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Libro, Capitolo
1 Intro | la qual ancora nel passar piú avanti molto si accrebbe, 2 Intro | nobil cortesia meritava piú lungamente dal mondo esser 3 Intro | affanni, ragion è che molto piú acerbamente senta il dolore 4 Intro | altri, perché essa molto piú che tutti gli altri valeva 5 Intro | valeva ed io ad essa molto piú che a tutti gli altri era 6 Intro | Signora e degli altri che piú non vivono, indutto ancora 7 Intro | fatica si sforzò d'esser piú culto e castigato. Perciò 8 Intro | del parlar bene consiste piú nell'uso che in altro, e 9 Intro | usato alcuni di questi e piú tosto pigliato l'integro 10 Intro | la lingua vulgar tanto è piú bella, quanto è men simile 11 Intro | parole del Boccaccio che piú non s'usano in Toscana, 12 Intro | lo aver eletto di farmi piú tosto conoscere per lombardo 13 Intro | sforzato d'esprimere, colui che piú se le avvicinarà sarà il 14 Intro | se le avvicinarà sarà il piú perfetto, come di molti 15 Intro | nella brocca, quello che piú se le accosta senza dubbio 16 Intro | commune opinione; perché il piú delle volte la moltitudine, 17 I, I | carissimo, qual di due cose piú difficil mi fusse; o il 18 I, I | che con tanta instanzia piú volte m'avete richiesto, 19 I, I | la forma di cortegiania piú conveniente a gentilomo 20 I, I | Cristianità, eleggere la piú perfetta forma e quasi il 21 I, I | vede chiaramente che l'uso piú che la ragione ha forza 22 I, I | precetti distinti, che 'l piú delle volte nell'insegnare 23 I, II | priva. Ma non ricercando piú lontano, possiamo di questo 24 I, II | la opinione di molti, il piú bello che in tutta Italia 25 I, III | potea; e cosí restò un dei piú belli e disposti corpi del 26 I, IV | facea che ancor da chi mai piú veduta non l'avesse, fosse 27 I, IV | assai note al mondo e molto piú ch'io non potrei né con 28 I, V | allegoricamente i pensier sui a chi piú loro piaceva. Qualche volta 29 I, VI | onoratamente e con quel piú magnifico e splendido apparato 30 I, VI | governavano, la quale per lo piú delle volte ne lassava il 31 I, VI | il parer suo un gioco non piú fatto; da poi si eleggerà 32 I, VI | quello che parerà esser piú degno di celebrarsi in questa 33 I, VII | veder chi saprà ritrovare piú lodevoli ed utili virtù 34 I, VIII | essere molto savi, e forse piú in quello in che piú siamo 35 I, VIII | forse piú in quello in che piú siamo pazzi; per la qual 36 I, IX | ceda in ogni cosa, ma molto piú nel conoscer l'animo della 37 I, IX | signora Duchessa; e cosí come piú che gli altri lo conoscete 38 I, IX | vostro divino, l'amate ancor piú che gli altri; i quali, 39 I, IX | esser ingenioso e culto piú che non parve che comportasse 40 I, X | amate e servite da me; ma piú tosto spaventato dai continui 41 I, X | chiamano; perché troppo piú che felici questi tali esser 42 I, X | i quali da quell'altri piú che morte sono reputati 43 I, X | assicurerò di passar un poco piú avanti in amore, con speranza 44 I, X | queste signore darmi infamia piú ch'io non ami.~ ~ ~ 45 I, XI | addolcirgli; ma forse sono piú e meno amari secondo la 46 I, XII | levar da terra al cielo i piú bassi spiriti che siano 47 I, XII | conclusioni -. Seguitava ancor piú oltre il suo ragionamento 48 I, XII | a dir che questo era il piú bel gioco che far si potesse; 49 I, XII | disse, - Signora, a chi piú vi piace che abbia questa 50 I, XII | voglio, con elegerne uno piú che l'altro, mostrar di 51 I, XII | qual in questo io estimi piú sufficiente degli altri, 52 I, XIII | Adunque, per non perder piú tempo, voi, Conte, sarete 53 I, XIII | che farete, il gioco sarà piú bello, ché ognun averà che 54 I, XIII | se un altro che sapesse piú di voi avesse questo carico, 55 I, XIII | vostro, il quale estimo piú assai che 'l mio -. Allor 56 I, XIII | bocca. Per non tener adunque piú lungamente questo carico 57 I, XIII | alcuni si diletteranno piú della modestia; alcun'altri 58 I, XIII | sorte di cortegiani ch'io piú apprezzo, ed approvar quello 59 I, XIII | approvar quello che mi par piú simile al vero, secondo 60 I, XIV | d'esser obligati passar piú avanti di quello che fatto 61 I, XIV | virtuose operazioni gli omini piú segnalati sono nobili perché 62 I, XIV | crianza poco frutto per lo piú delle volte posson fare, 63 I, XIV | ed accommodati, che tra i piú antichi prelati, avvenga 64 I, XIV | tanto grave autorità, che piú presto pare atto ad insegnare, 65 I, XV | Quivi, non aspettando piú oltre, disse il signor Gaspar 66 I, XV | un medesimo principio, né piú un che l'altro sarebbe nobile. 