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Baldassarre Castiglione
Il libro del cortegiano

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
chiap-crude | cubat-ebria | ecce-gitta | giudi-iuven | iuxta-multi | muscu-perso | persp-remun | renda-scorg | scorn-tempr | temut-vomit | voria-zoppo

                                                                    grassetto = Testo principale
     Libro, Capitolo                                                grigio = Testo di commento
1009 I, XL | leggiadra ed attillata nei suoi chiapinetti di velluto, e calze polite? 1010 III, VII | credo vi siate vergognato di chiarirle; e piú presto le avete desiderate, 1011 II, LXXXIX | che andiamo a casa, voglio chiarirmi chi di noi abbia vinto”; 1012 II, XXIII | Ludovico Pio, - che voi mi chiariste un dubbio ch'io ho nella 1013 II, XXIV | XXIV.~ ~- Chiaritemi almen un altro dubbio, - 1014 III, XXVII | poi che essa e loro furono chiariti, tentati alcun altri modi 1015 III, L | difficultà si trovano rimedi, chiavi contrafatte, scale di corde, 1016 II, LXIII | col Gran Capitano Diego de Chignones, disse un altro Spagnolo, 1017 III, XXXII | mossero guerra a questi Chii; li quali non potendo contrastare, 1018 II, XXXIX | cosi strani concetti e nove chimere, che esso con tutta la sua 1019 III, XXXII | Demetrio intorno alla città di Chio ed avendola assediata, mandò 1020 II, XLIX | si sforzava di cantare un Chirie ed un Sanctus il prete di 1021 I, XLVII | che insegnò il bon vecchio Chirone nella tenera età ad Achille, 1022 IV, LXII | del cor suo; e talmente chiuder i passi al senso ed agli 1023 | chiunque 1024 II, I | vedere una finestra, benché chiusa, perché alcuna volta quivi 1025 III, XX | perché le meschine stanno chiuse senza quella pomposa superbia 1026 I, XVII | compagnia, quasi ad occhi chiusi vanno inanzi e fanno il 1027 III, XXV | il continuo fastidio del cianciare di sua moglie e piú presto 1028 III, XXIV | servava veneno temperato con cicuta e concedevasi il pigliarlo 1029 IV, VIII | notati; come si scrive che Cimone era calunniato che amava 1030 II, LXI | haedos, tot habet tua Roma cinaedos,~ ~mostrando una compagnia 1031 I, XLIX | mezzo la terra dai mari cinta, di monti, valli e fiumi 1032 III, LXX | è nell'acqua insino alla cintura, se gli deve porger la mano 1033 IV, XXXV | Ottaviano: - Se una qualche Circe mutasse in fiere tutti i 1034 II, XL | vero ad una bella pietra circondandola di fin oro. Non diciamo 1035 IV, X | medicina di sapore amaro, circondano l'orificio del vaso di qualche 1036 IV, XL | strane maniere e lunghi circuiti di parole affettate, ascoltando 1037 II, LXXXIX | qual dice che questa torre circunda ben quaranta piedi, ed io 1038 II, LXXXIX | misurar volesse, cominciò a circundar la torre avendo prima fatto 1039 IV, LVIII | lumi, e nel centro la terra circundata dagli elementi e dal suo 1040 III, IV | bellezza. Deve ancor esser piú circunspetta ed aver piú riguardo di 1041 II, LXXIV | quale dopo la giornata della Cirignola, e quando le cose già erano 1042 I, XLVII | aver usato nelle battaglie citare ed altri instrumenti molli; 1043 II, LXIII | súbito rispose: “Tibi malum cito”. Essendo ancor a tavola 1044 I, XLVII | solamente non nocere alle cose civili e della guerra, ma loro 1045 IV, XXXVI | Napoli, a Pozzolo, a Baie, a Cività Vecchia, a Porto ed ancor 1046 II, LXIV | ornamento assai, quando una clausola contraria s'oppone all'altra. 1047 I, XXXVI | le belle sentenzie, le clausule numerose; e, per contrario, 1048 IV, XXIV | con l'animo sospeso quel Clearco, tiranno di Ponto, ogni 1049 I, XXIII | meritar piú con l'esser clemente che con l'esser giusta; 1050 III, XXXVII | ma se si trovano alcune Cleopatre, non mancano infiniti Sardanapali; 1051 I, XLII | sia, quando lo chiamano clero-. Allora il Magnifico Iuliano, - 1052 I, XVII | minimo punto si denigra per coardia o altro rimproccio, sempre 1053 II, LXI | quei gentilomini:~ ~ Quot coelum stellas, tot habet tua Roma 1054 II, LXXII | rivoltò con un certo aspetto cogitabundo e disse tanto forte che 1055 | cogli 1056 I, XLIX | grandissimo; e da questa trasse il cognome la casa nobilissima de' 1057 I, XLIX | Fabii, ché il primo Fabio fu cognominato Pittore, per esser in effetto 1058 II, LXIX | ritrovare una sottil regola per cognoscerle, perché il piú delle volte 1059 II, XXI | siano ascesi, io per me non cognosco ed a voi ancor do spacio 1060 II, LVI | d'altre cose che essi di colà in Portogallo riportano, 1061 II, LXXXIX | prezzo, gli darebbe da far colazione; e cosí lo condusse in parte 1062 III, XXXIX | bellissima donna, essendosegli colcata accanto ignuda e facendogli 1063 II, LXXXII | giocavano d'arme ed esso stava colcato sopra un letto, disse: “ 1064 | coll' 1065 IV, LXXIII | le mormoranti selve de' colli vicini a risvegliar dolci 1066 IV, XI | cose ornassero le città e colligassero insieme e cittadini; e volse 1067 IV, XVIII | felice catena ancora sono colligate la liberalità, la magnificenzia, 1068 | collo 1069 IV, XXXVIII | far