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dí 69
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69 dí
69 loco
69 quivi
68 avea
Baldassarre Castiglione
Il libro del cortegiano

IntraText - Concordanze


   Libro, Capitolo
1 I, II | duca Federico, il quale a' suoi fu lume della Italia; 2 I, VIII | scintille di pazzia che ogni si veggono di me uscire; 3 I, XVI | conosciuti, pur per molti ci hanno ingannato, e mantenuto 4 I, XVIII | alla ventura; come pochi fa disse un de' nostri che, 5 I, XXXV | furono in prezzo a' suoi molti non romani, benché 6 II, I | vedemo che non solamente ai nostri, ma ancor nei tempi 7 II, III | esser galante, portar tutto un sparvieri in pugno senza 8 II, IX | amico nostro, del qual pochi sono vi parlai, s'avesse 9 II, X | le feste ballano tutto 'l nel sole coi villani e con 10 II, XVII | dell'uno e dell'altro, ogni muti stile e modo, secondo 11 II, XXIX | qual destin interviene ogni che dui amici, i quali saranno 12 II, XXXI | a fra Serafino, che ogni ne trova de' novi. - Senza 13 II, XXXIII | giudice, ma aspettarete di in dí scoprir qualche altra 14 II, XXXIII | ma aspettarete di dí in scoprir qualche altra nascosta 15 II, XXXIV | dicovi che io ho a' miei conosciuto un gentilomo, 16 II, XXXIV | ferventissimamente; e crescendo ogni questo amore per la dimostrazion 17 II, XLI | col novo amico, il primo che gli parlano giurano 18 II, XLVII | medesime parole; come a questi , stando a messa in una chiesa 19 II, L | esempio alcuno, perché ogni in esso tutti ne vedemo 20 II, LI | bugia. Come narrò pochi sono messer Cesare nostro 21 II, LI | sparvieri”. E stando a questi un dottor de' nostri a vedere 22 II, LI | quale, essendo presente un che 'l duca Federico ragionava 23 II, LII | vi cadeno. Come a questi uno, sentendo leggere in 24 II, LIV | questo è, che avendo il del giudicio universale 25 II, LIV | lassa mancare, a questi me ne raccontò una molto 26 II, LVI | questa. Parlandosi pochi sono del paese o mondo novamente 27 II, LVI | e, tra l'altre volte, un essendo innanzi al re di 28 II, LVIII | per ridicule: come pochi sono disse il nostro messer 29 II, LXI | responderò io a Dio, il del giudicio quando mi dirà: 30 II, LXII | cosa si faccia; come pochi sono domandando il Proto 31 II, LXVIII | questo disse, perché di que' s'era ragionato ch'e Sanesi 32 II, LXXVI | quivi lasciato una notte. Il seguente ne fu tratto, e 33 II, LXXVII | quella s'aiuta. Come a questi , in consiglio di Fiorenza 34 II, LXXVII | di guarirlo; e cosí ogni gli addimandava denari, 35 II, LXXVII | affermando che fra cinque o sei cominciaria a riaver la 36 II, LXXIX | consentanee; come, a questi , essendo stato suspizione 37 II, LXXX | Botton, Bottone, tu sarai un il bottone e 'l capestro 38 II, LXXXI | il quale in vero a' suoi il piú delle volte ha perduto, 39 II, LXXXV | fu la burla che a questi due gran signore, ch'io 40 II, LXXXV | Bernardo e disse: - Pochi sono che nella corte di 41 II, LXXXVI | questa sorte burle ogni veggiamo; ma tra l'altre 42 II, LXXXVII| intendeva, venne insieme un con Monsignor d'Aragona 43 II, LXXXVII| questa burla non solamente il seguente, ma quasi insino 44 II, LXXXIX | avemo infiniti, ché ogni ne veggiamo; e tra gli altri, 45 II, LXXXIX | ancor aver conosciuti a' mei , e tra gli altri in Padoa 46 III, VII | Gonzaga: - Ed io a' mei ho veduto donne giocare 47 III, XI | e l'altre cose che ogni vedemo che s'usano in corte; 48 III, XXVI | fatto; onde, crescendo ogni piú questo amore, deliberò 49 III, XXVII | che sia vero, udite. A' mei fu in Pisa un gentilomo, 50 III, XXVII | Tomaso adunque, passando un sopra un piccolo legnetto 51 III, XXVII | sua, e dove era, e come il seguente sperava di vederla. 52 III, XXXIV | Italia, ricordatevi che a' nostri avemo veduto Anna 53 III, XXXV | principe è stato a' nostri ed ancor molt'anni prima 54 III, XXXV | che alcun bono a' suoi non fu che si dolesse d' 55 III, XLI | qual molte, che io a' miei ho conosciute, fanno piú 56 III, XLVI | donne, nelle quali ogni si veggono infiniti segni 57 III, XLVI | doveano? e Dio volesse che a' nostri di questi tali fosse 58 III, XLVI | tant'altri che vanno ogni ammazzando omini per le 59 III, XLVII | poiché avendo questa, tre sono, si po dir, fatto un 60 III, XLVIII | poi suggiunse: - A' mei ancora in Roma intervenne 61 III, LII | e qui presenti, che ogni parturiscono qualche nobil 62 III, LXXI | men quell'altra che a' mei usò un gentilomo di molta 63 III, LXXIV | cominciasse a servire; e tutto passeggiar per la contrada, 64 III, LXXV | ed in tal modo in pochi son tanto publiche, che 65 IV, VII | passato fur fatti a Roma il della festa in piazza d' 66 IV, XVIII | del suo principe, ed ogni ne vedrà nascer tanti vaghi 67 IV, XXXVI | dei populi; come a' nostri avemo veduto fare il signor 68 IV, XLIX | alcuni che n'avemo veduti a' nostri, dubito che si scorderia 69 IV, LXIX | adunque le bellezze, che tutto con questi nostri tenebrosi


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