67 I, XV | e sepellir nell'abisso i piú degni d'esser esaltati. 68 I, XV | né per arte, ed essendo piú tosto laude dei nostri antecessori 69 I, XVI | grandissima fama, la qual per lo piú i giudici vanno seguendo; 70 I, XVI | Però interviene che per lo piú noi giudichiamo con amore, 71 I, XVII | una volta macchiata, mai piú non ritorna al primo stato, 72 I, XVII | piena d'ignominia. Quanto piú adunque sarà eccellente 73 I, XVII | cortegiano in questa arte, tanto piú sarà degno di laude; bench' 74 I, XVII | tale: perché molte volte piú nelle cose piccole che nelle 75 I, XVIII | toôr quello per testimonio piú certo che se venisse di 76 I, XIX | Dichiarate adunque un poco piú minutamente questa forma 77 I, XIX | que' modi che si faccian le piú lascive e disoneste femine 78 I, XIX | spirito loro finisca; e quanto piú si trovano con omini di 79 I, XIX | con omini di grado, tanto piú usano tai termini. Questi, 80 I, XXI | passar in ogni cosa un poco piú avanti che gli altri, di 81 I, XXI | e ciascuna in quello che piú era suo proprio, cosí questo 82 I, XXI | ciascuno in quello di che piú fa professione. E perché 83 I, XXII | omo leggerissimo e destro piú che alcun'altra cosa; ed 84 I, XXII | grazia, fa, al parer mio, piú bel spettaculo che alcun 85 I, XXII | cortegiano in questi esercizi piú che mediocremente esperto, 86 I, XXII | descenda qualche volta a piú riposati e placidi esercizi, 87 I, XXIII | pensando forse meritar piú con l'esser clemente che 88 I, XXIV | Conte, che voi questa sera piú volte abbiate replicato 89 I, XXIV | al suo dispetto i guida piú alto che essi non desiderano, 90 I, XXV | avuto inanzi agli occhi i piú perfetti, che in quelle 91 I, XXVI | ciascun quella parte che piú sarà laudevole; e non far 92 I, XXVI | viciosa. Ma avendo io già piú volte pensato meco onde 93 I, XXVI | che si facciano o dicano piú che alcuna altra, e ciò 94 I, XXVI | altra, e ciò è fuggir quanto piú si po, e come un asperissimo 95 I, XXVI | non pare esser arte; né piú in altro si ha da poner 96 I, XXVI | fatte simplicissimamente, e piú tosto secondo che loro porgea 97 I, XXVI | mostrando non estimar e pensar piú ad ogni altra cosa che a 98 I, XXVII | di non estimare e pensar piú ad ogni altra cosa che a 99 I, XXVII | fosse a piedi. Quanto piace piú e quanto piú è laudato un 100 I, XXVII | Quanto piace piú e quanto piú è laudato un gentilom che 101 I, XXVIII | quasi un paragone, donde piú le orecchie nostre stanno 102 I, XXVIII | nostre stanno suspese e piú avidamente attendono e gustano 103 I, XXVIII | facilmente fa bene sappia molto piú di quello che fa, e se in 104 I, XXVIII | fa conoscere che sa molto piú di quello che fa. Spesso 105 I, XXVIII | incorrono molti, e talor piú che gli altri alcuni nostri 106 I, XXIX | esse risulta una lingua piú grave e piena di maestà 107 I, XXIX | conviene nel parlare, sia il piú conveniente modo che usar 108 I, XXIX | parlato, e quasi una imagine o piú presto vita delle parole, 109 I, XXIX | maggior diligenzia per farla piú culta e castigata; non però 110 I, XXIX | scrivere si eleggano delle piú belle che s'usano nel parlare. 111 I, XXIX | nella qual si dee usar piú studio; e la industria che 112 I, XXIX | Estimo ancora che molto piú sia necessario l'esser inteso 113 I, XXX | fanno che 'l lettore va piú ritenuto e sopra di sé, 114 I, XXXI | esser udita; nientedimeno piú farebbe al proposito nostro, 115 I, XXXI | n'abbia maggior bisogno e piú spesso gli occorra il servirsi 116 I, XXXI | della lingua toscana, forse piú saria debito del signor 117 I, XXXI | che la lingua toscana sia piú bella dell'altre. È ben 118 I, XXXI | fossero, non le usarebbono piú -. Disse allor messer Federico: - 119 I, XXXI | Queste parole che non s'usano piú in Fiorenza sono restate 120 I, XXXII | in quello che si convien, piú che l'altre; ed aver avuti 121 I, XXXII | espresso i lor concetti; il che piú felicemente che agli altri, 122 I, XXXII | studio di parlare e scrivere piú elegantemente, che non si 123 I, XXXIII | diligenzia e sa pigliar le piú significative di ciò che 124 I, XXXIII | accordi con le parole, e piú che si po significhi ancor 125 I, XXXIV | come rampollo d'albero in piú felice tronco, per farle 126 I, XXXIV | felice tronco, per farle piú vaghe e belle, e quasi per 127 I, XXXV | elegante, pura e facunda piú che l'altre, i boni scrittori 128 I, XXXV | nazione barbari. Ma noi, molto piú severi che gli