prova di se stessa, collocando in un corpo solo tante eccellenzie, 1070 II, XLVI | beffare e ridersi dei vizi collocati in personemisere tanto 1071 II, LXXV | pigliavano i colombi della sua colombara e tuttavia in mano ne tenea 1072 II, LXXV | con lacci gli pigliavano i colombi della sua colombara e tuttavia 1073 IV, LVIII | per utilità. Sostengon le colonne e gli architravi le alte 1074 I, LI | panni e tutte l'altre cose colorate? Questo far non po già il 1075 I, XL | crepare, né si muti mai di colore se non quando la mattina 1076 I, XXVIII | sola non stentata, un sol colpo di pennello tirato facilmente, 1077 III, XX | perché non paia che degiuni e comanda che le orazioni, le elemosine 1078 II, XXIII | vergogna; però se esso vi comandasse che faceste un tradimento, 1079 I, XII | alla signora Duchessa: - Comandate, - disse, - Signora, a chi 1080 IV, XXXIV | boni e ben governati e ben comandati -.~ ~ ~ 1081 II, XCVII | cavalier piú fresco, che combatterà con voi, acciò che l'error 1082 II, XXVI | avendo Dario l'anno prima che combattesse con Alessandro fatto acconciar 1083 III, LI | esercito d'innamorati, li quali combattessero in presenzia delle donne 1084 III, XXXV | contra nimici ostinati, che combattevano per le facultà, per la vita, 1085 II, I | sempre da contrari venti combattuti, al fine in qualche scoglio 1086 IV, I | stato da una acuta infirmità combattuto e piú che una volta ridutto 1087 II, XLV | combattimenti, strani animali, comedie, tragedie e moresche; né 1088 II, XXVII | Veneziani il portar le maniche a cómeo ed ai Fiorentini il capuzzo. - 1089 II, I | comprende e massimamente dei comici, i quali piú che gli altri 1090 II, LXXXVIII| Cesare Beccadello scherzando, cominciammo l'un l'altro a pigliarsi 1091 II, XXXII | tenga conto alcuno; anzi cominciaranno tutti a burlarlo e dargli 1092 II, LXXVII | che fra cinque o sei cominciaria a riaver la vista. Il pover 1093 IV, XXIX | suo principe deve esser cominciata dalla consuetudine e quasi 1094 III, XXX | figliolini, de' quali già alcuni cominciavano a snodar la lingua e parea 1095 II, XLVII | postosi avanti alla signora, cominciolle a dimandare elemosina; e 1096 II, XXXV | all'altra -. Quivi molti cominciorono, e quasi tutti, a voler 1097 II, XXIII | per lui ciò che far si po, commandandomi ch'io vada ad ammazzare 1098 IV, XXVI | di che hanno autorità, e commandarle a chi ragionevolmente ha 1099 I, XXXII | insegnar l'altro. Ma poiché mel commandate, risponderò quello che m' 1100 I, VI | ma voi, signora Duchessa, commandategli ch'e' sia obediente -. Allor 1101 I, VII | le sedeva a canto, e gli commandò che parlasse; ed esso cosí 1102 I, XLIII | gloria sia quella che si commenda al sacro tesauro delle lettre, 1103 IV, XXIII | adunque li populi da Dio commessi sotto la custodia de' príncipi, 1104 III, V | tanto enorme, esse non lo commettano; ma quelle che van sempre 1105 IV, XII | nostra colpa; e questo error commetteriano le leggi, le quali non dànno 1106 IV, LXVII | allontanarsi molto dal nido, né commettersi a' venti ed al ciel aperto.~ ~ ~ 1107 IV, XXXIII | custodia della vita sua si commettesse a forestieri, ché i suoi 1108 IV, XV | L'incontinenti adunque commetton gli errori con un certo 1109 IV, LXXIII | avendo con riverenzia preso commiato dalla signora Duchessa, 1110 II, LII | dite voi quella del vostro commissario fiorentino? il quale era 1111 III, XLVII | perturbazione alcuna, le diede certe commissioni; poi, giunta che fu sopra 1112 IV, LVIII | dall'una parte e l'altra commodamente potessero discorrer l'acque; 1113 II, XLI | manchin ragionamenti boni e commodati a quelli co' quali parla, 1114 III, III | quando gli parerà tempo piú commodo; perché ora il Magnifico 1115 I, XXXVII | spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e cosí sospesi 1116 Intro | mei accusatori di questo commun giudicio non restano satisfatti, 1117 IV, LI | intelletto, per lo quale l'uom po communicar con gli angeli, nasce la 1118 IV, XXXI | consiglio populare, che communicasse col consiglio de' nobili 1119 IV, LXVIII | bellezza angelica a lei communicata, della quale essa poi communica 1120 IV, XL | prudenzia, che è necessaria compagna a tutte le virtú; le quali, 1121 II, VII | profundano l'ombre dei piani e compagnano i colori diversi insieme 1122 IV, XXXVI | al mondo. Direi ancor che compagnar dovesse con la grandezza 1123 I, XXIV | che 'l cortegiano ha da compagnare l'operazion sue, i gesti, 1124 II, XXII | maravigliose che se fossero compagnate dalla prosunzione e temerità. 