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Baldassarre Castiglione
Il libro del cortegiano

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
persp-remun | renda-scorg | scorn-tempr | temut-vomit | voria-zoppo

                                                                    grassetto = Testo principale
     Libro, Capitolo                                                grigio = Testo di commento
4012 IV, LXVIII | cominciano ad esser acuti e perspicaci, quando quelli del corpo 4013 IV, XXV | Voi forse pensate ch'io mi persuada esser quello eccellente 4014 II, VI | mostra in quello che si persuade di sapere, o vera o falsa 4015 Intro | creduto formar me stesso, persuadendomi che le condizioni, ch'io 4016 III, XXVI | acquistarla, e tutto in vano, persuadendosi che lo amor che essa portava 4017 III, XXVI | innamorato), cominciarono a persuaderla a contentarsi di questo, 4018 I, XLIV | audace, e guardi di non persuadersi falsamente di saper quello 4019 III, XLVIII | per toccarne piú denari, persuase alla patrona che un certo 4020 I, VIII | sottilmente e con tante varie persuasioni l'abbiamo stimulata e con 4021 II, XXXV | questo perché a voi era persuaso che eran dui vini, l'un 4022 III, XVIII | allo intelletto e però si perturbano facilmente per le cose estrinseche. 4023 III, XXVI | la virtú de veneno che lo perturbava, cercò molti rimedi; ma 4024 I, XXI | che poco fa combatterono a Perugia e fecero ridere chi gli 4025 IV, XXXVIII | che alla corona di Francia pervenga Monsignore d'Angolem, il 4026 IV, XXVII | guerra, senza cercar di pervenire al fine della pace, non 4027 IV, VI | possano esser bon mezzo da pervenirvi; e questo perché dei molti 4028 III, XLVII | corda piú d'una volta le pervenisse alle mani, perché pur era 4029 II, XV | gioventú ed ancor non è pervenuta a quelle della vecchiezza. 4030 III, LXVI | vicino al core, dove son pervenuti, e lo riscaldano e fannolo 4031 IV, II | si vede, che dello esser pervenuto al ducato d'Urbino; né credo 4032 IV, XXIII | travaglio che riceveno dei loro perversi e ciechi desidèri, sono 4033 III, LIX | per li quali ad esso si perviene; oltra che, secondo che 4034 III, XXXVI | chi pur volesse parlarne. Pesami ancora che tutti non abbiate 4035 Intro | dalla Colonna, marchesa di Pescara, alla quale io già feci 4036 I, XLVII | essa po, che già trasse un pesce a lassarsi cavalcar da un 4037 I, XL | tutte le cose sempre la pestifera affettazione e per contrario 4038 IV, XI | vergogna, fossero, come pestiferi alle città, esterminati 4039 IV, XXXIV | poco a poco; perché sono pestilenzie secrete, che corrompono 4040 II, XVIII | ed assettarà talmente la petizion sua, levandone quelle parti 4041 II, XCIV | che spesso ne' delicati petti stanno di queste donne; 4042 I, XXVII | berretta il specchio e 'l pettine nella manica, ed aver sempre 4043 I, IV | ritrovava la signora Emilia Pia, la qual per esser dotata 4044 IV, LXXI | quel grado che ad esso è piacciuto ch'io gli mostri; e perciò 4045 II, III | universalmente piacciono, come allor piacea l'andar in giornea, con 4046 II, XIII | di instrumenti; però a me piacerebbe intendere qual sia la migliore 4047 IV, VIII | Lucullo i convivii. Ma piacesse a Dio che i príncipi de 4048 II, LXIII | Signoria vostra”. È ancor piacevol manera di motteggiare, quando 4049 I, LVI | súbito Barletta, musico piacevolissimo e danzator eccellente, che 4050 II, LIII | sorte di musica piú gli era piaciuta di quelle che avea udite, 4051 IV, LXXII | sacratissimo sigillo delle cinque piaghe; né altro che virtú d'amor 4052 I, XXXIV | ambiguità faccia chiara e piana con un certo modo diligente 4053 II, LXVII | tutto tristo. Il Conte di Pianella, che con molti altri gentilomini 4054 III, LXVII | con la bocca quando il cor piange, e mostrar d'esser prodigo 4055 II, LXXXVI | Il poveretto tuttavia piangea piú forte e dimandava misericordia 4056 II, LXVII | figliolo si dole e sta per pianger vedendo ch'io suo padre 4057 III, LIV | dimostrazion false e talor piangono quando hanno ben gran voglia 4058 II, VII | lume profundano l'ombre dei piani e compagnano i colori diversi 4059 I, LI | superficie di muro dritto il piano e 'l lontano, piú e meno 4060 III, XLVIII | quella rara anima non men pianta che laudata.