antichi, 129 I, XXXV | nobili e litterati intese, né piú si usano in parte alcuna; 130 I, XXXVI | della lingua osca non avemo piú notizia alcuna. La provenzale, 131 I, XXXVII | volete voi, - disse, - che piú s'estimi la consuetudine 132 I, XXXVII | noi la vulgare, non sono piú al mondo, bisogna che noi 133 I, XXXVII | per altro, che per voler piú presto parlare come si parlava, 134 I, XXXVII | rispose messer Federico, - piú antico di lui, del quale 135 I, XXXVII | nostro Marchetto Cara, ma con piú molle armonia; ché per una 136 I, XXXVII | difficultà giudicar si po quai piú lor sian grate. Eccovi che 137 I, XXXVII | metter fine e non passar piú avanti di quello che si 138 I, XXXVII | ingegni possano mai trovar piú che una forma bella di dire 139 I, XXXVIII | sotto certi termini, non sia piú ragionevole imitar quelli 140 I, XXXVIII | Virgilio e di Cicerone, piú tosto che a quella di Silio 141 I, XXXIX | tanto bene in Virgilio, che piú presto paiano illustrate 142 I, XXXIX | fossi ripreso d'aver detto piú tosto satisfatto che sodisfatto, 143 I, XXXIX | qual di voi per ora parla piú di questa materia, perché 144 I, XL | ancor dir ne voglio, e non piú. Gran desiderio universalmente 145 I, XL | disse: - Voi fareste assai piú cortesemente seguitar il 146 I, XL | vi accorgete voi, quanto piú di grazia tenga una donna, 147 I, XL | in loco oscuro? Quanto piú poi di tutte piace una, 148 I, XL | come la faccia, ma per lo piú del tempo stando nascosi, 149 I, XL | ma cosí belle le abbia piú per natura che per studio 150 I, XL | veduta, sia a quella donna piú tosto naturale e propria 151 I, XLI | lasciarlo; ché sí come l'animo piú degno è assai che 'l corpo, 152 I, XLI | cosí ancor merita esser piú culto e piú ornato. E ciò 153 I, XLI | merita esser piú culto e piú ornato. E ciò come far si 154 I, XLI | non desiderano cosa alcuna piú che l'essere boni, facilmente 155 I, XLI | di questo non ragionaremo piú avanti.~ ~ ~ 156 I, XLII | persuadere, perché niuna cosa piú da natura è desiderabile 157 I, XLII | desiderabile agli omini né piú propria che il sapere; la 158 I, XLIII | della morte, viver lo fa piú chiaro assai che prima? 159 I, XLIII | omo, o di dui, perché di piú oltre non tien memoria; 160 I, XLIII | qua, il che pur troppo è piú che vero; ma certo ben si 161 I, XLIII | quelli proceduta; ma assai piú a noi saria vergognoso il 162 I, XLIV | voglio che nelle lettre sia piú che mediocremente erudito, 163 I, XLIV | sempre avvertito e timido piú presto che audace, e guardi 164 I, XLIV | tutti siamo avidi troppo piú che non si devria di laude, 165 I, XLIV | non si devria di laude, e piú amano le orecchie nostre 166 I, XLIV | messer Cesare ricordò che noi piú volte avevamo usate per 167 I, XLIV | contradizione le confermi; ma piú tosto modestamente quasi 168 I, XLV | comprender si po che estimasse piú le lettre d'Omero, che l' 169 I, XLV | quella che fu data da un de' piú gran capitani che mai sia 170 I, XLVI | dell'arme e tengo che a niun piú si convenga l'esser litterato 171 I, XLVI | non voglio qual d'esse sia piú degna di laude. Basta che 172 I, XLVI | però questo che estimasse piú le lettre che l'arme; nelle 173 I, XLVII | animi infermi ritrovar si po piú onesta e laudevole nell' 174 I, XLVII | virtú, il qual fa l'animo piú capace di felicità, secondo 175 I, XLVII | esercizio corporale fa il corpo piú gagliardo; e non solamente 176 I, XLIX | pitture fossero; e tanto piú, quanto che di maggior artificio 177 I, L | che la statuaria sia di piú fatica, di piú arte e di 178 I, L | statuaria sia di piú fatica, di piú arte e di piú dignità, che 179 I, L | fatica, di piú arte e di piú dignità, che non è la pittura, 180 I, L | Conte: - Per esser le statue piú durabili, si poria forse 181 I, L | forse dir che fossero di piú dignità; perché, essendo 182 I, L | per memoria, satisfanno piú a quello effetto per che 183 I, L | e tanto che dura è assai piú vaga -. Rispose allor Ioan 184 I, L | occhi; né mi direte già, che piú propinquo al vero non sia 185 I, L | poi che la marmoraria sia piú difficile, perché se un 186 I, L | vi vien fatto, non si po piú correggere, ché 'l marmo 187 I, LI | pittore col chiaro e scuro, piú e meno, secondo il bisogno; 188 I, LI | dritto il piano e 'l lontano, piú e meno come gli piace. Parvi 189 I, LII | questo parmi la pittura piú nobile e piú capace d'artificio 190 I, LII | la pittura piú nobile e piú capace d'artificio che la 191 I, LII | grotte di Roma, ma molto piú chiaramente si po