1125 IV, LXII | donna lor s'appresenta, compagnato da leggiadri costumi e gentil 1126 II, VII | modestia accresce e piú compar per la fierezza. Però il 1127 I, LII | dedicavano, e come care le comparavano; e che siansi già trovati 1128 II, LXVII | Pallavicino: - Piacevole comparazione, - disse, - fu quella che 1129 II, LXIV | tutti i peccati mortali un compare, e molto domestico del prete, 1130 II, LXXXVII | mattina seguente non osava comparere; ma le risa di questa burla 1131 II, LIV | i corpi a resuscitare e comparir ignudi innanzi al tribunal 1132 I, LIV | alla porta della stanza comparire un splendor di torchi e 1133 II, VIII | sarà mai degli ultimi che compariscano a mostrarsi, sapendo che 1134 IV, III | Ottaviano, il quale non comparse per bon spacio; di modo 1135 II, XLVII | serviva d'amore uno dei tre, comparve un povero mendico, e postosi 1136 II, LXXXIX | quand'io ti trovai aveva comperato questo spago per misurarla; 1137 IV, LXII | onesto. Appresso osservi, compiaccia ed onori con ogni riverenzia 1138 III, LVII | crudeli e discortesi e che non compiacciano almen in qualche cosa i 1139 IV, LV | paiono crudeli perché non vi compiacciono di quello che vorreste; 1140 III, LXI | esse si tengon servite e compiacciute, credo che bisogni impararlo 1141 II, LIII | burlar i Fiorentini, hammi compiacciuto in obedir voi, il che io 1142 II, XLVII | farvi conoscere che essa non compiace mai a chi le dimanda con 1143 IV, LXIII | ch'ella amasse l'amante compiacendolo di questo, che di quella 1144 IV, LV | superbecrudeli e vi compiaceranno di ciò che vorrete -. Parve 1145 III, L | né mai pensa altro che di compiacerle, con quel continuo battere, 1146 II, XVIII | e modi tutti indrizzi a compiacerlo -. Quivi non aspettando 1147 II, LXXXVII | a me parve d'aver a pien compíto il mio disegno; cosí súbito 1148 IV, VI | parlano ed oprano sempre a complacenzia e per lo piú fannosi la 1149 III, LVI | o per la diversità delle complessioni, o per qualche altro accidente, 1150 III, XXIII | non palesò alcuno delli complici; e nel medesimo pericolo 1151 IV, II | queste condizioni insieme compone ed adorna. Seguitiamo adunque 1152 II, VII | necessario che e' sappia componere tutta la vita sua e valersi 1153 I, IV | atti e le parole e i gesti componeva della signora Duchessa, 1154 I, XIV | questo un ornamento che componga e compagni tutte le operazioni 1155 II, XVII | sia mancato subietto per comporre un libro in laude d'una 1156 IV, XXIV | savi ed esaltano i mali, né comportano che nelle città siano amicizie, 1157 IV, XLIV | cortegiano, ed io nol voglio comportare -.~ ~ ~ 1158 II, LIII | disse la signora Emilia: - Comportarete voi, messer Bernardo, che 1159 III, LXXI | ragionare quanto essa e 'l tempo comportarono, partendosi con molte amare 1160 I, IX | culto piú che non parve che comportasse la brevità del tempo, si 1161 Intro | nel libro quel poco che mi comportava il tempo, con intenzione 1162 I, I | per quanto la memoria mi comporterà, ricordarli, acciò che noto 1163 III, XVIII | séguita nelle cose miste e composite perché, se cosí fusse, quel 1164 II, XXXV | si seppe che quella era composizion di Josquin de Pris. Ma che 1165 II, LV | volta in Polonia deliberò di comprare una quantità di zibellini, 1166 III, XLVI | esso le rispose che non comprava cosí caro il pentirsi -. 1167 II, XXX | questo nodo cosí stretto non comprenda o leghi piú che dui, ché 1168 II, XXXIII | ragionare un gentilomo, non comprenderete che in lui sia quel valore 1169 I, XXII | conveniente ad uom di corte; e comprendesi che ancor tra gli antichi 1170 II, XXXIV | vi si debba; ed acciò che comprendiate quanto importino, dicovi 1171 Intro | men simile alla latina; né comprendo perché ad una consuetudine 1172 I, XLIV | quelli che manifestamente comprendono esser adulati, e pur amano 1173 III, XLV | Venere, cioè dal vino; ma per comprobar ben la continenzia senile, 1174 III, LXXIII | molto i piaceri il poter comunicargli.~ ~ ~ 1175 II, XXIX | senza riserva l'omo gli comunichi tutti i suoi pensieri come 1176 IV, XXX | secondo me, saria quella comunità che d'esse vol Platone nella 1177 II, II | súbito i vicii, per quella concatenata contrarietà, necessariamente 1178 II, XVIII | difficultà, che 'l signor la concederà sempre, o se pur la negarà, 1179 IV, LXIV | oneste, e però po la donna concedergliele tutte senza biasimo; ma 1180 II, LXXXVI | di Nostra Signora, se gli concedeva grazia di ricuperar la vista. 1181 III, XXIV | veneno temperato con cicuta e concedevasi il pigliarlo a chi approvava 1182 III, LXV | sicurtà, che spesso le donne concedono a chi par loro che le pigli 1183 I, XLIII | Dio son state agli omini concedute per un supremo dono, siano 1184 II, XCI | detto, tutti ad esse sono conceduti e però a loro non sono disconvenienti, 1185 IV, XXXVIII | vedremo, se da Dio ne fia conceduto il viver tanto, che alla 1186 IV, LXXIII | vicini a risvegliar dolci concenti dei vaghi augelli. Onde 1187 IV, LXII | la suavità della voce, il concento delle parole, l'armonia 1188 III, XIII | altro tendono ad un sol fine concernente alla medesima utilità. Ché 1189 I, XLVI | esser laudato da chi fu, non conchiude però questo che estimasse 1190 I, XL | vede sta in dubbio s'ella è concia o no, che un'altra, empiastrata 1191 I, XVII | lo quale l'uomo sempre si còncita odio e stomaco da chi ode -.