviano 249 IV, XLII | Gaspare e del Frigio -. Rispose il signor Ottaviano pur 250 IV, XLII | ritornerò al mio principe -. Rispose il Frigio: - Ben potete 251 IV, XLII | se non forse in cielo -. Rispose il signor Ottaviano: - Le 252 IV, XLIV | consentite queste cose, - rispose il signor Ottaviano, - perch' 253 IV, XLIV | incorso in errore alcuno -. Rispose allor il Magnifico Iuliano: - 254 IV, XLVIII | altre opere di cavalleria -. Rispose il signor Ottaviano: - Non 255 IV, L | questa impresa ad un altro -. Rispose la signora Duchessa: - Non 256 IV, L | vorrete. - Or dite adunque, - rispose la signora Emilia.~ ~ ~ 257 IV, LV | cosí il mal dei vecchi -. Rispose il signor Morello: - Il 258 IV, LV | Pietro Bembo? - Io non già, - rispose il signor Morello; - anzi 259 IV, LX | disse el signor Gaspar. Rispose messer Cesare: - Se ben 260 IV, LX | conviene entrar piú avanti -. Rispose il conte Ludovico: - Meglio 261 IV, LXXI | dal corpo. - Signora, - rispose messer Pietro, - non saria 262 IV, LXXII | non vi si perdonerà piú -. Rispose il signor Gaspar: - Ingiuria 263 IV, LXXII | i cieli aperti -. Quivi rispose il Magnifico Iuliano: - 264 IV, LXXIII | disse la signora Duchessa. Rispose messer Cesare: - Perché 265 IV, LXXIII | che non si fece ieri -. Rispose la signora Emilia: - Con