comprendere 192 I, LII | che in questo ragionamento piú ci estendiamo. Però basti 193 I, LII | maggior contento, perché piú perfettamente conosceriano 194 I, LIII | potete comprender quanto piú parte nel piacer vostro 195 I, LIII | molto maggior piacere a chi piú la conoscerà, che a chi 196 I, LIII | proposito, penso che molto piú godesse Apelle contemplando 197 I, LIII | donarla a chi gli parve che piú perfettamente conoscer la 198 I, LIV | cortegiania; però quanto piú gli era possibile studiava 199 I, LIV | tutti debba esser molto piú grato che 'l parlare; perché, 200 I, LV | puerile, saputo e discreto piú che non parea che s'appartenesse 201 I, LV | se le fatiche fossero piú egualmente divise, ma lo 202 II, I | Non senza maraviglia ho piú volte considerato onde nasca 203 II, I | il giudicio degli omini piú perfetto, in questo lo corrompa 204 II, I | massimamente dei comici, i quali piú che gli altri esprimeno 205 II, I | assorbe e devora, né mai piú ripigliar terra ci è concesso, 206 II, II | memoria esser state molto piú eccellenti e piene di omini 207 II, III | asciutto il capo, che sanno piú malizie che in que' tempi 208 II, III | ogni virtú e gli ingegni piú che umani, trovavansi ancor 209 II, V | vedendo tanta compagnia, e piú per tempo che consueto non 210 II, VI | bona maniera; il che volere piú minutamente ridurre in regola, 211 II, VI | elezione, e conoscere il piú e 'l meno che nelle cose 212 II, VI | differenzie, non è però che piú facile non gli sia conseguir 213 II, VII | Pur, per farmi participe piú ch'io posso della sua laude 214 II, VII | tutti da natura siamo pronti piú a biasmare gli errori, che 215 II, VII | talor far che l'altra sia piú chiaramente conosciuta, 216 II, VII | cosí la modestia accresce e piú compar per la fierezza. 217 II, VII | di dire; e per la prima e piú importante fugga, come ben 218 II, VIII | però questo non replicaremo piú. Pur sotto la nostra regula 219 II, VIII | al conspetto de tutti i piú nobili ed estimati omini 220 II, IX | la quale per prima mai piú non aveva veduta, nel principio 221 II, X | di lottare, secondo che piú si dilettano -. Quivi disse 222 II, X | visitare, ancor che mai piú non gli abbia veduti, in 223 II, XIII | maniera; ma ancor molto piú il cantare alla viola perché 224 II, XIII | occupate le orecchie in piú che in una sol voce, e meglio 225 II, XIII | basti aver notizia; e quanto piú però in essi sarà eccellente, 226 II, XIII | indolciscono gli animi di chi ode e piú i fanno penetrabili dalla 227 II, XIII | facesse, e questo, perché il piú delle volte cantando si 228 II, XIV | agli instrumenti; molto piú che alcuni giovani. - Non 229 II, XIV | abito la gustaran molto piú udendola, che chi non ne 230 II, XIV | debile nel resto, per esser piú esercitate sono piú gagliarde 231 II, XIV | esser piú esercitate sono piú gagliarde che quelle de 232 II, XIV | nell'armonia molto meglio e piú presto la discerneno e con 233 II, XV | ordinariamente prudenti piú che i giovani, piú continenti 234 II, XV | prudenti piú che i giovani, piú continenti e piú sagaci, 235 II, XV | giovani, piú continenti e piú sagaci, sono anco poi piú 236 II, XV | piú sagaci, sono anco poi piú parlatori, avari, difficili, 237 II, XV | tutte le età la virile è piú temperata, che già ha lassato 238 II, XVI | che abbian non so che di piú che gli altri giovani. Oltre 239 II, XVI | da ira ma da giudicio, e piú presto governata dalla ragione 240 II, XVI | il suo contrario, è molto piú violento e furioso che quello 241 II, XVIII | Quivi non aspettando piú, disse Pietro da Napoli: - 242 II, XVIII | saria il giocare, darsi piú ad uno esercizio che ad 243 II, XVIII | che sempre quelli che sono piú beneficati dai signori, 244 II, XVIII | odiare quel tale, e mai piú nol possono vedere con bon 245 II, XIX | favori gli siano offerti, piú presto che uccellargli cosí 246 II, XIX | che non siano consueti mai piú d'avere. Di questa sorte 247 II, XIX | l'omo star sempre un poco piú rimesso che non comporta 248 II, XIX | instanzia; perché quanto piú resistenzia con tal modo 249 II, XIX | nello accettargli, tanto piú pare a quel principe che 250 II, XIX | tanto sia maggiore, quanto piú colui che la riceve mostra 251 II, XIX | riceve mostra apprezzarla e piú di essa tenersi onorato. 252 II, XIX | nascano da vera virtú; e tanto piú, quanto sono accompagnati 253 II, XX | invitato, dica: Amico, ascendi piú su; e cosí ti sarà onore 254 II, XX | Evangelio; ma voi siete piú dotto nella Sacra Scrittura 255 II, XXI | XXI.