~ ~ ~ 1192 III, XLIV | nobilissimo signor maritata, potea concitarsi tanti nemici e talmente, 1193 IV, XXXVI | troppo bassezza, né meno gli concitasse odio per troppo austera 1194 I, XXXVII | artificiosa, pronta, veemente, concitata e de cosí varie melodie, 1195 II, XXXVIII | pascer le pecore. E per concluder dico, che bon saria che ' 1196 II, XXX | anzi mi daria il core di concludervi, e con ragioni evidentissime, 1197 IV, XLIX | qui, si poria cavar una conclusione che 'l cortegiano, il quale 1198 I, XII | de' filosofi a chi tien conclusioni -. Seguitava ancor piú oltre 1199 I, VII | tutto questo, sempre però si concordano in aver ciascuno carissima 1200 IV, LXX | armonia celeste talmente concordante, che in noi non abbia loco 1201 I, XLII | Parigi, dove tutto il mondo concorre -. Disse allor il Conte: - 1202 II, VII | ogni effetto tutte possono concorrere e servire. Però bisogna 1203 I, V | Italia si trovassino, vi concorrevano.~ ~ ~ 1204 IV, XXIX | nati si vedeno l'ira e la concupiscenzia, ma poi con spacio di tempo 1205 II, XLVI | paia che meritino esser condennate a pena capitale, né tanto 1206 II, XXVIII | persone di valore giudicar la condicion degli omini agli abiti, 1207 III, XLIII | amata da un nobile e ben condicionato giovane, si volse con tutto 1208 I, X | lor donne, ma tutti i mali condiscono di dolcezza; di modo che 1209 II, LXXXIII | facezia ha d'aver grazia, sia condita di quello inganno, o dissimulare 1210 I, IV | i risi al suo conspetto conditi, oltre agli argutissimi 1211 II, XXXII | che un gentilomo, per ben condizionato che egli sia e dotato di 1212 III, LXXIV | infelici innamorati son condotti da queste fiere, che hanno 1213 III, X | città e faccian le leggi e conducano gli eserciti; e gli omini 1214 II, LXXXVIII| intendevano, tra perché io ancor conducendogli all'osteria sempre andava 1215 IV, V | mezzi opportuni ed atti per condursi a questo bon fine desegnato, 1216 III, XXXIX | per forza una città, fu condutta una bellissima e nobilissima 1217 II, LXXX | essendo il capitan Peralta già condutto in campo per combattere 1218 III, XVI | della materia e forma non si confà in ogni cosa; perché non 1219 IV, XX | animali non mi par che si confaccia; perché e li cervi e le 1220 II, XXXVII | con gli Italiani piú si confaccian nei costumi i Spagnoli che 1221 III, XXXII | che ivi erano co' suoi confederati, mossero guerra a questi 1222 III, XXX | indissolubile amicizia e confederazione, ma, che piú maravigliosa 1223 I, LVI | senza ambizione -. Cosí confermando ognuno, impose la signora 1224 II, XXXIII | qualificato, ogn'ora meglio vi confermarà a credere a quella fama, 1225 I, L | di questa sentenzia? confermarete voi, che la pittura sia 1226 II, XXXV | crederlo, tanto fermamente era confermata nell'animo vostro quella 1227 II, LXI | monasterio domesticamente e confessando spesso le madri, cinque 1228 I, XXXVII | non osano aprir la bocca e confessano di non saper parlar quella 1229 III, XXIV | signor Gasparo medesimo confessarà che fanno pochissimi omini; - 1230 III, XI | siano di maggior dignità, e confessaranno che voi avete detto gran 1231 II, XXXIX | desingannar quel podestà e confessargli di non saperne, sempre dicendo, 1232 I, XXIX | facciamo (il che voi stesso confessate), ma ancor in ogni altro 1233 II, VIII | udite da' frati co' quali confessato mi sono, e parmi che le 1234 II, LXIV | cominciò in nome del populo la confession generale; e dicendo: “Io 1235 III, LXXIV | che esse piú amano già si confida d'esser amato per le demostrazioni 1236 Intro | occorrere; nientedimeno mi confidai che l'ingegno e prudenzia 1237 II, XXIV | comandamenti de' suoi maggiori, confidandosi piú del giudicio di se stessi 1238 II, XCIX | Io voglio, - disse, - confidarmi del signor Magnifico, il 1239 IV, XLI | credesse tanto, né tanto si confidasse d'alcun suo ministro, che 1240 III, LIX | amore. Però questi tanto confidenti di se stessi, perché si 1241 III, LX | Duchessa gli diede il torto, confirmando la ragion del signor Magnifico; 1242 II, III | avveggono che, dicendo cosí, confirmano i nostri fanciulli aver 1243 II, XXXV | Gasparo Pallavicino: - Voi per confirmare il parer vostro con ragione 1244 I, XXXV | grammaticali ma accettate e confirmate dalla usanza, perché, senza 1245 II, XXXIX | lascian quel che sanno. E per confirmazion di questo, io conosco uno 1246 II, LXXIII | scordasse; ed in questo piú si confirmò, vedendo che 'l re piú non 1247 IV, XXI | occupata dalla plebe, che, confondendo gli ordini, permette il 1248 II, VI | sapesse; o vero andando a confortar una madre, a cui fosse morto 1249 III, LXVII | del mio consiglio, io lo confortarei a tener secreti gli amori 1250 II, LXXXVII | di lui s'erano avute, e confortarlo che venisse meco insino 1251 II, LXV | ancor a Diego Garzia, che lo confortava a levarsi d'un loco pericoloso, 1252 II, LXXXVI | denari. I dui compagni pur lo confortavano e dicevano: “E' non è possibile 1253 I, XXXIV | con prontezza e copia non confusa; né mostri in parte alcuna 1254 IV, XLIV | ragionamento tra tutta la compagnia confusamente, con alcune contradizioni, 1255 III, XXIV | restarono non senza lacrime confusi di molta maraviglia -.