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Alfabetica [« »] subietta 1 subietto 11 súbita 2 súbito 99 sùbito 1 subiugarci 1 subiugare 2 | Frequenza [« »] 100 all' 99 assai 99 onde 99 súbito 97 egli 96 conte 96 duchessa | Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText - Concordanze súbito |
Libro, Capitolo
1 Intro | diterminaimi di riveder súbito nel libro quel poco che 2 Intro | cominciai a rileggerlo; e súbito nella prima fronte, ammonito 3 I, III | virtú paterne fosse erede, e súbito con maravigliosa indole 4 I, V | gentilomini della casa era ridursi súbito dopo cena alla signora Duchessa; 5 I, VI | ordine d'essi era tale che, súbito giunti alla presenzia della 6 I, VI | l suo dicesse; il qual súbito rispose: - A voi tocca, 7 I, VII | ma la signora Duchessa súbito disse: - Poiché madonna 8 I, VIII | que' suoni, sentendolo, súbito si move e tanto agita lo 9 I, X | s'è accesa nel core, io súbito sònomi sforzato con ogni 10 I, XII | suo gioco dicesse; ed esso súbito cosí cominciò: - Signora, 11 I, XIII | il gioco saria freddo -. Súbito rispose il Conte: - Signora, 12 I, XVI | opinion universale, la qual súbito accompagna la nobilità. 13 I, XVI | con l'opere o bone o male, súbito che s'intenda l'un esser 14 I, XVII | combattere”; allora la donna súbito: “Crederei”, disse, “che 15 I, XXIII | e dalla signora Emilia, súbito disse:~ ~ ~ 16 I, XXVIII | ella sia, non solamente súbito scopre il saper di chi la 17 I, XXVIII | grazioso e non sforzato, súbito manifesta il sapere de chi 18 I, XXVIII | fuor di casa, ritornati súbito cominciano a parlare romano, 19 I, XXIX | però nel parlare, il qual, súbito uscita che è la voce, si 20 I, LIV | un splendor di torchi e súbito drieto giunse con molta 21 I, LIV | udir qualche cosa. Cosí, súbito fatto reverenzia alla signora 22 I, LV | dove pervenir doveva. Onde súbito disse: - Se tutto questo 23 I, LV | signora Emilia, la qual súbito disse: - Della mia parzialità 24 I, LVI | Fregosa che danzassero. Onde súbito Barletta, musico piacevolissimo 25 II, II | quelle che oggidí veggiamo; e súbito che occorrono tai ragionamenti, 26 II, II | grazia e dono della natura, súbito i vicii, per quella concatenata 27 II, V | condusse seco a cena; e súbito fornito di mangiare, n'andò 28 II, VIII | fermasse un poco. Allor súbito, - Queste vostre regule, - 29 II, X | qualche amico suo, si metton súbito in atto di giocar di spada 30 II, XI | quella intenzione; perché súbito l'animo de' circonstanti 31 II, XII | cortegiano faccia come molti, che súbito che son giunti ove che sia, 32 II, XV | intertenimenti con donne, - suggiunse súbito messer Federico, - che si 33 II, XVI | quel movimento impetuoso e súbito, senza parole o altra dimostrazion 34 II, XXII | che sia vicioso e maligno, súbito che lo conosca, se ne levi, 35 II, XXV | incontrandosi con un meglio vestito, súbito a quel si attaccano; se 36 II, XXIX | amici chi conosce l'uno, súbito imagina l'altro esser della 37 II, XXXII | questo nascerà che gli altri súbito s'accommodaranno alla voluntà 38 II, XXXIII | cose delle quali l'occhio súbito è giudice, ma aspettarete 39 II, XXXIV | giudicio, l'amava estremamente, súbito imaginò che costui fosse 40 II, XXXIV | quella donna a tanto amore, súbito essa ancor se ne innamorò; 41 II, XXXV | erano d'un altro, persero súbito la reputazione e parvero 42 II, XXXVI | questi scherzi selvatichi, súbito dicono ch'egli si tien troppo 43 II, XXXIX | Parmegiana contra 'l re Carlo, súbito cominciava a dir in che 44 II, XLIV | rispondere, ma la signora Emilia súbito l'interruppe e disse: - 45 II, XLV | insino a dimani -. Quivi súbito risposero molti non essere 46 II, XLVIII | NICOLAUS PAPA QUINTUS, e súbito disse: "Oimè, male nove; 47 II, LII | che v'abbiam undeci porte, súbito ve ne facciam far undeci 48 II, LII | è, che si dia ordine che súbito in Pistoia e Prato