~ ~- Prima che piú avanti passate, - disse 256 II, XXI | sia il meritargli; e che piú presto dee il cortegiano 257 II, XXI | qual oggidí è una delle piú nobili de Cristianità, trovarete 258 II, XXI | prosuntuosissimi; e tanto piú de' Franzesi, quanto che 259 II, XXII | largamente, e son molto piú maravigliose che se fossero 260 II, XXII | sono assai estimati, per il piú sono modestissimi. Ritrovansi 261 II, XXII | ritrova; poi nelle cose piú basse sia piacevole e ragioni 262 II, XXII | tutte l'altre vie son molto piú dubbiose e piú lunghe, che 263 II, XXII | son molto piú dubbiose e piú lunghe, che non è questa 264 II, XXII | che 'l debito debba valer piú che tutti i rispetti; e 265 II, XXIV | parendomi con l'operare piú o meno o altrimenti di quello 266 II, XXIV | poter fare succedere la cosa piú prosperamente o con piú 267 II, XXIV | piú prosperamente o con piú utilità di chi m'ha dato 268 II, XXIV | suoi maggiori, confidandosi piú del giudicio di se stessi 269 II, XXIV | possa esser maggiore e di piú importanzia succedendo il 270 II, XXIV | la utilità è per esser di piú importanzia succedendo il 271 II, XXIV | mettersi a far quello che piú la ragione e 'l giudicio 272 II, XXIV | effetto; e per esser il minore piú facile a portare ed ancor 273 II, XXIV | facile a portare ed ancor piú conveniente a far quella 274 II, XXV | per esser universalmente piú frequentata e trovarsi l' 275 II, XXV | frequentata e trovarsi l'omo piú spesso in questa, che in 276 II, XXVI | il cortegiano e che abito piú se gli convenga, e circa 277 II, XXVI | accommodasse alla consuetudine dei piú; e poiché, come voi dite, 278 II, XXVI | subiugarci; il che è stato troppo piú che vero, ché ormai non 279 II, XXVI | fatto preda, tanto che poco piú resta che predare e pur 280 II, XXVII | sempre che tendano un poco piú al grave e riposato, che 281 II, XXVII | dubbio che sopra l'arme piú si convengan colori aperti 282 II, XXVII | disse messer Federico, - piú della Lombardia che degli 283 II, XXVII | manera feminile o vana, né piú in una cosa che nell'altra, 284 II, XXVII | intervien che quelle poche cose piú culte paiono lor prestate, 285 II, XXVIII | condizion degli omini, né che piú non si conoscano per le 286 II, XXIX | si trovano, né credo che piú siano al mondo quei Piladi 287 II, XXIX | essendo a me intervenuto piú d'una volta l'esser ingannato 288 II, XXIX | l'esser ingannato da chi piú amava e da chi sopra ogni 289 II, XXIX | sia amare e servire l'un piú che l'altro, secondo i meriti 290 II, XXX | amicizia gli omini sariano piú infelici che tutti gli altri 291 II, XXX | estimo che qui tra noi sia piú di un par di amici, l'amor 292 II, XXX | stretto non comprenda o leghi piú che dui, ché altramente 293 II, XXX | pericoloso; perché, come sapete, piú difficilmente s'accordano 294 II, XXX | procurasse d'intertenersi piú con gli estimati e nobili 295 II, XXX | altri con cercar i primi e i piú onorati lochi, né con fare 296 II, XXXI | che voi ragionaste un poco piú minutamente di questo conversar 297 II, XXXI | importanzia, considerato che 'l piú del tempo in ciò si dispensa 298 II, XXXI | cioè che la mediocrità sia piú laudevole che la eccellenzia -. 299 II, XXXII | mostrarà d'estimarlo, anzi piú presto gli farà qualche 300 II, XXXII | di sorta che, se fosse il piú valoroso uomo del mondo, 301 II, XXXII | contadinesche e fredde, che piú presto devrian mover vomito 302 II, XXXIII | Bernardo Bibiena; - perché a me piú volte è intervenuto e, credo, 303 II, XXXIII | poi corrispondere, e cosí piú se ne perde che non si guadagna -. 304 II, XXXIII | che la fama, son per il piú di sorte, che l'occhio al 305 II, XXXIII | ragionar tanto imaginarete piú assai di quello che forse 306 II, XXXIII | estimarete qualche cosa piú di quello che vederete -.~ ~ ~ 307 II, XXXIV | imaginò che costui fosse il piú bello e 'l piú savio e ' 308 II, XXXIV | fosse il piú bello e 'l piú savio e 'l piú discreto 309 II, XXXIV | bello e 'l piú savio e 'l piú discreto ed in somma il 310 II, XXXIV | discreto ed in somma il piú degno omo da esser amato, 311 II, XXXIV | perché in vero era donna piú presto da esser pregata, 312 II, XXXIV | quale essendo, come è il piú delle donne, curiosa e cupida 313 II, XXXV | di donne, le quali per lo piú son fuori d'ogni ragione; 314 II, XXXV | dalla verità, che nel dirlo piú tosto desse carico e vergogna 315 II, XXXV | talor si moveno ad amar piú per l'altrui giudicio che 316 II, XXXV | volte, ed