~ ~ ~ 1256 II, XXVI | ben fatto saper in questa confusione eleggere il meglio -. Disse 1257 III, XIX | scienzia disputando hanno confuso tanti idolatri: e se mi 1258 III, LXIII | voglio altrimenti tentar di confutar le parole vostre, perché 1259 IV, LXV | liquefà alcune virtú sopite e congelate nell'anima, le quali nutrite 1260 II, XXIX | ogni cosa volentieri si congiunga col suo simile. Però gran 1261 IV, XXXVII | il viver morale; e quasi congiungendo l'Asia e l'Europa col vinculo 1262 III, XXXV | adoperargli; e cosí ben seppe congiungere il rigor della giustizia 1263 IV, LXX | contemplazione rapisti dal corpo e congiungesti con Dio -.~ ~ ~ 1264 IV, LXX | principio, con quello le congiungi. Tu di concordia unisci 1265 II, LVIII | opinione”. E se a questo è congiunto lo ambiguo, il motto diventa 1266 III, XXIII | mai non palesò alcuno dei congiurati -. Disse allor madonna Margherita 1267 III, XXXI | fatto d'aver scoperto la congiurazion di Catilina, di che tanto 1268 IV, XXXIII | nascono le sedizioni, le congiure e mille altri mali; né meno 1269 II, XIX | brigata che venga a vedergli e congratularsi seco, come di cosa che non 1270 IV, XI | però la sapienzia civile di congregarsi insieme nelle città e saper 1271 IV, LIV | con perpetua infamia esser connumerati tra gli animali irracionali, 1272 III, XXXV | affermano tutti quegli che la conobbero, esser stato in lei tanto 1273 II, LXIII | rispose Diego, “Y no lo conocistes”, per mordere colui d'esser 1274 III, LXX | s'offerisce lor tale, che conoscan poter precipitargli con 1275 II, XXXIX | Son bene alcuni, i quali, conoscendosi avere eccellenzia in una 1276 IV, LI | natura che ad ogni virtú conoscente sia congiunta una virtú 1277 III, LIX | stessi, per lo quale si conosceran degni d'essere da lei amati -.~ ~ ~ 1278 III, LI | ben considerar il vero, conosceremo ancora che, circa la cognizion 1279 II, LI | il mio asino, ancor piú conoscereste quanto io ho ragion di dolermi; 1280 IV, XXXIII | contrafarle in qualche cosa, ognun conosceria che si facesse a bon fine 1281 I, XLIII | non gli fosse vetato il conoscerla; e non estimandola tanto, 1282 II, LXXXVII | esso rispostomi, mostrai di conoscerlo e con molte parole cominciai 1283 I, I | impresa, la quale io non conoscessi poter condur a fine, pareami 1284 II, LXXIV | di quei gli addimandò se conosceva Antonello da Forlí, il qual 1285 III, XXVI | e disse: “O Dea, tu che conosci lo intrinseco del cor mio, 1286 II, LV | era largo il fiume. Cosí conosciutisi l'un l'altro dopo alcuni 1287 III, LXXIII | che conosce il vero, e conosciutolo non ha rispetto di publicarlo, 1288 II, I | che gli paia esser stata consapevol testimonio de' suoi piaceri; 1289 III, XXII | aver colpa, ma pur esser consapevoli delle male opere del padre. 1290 II, XIX | sono, che pare che, non conseguendogli, abbiano da perder la vita; 1291 III, XI | animali imperfetti e per conseguente di minor dignità che gli 1292 III, XXVI | vendetta che or mi trovo aver conseguita; però allegra e contenta 1293 III, LXII | contenti e i piaceri da voi conseguiti in amore, ed assicurar quelle 1294 III, XIII | hanno mosso delle guerre e conseguitone gloriose vittorie; governato 1295 I, XLIV | sono esser vere, non le consenta cosí apertamente, né cosí 1296 II, LXIV | gentil modo quando l'omo consente o conferma quello che dice 1297 II, VII | contradirò in cosa alcuna. Onde, consentendo con le opinioni sue, ed 1298 I, XXX | imitar uno, il quale di consentimento di tutti sia estimato bono, 1299 III, XXXIV | acciò che voi non mostriate consentirmi per cortesia quello che 1300 II, XXX | per alcun modo non voglio consentirvi che ragionevol sia, anzi 1301 III, XLVIII | potè tanto fare che essa consentisse; anzi e con parole e con 1302 III, XXXVIII | fossero continenti e non consentissero alla lascivia delle donne, 1303 I, XXIX | scrivere; perché la scrittura conserva le parole e le sottopone 1304 IV, XXXIV | l principe procurasse di conservare i suoi sudditi in stato 1305 I, XXX | ogni cosa che è bastante a conservarla; e spesso solamente con 1306 I, XLIII | cosí lungamente da esse conservata, e solamente quella misura 1307 Intro | invidia del tempo ed han conservato la dignità e 'l splendor 1308 III, XLIII | si rese mai per vinta, ma conservò immaculato il fior della 1309 III, XIII | che non è minor laude. Se considerarete poi l'istorie antiche (benché 1310 I, XXIX | chi legge e tempo di considerarle maturamente. E perciò è 1311 II, XCVIII | chi averà il pensiero a considerarlo tale, imaginerà i meriti 1312 II, XXIII | le quali, a chi non le considerasse come si dee, pareriano male, 1313 IV, XLVI | abbia bisogno di ricordiconsigli d'altri (benché questo è 1314 III, LVI | Magnifico, - non la voglio consigliare io; dico ben che lo amar 1315 II, XXIV | d'ubidirlo avesse voluto consigliarlo; che con questi cosí 1316 III, XII | questi accidenti bisogna che consistano o nel corpo o nell'animo; 1317 III, II | piú s'apprezzano, in che consisteno le lor pompe ed attillature 1318 I, XXXIX | risposegli che