s'aprino 49 II, LIII | gola piú di dui palmi e poi súbito la cavava e di novo la reficcava; 50 II, LV | monti il maggio; e cosí súbito furono intese benissimo, 51 II, LVI | una gran scaccata; la qual súbito saltò da banda, lamentandosi 52 II, LVIII | letto: allor messer Annibal súbito rispose: “E come po egli 53 II, LX | fu detto: “Che bai tu?”, súbito rispose: “Perché veggo un 54 II, LX | porta davanti”. Galeotto súbito rispose: “Cosí si fa in 55 II, LXI | habet tua Roma puellas;~ ~súbito suggiunse:~ ~ Pascua quotque 56 II, LXI | lo fece pigliare ed esso súbito confessò, per tentazion 57 II, LXI | villicationis tuae? - rispose allor súbito messer Marc'Antonio: "Monsignor 58 II, LXIII | bonum sero”; e 'l Beroaldo súbito rispose: “Tibi malum cito”. 59 II, LXIII | sua; quando messer Iacomo súbito l'interruppe e disse: “Questi 60 II, LXV | Cosimo, senza pensarvi, súbito gli rispose: “E tu da mia 61 II, LXV | nella guerra molto bene; e súbito esso medesimo si levò e 62 II, LXVIII | lor protezione. Rispose súbito il Fiorentino: “Siena sarà 63 II, LXXI | avanzato. Allora il Marchese súbito disse: “Domanda pur perdono 64 II, LXXV | Palleotto d'uno: “Questo pazzo, súbito che ha cominciato ad arricchire, 65 II, LXXVI | impiccare”. Allora Alonso súbito, “Signora”, disse, “io ancor 66 II, LXXVI | nel viso. Allora Rafaello súbito disse: “Signori, non vi 67 II, LXXVII | io non ho detto nulla”. Súbito disse l'Altoviti: “Di quello 68 II, LXXXIII| lascivetto, altre fanno ridere súbito che s'odono, altre quanto 69 II, LXXXV | desiderio di parlargli, e súbito mandarono per esso; e dopo 70 II, LXXXVI | tutta notte di cridare?” Poi súbito se rimise giú, come per 71 II, LXXXVI | fratelli mei, io son cieco”; e súbito cominciò a chiamar la Nostra 72 II, LXXXVI | possibile”. Allora quel meschino súbito s'inginocchiò nel letto, 73 II, LXXXVII| trovata la mia ventura e súbito gli corsi come un famelico 74 II, LXXXVII| compíto il mio disegno; cosí súbito cominciai a rimettere il 75 III, XV | ch'io abbia il torto, e súbito daranno la sentenzia a suo 76 III, XVI | XVI.~ ~Rispose súbito il Magnifico Iuliano: - 77 III, XXII | avea tenuti, fu tale, che súbito mitigò quel giusto sdegno 78 III, XXII | animi di tutto quel populo súbito fu mitigato, e converso 79 III, XXVI | allegro sopra modo procurò che súbito si celebrassero le nozze. 80 III, XXVIII | tratta dal desiderio volasse súbito dove, leggendo quella lettera, 81 III, XLIII | molti ignoranti, i quali súbito che intendono una donna 82 III, XLVII | un poco la lassò, ed essa súbito si gittò nel fiume. Che 83 III, XLVII | ch'ella si volesse fare, súbito vi si gittò dentro. La sorella 84 III, L | già corrotta per denari, súbito ha apparecchiato un presentuzzo, 85 III, LV | fredda, col parlar rotto e súbito silenzio; però forsi non 86 III, LXV | amicizia; poi le negano, súbito che s'accorgono che siano 87 III, LXVI | a tanto che s'accosti; e súbito che è vicino, gli occhi 88 III, LXX | che quelle che gli odono súbito fan giudicio che questo 89 III, LXXIII | naturalmente curiosi di sapere, súbito che uno alieno comincia 90 IV, XXIV | liquore dentro vi si mette, súbito mostrano da qual banda sia 91 IV, XXVII | fiorentissimi e grandi, e súbito che hanno aúta la pace sono 92 IV, XXIX | fanciulli, ne' quali quasi súbito che son nati si vedeno l' 93 IV, XXX | esercizi e della educazione súbito che sono nati e nel resto 94 IV, LII | donne che amano; che o vero, súbito che son giunti al fin desiderato, 95 IV, LII | da quella similitudine, súbito ritornano al sfrenato desiderio 96 IV, LVIII | nientedimeno all'utile súbito fu congiunta la venustà, 97 IV, LXII | aver conformità con quello, súbito che s'accorge che gli occhi 98 IV, LXVI | questo bene e questa felicità súbito che la donna amata, assentandosi, 99 IV, LXVI | un'altra volta; ed allor súbito s'acqueta e respira ed a