~ ~ ~ 4061 IV, LXIX | appetito di vivere, ma alle piante ancora ed ai sassi communica, 4062 III, LXXIV | parte; e quivi si ritorna ai pianti, ai suspiri, allo star di 4063 I, XLVII | per rimedio precipuo del pianto continuo de' teneri fanciulli; 4064 III, XXII | mitigato, e converso in cosí piatoso affetto, che non solamente 4065 II, XXV | il principe passa per le piazze, chiese, o altri lochi publici, 4066 I, XVIII | passata una coscia con una picca da una banda all'altra, 4067 II, II | narrano i detti di Nicolò Piccinino; e ricordano che in quei 4068 II, XXXIII | imaginato aveva, m'è parso piccolissimo. Cosí dubito ancor che possa 4069 I, XXVI | quando il nostro messer Pierpaulo danza alla foggia sua, con 4070 I, IX | trovarassi che la fortuna, pietosa riguardatrice dei martíri 4071 II, XL | argento, o vero ad una bella pietra circondandola di fin oro. 4072 I, XXII | saltare, correre, gittar pietre perché, oltre alla utilità 4073 III, VIII | una donna sonare tamburri, piffari o trombe, o altri tali instrumenti; 4074 II, LXI | interporre un verso o piú, pigliandolo in altro proposito che quello 4075 II, XXXV | mala opinion che di voi pigliaran tutti quelli, che di tal 4076 II, LXXXIV | darete tanto ardimento, che pigliaremo segurtà di metterne in opera 4077 I, XVIII | se avesse avuto animo di pigliarli tutti?. Non vi par che questa 4078 III, XXIV | cicuta e concedevasi il pigliarlo a chi approvava al senato 4079 III, IV | questa non so io da chi pigliarne lo esempio; ma della regina 4080 III, XXII | quanto si potea; e però si pigliassero quel corpo e lo facessino 4081 III, XIII | perché voi diceste ch'io pigliassi argumento della perfezion 4082 Intro | alcuni di questi e piú tosto pigliato l'integro e sincero della 4083 II, LXXV | suoi vicini con lacci gli pigliavano i colombi della sua colombara 4084 II, LXXXVII | Vincula, il qual sa come io mi piglio piacer, quando son maschera, 4085 III, IV | terrolla come mia a guisa di Pigmalione. E perché il signor Gaspar 4086 III, XLV | dalle cose veneree in quella pigra e fredda età merita tanta 4087 III, XXXIV | da Gonzaga, da Este, de' Pii! Se de' tempi presenti poi 4088 II, XXIX | piú siano al mondo quei Piladi ed Oresti, Tesei e Piritoi, 4089 III, XXVIII | ancor che fu maestra di Pindaro lirico; e di Corinna e di 4090 IV, LVIII | ove non cade grandine o pioggia si fabricasse un tempio, 4091 IV, XXVIII | dar ocio; e credesi che le piramide d'Egitto fossero fatte per 4092 III, XXXVI | facciano magni edifici, piramidi e città, come quella Tomiris, 4093 II, XXIX | Piladi ed Oresti, Tesei e Piritoi, né Scipioni e Lelii; anzi 4094 III, XXXVI | basso grado; come molte pisane, che alla diffesa della 4095 II, LII | faceano la guerra contra' Pisani, trovaronsi talor per le 4096 II, LXXXVI | andò molto che uno dei dui Pistolesi, perdendo il resto, restò 4097 IV, VIII | come Epaminunda di Lisia Pitagorico, Agesilao di Senofonte, 4098 IV, LXVII | cominciano a vestirsi di piume, che, benché con l'ale debili 4099 I, XXXVII | armonia; ché per una via placida e piena di flebile dolcezza 4100 I, XXXVIII | mettesse a scrivere cose placide, né meno un altro, severo 4101 IV, XVII | ma infundendogli per vie placidissime una veemente persuasione 4102 I, XXXII | aveano scioccamente laudato Plauto e vol poter acquistare nove 4103 IV, XII | cura delle febri, della pleuresia e dell'altre infirmità gravi: 4104 IV, LXXII | come Platone, Socrate e Plotino e molt'altri; e de' nostri 4105 I, III | venti anni, s'infermò di podagre, le quali con atrocissimi 4106 I, XLVI | che era per cosí divin poema chiara ed illustre, non 4107 III, LII | Pensate di quanti nobilissimi poemi saremmo privi, e nella lingua 4108 I, XXXVII | che egli cosí sia il primo poeta eroico di tempo, come ancor 4109 II, XXXVI | ne' fossi o giú di qualche poggio; a tavola poi, minestre, 4110 I, XXXVII | si debba ancor credere al Policiano, a Lorenzo de' Medici, a 4111 III, LXX | donne, usan sempre parole di Polifilo e tanto stanno in su la 4112 III, VIII | e tenendosi delicata e polita, mostrar sempre di non mettervi 4113 I, XL | chiapinetti di velluto, e calze polite? Certo a me piace egli molto 4114 II, XXXVI | reni, mettonsi pugni di polvere negli occhi, fannosi ruinare 4115 III, XX | stanno chiuse senza quella pomposa superbia di cercare appresso 4116 IV, VII | costumi austeri, con veste pompose, oro e gemme, e col non 4117 II, XXVII | abiti festivi, trinzati, pomposi e superbi. Medesimamente 4118 I, XXVIII | in mano a altr'arma, si pon senza pensar scioltamente 4119 IV, VII | la loro medesima gravità ponderosa si sostengon ritti; ed essi, 4120 I, VI | signora Duchessa, ognuno si ponea a sedere a piacer suo o, 4121 II, XXIV | contra il commandamento ponendo che 'l disegno suo gli succeda 4122 I, XXVI | né piú in altro si ha da poner studio, che nel nasconderla: 4123 I, XXXV | fossero alcuni, li quali ponessimo cura di scrivere del modo 4124 III, LV | qual calamità e morte lo ponete, volendo che la donna non 4125 III, XXVI | piangere queste donne. Ma poniamo che questo ancor fosse vero, 4126 II, XLVIII | intender qualche cosa del novo pontefice"; e voltatosi, come per 4127 I, XLIX | disegnar paesi, siti, fiumi, ponti, ròcche, fortezze e tai 4128 I, III | Fiorentini. Essendo poi asceso al pontificato Iulio II, fu fatto Capitan 4129 IV, XXIV | quel Clearco, tiranno di Ponto, ogni volta che andava nella 4130 II, LXXIX | per messer Giovan Luca da Pontremolo e per messer Domenico dalla 