in questo non consistevano le fortune di Grecia. Cosí 1319 I, XXI | messer Cesare: - Dui fratelli consobrini -. Disse allora il Conte: - 1320 I, XLVII | miseri marinari; con questo consolansi i stanchi peregrini dei 1321 IV, XXXIII | poveri né i ricchi possono conspirar contro il principe, o vero 1322 Intro | quelle disgrazie, che esso constantissimamente supportò, ben furono bastanti 1323 II, XIX | come di cosa che non siano consueti mai piú d'avere. Di questa 1324 I, XLIX | onorata di tanti tituli di consulati, di triunfi e d'altre dignità 1325 I, XXXII | ultimi re romani e i primi consuli. Eccovi che i versi che 1326 IV, XXXI | nobili e savi, con i quali consultasse ogni cosa e loro desse autorità 1327 III, XXIX | loro ne recuperasse; e, consultate insieme, essendo assenti 1328 III, LXVI | arde e mai non finisce di consumare, perché sempre gli apportano 1329 II, XXXI | de' scacchi credo bisogni consumarvi molto tempo e mettervi tanto 1330 I, XXXVI | del tempo a poco a poco consumate, giungono poi esse ancora 1331 II, LXXXVII | medesima; tanto ch'io era tutto consumato. In ultimo, quando ognuno 1332 II, LXXXV | chi io intendo capitò un contadin bergamasco per servizio 1333 II, XXXII | motti e di certe arguzie contadinesche e fredde, che piú presto 1334 II, IX | persona sua una festa di contado, dove i spettatori e i compagni 1335 III, XX | i lor pensieri volgono a contaminare il casto animo di qualche 1336 III, XL | contrario a questa virtú, contaminarei queste sante orecchie che 1337 III, XXII | l tempo mi bastasse, vi contarei a questo proposito la istoria 1338 III, XXIV | lascia parlare. Io voleva or contarvi d'una donna, la quale, avendo 1339 II, XXXIX | una certa giostra famosa, contava pur sempre come egli era 1340 IV, LXVIII | perfettamente, perché la contempla solo nel suo particular 1341 IV, LXVII | che tutti i corpi adorna, contemplarà; onde offuscato da questo 1342 II, I | quivi arà avuto grazia di contemplare la sua donna; medesimamente 1343 IV, LXXII | omini, né versate nelle contemplazioni, come ha detto messer Pietro 1344 IV, LXVI | sola e, quanto piú po, la contempli in se stessa simplice e 1345 II, X | per gentilezza, non per contender con loro; e dee l'omo esser 1346 II, LXXXVI | pur costoro giocavano e contendevano, disse: “E come potete voi 1347 II, VII | io estimo che brevemente contengano tutto quello che a me s' 1348 III, LIV | testimonio ella se debba contentar per esser ben chiara dell' 1349 Intro | A questi rispondo che mi contentarò aver errato con Platone, 1350 II, XXIV | bisogna laudarne la ventura e contentarsene. Pur con tal modo s'introduce 1351 IV, XLII | potete oramai lassarlo e contentarvi che egli sia tale come l' 1352 I, XVII | questo troppo gran mare, ne contentatemo, come avemo detto, della 1353 III, LXXIV | biasimo ed infamia. Altre non contente di questo solo tormento 1354 Intro | non restano satisfatti, contentinsi almeno di quello del tempo; 1355 III, XXVI | La qual cosa intendendo, contentissima si pose a letto con gli 1356 III, XXIX | accettati dai paesani, furono contentissimi di ciò che le donne aveano 1357 IV, III | giorno, dopo i ragionamenti contenuti nel precedente libro, il 1358 I, LII | sua. Qui potrei dirvi le contenzioni di molti nobili pittori 1359 III, IV | malèdica, non vana, non contenziosa, non inetta, sapersi guadagnar 1360 II, XXX | ognuno; ed oltre allo essere contenziosi in ogni minima cosa e fuor 1361 II, XVIII | compiacere; non sarà ostinato e contenzioso, come alcuni, che par che 1362 II, LI | molto a ridere, che pur si contiene sotto la narrazione, il 1363 III, XXXIX | agramente; e di molt'altri continentissimi di lor propria voluntà, 1364 III, XLVI | queste sono le miraculose continenzie che di se stessi scrivono 1365 I, XXVIII | e ciò procede che quel continuare nelle perfette genera sazietà 1366 III, LVI | non è già credibile che continuasse in amare lei; e cosí le 1367 II, XLVIII | urbana e piacevole narrazion continuata, che consiste nell'effetto 1368 I, VI | qual tempo non solamente si continuava nell'usato stile delle feste 1369 II, VIII | impressione; poi per la continuazione non solamente si saziano, 1370 IV, LII | esser pallido, afflitto, in continue lacrime e sospiri, il star 1371 III, LXXIV | tutto passeggiar per la contrada, e quando la donna si parte 1372 II, XCVII | opinione di non aver chi vi contradica; ma noi metteremo in campo 1373 III, LX | LX.