ora ancor, credemo piú alla altrui opinione che 317 II, XXXV | Josquin de Pris. Ma che piú chiaro segno volete voi 318 II, XXXVI | ed a tal pericolo stanno piú che gli altri quei che voglion 319 II, XXXVI | disoneste parole; e quanto piú le veggono arrossire tanto 320 II, XXXVI | veggono arrossire tanto piú si tengon bon cortegiani, 321 II, XXXVI | degno di laude e del quale piú che di niun altro essi si 322 II, XXXVI | acquistarlo si dicon le piú scorrette e vituperose villanie 323 II, XXXVI | chi di queste cose sa far piú, quello per meglior cortegiano 324 II, XXXVI | per meglior cortegiano e piú galante da se stesso s'apprezza 325 II, XXXVI | chi può mangiare e bere piú stomacose e fetide cose; 326 II, XXXVII | par che con gli Italiani piú si confaccian nei costumi 327 II, XXXVII | dei Spagnoli mi par molto piú conveniente a noi altri 328 II, XXXVII | con noi sono queste due piú conformi che alcuna dell' 329 II, XXXVIII | Or io non voglio seguitar piú minutamente in dir cose 330 II, XXXVIII | caso, e pregato d'altrui piú presto che di voluntà sua; 331 II, XXXVIII | che si possa credere che piú assai ne sappia di ciò ch' 332 II, XXXIX | eccellentissimo filosofo, né sapendo piú leggi che volare, benché 333 II, XXXIX | chiaramente di non saperne, piú presto che mettersi a quel 334 II, XXXIX | estima che vaglian molto piú in quello di che fan professione. 335 II, XL | disse messer Federico, - è piú presto un ornamento, il 336 II, XL | inganna! e questo è perché ha piú arte che l'altro. E se voi 337 II, XL | bene la faccia parer molto piú bella, non direte voi che 338 II, XLI | qual si dee fuggir quanto piú si po. Voglio ancor che ' 339 II, XLI | aver persona al mondo che piú amino che lui, e che vorrebben 340 II, XLII | trovano alcune nazioni pronte piú l'una che l'altra come i 341 II, XLIII | concetti boni e mali, e piú e meno; ma il giudicio poi 342 II, XLIV | spesso fanno rider altrui piú che i bei detti, non fossero 343 II, XLIV | laudate, in voi è molto piú eccellentemente. Però se 344 II, XLIV | memoria che di questa materia piú volte ci ha promesso voler 345 II, XLV | conoscete. E per non perder piú tempo cominciate omai. - 346 II, XLV | imposta loro sia, dirò quanto piú brevemente mi sarà possibile 347 II, XLVII | fosse donna di molti. Ma piú spesso occorre servirsi 348 II, XLVII | lamentevole gemendo replicò piú volte la sua domanda: pur, 349 II, XLVIII | forza che egli ha usata e piú di quella si è valuto che 350 II, XLIX | qui non ho veduto alcuno piú eccellente di messer Roberto 351 II, L | certo m'ingegnerei d'imitare piú presto il ben che 'l male, 352 II, L | gesti nostri imagini molto piú di quello che vede ed ode, 353 II, LI | fattogli da quel ladro, per far piú grave la perdita sua, disse: “ 354 II, LI | veduto il mio asino, ancor piú conoscereste quanto io ho 355 II, LI | qua erano riusciti molto piú belli e virtuosi ch'io non 356 II, LI | stia”. Cosí, benché il Duca piú volte replicasse, che quanto 357 II, LI | si facea maggiore, tanto piú terren si cavava, mai non 358 II, LII | Bernardo: - Deono esser piú presto Sanesi, che spesso 359 II, LII | disse un cittadino de' piú antichi: “Io ho pensato 360 II, LII | noi, perché non avemo le piú vive intrate che le gabelle 361 II, LII | Prato s'aprino le zecche, né piú né meno come in Firenze, 362 II, LII | questo partito, secondo me, è piú breve e ancor de minor spesa” -.~ ~ ~ 363 II, LIII | compagni, che sorte di musica piú gli era piaciuta di quelle 364 II, LIII | tratto se ne ficcava in gola piú di dui palmi e poi súbito 365 II, LIII | che non vedeste mai la piú gran maraviglia” -. Risero 366 II, LIV | passano il grado, inducono piú riso che fastidio. Quelle 367 II, LV | Sia come si vole, né piú eccellente né piú sottile 368 II, LV | vole, né piú eccellente né piú sottile non po ella esser 369 II, LVI | assicurarsi di non esser piú battuta; e chetamente, senza 370 II, LVIII | inducano a ridere, perché piú presto sono laudate per 371 II, LVIII | pare, come ho detto, che piú presto movano maraviglia 372 II, LVIII | sorte adunque di motti che piú s'usa per far ridere è quando 373 II, LVIII | proposito, perché egli è il piú bel "matto nato" ch'io vedessi 374 II, LXI | che disse: “Tu dèi esser piú dotto nella lingua "latrina", 375 II, LXI | cosa interporre un verso o piú, pigliandolo in altro proposito 376 II, LXII | replicato la domanda sua piú volte e vedendo che non 377 II, LXIV | angeli, che furono le prime e piú antiche creature