4131 III, XXX | abitare in Roma, e dei dui popoli fu fatto un solo; e cosí 4132 I, XXXIX | che cagione, e populo che popolo, ed altre tai cose -. Allor 4133 II, LXIV | di villa la messa ai suoi populani, dopo l'aver publicato le 4134 IV, XXXI | capo, e dei nobili e dei populari, come de' membri, un corpo 4135 IV, XLI | come una casa privata; populosa, non povera, quieta, piena 4136 II, LXXI | Domanda pur perdono ai porci, ché a me non fai tu ingiuria 4137 III, XXII | sorella d'Augusto; quella di Porcia, figliola di Catone e moglie 4138 I, XXVI | piú tosto secondo che loro porgea la natura e la verità, che ' 4139 I, LI | con quei raggi d'oro e di porpora; non po in somma mostrare 4140 II, VIII | possano aggiungergli grazia; e porrà cura d'aver cavallo con 4141 II, LXXIII | mangiare, si rappresentò, e porse la mano per pigliar le anella; 4142 III, IV | maniere, parole, gesti e portamenti suoi, debba la donna essere 4143 II, LXXVII | una certa gravità; come, portando un contadino una cassa in 4144 II, XXIV | esser il minore piú facile a portare ed ancor piú conveniente 4145 II, LV | zibellini, con opinion di portargli in Italia e farne un gran 4146 IV, L | che non solamente non gli portaria biasimo alcuno, ma molta 4147 II, LXXXVIII| gran brigata d'omini lo portarono di peso all'osteria, tutto 4148 III, XXXII | stabilito il patto, dissero che portassero lo scudo e la lanza e lassassero 4149 I, LIII | voi forse a quella donna portate; e, se volete dir il vero, 4150 III, XXX | molte di loro nelle braccia portavano i suoi piccoli figliolini, 4151 I, XXXIX | attiche, se erano monstri o portenti; e Demostene se ne rise, 4152 II, VII | meglio si dimostra, e 'l posar delle figure contrario l' 4153 II, LXXXVII | vergogna; pur, per men male, mi posi a fuggire verso casa e la 4154 I, XLIII | esser simile a quelli e non posponga questa vita caduca di dui 4155 IV, LII | fine del loro desiderio, possedendolo restariano quieti e satisfatti, 4156 IV, LII | che in vano sperano di posseder perfettamente. Questi tali 4157 IV, LIII | la bellezza; e però dal possederla nasce lor sempre bene, perché 4158 III, XXXV | contenti di lassar quello che possedevano. Notissima cosa è ancora 4159 III, XL | virtú e da pochissimi omini posseduta. E s'io potessi senza infinito 4160 III, XXXVI | maggior stato che non aveano posseduto tutti i suoi antecessori. 4161 IV, XV | vinta dall'appetito troppo possente, s'abbandona, come nave 4162 IV, LII | satisfazione nell'animo del possessore, se quello fosse il vero 4163 III, XXVII | capitano sdegnato, come possete pensare, della perdita del 4164 II, LXXIII | perché è grave e salsa e possi usare nelle cose giocose 4165 III, II | compagnia al solito loco e postasi con silenzio a sedere, rivolse 4166 I, XV | con la virtú illustrato la posterità loro. E se è vero quello 4167 II, XLVII | comparve un povero mendico, e postosi avanti alla signora, cominciolle 4168 III, L | ingeniosamente composto libri, e postovi ogni studio per insegnar 4169 III, XLVIII | l'aveva condotta, mai non potè tanto fare che essa consentisse; 4170 | potean 4171 | potei 4172 IV, LIII | quale nella età giovenile è potentissimo, perché 'l vigor della carne 4173 IV, XIII | la radice di queste virtú potenzialmente ingenite negli animi nostri, 4174 | poterci 4175 III, XLV | potendo né mostrando segno di potere, s'astenne da una femina 4176 | poterle 4177 II, LXXXIV | volete ch'io dica, penso potermene espedir con poche parole.~ ~ ~ 4178 I, XXXV | dalla usanza, perché, senza poterne render altra ragione, piaceno 4179 | potessimo 4180 | potevano 4181 Intro | se con tutto questo non potran conseguir quella perfezion, 4182 | potranno 4183 II, LXV | molt'altri, dei quali si potrebbon dare infiniti esempi, e 4184 III, XXXV | che fanno fede di questo e potrebbonsi dire, se fusse nostro proposito, 4185 | potremmo 4186 II, LXX | Pur ancor molt'altri si potrian dire; come quando, o per 4187 I, LIII | modo forse esse ancor si potriano chiamar bellezze; ma sopra 4188 | potrò 4189 II, LXXVII | cominciaria a riaver la vista. Il pover contadino gli dava quel 4190 III, VII | guardate a non mettere queste povere virtú a cosí vile officio, 4191 III, L | son contenta”; e se pur la poverella per un tempo resiste, tanti 4192 IV, XXXVI | reliquie a Roma, a Napoli, a Pozzolo, a Baie, a Cività Vecchia, 4193 II, XLVIII | inscrizione d'un N, dui PP ed un V, che significava 4194 II, LXI | intervenne che 'l padre, praticando nel monasterio domesticamente 4195 II, LV | ancor di trovarvisi, per praticar la cosa. Andando adunque 4196 II, LV | gran guadagno; e dopo molte pratiche, non potendo egli stesso 4197 II, LXXXIV | ben sarà che, a guisa di pratico corrieri, per fuggir un 4198 IV, LI | sempre che la cognizion preceda il desiderio; il quale per 4199 IV, I | sera dopo le narrate nei precedenti libri s'ebbero, sento tra 4200 