~ ~Messer Roberto pur contradicea, ma la signora Duchessa 1374 I, XXIII | gioco, domandando e non contradicendo. - Vedete, - disse allora 1375 IV, V | conveniente, ardisca di contradirgli, e con gentil modo valersi 1376 II, C | ognun possa dove gli parerà contradirmi, ch'io questo estimarò non 1377 II, XXXV | risposto; ma non voglio che col contradirvi con tante ragioni come si 1378 IV, XLIV | confusamente, con alcune contradizioni, pur a laude di quello che 1379 I, LI | imitazione dei colori naturali in contrafar le carni, i panni e tutte 1380 IV, XXXIII | se ben talor occorresse contrafarle in qualche cosa, ognun conosceria 1381 III, L | si trovano rimedi, chiavi contrafatte, scale di corde, sonniferi; 1382 I, XXIII | esser tenuto bell'omo, ha contrafatto alle leggi del nostro gioco, 1383 II, XXIV | speranza; dall'altra banda, contrapesare il male e la incommodità 1384 IV, VII | perché dentro sono mal contrapesati, e senza misura posti sopra 1385 II, II | opposizione e per un certo contrapeso l'un sostenga e fortifichi 1386 II, LXIV | giochi. Vedete che le parole contraposte dànno ornamento assai, quando 1387 II, LXXXV | esso medesimo desse tanti contrasegni della sua nobilità, che 1388 IV, IX | aspetto s'offerisce a chi contrasta ai vicii; li quali sempre 1389 III, XLVII | a far i suoi piaceri; e contrastando essa sempre piú ostinatamente, 1390 III, XXXII | Chii; li quali non potendo contrastare, tolsero patto col giuppon 1391 IV, VIII | quello che debbono, cosí contrastariano per non regnare, come contrastano 1392 III, LI | crediate di certo che l'aver contrastato Troia dieci anni a tutta 1393 I, XIII | dal mio diverso. Né io già contrasterò che 'l mio sia migliore 1394 I, XXVI | qual costume il re avea contratto cosí da infirmità. E di 1395 I, XIII | voglio rifiutarlo, per non contravenir all'ordine e giudicio vostro, 1396 | contro 1397 IV, XXXIV | dispera, per le ingiurie e contumelie che son lor fatte per avarizia, 1398 IV, XXXVI | signor Ottaviano, che si convengano ad un nobile e vero principe 1399 IV, LVII | Stesicoro, la vista, che è pena convenientissima a chi disprezza la bellezza, 1400 II, L | tai cose, che in essi son convenientissime, per esser quella la lor 1401 IV, LII | condicioni che si dicono convenir agli inamorati.~ ~ ~ 1402 II, VI | quelle cose che già s'è detto convenirsegli? - A me non par gran cosa, - 1403 II, XXXVIII | perfettamente ciò che detto avemo convenirsigli, di sorte che tutto 'l possibile 1404 IV, XLVI | vecchio, che non se gli convenissi esercitar la musica, le 1405 II, XVI | che all'uno conviene non converrebbe in tutto all'altro, e suolsi 1406 II, VII | qualità universalmente nella conversazion de tutti gli omini senza 1407 III, XXVIII | ed ai figlioli, ai quali converse in amaritudine il piacere 1408 III, LIX | poter facilmente incorrere e convertirsi in amore. Alcuni, per esser 1409 II, XX | onore alla presenzia dei convitati” -. Rise messer Federico 1410 IV, LXX | da terra esser ammessi al convivio degli angeli, dove, pasciuti 1411 IV, IX | gustar quanta dolcezza sia coperta da quella poca amaritudine, 1412 II, VI | spesso questi errori son coperti d'un certo velo, che scorger 1413 III, VI | ragionamenti soi saranno copiosi e pieni di prudenzia, onestà 1414 IV, XXXVI | e nella destra una gran coppa, nella quale si raccogliessero 1415 III, LIX | pare che nella bellezza coprano mille astuzie; o veramente 1416 I, XIII | e cosí ciascuno sempre coprendo il vicio lauda e vitupera 1417 III, XXXIX | gran cortesia e gentilezza coprir qualche errore, ove per 1418 III, LXII | mostriate amori falsi per coprire i lor veri; onde se quelle 1419 III, LII | altissime e divine, per coprirle d'un grazioso velo finse 1420 III, LXVII | che poca cura si ponga per coprirli, né si faccia caso che si 1421 I, XVII | nelle grandi si conoscono i coraggiosi; e spesso ne' pericoli d' 1422 I, XVII | parole e dica aver tolto la corazza per moglie, e minacci con 1423 III, L | chiavi contrafatte, scale di corde, sonniferi; la cosa si dipinge 1424 II, XXX | cortegiano avesse un precipuo e cordial amico, se possibil fosse, 1425 II, XXIX | quali saranno vivuti in cordialissimo amore molt'anni, pur al 1426 III, XXVIII | di Pindaro lirico; e di Corinna e di Saffo, che furono eccellentissime 1427 III, XXII | Tarquino Prisco; quella di Cornelia, figliola di Scipione; e 1428 I, XXV | aggraziato negli esercizi corporali, presuponendo prima che 1429 II, LX | vedendolo un Sanese cosí corpulento come era, disse ridendo: “ 1430 IV, VI | sceleratamente né mai si correggano; dall'altro canto, non osano 1431 II, XVI | saviezza è mal segno, ma di corregger in sé i vicii naturali. 1432 IV, LXX | mostraci il vero camino. Correggi tu la falsità dei sensi 1433 IV, LIII | che col fren della ragion correggono la nequicia del senso; il 1434 II, XXXIV | amore per la dimostrazion di correspondenzia che faceva il giovane, e 1435 III, LXXIV | hanno con qualche segno di correspondere in benivolenzia, senza proposito 1436 II, XVI | quella età, sia temperata e corretta, cosí in un vecchio è da 1437 II, XXVII | come sono e l'uno e l'altro corretti e ridutti in meglior forma 1438 IV, XLVII | litura che di mutazione o correzione alcuna, per non esser possibile 1439 II, LXXXIV | che, a guisa di pratico corrieri, per fuggir un tristo albergo, 1440 II, VII | disposizione, che 'l tutto corrisponda a queste parti, e si vegga 1441 II, XXXIV | acquistarlo e farlo a sé corrispondente in amore; il che con poca 1442 II, V | aspettazione quella a cui corrisponder dovete -. Quivi non aspettando 1443 IV, XLVI | coloro che machinassero