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Alfabetica [« »] devrian 1 devriano 2 di 2663 dí 69 dia 13 diaceto 1 dialogo 1 | Frequenza [« »] 71 parlare 71 sopra 70 veramente 69 dí 69 loco 69 quivi 68 avea | Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText - Concordanze dí |
Libro, Capitolo
1 I, II | duca Federico, il quale a' dí suoi fu lume della Italia; 2 I, VIII | scintille di pazzia che ogni dí si veggono di me uscire; 3 I, XVI | conosciuti, pur per molti dí ci hanno ingannato, e mantenuto 4 I, XVIII | alla ventura; come pochi dí fa disse un de' nostri che, 5 I, XXXV | furono in prezzo a' suoi dí molti non romani, benché 6 II, I | vedemo che non solamente ai dí nostri, ma ancor nei tempi 7 II, III | esser galante, portar tutto dí un sparvieri in pugno senza 8 II, IX | amico nostro, del qual pochi dí sono vi parlai, s'avesse 9 II, X | le feste ballano tutto 'l dí nel sole coi villani e con 10 II, XVII | dell'uno e dell'altro, ogni dí muti stile e modo, secondo 11 II, XXIX | qual destin interviene ogni dí che dui amici, i quali saranno 12 II, XXXI | a fra Serafino, che ogni dí ne trova de' novi. - Senza 13 II, XXXIII | giudice, ma aspettarete di dí in dí scoprir qualche altra 14 II, XXXIII | ma aspettarete di dí in dí scoprir qualche altra nascosta 15 II, XXXIV | dicovi che io ho a' miei dí conosciuto un gentilomo, 16 II, XXXIV | ferventissimamente; e crescendo ogni dí questo amore per la dimostrazion 17 II, XLI | col novo amico, il primo dí che gli parlano giurano 18 II, XLVII | medesime parole; come a questi dí, stando a messa in una chiesa 19 II, L | esempio alcuno, perché ogni dí in esso tutti ne vedemo 20 II, LI | bugia. Come narrò pochi dí sono messer Cesare nostro 21 II, LI | sparvieri”. E stando a questi dí un dottor de' nostri a vedere 22 II, LI | quale, essendo presente un dí che 'l duca Federico ragionava 23 II, LII | vi cadeno. Come a questi dí uno, sentendo leggere in 24 II, LIV | questo è, che avendo il dí del giudicio universale 25 II, LIV | lassa mancare, a questi dí me ne raccontò una molto 26 II, LVI | questa. Parlandosi pochi dí sono del paese o mondo novamente 27 II, LVI | e, tra l'altre volte, un dí essendo innanzi al re di 28 II, LVIII | per ridicule: come pochi dí sono disse il nostro messer 29 II, LXI | responderò io a Dio, il dí del giudicio quando mi dirà: 30 II, LXII | cosa si faccia; come pochi dí sono domandando il Proto 31 II, LXVIII | questo disse, perché di que' dí s'era ragionato ch'e Sanesi 32 II, LXXVI | quivi lasciato una notte. Il dí seguente ne fu tratto, e 33 II, LXXVII | quella s'aiuta. Come a questi dí, in consiglio di Fiorenza 34 II, LXXVII | di guarirlo; e cosí ogni dí gli addimandava denari, 35 II, LXXVII | affermando che fra cinque o sei dí cominciaria a riaver la 36 II, LXXIX | consentanee; come, a questi dí, essendo stato suspizione 37 II, LXXX | Botton, Bottone, tu sarai un dí il bottone e 'l capestro 38 II, LXXXI | il quale in vero a' suoi dí il piú delle volte ha perduto, 39 II, LXXXV | fu la burla che a questi dí due gran signore, ch'io 40 II, LXXXV | Bernardo e disse: - Pochi dí sono che nella corte di 41 II, LXXXVI | questa sorte burle ogni dí veggiamo; ma tra l'altre 42 II, LXXXVII| intendeva, venne insieme un dí con Monsignor d'Aragona 43 II, LXXXVII| questa burla non solamente il dí seguente, ma quasi insino 44 II, LXXXIX | avemo infiniti, ché ogni dí ne veggiamo; e tra gli altri, 45 II, LXXXIX | ancor aver conosciuti a' mei dí, e tra gli altri in Padoa 46 III, VII | Gonzaga: - Ed io a' mei dí ho veduto donne giocare 47 III, XI | e l'altre cose che ogni dí vedemo che s'usano in corte; 48 III, XXVI | fatto; onde, crescendo ogni dí piú questo amore, deliberò 49 III, XXVII | che sia vero, udite. A' dí mei fu in Pisa un gentilomo, 50 III, XXVII | Tomaso adunque, passando un dí sopra un piccolo legnetto 51 III, XXVII | sua, e dove era, e come il dí seguente sperava di vederla. 52 III, XXXIV | Italia, ricordatevi che a' dí nostri avemo veduto Anna 53 III, XXXV | principe è stato a' nostri dí ed ancor molt'anni prima 54 III, XXXV | che alcun bono a' suoi dí non fu che si dolesse d' 55 III, XLI | qual molte, che io a' miei dí ho conosciute, fanno piú 56 III, XLVI | donne, nelle quali ogni dí si veggono infiniti segni 57 III, XLVI | doveano? e Dio volesse che a' dí nostri di questi tali fosse 58 III, XLVI | tant'altri che vanno ogni dí ammazzando omini per le 59 III, XLVII | poiché avendo questa, tre dí sono, si po dir, fatto un 60 III, XLVIII | poi suggiunse: - A' mei dí ancora in Roma intervenne 61 III, LII | e qui presenti, che ogni dí parturiscono qualche nobil 62 III, LXXI | men quell'altra che a' mei dí usò un gentilomo di molta 63 III, LXXIV | cominciasse a servire; e tutto dí passeggiar per la contrada, 64 III, LXXV | ed in tal modo in pochi dí son tanto publiche, che 65 IV, VII | passato fur fatti a Roma il dí della festa in piazza d' 66 IV, XVIII | del suo principe, ed ogni dí ne vedrà nascer tanti vaghi 67 IV, XXXVI | dei populi; come a' nostri dí avemo veduto fare il signor 68 IV, XLIX | alcuni che n'avemo veduti a' dí nostri, dubito che si scorderia 69 IV, LXIX | adunque le bellezze, che tutto dí con questi nostri tenebrosi