I, XXXVII | quali non solamente dai precessori e successori suoi, ma tra 4201 IV, LXIII | la bellezza, che è cosí preciosa cosa, e per le vie che son 4202 II, I | vini amarissimi, benché preciosi e delicati siano, cosí ai 4203 IV, LXVI | porterà sempre seco il suo precioso tesoro ed ancora per virtú 4204 III, LXX | tale, che conoscan poter precipitargli con certa ruína, dicendone 4205 III, LXV | Onde quelli che son troppo precipiti e si avventurano cosí prosuntuosamente 4206 I, XXI | seco porta, chi in tai cose precipitosamente e senza urgente causa incorre, 4207 I, XV | estimo la fortuna esser precipua, perché in tutte le cose 4208 I, XXXVII | profitto, se non le fosse stata precisa. Non so adunque come sia 4209 II, XXVI | che predare e pur ancor di predar non si resta.~ ~ ~ 4210 II, XXVI | tanto che poco piú resta che predare e pur ancor di predar non 4211 I, IX | sonetto sopra la materia predetta, dechiarando ciò che significava 4212 III, LVI | abbiate imparata da qualche predicator, di quelli che riprendon 4213 III, XX | se non fossero quelli che pregan Dio per noi altri, aremmo 4214 III, XXX | tra i padri e i mariti, pregandogli che non volessero macchiarsi 4215 II, XXII | serveno ai mali. - Bisogna pregar Dio, - rispose il Calmeta, - 4216 IV, XLII | Or non piú, - disse, - pregaremo Dio di vedere adempita questa 4217 III, XXXII | le donne cominciarono a pregarlo che dicesse; onde egli ridendo, - 4218 III, XLII | questi, che siano dalle donne pregati; ma ben molti, li quali, 4219 II, XXXVIII | ostentazione, ma a caso, e pregato d'altrui piú presto che 4220 I, LII | per pagarle; e come tanto pregiata fusse una tavola di Protogene 4221 I, XLVIII | momento, usandole bene, sono pregiate assai -.~ ~ ~ 4222 IV, LIII | ritrovandosi essa summersa nella pregion terrena e, per esser applicata 4223 II, LXVI | del Gran Turco, essendo pregione in Roma, che 'l giostrare, 4224 III, XXXVI | marito e di duo figlioli e la pregionia del Duca di Calabria suo 4225 Intro | bastasse a rimediare che pregiudicio alcuno non mi venisse dall' 4226 IV, LXI | ma la signora Duchessa lo pregò che dicesse; ed esso cosí 4227 IV, LI | avere gl'inamorati; però pregovi ad ascoltarmi con attenzione, 4228 II, LXX | disse Mario da Volterra d'un prelato, che si tenea tanto grand' 4229 II, XXXVIII | possibil è, sempre venga premeditato e preparato, mostrando però 4230 IV, XXVII | omicidi e tai cose e lor dànno premi per provocarla e la chiamano 4231 IV, XXVII | arà molto piú da laudare e premiare che da castigare; e 'l dominio 4232 II, LXXXV | aver avuto a male, ma aver premiato largamente i burlatori -. 4233 I, XVII | come; e nelle cose che poco premono e dove par che possano senza 4234 III, XXXIII | ruina della patria loro prendessero l'arme contra le genti d' 4235 IV, LXXIII | signor Gaspar cominciava a prepararsi per rispondere; ma la signora 4236 II, LXI | assai l'ira sua e la pena preparata al malfattore”.~ ~ ~ 4237 II, XXXII | gli animi cosí disposti e preparati, facilmente con l'opere 4238 I, LV | queste circonstanzie, e preparatosi nell'animo il resto che 4239 I, XI | questo gioco e già ognun si preparava di parlar sopra tal materia; 4240 IV, LXII | i commodi e piaceri suoi preponga ai proprii, ed in lei ami 4241 IV, XLIV | dei quali l'uno è, che per preporre questo cortegiano alla donna 4242 IV, XIX | il signor Ottaviano: - lo preporrei sempre il regno del bon 4243 I, XLVII | così proprie, ed a noi per presagio dei rimanente della nostra 4244 III, XLVII | vedendola assai bella e sola, presala in braccio, prima con bone 4245 III, L | súbito ha apparecchiato un presentuzzo, una lettera, un sonetto, 4246 II, LIII | festa dell'Ascensione, in presenza mia narrava a certi suoi 4247 I, LVI | suoi instrumenti; ed esse, presesi per mano, ed avendo prima 4248 Intro | fronte, ammonito dal titulo, presi non mediocre tristezza, 4249 IV, XLVII | detto, per quelle vie che prestano l'adito securo, e poi indurlo 4250 I, I | cui giudicio in ogni cosa prestar si potea indubitata fede. 4251 II, XXVII | cose piú culte paiono lor prestate, e tutte l'altre che sono 4252 II, XI | assai, non entri in quelle prestezze de' piedi e duplicati rebattimenti, 4253 III, I | donne meriti esser veduta, presumano e per fermo tengano la corte 4254 III, XX | celebrar la messa, per i quali presumeno essere aggraziati e farsi 4255 I, XVIII | in parole, mostrando di presumer meno di se stesso che non 4256 I, XVIII | si laudano; ma tal non presumiam noi che sia il nostro cortegiano -. 