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Alfabetica [« »] lettera 14 lettere 29 letti 2 letto 28 lettore 1 lettra 1 lettre 12 | Frequenza [« »] 28 biasimo 28 effetto 28 interviene 28 letto 28 n' 28 sarebbe 28 state | Baldassarre Castiglione Il libro del cortegiano IntraText - Concordanze letto |
Libro, Capitolo
1 I, XXVI | E ricordomi io già aver letto esser stati alcuni antichi 2 I, XLIII | sempre si teneva a capo del letto; e non solamente a questi 3 I, XLIII | s'io non erro, parmi aver letto già che esso un libro pur 4 I, XLVII | apprezzati. Non avete voi letto che delle prime discipline 5 I, XLIX | gentilomo; ché ricordomi aver letto che gli antichi, massimamente 6 I, LIII | la potesse. Non avete voi letto che quelle cinque fanciulle 7 II, XVII | che l'ora sia d'andare a letto. - E s'io, Signora, non 8 II, XL | accorgessero. Parmi ancor aver letto che Iulio Cesare portasse 9 II, LVIII | dormire, perché esso non avea letto: allor messer Annibal súbito 10 II, LVIII | egli esser dotto, se non ha letto?” Eccovi come ben si valse 11 II, LVIII | significato di quello “non aver letto”. Ma perché questi motti 12 II, LXX | mattina l'avea trovato in letto molto tardi, e gli rimproverava 13 II, LXXXII| esso stava colcato sopra un letto, disse: “Oh come mi piaceria, 14 II, LXXXVI| burla a questo che era ito a letto. Onde, sentendo che esso 15 II, LXXXVI| Levossi quello che era in letto su le braccia e quasi adirato 16 II, LXXXVI| levaronsi ed andarono a letto tentoni, ridendo e mostrando 17 II, LXXXVI| súbito s'inginocchiò nel letto, e con infinite lacrime 18 II, XCII | Beatrice far uscire del letto Egano suo marito e fargli 19 III, XIII | scienzie, non vi ricorda aver letto di tante che hanno saputo 20 III, XXV | ricordo, - disse, - aver letto una orazione, nella quale 21 III, XXV | vi ricorda quanto avete letto, in tutte le istorie si 22 III, XXVI | marito, in iscambio del letto nuziale dà ordine che apparecchiato 23 III, XXVI | contentissima si pose a letto con gli occhi al cielo, 24 III, XLV | Alcibiade si levasse dal letto di Socrate non altrimenti 25 III, XLV | si facciano i figioli dal letto dei padri; ché pur strano 26 III, XLV | strano loco e tempo era il letto e la notte per contemplar 27 III, LVI | accidente, occorre che nel letto, che dovrebbe esser nido 28 IV, XXIV | il qual a se stesso del letto avea fatta quasi una prigione,