che mai 378 II, LXV | all'occhio paiono molto piú belli che i boni; però se 379 II, LXV | essendo, come sète, di molto piú bello e lucido metallo, 380 II, LXVI | di tal manera, ma un poco piú ridiculo, fu quello che 381 II, LXVIII | un Sanese, i quali per lo piú, come sapete, sono nemici, 382 II, LXIX | dettemi da donne, molto piú spesso che da omini. - Di 383 II, LXIX | per cognoscerle, perché il piú delle volte quelle che sono 384 II, LXIX | perversa opinione, e nata piú presto dal suo non aver 385 II, LXX | i quali poi hanno tanto piú grazia quanto sono accompagnati 386 II, LXX | Disse allora Lorenzo: “Piú vale quello che ho sognato 387 II, LXXIII | Però molti antichi, e dei piú estimati, l'hanno usata, 388 II, LXXIII | scordasse; ed in questo piú si confirmò, vedendo che ' 389 II, LXXIII | confirmò, vedendo che 'l re piú non le ridomandava; e stando 390 II, LXXIV | disse: “Non abbiate ormai piú paura di tormento di mare, 391 II, LXXV | Duca: “Non ti affaticar piú in questo; ché già il perderlo 392 II, LXXVII | discernea con quello occhio piú che se non l'avesse aúto 393 II, LXXVII | maestro Serafino che poco piú potea trargli di mano, disse: “ 394 II, LXXVII | hai perduto l'occhio, né piú v'è rimedio alcuno; e Dio 395 II, LXXVIII | volea far un saio d'arme dei piú diversi colori che sapesse 396 II, LXXX | che se gli dice, ed ancor piú, ma mostra intenderlo altramente. 397 II, LXXXI | quale in vero a' suoi dí il piú delle volte ha perduto, 398 II, LXXXII | capellano che dicea messa piú presto di lui, mi rispose: “ 399 II, LXXXIII | che s'odono, altre quanto piú vi si pensa, altre col riso 400 II, LXXXIII | alcune infirmità che, quanto piú vi si adopra medicina, tanto 401 II, LXXXIII | si adopra medicina, tanto piú si incrudiscono. Avendo 402 II, LXXXIII | volto; il quale quant'è piú grave e severo e saldo, 403 II, LXXXIII | e severo e saldo, tanto piú fa le cose che son dette 404 II, LXXXIV | albergo, vi leviate un poco piú per tempo che l'ordinario 405 II, LXXXIV | venuto, che penso di starvi piú che prima non aveva deliberato; 406 II, LXXXV | il riso. E queste tanto piú piacciono e sono laudate 407 II, LXXXV | piacciono e sono laudate quanto piú hanno dello ingenioso e 408 II, LXXXV | ciascuna delle quali in piú parti poi divider si poria. 409 II, LXXXV | danzatore, ballatore e piú accorto cortegiano che fosse 410 II, LXXXV | risa grandissime; tanto piú che 'l bon omo sempre parlava 411 II, LXXXVI | poveretto tuttavia piangea piú forte e dimandava misericordia 412 II, LXXXVII | non per me; e per questo piú volte tornai innanzi e ' 413 II, LXXXVIII| ch'io era pazzo, mettea piú forza per svilupparsi loro 414 II, LXXXVIII| dalle mani e costoro tanto piú lo stringevano; di sorte 415 II, LXXXVIII| ed ognun corse; e quanto piú il bon Cesare battea delle 416 II, LXXXVIII| entrare in collera, tanto piú gente sopragiungeva; e per 417 II, LXXXVIII| per questo lo stringevan piú; di modo che una gran brigata 418 II, LXXXIX | misurare; in ultimo, poi che piú volte ebbe detto: “Che fate 419 II, LXXXIX | debbano allontanar un poco piú dalla scurilità. Deesi ancora 420 II, XC | E per ché volete voi che piú rispetto abbiano gli omini 421 II, XC | ben che esse possono con piú licenzia morder gli omini 422 II, XCI | bona qualità; e parve che piú necessaria loro fosse la 423 II, XCIII | ché il rispondere ha molto piú del cortese, perché par 424 II, XCIII | Minutoli passa il termine ed è piú acerba assai che quella 425 II, XCIII | quella di Beatrice, ché molto piú tolse Riciardo Minutoli 426 II, XCIV | nemico, considerate quanto piú si deve estimar grave tal 427 II, XCIV | queste burle, che forse piú tosto tradimenti che burle 428 II, XCV | alla vittoria dell'animo piú che del corpo della donna 429 II, XCV | Riciardo, conoscendo quanto piú saporiti fossero i basci 430 II, XCV | che non amasse il marito piú che altra persona del mondo; 431 II, XCVI | qual forse è stato molto piú lungo che non bisognava, 432 II, XCVII | metteremo in campo un cavalier piú fresco, che combatterà con 433 II, XCVII | nostro, d'obligarvi molto piú tutte le donne, e tanto 434 II, XCVIII | signora Emilia: - Anzi molto piú; e che cosí sia, vedete 435 II, XCIX | il tutto a domani; tanto piú perché mi par ben fatto 436 II, C | messer Federico non ragioni piú, ché pur troppo l'ha adornato, 437 III, I | ma con tutto ciò alquanto piú corti di quello, Pitagora 438 III, I | affaticati dalle facende piú ardue, fossero a quelli 439 III, I | Urbino esser stata molto piú eccellente ed ornata d'omini 440 III, II | che senza dubbio è molto piú bello che non po esser la 441 III, II | del Gran Turco, ma molto piú particularmente di quella 442 III, II | cose i modi di che essi piú s'apprezzano, in che consisteno 443 III, II | altro che dire, e molto piú al nostro proposito che 444 III, III | questo e molte altre cose son piú al proposito che 'l formar 445 III, III | quando gli parerà tempo piú commodo; perché ora il Magnifico 446 III, IV | sono poi alcun'altre che piú si convengono alla donna 447 III, IV | Parmi ben che in lei sia poi piú necessaria la bellezza che 448 III, IV | bellezza. Deve ancor esser piú circunspetta ed aver piú 449 III, IV | piú circunspetta ed aver piú riguardo di non dar occasion 450 III, V | ascoltino voluntieri, per lo piú delle volte le tengono in 451 III, V | siano invitati a passar piú avanti, e spesso poi scorrono 452 III, V | sia, d'una donna onesta, è piú apprezzato da ognuno, che 453 III, VII | vergognato di chiarirle; e piú presto le avete desiderate, 454 III, VIII | replicate, che mostrano piú arte che dolcezza; medesimamente 455 III, VIII | donne è licito e debito aver piú cura della bellezza che 456 III, VIII | che le accrescon grazia e piú accommodati a quelli esercizi 457 III, VIII | natura. Cosí, essendo un poco piú grassa o piú magra del ragionevole, 458 III, VIII | essendo un poco piú grassa o piú magra del ragionevole, o 459 III, VIII | abiti, ma dissimulatamente piú che sia possibile; e tenendosi 460 III, IX | ed apprezzar i cavalieri piú e meno, secondo i meriti. 461 III, XI | sopra le altre, che amano piú la verità, ancora che non 462 III, XI | intende e disegna far le cose piú perfette, se potesse, produria 463 III, XI | conviene; ma estimarle da piú di quello che elle si siano, 464 III, XII | signor Gasparo seguitasse piú oltre; ma vedendo che già 465 III, XII | non po in sé ricevere il piú o il meno; ché, come niun 466 III, XII | come niun sasso po esser piú perfettamente sasso che 467 III, XII | essenzia del sasso, né un legno piú perfettamente legno che 468 III, XII | cosí un omo non po essere piú perfettamente omo che l' 469 III, XII | conseguentemente non sarà il maschio piú perfetto che la femina, 470 III, XII | direte adunque che l'omo sia piú perfetto che la donna, se 471 III, XII | nel corpo, per esser l'omo piú robusto, piú agile, piú 472 III, XII | esser l'omo piú robusto, piú agile, piú leggero, o piú 473 III, XII | piú robusto, piú agile, piú leggero, o piú tollerante 474 III, XII | piú agile, piú leggero, o piú tollerante di fatiche, dico 475 III, XII | che hanno queste qualità piú che gli altri non son per 476 III, XII | altri non son per quelle piú estimati; e nelle guerre, 477 III, XII | laboriose e di forza, i piú gagliardi non son però i 478 III, XII | gagliardi non son però i piú pregiati; se nell'animo, 479 III, XIII | che le donne, per esser piú molli di carne, sono ancor 480 III, XIII | molli di carne, sono ancor piú atte della mente e de ingegno 481 III, XIII | della mente e de ingegno piú accommodato alle speculazioni 482 III, XIII | medesima sono ancor poi piú caute; però le madri nutriscono 483 III, XIII | sustanzia essenziale l'omo non è piú perfetto della donna, né 484 III, XIV | sempre di produr le cose piú perfette e però, s'ella 485 III, XIV | che il produr la donna è piú presto errore o diffetto 486 III, XIV | conservar non si po, di che piú che d'ogni altra cosa è 487 III, XIV | causa l'una sia fatta a caso piú che l'altro. È ben vero 488 III, XIV | intende sempre produr le cose piú perfette e però intende 489 III, XIV | omo in specie sua, ma non piú maschio che femina; anzi, 490 III, XIV | anima risulta un composito piú nobile che le sue parti, 491 III, XV | però, cosí come la forma è piú perfetta che la materia, 492 III, XV | dà l'essere, cosí l'omo è piú perfetto assai che la donna. 493 III, XVI | desiderano l'esser omo per farsi piú perfette, ma per aver libertà 494 III, XVI | star non po, anzi quanto piú di materia hanno le forme, 495 III, XVI | materia hanno le forme, tanto piú hanno d'imperfezione, e 496 III, XVI | quiete e gravità ferma e piú fisse impressioni -.~ ~ ~ 497 III, XVII | il signor Gaspar, - ché piú presto si conviene al signor 498 III, XVII | qualità naturali non sia piú perfetto che la donna, la 499 III, XVII | e l'omo calido; e molto piú nobile e piú perfetto è 500 III, XVII | calido; e molto piú nobile e piú perfetto è il caldo che '