4257 II, XXXVIII | fanno gli altri, perché essi presumon poterle far molto meglio, 4258 I, XVIII | si ha da perdonare quando presumono assai di sé; perché chi 4259 IV, XLVI | quel cortegiano che noi presuponemo, né possibil è che chi ha 4260 II, XXXIII | essendo poi questo (come io presupongo che sia il nostro cortegiano) 4261 IV, L | essendo savio, come noi presuponiamo, non s'ingannaria pensando 4262 IV, XXV | bisogno d'ammaestramenti, e presupponetevi d'avervi acquistato compitamente 4263 IV, XLIII | quali io estimo che abbiano pretermesso e questo e tutto quello 4264 IV, LXV | sempre in quel corpo spesso preverte il vero giudicio; e quando 4265 III, XXXV | molto piú di questo si preziava, che di tutte le sue famose 4266 II, XXXVI | contrastano e mettono il prezio a chi può mangiare e bere 4267 I, XXXIII | delle belle sentenzie esser prezzate ragionevolmente perché il 4268 II, III | goffissimi, allor erano prezzati assai. Però sia licito ancor 4269 III, XL | la verità. - Anzi ve ne priego, - rispose il signor Magnifico; - 4270 III, XXVII | fratello, volse costui per suo prigioniero; e battendolo e straziandolo 4271 I, XXXII | quanto io posso dire. E primamente dico che, secondo il mio 4272 II, I | giardino fiorisca la dolce primavera d'allegrezza. Onde forse 4273 I, XXXIV | occorrendogli, dicesse primor, dicesse accertare, avventurare; 4274 II, LXXVIII | Tolosa aveva prestato al Prior dieci mila ducati; ed esso, 4275 II, LXXVIII | de' Pazzi una lettra del Priore di Messina, che egli scriveva 4276 II, XXXV | composizion di Josquin de Pris. Ma che piú chiaro segno 4277 III, XXII | Cecilia, moglie di Tarquino Prisco; quella di Cornelia, figliola 4278 II, XIV | disse messer Federico, - privare i vecchi di questo piacere, 4279 IV, XLIX | mi par già che debbiamo privarlo di questa felicità d'amare. - 4280 IV, I | questo cosí tosto non ci privasse; ché certo dir si po che 4281 IV, XLI | amicizia, come una casa privata; populosa, non povera, quieta, 4282 II, XIV | allora il Magnifico: - Non private, messer Federico, i poveri 4283 III, II | queste dignità e come se ne privino quelli che lo meritano; 4284 IV, I | questi ragionamenti passarono privò morte importuna la casa 4285 | pro 4286 III, V | contrario, non è omo tanto procace ed insolente, che non abbia 4287 III, LVII | conviene, usano certi sguardi procaci, con parole scurili ed atti 4288 IV, XV | errori degli incontinenti procedano da ignoranzia, o che essi 4289 I, III | quali con atrocissimi dolori procedendo, in poco spazio di tempo 4290 IV, XXIV | debili; e da questi modi procedeno poi infiniti danni e ruine 4291 I, XLVI | chiara ed illustre, non procedesse perché il valore ed i meriti 4292 IV, XII | omini di que' diffetti, che procedessero da natura senza nostra colpa; 4293 II, XVIII | che nelle corti sia una procella che porti seco questa condizione 4294 III, XXIX | poi fu Roma; e da questo processe il costume antico appresso 4295 I, VIII | reputati savissimi, con processo di tempo si son conosciuti 4296 III, LXXIII | cieco innamorato, e sempre procura la secretezza e provede 4297 IV, LV | come dicon costoro, non procurareste cosí il mal dei vecchi -. 4298 I, III | stile, sopra ogni altra cosa procurava che la casa sua fusse di 4299 II, VIII | ed in presenzia di cui, procurerà esser nell'arme non meno 4300 IV, XXV | che non sono in me: però procuriamo prima di trovarlo, ché io 4301 IV, XXXVII | crediate che altri fossero Procuste e Scirone, Cacco, Diomede, 4302 IV, XLVI | giochi, l'arme e l'altre prodezze della persona, non si po 4303 IV, II | Urbino, pur ancora duri e produca i medesimi effetti; e però 4304 IV, XLVI | potenzia, quando il non produrlo estrinsicamente in atto 4305 IV, LXX | elementi, movi la natura a produrre e ciò che nasce alla succession 4306 III, XI | colpa di natura che l'ha produtte tali, non devemo per questo 4307 I, XIV | dispetto o per ludibrio produtti gli abbia al mondo. Questi 4308 III, XVII | freddo, per essere attivo e produttivo; e, come sapete, i cieli 4309 Intro | de chi si fa menzione nel proemio dell'ultimo, morto è il 4310 I, XXV | perfetti, che in quelle professioni siano stati conosciuti.~ ~ ~ 4311 III, LXVI | esito ai spiriti siano tanto profonde, che per esse si vegga insino 4312 II, VII | rilevi, e cosí col lume profundano l'ombre dei piani e compagnano 4313 II, XXXVIII | pur capace d'intendere la profundità del saper loro. Però deve 4314 IV, XV | ragione andariano totalmente profusi drieto all'appetito ed allor 4315 III, VI | vero con l'esser troppo prolissa, non gli generar fastidio. 