Libro, Capitolo

 1         I,  II     |        sito d'Urbino edificò un palazzo, secondo la opinione di
 2         I,  II     |        ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma de
 3         I,  II     |        ma una città in forma de palazzo esser pareva; e non solamente
 4         I,  II     |       eccellenzia del suo magno palazzo.~ ~ ~
 5         I,  XVI    |         se saranno dui omini di palazzo, i quali non abbiano per
 6         I,  LIV    |   camino; e già allo entrar del palazzo, dimandando ciò che facesse
 7        II,  XLVIII |    Terzo, essendo in Roma e nel Palazzo messer Antonio Agnello,
 8        II,  LI     |      far i fondamenti di questo palazzo, che tuttavia si lavorava ,
 9        II,  LXXVI  |       tratto, e cosí, venendo a palazzo la mattina, giunse nella
10        II,  LXXVIII|        comparendo una mattina a palazzo un cavaliero, il quale era
11        II,  LXXXII |         per tutta Roma e per lo palazzo ancora si dice che vostra
12        II,  XCVIII | Federico, formasse una donna di palazzo con tutte le perfezioni
13        II,  XCIX   |      cosí si formi una donna di palazzo con tutte le perfezioni,
14        II,  C      |        perfezion della donna di palazzo, che si cerca. - Io spero, -
15       III,  III    |        l formar questa donna di palazzo, atteso che le medesime
16       III,  IV     |      dato e formate la donna di palazzo, acciò che questa cosí nobil
17       III,  IV     |       sia quella della donna di palazzo; alla qual cosa quando io
18       III,  VI     |         bisogna che la donna di palazzo, oltre al giudicio di conoscere
19       III,  VII    |    corpo convenienti a donna di palazzo, e di che modo ella debba
20       III,  X      |       perché formo una donna di palazzo, non una regina. Conosco
21       III,  XI     |        attribuito alla donna di palazzo alcune impossibilità ridicule
22       III,  XI     |       dovea far questa donna di palazzo bella, discreta, onesta,
23       III,  XXI    |       cosí vicine alla donna di palazzo che ho formata io, come
24       III,  XL     |      eccellenzia della donna di palazzo; ed io mi terrò per molta
25       III,  LII    |        perfezion della donna di palazzo -. Rispose il signor Gasparo: -
26       III,  LIII   |      professione della donna di palazzo, ed è questa; ch'io desidero
27       III,  LIV    |         che usi la mia donna di palazzo, sarà il rifiutar di creder
28       III,  LIV    |        intertenersi la donna di palazzo circa i ragionamenti d'amore -.~ ~ ~
29       III,  LVI    |        nostro, se alla donna di palazzo occorrerà questo infortunio
30       III,  LVII   |      amanti? Se la mia donna di palazzo, - rispose il signor Magnifico,
31       III,  LVII   |      voglio che la mia donna di palazzo non con modi disonesti paia
32       III,  LVIII  |       abbia formato la donna di palazzo eccellentissima e da mo,
33       III,  LIX    |    disse, - che la mia donna di palazzo levi la speranza d'ogni
34       III,  LIX    |       Sí che se la mia donna di palazzo averà carestia di quegli
35       III,  LX     |     vero estimo che la donna di palazzo da lui formata possa star
36       III,  LXXVI  |        cosí eccellente donna di palazzo; non perché vi fosse altro
37       III,  LXXVII |       alle laudi della donna di palazzo, parendovi ch'ella sia eguale
38        IV,  III    |       alle laudi della donna di palazzo, con far credere falsamente
39        IV,  XXIV   |     quasi una prigione, che nel palazzo suo tenea una piccola stanza
40        IV,  XXXVI  |        Federico in questo nobil palazzo, ed or fa papa Iulio nel
41        IV,  XXXVI  |         quella strada che va da Palazzo al diporto di Belvedere
42        IV,  XLIV   |        cortegiano alla donna di palazzo e farlo eccedere quei termini
43        IV,  XLV    |        piú laude della donna di palazzo sarebbe lo esaltarla tanto
44        IV,  XLV    |        l sia pari alla donna di palazzo; ché già non saria proibito
45        IV,  XLV    |       che di laudar la donna di palazzo; però a me ancor sarà licito
46        IV,  LXXIII |    finestre da quella banda del palazzo che riguarda l'alta cima