di corromper l'animo di quello con disonesti 1444 IV, XL | nostro da quello si lascia corrompere. Ma perché il conoscere 1445 IV, XXXIV | pestilenzie secrete, che corrompono le città prima che altri 1446 III, LXX | tutte le donne l'amano e gli corron drieto”; e cosí mostrando 1447 IV, XXI | governi incorre guastandosi e corrumpendosi, è quando il regno diventa 1448 IV, IV | che effeminar gli animi, corrumper la gioventú e ridurla a 1449 IV, XXVIII | intemperati e lassansi corrumpere dai piaceri; però quelli 1450 IV, X | grazia dei loro príncipi per corrumpergli e disviarli dalla via della 1451 III, XLVIII | costui per forza di denari corruppe una sua fante; la quale, 1452 IV, LXII | con quel subietto vile e corruttibile; perché tanto piú è perfetta 1453 IV, LXIX | occhi veggiamo nei corpi corruttibili, che non son però altro 1454 II, XXI | Francia sono modestissimi e cortesi gentilomini; vero è che 1455 IV, XLIX | ne' giovani sono delicie e cortesie, attillature tanto grate 1456 III, XXXVI | invitto e glorioso re Matia Corvino suo marito. Medesimamente 1457 III, XX | utilità alcuna vi caricate la coscienzia; ché, se non fossero quelli 1458 IV, XXX | Duchessa: - Poiché non ci costa altro che parole, dichiarateci 1459 II, XXV | tanto che se gli metteno al costato; e se ben non hanno che 1460 | costei 1461 II, II | amor fraterno e quel viver costumato, ma che nelle corti non 1462 IV, XLVI | che dovete saper che la cote che non taglia punto, pur 1463 | cotesto 1464 III, XX | morbidi e freschi, con la cotica ben rasa e ben vestiti; 1465 I, XXXVII | Affricano, Galba, Sulpizio, Cotta, Gracco, Marc'Antonio, Crasso 1466 IV, XXIX | consuetudine e quasi dai costumi cottidiani, li quali, senza che esso 1467 II, XVII | amabile manera nel conversare cottidiano; e di questo credo veramente 1468 II, LXV | de' Medici che la gallina cova”. Il messo fece l'ambasciata 1469 II, LXV | che le galline mal possono covar fuor del nido”. Con una 1470 II, XLIII | perché la natura medesima crea e forma gli omini atti a 1471 IV, LVIII | conservazion d'ogni cosa creata è stata da Dio fabricata. 1472 IV, LII | spanda sopra tutte le cose create come il lume del sole, pur 1473 III, LIV | protezione per esser mia creatura, non incorra in quegli errori 1474 II, XLVIII | punto della morte dell'uno e creazion dell'altro, e di ciò facendo 1475 I, XXXVII | Ma il lor vero maestro cred'io che fosse l'ingegno ed 1476 III, XXVII | quale amava tanto e già credea fermamente non dover mai 1477 II, XXXV | molte volte, ed ora ancor, credemo piú alla altrui opinione 1478 Intro | che l'error suo allor fu credendo di far bene ed or il mio 1479 II, LXXVII | cheto se n'andò con Dio, credendosi d'aver il torto.~ ~ ~ 1480 II, XVIII | o se pur la negarà, non crederà aver offeso colui a chi 1481 III, XV | con ottime ragioni, esse crederanno, o almen mostraranno di 1482 III, XLV | venirgli a fastidio. Piú crederci che fosse stato continente 1483 I, X | Emilia, ancor che non lo credessino, mostrarebbon di crederlo, 1484 II, LXXXV | signore, ma con gran fatica, credettero che 'l fusse quello che 1485 II, LXXV | discortese; l'altro giorno io credetti alla fante tua che tu non 1486 I, XI | a mio danno; tanto ch'io credeva niuna pena alla mia potersi 1487 I, XLVII | laude e grazie a Dio; e credibil cosa è che ella grata a 1488 III, LVI | fosse redamato, non è già credibile che continuasse in amare 1489 I, XXVI | scoperta, leva in tutto il credito e fa l'omo poco estimato. 1490 IV, XLI | maggior danno procede dalla credulità de' signori che dalla incredulità, 1491 II, XLI | incredibil cosa a loro sia creduta. Altri nel principio d'una 1492 III, LXVII | vere e piú degne d'esser credute, che non aría potuto far 1493 III, LXXV | i piaceri d'amore, sono creduti e giudicati da tutto 'l 1494 II, LXXXI | bellissimo saio di velluto cremosí il qual portava sempre dopo 1495 I, XL | osi ridere per non farsela crepare, né si muti mai di colore 1496 I, XIX | molti, che non solamente si crespano i capegli e spelano le ciglia, 1497 I, XLVII | Lacedemonii bellicosissimi ed i Cretensi aver usato nelle battaglie 1498 II, XV | difficili, timidi; sempre cridano in casa, asperi ai figlioli, 1499 II, LXXXVI | farete voi tutta notte di cridare?” Poi súbito se rimise giú, 1500 IV, XXXVIII | Maumet al lume della verità cristiana tante migliaia di omini, 1501 II, LXVI | né teologo che sia bon cristiano -.~ ~ ~ 1502 II, LXXXII | terzo delle secrete”. Biagin Crivello ancor, essendo stato morto 1503 II, XXXVII | non sanno far altro che crollar la testa parlando, e far 1504 I, LIII | quelle cinque fanciulle da Crotone, le quali tra l'altre di 1505 I, XVIII | camera perché quando si crucciava diveniva tanto terribile 1506 III, XX | né mangiar altro che erbe crude, affumati con le toniche 1507 III, XXIII | e benché con infiniti e crudelissimi tormenti fusse lacerata, 1508 III, XLIII | voluntà la meschina, vinta dal crudelissimo affanno e divenuta per la


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