4316 III, XLIV | talmente, che molto gli arian prolungata e forse in tutto tolta la 4317 III, XXVIII | quale ancora con sacrifici prolungò dieci anni il tempo d'una 4318 II, XCIX | il quale, ingannato dalle promesse e lusinghe della signora 4319 I, XIV | tutte le operazioni sue e prometta nella fronte quel tale esser 4320 I, III | maravigliosa indole cominciò a promettere tanto di sé, quanto non 4321 IV, III | voi, stesso iersera gli prometteste; - e cosí parlando ordinò 4322 I, LV | vivacità dello ingegno, vero pronostico dello eccellente grado di 4323 III, XXXIX | la voluntà non sia loro prontissima; e però gli omini hanno 4324 I, XVI | perché gli animi nostri sono prontissimi allo amore ed all'odio, 4325 I, XXIX | hanno qualche grazia nella pronuncia. E parmi che chi s'impone 4326 I, XIX | loro l'uno dall'altro; e pronunziano quelle parole cosí afflitte, 4327 IV, XXXIII | Appresso, come dovesse amare i propinqui di grado in grado, servando 4328 IV, XLIII | ma, se la fortuna vi sarà propizia, che debbiate ancor essere 4329 II, LVIII | Paleotto ad uno che gli proponea un maestro per insegnar 4330 I, V | continuamente si usavano, talor si proponeano belle questioni, talor si 4331 I, LV | Fregoso, - Voi, - disse, proponeste il gioco del cortegiano; 4332 I, VI | e questo sarà ch'ognun proponga secondo il parer suo un 4333 IV, VI | attendono ad altro che a propor cose che dilettino e dian 4334 I, VI | mancar d'obedirvi, delibero proporre un gioco, del qual penso 4335 I, XXX | ben sicuro, sia necessario proporsi ad imitar uno, il quale 4336 III, I | superiore agli altri omini proporzionalmente, quanto quel stadio agli 4337 III, XVIII | perché ha in sé quell'umido proporzionato al calor naturale che nell' 4338 IV, LI | che son composte con bona proporzione e debito temperamento, quanto 4339 I, I | difficultà nella materia propostami a scrivere, son sforzato 4340 I, XII | approvarei alcun dei giochi proposti da questi signori, perché 4341 IV, LVIII | necessaria nelle navi, quanto la prora, i lati, le antenne, l'albero, 4342 I, XLIV | esercitato nel scriver versi e prosa, massimamente in questa 4343 III, XX | decapitare, incarcerare e proscrivere omini, esser ministri delle 4344 II, XVIII | usarà il nostro cortegiano prosonzione sciocca; non sarà apportator 4345 IV, I | rarissimo, in complession tanto prosperosa e gagliarda quanto desiderar 4346 IV, XXX | per fargli ben disposti, prosperosi e gagliardi -. Rispose il 4347 I, XLIII | nostre ruine e della virtú prostrata, se non morta, negli animi 4348 I, XLVI | e non quello che già si prosumeva aver conseguito, cioè la 4349 II, XXI | e con signori non siano prosuntuosissimi; e tanto piú de' Franzesi, 4350 II, VI | di proposito, d'usar una prosunzion fastidiosa, di dir talor 4351 IV, XXXII | ancor la bona fortuna e Dio protettore, il qual sempre gli accrescerebbe 4352 II, X | parer mio, farlo in modo di provarsi e, come si suol dir, per 4353 II, I | differenti da quelli che già provati aver si ricordano, benché 4354 I, X | ritrovano alcuni che abbian provato questi dolci sdegni, son 4355 III, LXXIII | procura la secretezza e provede a molte cose alle quali 4356 III, LXXIII | molte cose alle quali esso proveder non po; oltre che grandissimo 4357 IV, LXII | deve in questo principio provedere di presto rimedio, e risvegliar 4358 II, LXXV | aveva, gli rispose che si provederia. Il fastidioso non solamente 4359 I, XXXVI | avemo piú notizia alcuna. La provenzale, che pur mo, si po dir, 4360 Intro | parole franzesi, spagnole e provenzali ed alcune forse non ben 4361 IV, XLIX | so come, essendo di età provetto, se gli convenga l'essere 4362 III, XXXII | egli ridendo, - Per non mi provocar, - disse, - per nemico il 4363 IV, XXVII | cose e lor dànno premi per provocarla e la chiamano virtú. Onde 4364 II, XCIII | perché par che l'omo sia provocato; e forza è che sia all'improviso. 4365 III, XLIII | anni durò, avvegna che essa prudentissimamente lo dissimulasse e per ogni 4366 III, LXXIII | bisogna fuggir le cause che lo publicano, le quali sono molte, ma 4367 III, L | minacce e dicono volerle publicar per quelle che non sono 4368 Intro | hollo fatto imprimere e publicare tale qual dalla brevità 4369 I, XLIII | noi saria vergognoso il publicarla, che a' Franzesi il non 4370 II, LXIV | suoi populani, dopo l'aver publicato le feste di quella settimana, 4371 III, XXXV | ingratissima, sempre al mondo publicherà le immortali sue lode, e 4372 III, LXXIV | asperi e discortesi siano publichi acciò che ognun pensi che, 4373 III, LXII | date in preda, che non le publichiate; e però esse ancora si contentano 4374 II, XXIV | Ateniesi, al quale, essendo Publio Crasso Muziano in Asia e 4375 III, V | si faccia estimar non men pudica, prudente ed umana, che 4376 IV, XLI | frascheria tale vendono la pudicizia loro a chi la vol comperare -.~ ~ ~ 4377 II, LXI | stellas, tot habet tua Roma puellas;~ ~súbito suggiunse:~ ~ 4378 III, VI | qualche importanzia son vane e puerili, bisogna che la donna di 4379 I, VIII | Ché, come si dice che in Puglia circa gli atarantati, s' 4380 II, IX | ed a mostrarle prese di pugnale; di modo che quella meschina 4381 II, XXXVI | altro nelle reni, mettonsi pugni di polvere negli occhi, 4382 II, III | tutto un sparvieri in pugno senza proposito, e ballar 4383 II, III | calze aperte e scarpette pulite e, per esser galante, portar 4384 II, XXVII | cortegiano in tutto l'abito sia pulito e delicato ed abbia una 4385 IV, LXV | amoroso si diffundeno e van pullulando intorno al core, e mandano 4386 II, XCIII | aver posto regula, che non pungan gli omini dove lor dole. 4387 II, LX | contra di lui le rivolge, pungendolo con le sue proprie arme; 4388 III, LVI | sdegno, il suspetto e le pungenti spine dell'odio che tormenta 4389 II, LXXXIII | credono esser obligati a dir e punger senza rispetto ogni volta 4390 II, L | ognun contrafà, e non senza pungerl'in quelle cose dove hanno 4391 II, XCVIII | discreto e cortese non deve mai pungerle di poca onestà, né scherzando 4392 II, LXXX | fede. Allor Molart, per pungerlo che fosse marano, disse “ 4393 IV, LXVI | con quei stimuli rinchiusi pungon l'anima e dànnole passione 4394 IV, XXVII | ordini della giustizia, col punir i mali, non per odio, ma 4395 II, LXXIV | quella onesta parola lo punse, perché sapete che santo 4396 I, XXVI | saltetti e gambe stirate in punta di piede, senza mover la 4397 II, XXIV | dee astenersene e servar a puntino quello che imposto gli è; 4398 I, XVIII | le proprie laudi, dirle pure; ma non di quella maniera 4399 IV, LXX | gusto di vera beatitudine; purga tu coi raggi della tua luce 4400 IV, LXXII | delle donne non sono tanto purgate dalle passioni come quelle 4401 Intro | sostener li medesimi latini puri, integri, proprii e non 4402 IV, XIII | della ragione, la quale purifichi e dilucidi quell'anima, 4403 IV, XLVII | mostrasse; ché, per voler esser puro filosofo e cosí austero 4404 II, II | magnanimità, se non fossero li pusilanimi? la continenzia, se non 4405 IV, XXIV | facciano divenir gli omini pusillanimi e spargano discordie per 4406 II, LXI | alle Stazioni di Roma la Quadragesima insieme con molti altri 4407 | qualcuna 4408 | qualcuno 4409 II, XXXIII | nostro cortegiano) cosí ben qualificato, ogn'ora meglio vi confermarà 4410 III, I | queste eran tali, imaginate qualin eran poi l'altre operazion 4411 | quand' 4412 | quaranta 4413 II, XVII | altri in laude della febre quartana, un altro in laude del calvizio, 4414 II, XXVII | gentilomo con una robba addosso quartata di diversi colori, o vero 4415 IV | IL QUARTO LIBRO DEL CORTEGIANO DEL 4416 I, XXI | per gli amici intenda le querele e differenzie che possono 4417 II, LXXXVIII| opinion che noi facessimo questione da dovero. Allor io tosto, “ 4418 I, V | talor si proponeano belle questioni, talor si faceano alcuni 4419 IV, XXVII | valorosi e savi; e nella pace e quete, che è bona, mostrarsi ignoranti 4420 II, LXXVIII | Esta carta s'ha de dar a quien causa mi penar, “Parmi”, 4421 IV, XLI | privata; populosa, non povera, quieta, piena di boni artífici; 4422 III, XXIX | poi manifestarono loro quietamente la causa del lor prudente 4423 IV, LII | possedendolo restariano quieti e satisfatti, il che non 4424 III, XVIII | pensare, cosí come se fossero quietissimi. Di questa sorte avemo veduto 4425 IV, XVII | inclina alla onestà, lo rende quieto e pien di riposo, in tutto 4426 III, XLIX | la quale, essendo vivuta quindeci anni in compagnia del marito 4427 IV, LI | inamorato, ancor che egli avesse quindici o venti anni piú che 'l 4428 II, XLVIII | significava NICOLAUS PAPA QUINTUS, e súbito disse: "Oimè, 4429 II, LXIX | voglio far ingiuria a lui -. Quiv gnora Emilia, pur ridendo, 4430 | Quot 4431 II, LXI | súbito suggiunse:~ ~ Pascua quotque haedos, tot habet tua Roma 4432 IV, LXVI | disperazioni e certi furor pieni di rabbia dai quali spesso son indutti 4433 III, XLVII | l'albergo e mostrando di racchetarsi a poco a poco e parlar senza 4434 II, LIII | di questo cittadino; e, racchetato il riso, disse la signora 4435 IV, XXXVI | gran coppa, nella quale si raccogliessero tutti i fiumi che da quello 4436 II, LXI | facendo pur essi instanzia, e raccommandando il reo ed escusandolo per 4437 II, LXXXVIII| E cosí essendosi per lo raccontarla alquanto rinovato il ridere, 4438 II, XLVIII | manera tale, quasi che l'omo racconti una novella. E per darvi 4439 IV, LXII | giardin di quel bell'animo, raccorrà ancora frutti di bellissimi 4440 IV, LXIX | carro di Elia, il quale raddoppia la grazia e felicità nell' 4441 IV, XLVIII | medulle ed alle piú intime radici. Onde non è da dir che al 4442 II, LII | far undeci altre, e cosí radoppiaremo quella entrata. L'altro 4443 IV, LXVI | lei; non sarà sforzato di raffrenar talor con tanta difficultà 4444 II, XXVIII | amico nostro, del quale ragionammo pur questa mattina, sùbito 4445 I, X | triplicati, di null'altra cosa ragionano che di lacrime, di tormenti, 4446 I, XLI | bisogna; però di questo non ragionaremo piú avanti.~ ~ ~ 4447 III, LXVIII | vorrei più tosto che si ragionasse un poco come debba lo amante 4448 II, XXXI | Gasparo Pallavicino, - che voi ragionaste un poco piú minutamente 4449 III, II | da quella che sin qui s'è ragionata. - E che cosa è egli adunque? - 4450 III, XVIII | equivoco a quello di che ragioniamo; ché essendo conservativo 4451 II, XCV | di Filippello, dopo tanto ramarico per lo inganno fattoli da 4452 II, LXXVII | grazia grandissima aver un rametto de quel fico, per inserire 4453 IV, LVIII | negli uccelli, le foglie e rami negli alberi, che dati gli 4454 I, XIV | ma ancor negli alberi, i rampolli dei quali quasi sempre s' 4455 II, LXIII | l'altro il conte Ercole Rangone, il terzo il conte de' Pepoli”. 4456 II, LXIII | Duca per passar un fiume rapidissimo e dicendo ad un trombetta: “ 4457 III, XXX | tutti i suoi vicini per la rapina che fece delle lor donne, 4458 IV, LXXII | che virtú d'amor poteva rapire san Paulo apostolo alla 4459 IV, LXII | accorge che gli occhi suoi rapiscano quella imagine e la portano 4460 IV, LXX | virtú di contemplazione rapisti dal corpo e congiungesti 4461 I, XXXV | parer troppo ateniesi, ne rapportavan biasimo. Tra i scrittori 4462 II, I | che insieme con la memoria rapporti la infirmità o la prigionia. 4463 II, LXXIII | il re voleva mangiare, si rappresentò, e porse la mano per pigliar 4464 II, VII | considerar si po dalla rarità di quelli che a tal termine 4465 III, XX | freschi, con la cotica ben rasa e ben vestiti; ed alzano 4466 IV, LI | prima alquanto tacciuto, poi rasettatosi un poco, come per parlar 4467 II, LVII | narrando ed imitando, di rassimigliarsi ai buffoni e parassiti ed 4468 II, LXI | giudicio quando mi dirà: Redde rationem villicationis tuae? - rispose 4469 I, IX | quasi tutte hanno in odio i ratti ed aman le serpi; e vederete 4470 IV, LIII | il desiderio guidato da razional elezione, non restano ingannati 4471 I, XIV | non solamente vedemo nelle razze de' cavalli e d'altri animali, 4472 I, XLII | graziosa umanità, che 'l reame di Francia gli dovesse sempre 4473 IV, XLIX | fusse inamorato; e perché, reassumendo quello che s'è detto insin 4474 II, XI | prestezze de' piedi e duplicati rebattimenti, i quali veggiamo che nel 4475 II, I | procede; e, per contrario, recandosi a memoria i passati piaceri, 4476 III, XLVII | una corda che seco avea recata per legar le spiche; e benché 4477 Intro | come nell'animo mio era recente l'odor delle virtú del duca 4478 II, XXIX | sono tante latebre e tanti recessi, che impossibil è che prudenzia 4479 II, XCIII | alcuni di quegli inganni che recita Giovan Boccaccio delle donne 4480 II, LI | sotto la narrazione, il recitar con bona grazia alcuni diffetti 4481 I, I | rinovando una grata memoria, recitaremo alcuni ragionamenti, i quali 4482 III, XXXIX | circa questo non voglio recitarvi tante istorie o fabule quante 4483 II, XLV | son causa di tal nostra recreazione, usavano i re antichi, i 4484 III, XXIX | patria una nova loro ne recuperasse; e, consultate insieme, 4485 II, XCIV | quella a cui io servissi mi redamasse di core e m'avesse donato 4486 III, LVI | l cortegiano non fosse redamato, non è già credibile che 4487 II, LXI | giudicio quando mi dirà: Redde rationem villicationis tuae? - 4488 IV, XLVII | patria, già disfatta, fosse reedificata; ed Aristotile, oltre allo 4489 IV, XIX | cose simili, il tutto si referisce ad un solo, che a modo suo 4490 II, LXVI | dovero. E disse, essendogli referito quanto il re Ferrando minore 4491 II, LIII | súbito la cavava e di novo la reficcava; che non vedeste mai la 4492 II, XIII | molto di quelli che Minerva refiutò ed Alcibiade, perché pare 4493 IV, XXXVI | grandezza, con quel splendor regale e con una prontezza d'animo 4494 IV, LXIV | quelle due cosí composta regga quasi dui corpi; onde il 4495 IV, XXII | quel placido commandamento regio e civile; ed a tali è ben 4496 II, II | ma che nelle corti non regnano altro che invidie e malivolenzie, 4497 I, XVI | omini bassi non possano regnar quelle medesime virtú che 4498 III, XXXIV | venite al tempo che i Goti regnarono in Italia, trovarete tra 4499 IV, XVIII | stata quando già Saturno regnava -.~ ~ ~ 4500 II, II | e che nelle corti allor regnavano tanti boni costumi, tanta 4501 III, XX | dei boni, ma dei malvagi e rei, de' quali ancor non parlo 4502 II, LVI | fatto. Il gentilomo poi la reinvitò a giocare; essa avendo alquanto 4503 I, XXXVII | i quali, quasi con una religion e misterii ineffabili di 4504 I, XL | si veste; e poi tutto il remanente del giorno stia come statua 4505 II, LXXVII | avendo fatto un errore, per remediarlo dice una cosa a sommo studio, 4506 IV, LVIII | albero, le vele, il timone, i remi, l'ancore e le sarte? tutte 4507 III, LVI | donna n'abbia sempre quel remorso e stimulo che s'ha delle 4508 IV, XXXIII | nell'esser liberale, nel remunerare, nel distribuir gli onori 4509 III, XXX | in tanto da Romulo furono remunerate che, dividendo il populo 4510 III, XXXV | si dolesse d'esser poco remunerato, né alcun malo d'esser troppo 4511 II, XCVII | professione avete mai avuto remunerazione alcuna, ora pensar dovete, 4512 IV, XXXIII | ma esser avanzati dalle remunerazioni; e che in tal modo sarebbe


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